Melmoth. L’Uomo Errante – Per un Patto con il Diavolo un Uomo può Attraversare i Secoli
Titolo originale: Melmoth the Wanderer
Autore/i: Maturin Charles Robert
Editore: Interno Giallo Editore
con un saggio critico di Giorgio Manganelli «L’eterodossia del cuore», traduzione di Diana Bonacossa, collana: Edgar Classici, in copertina: Goya, Saturno che divora un figlio.
pp. 384, Milano
… Il terrore è il luogo in cui la contraddizione si salda, si compone in figura… ha scritto Giorgio Manganelli di questo romanzo. Ed è il terrore, il Male, la presenza di forze demoniache che accompagnano la lunghissima parabola terrestre di John Melmoth. Che cosa vi è di più grande, di più potente relativamente alla povera umanità , di questo pallido e annoiato Melmoth? Eppure, vi è in lui qualcosa di debole, abietto, antidivino e antiluminoso… Melmoth è una contraddizione fondamentale vivente. È uscito dalle contraddizioni fondamentali della vita; i suoi organi non sopportano più il suo pensiero. Charles Baudelaire così consacrò questo capolavoro del gotico, in cui la passione e la dannazione sono portate al climax.
Charles Robert Maturin nacque a Dublino nel 1782. Si dedicò alla carriera ecclesiastica, ed ebbe il suo primo grande successo con la tragedia Bertram. Morì nel 1824.
La Miniatura sulla Pergamena – Corso Teorico Pratico
Autore/i: Vulten Vittorio
Editore: Cartotecnica Italiana Binetti Fraschini e C.
prima edizione.
pp. 96 numerose tavole f.t. (manca la tavola 14), Milano
“Da molti anni la miniatura sulla pergamena va riprendendo quel prestigio che aveva nei secoli passati ed il suo risveglio si accentua specie fra la gioventù, che trova in quest’arte un campo inesauribile, e relativamente facile, di elevata e gentile occupazione.
E di ciò mi ha reso convinto, sia la lunga esperienza di ben venticinque anni di umile si, ma laboriosissima carriera artistica, durante i quali ho elaborato più di mille differenti pergamene d’omaggio, rallegramento, ecc. che incontrarono sempre un favore superiore ai miei meriti.” […] (dalla prefazione dell’autore)
Splendide tavv. f.t. sciolte a pochette al contropiatto posteriore, alcune delle quali incise vividamente in cromolitografia, riproducono con grande fedeltà figurativa e cromatica svariati esempi di miniatura su supporto pergamenaceo (esercizi di disegno, specimen alfabetici, svolazzi, iniziali, bordi e motivi simmetrici, etc.)
Prefazione
Cenno storico
- Il disegno
- Lo stile
- Stile antico
- Stile Rinascimento
- Arte nuova
- Caratteri
- Nozioni generali
- La pergamena
- Composizione e calco
- Il colore
- L’oro
- Ultime operazioni
- Esempi A1
- Esempi A2
- Esempi B
- Esempi C
- Esempi D
TAVOLE SEPARATE
- Esercizi di disegno.
- Attrezzi.
- Alfabeto maiuscolo antico.
- Alfabeto maiuscolo gotico.
- Alfabeto maiuscolo minuscolo gotico.
- Svolazzi leggeri.
- Angolo completo di stile medioevale.
- Esempi iniziali di vari stili.
- Colori ed esercizi.
- Svolazzi e motivi.
- Bordi e motivi simmetrici.
- Esemplari di pergamena stile antico.
- Esemplari di pergamena stile medioevale.
- Esemplari di pergamena stile Rinascimento.
- Esemplari di pergamena stile moderno.
- Esemplari di pergamena stile modernissimo (arte nuova).
Ettore Majorana – Un Giorno di Marzo
Autore/i: Russo Bruno
Editore: S. F. Flaccovio Editore
pp. 134, numerose illustrazioni in bianco e nero, Palermo
«Negli ultimi trent’anni molto stato scritto su mio fratello Ettore, anche da parte di illustri autori. Ognuno di loro ha espresso la sua opinione e formulato la sua ipotesi. Il nostro autore di oggi si anch’egli appassionato al personaggio, ma, ripercorrendone passo passo l’itinerario esistenziale, lo ha avvicinato dal di dentro per carpirne il segreto. Da queste pagine mi viene incontro, e mi commuove, l’immagine di Ettore nella sua complessa verità umana».
Così scrive nella prefazione Maria Majorana, sorella del fisico siciliano scomparso misteriosamente nel marzo 1938.
L’autore di questo libro, sulla base di documenti, lettere, e nuove importanti testimonianze, ricostruisce tutta la vicenda, in particolare le ultime settimane che precedettero la scomparsa, chiarendo poi la scelta finale di Majorana e le motivazioni che la determinarono. Il libro propone inoltre fotografie inedite della vita di Ettore Majorana.
Bruno Russo nato a Catania nel 1950. Ha ideato per la RAI vari programmi culturali. Insegna “tecniche della narrazione e mezzi audiovisivi” all’Università di Catania. Da questo libro ha tratto un testo teatrale. Ha pubblicato inoltre Figure dell’anima (Flaccovio 2002).
Il Triangolo delle Bermude
Una spedizione svela il mistero dell’«arcipelago maledetto» – Navi inghiottite, aerei svaniti, interi villaggi scomparsi: che cosa si nasconde negli abissi dell’oceano Atlantico?
Autore/i: Preisinger Michael
Editore: Edizioni Piemme
prima edizione, prologo dell’autore, traduzione di Enrica Albites Coen.
pp. 320, 18 fotografie a colori f.t., nn. ill. b/n, Casale Monferrato (AL)
Se si devono elencare le sette meraviglie del mondo del mistero, la prima è senz’altro il Triangolo delle Bermude… Ora è possibile spiegare l’inspiegabile!
Una ventina d’anni fa, Charles Berlitz ha entusiasmato il mondo con i suoi best seller sul Triangolo delle Bermude, raccogliendo con meticolosità dati su casi di navi e aerei svaniti «nel nulla».
Ora, una spedizione guidata dal ricercatore Michael Preisinger indaga su strane deviazioni magnetiche nel mare delle Bahamas e delle Florida Keys, analizzando miti, leggende, fenomeni inquietanti e misteriose sparizioni alla luce delle scoperte della nuova scienza.
Le analisi sulle presunte vestigia di Atlantide e le immersioni nei mari tropicali, circondati da squali e barracuda, hanno permesso alla spedizione di porre le basi per una teoria complessiva. Che si ricollega alle tesi di Einstein e Hawking per trovare risposta a un rebus che ha inizio fin dalla genesi dell’arcipelago e dalle prime antichissime civiltà che si svilupparono nella regione.
Come le tessere di un mosaico, le indagini di Preisinger vanno a formare un quadro d’insieme coerente e spregiudicato, fino a interrogarsi sui buchi blu e a spalancare le porte d’accesso ad altre dimensioni.
Michael Preisinger è nato nel 1962 a Colonia. Dopo avere svolto attività di collaborazione scientifica con l’università , adesso fa il ricercatore, lo scrittore e l’istruttore di immersioni subacquee. Coniugando conoscenze scientifiche e antico buon senso, indaga in tutto il mondo su presunti «fenomeni paranormali».
Wu-Wang ed Altre Genti
Autore/i: Barzini Luigi
Editore: Arnoldo Mondadori Editore
prima edizione.
pp. 464, Milano
In questo libro c’è, in iscorcio, tutto Barzini. Nella prima parte («Avventure e ricordi»), l’illustre giornalista, che nel 1907 traversò in automobile due continenti e che diverse volte ha fatto il giro del mondo quale sagace testimone degli avvenimenti più notevoli, ferma in interessantissimi capitoli alcuni memorabili episodi della sua vita di giramondo; nella seconda parte invece, («Racconti e novelle») egli sviluppa artisticamente gli spunti che più hanno colpito la sua fantasia creativa. Chiudono il volume le «Cronache di un mondo scomparso», scritte in Russia e in Siberia al tempo dello Zar; queste note acquistano oggi un sapore specialissimo, poiché in esse Barzini anticipava tratti che spiegano le ragioni profonde della tragedia russa. La prosa precisa ed efficace di Barzini è particolarmente felice nel descrivere paesaggi e nel rendere, con poche battute, i caratteri umani e le situazioni più nevralgiche. Indimenticabile quel figlio del cielo, Wu-Wang (nel primo racconto), il quale per sfuggire ai massacri delle Concessioni si pone sotto la protezione di Luigi Barzini e poi resta al suo servizio, umile e discreto; prezioso aiuto nel suo primo ingresso in Cina. Tra le pagine più recenti, interessanti quelle in cui rievoca un’avventura occorsagli nella guerra di Spagna.
Nietzsche
Con antologia di testi
Autore/i: Deleuze Gilles
Editore: Giorgio Bertani Editore
traduzione e note all’edizione italiana a cura di Franco Rella, con un’appendice: Georges Bataille «Nietzsche e i fascisti».
pp. 130, Verona
Nietzsche, il filosofo che ha espresso la negazione più profonda e radicale nei confronti del pensiero dominante e dei valori su cui questo pensiero fonda il suo «potere» ideologico, è stato mistificato fino al punto di farlo diventare.
attraverso falsificazioni e distorsioni, il sostenitore, il precursore di un’ideologia aberrante, quale l’ideologia nazista, il sistema dei valori nazisti. Questa distorsione ha fatto sì che spesso, ancor oggi non si legga Nietzsche, accontentandosi di una frettolosa liquidazione cui ha contribuito una critica marxista, spesso più censoria che critica. Nietzsche invece appartiene, come dice Althusser, con Marx e Freud, a quel grande sconvolgimento, a quella grande rivoluzione teorica, che ha posto definitivamente in discussione le basi stesse del pensiero dominante.
Per questo oggi è necessario leggere, accanto a Marx e Freud, anche Nietzsche, per scoprire, o meglio riscoprire, il suo pensiero.
Gilles Deleuze è uno dei più importanti e discussi filosofi europei dell’ultima generazione.
È autore di numerose opere su Nietzsche, Spinoza, Kant, Proust. Il suo ultimo libro, «Capitalismo e schizofrenia», scritto in collaborazione con F. Guattari, è diventato il libro più discusso degli ultimi anni in Francia. In Italia sono stati tradotti presso Einaudi Proust e i segni presso il Mulino «Differenza e ripetizione».
Tempo delle Cose, Tempo della Vita, Tempo dell’Anima
Autore/i: Boncinelli Edoardo
Editore: Editori Laterza
introduzione dell’autore.
pp. XI-164, Bari
Qual è la natura del tempo? È ciclico o lineare? Perché scorre sempre nella stessa direzione? E che cosa vuol dire che scorre? Potrebbe esistere indipendentemente dalla memoria? Qual è il rapporto fra il tempo e la consapevolezza del suo scorrere? Fisico per formazione e biologo per professione, Boncinelli ci accompagna con scrittura leggera in un entusiasmante viaggio tra le facce del tempo.
Edoardo Bonicelli insegna Neuroscienze all’Università Vita-Salute di Milano. Scienziato di fama internazionale, si è occupato dei geni che controllano lo sviluppo del corpo e del cervello. Più recentemente si è dedicato alla divulgazione scientifica pubblicando libri di successo, tra cui: L’Etica della Vita (Rizzoli 2008); Lo scimmie intelligente (con G. Giorello, Rizzoli 2009); Perché non possiamo non dirci darwinisti (Rizzoli 2010); Lettera a un bambino che vivrà fino a 100 anni (Rizzoli 2010); Il mondo è una mia creazione (Liguori 2011); La scienza non ha bisogno di Dio (Rizzoli 2012); Mi ritorno in mente. Il corpo, le emozioni, la coscienza (Tea 2012). Per i nostri tipi: Come nascono le idee (2010); Prima lezione di biologia (2011); La vita della nostra mente (1012). Scrive per il “Corriere della Sera” e per “Le scienze”.
Introduzione
- Il tempo delle cose
- Gli pseudoritmi del tempo misurato
- Il tempo della vita
- I ritmi obbligati del tempo imposto
- Il tempo dell’anima
- La scansione del presente
Conclusione
Letture consigliate
Dizionario Critico Etimologico del Dialetto Tarantino
Autore/i: Gigante Nicola
Editore: Piero Lacaita Editore
breve storia linguistica di Taranto e premessa dell’autore.
pp. 668, ill. in b/n, Manduria
Concordemente e contemporaneamente sospinte dal naturale evolversi della vita, le parole invecchiano fino ad appartarsi nel campo del ricordo. Così varie cause concomitanti e concorrenti portano il dialetto a contrarsi e, a non fermarne il ricordo, perderebbe se stesso e noi perderemmo la nozione di ciò che fummo e del cammino percorso. Dizionario sui generis questo, è stato compilato non solo con lo scopo di conservare il ricordo di qualcosa che gradualmente va scomparendo, ma anche e soprattutto nella prospettiva e con l’intendimento di divulgare, cioè con l’idea di rendere noto a tutti qualcosa, con una particolare attenzione rivolta ai non addetti ai lavori, per renderli informati di tutto ciò in cui affondano le proprie radici e in cui possono riconoscersi. Con una severa preparazione ed un puntiglioso esame si sono studiate le varie influenze di lingue straniere, dovute alle invasioni e alle molteplici relazioni politiche, commerciali e letterarie, fissando sistematicamente il prodotto linguistico dialettale dei vari periodi storici e della osmosi culturale inevitabile fra le diverse civiltà man mano venute a contatto. Una interessante raccolta di stampe antiche, xilografie e foto della Taranto di ieri arricchisce il volume.
Incisione su rame mm. 410×496, contenuta nella grande opera geografica Noveau Theatre d’Italie, edita per la prima volta nel 1704 all’Aia dall’Alberts e poi ad Amsterdam, presso Pierre Mortier. Questa pianta topografica -prospettica si riferisce a Brindisi e non a Taranto. L’errore dello stampatore pare sia stato causato da un incendio dell’officina topografica e dalla confusione delle tavole e delle didascalie che ne derivò.
Nicola Gigante è nato a Taranto, professore di lingua spagnola nell’Università degli Studi di Bari e attento cultore della storia, degli usi, delle tradizioni e, soprattutto, della parlata della propria terra.
C. G. Jung un Pensiero in Divenire – Una Limpida Introduzione alla Psicologia del Profondo
Autore/i: Montefoschi Silvia
Editore: Garzanti Editore
prima edizione, collana: Strumenti di Studio.
pp. 232, ill. in b/n, Milano
La crisi che in questi ultimi anni ha investito ogni forma di sapere globale non ha lasciato indenne nemmeno la psicoanalisi, e il moltiplicarsi di scuole e pratiche selvagge più che un segno di vitalità appare come il sintomo di un disagio profondo. Meno rigida e compatta del sistema freudiano ortodosso, la psicologia analitica sembra reggere meglio all’urto delle rivoluzioni epistemologiche in atto. Anzi, proprio la sua plasticità , la sua strutturale apertura al futuro fanno del pensiero junghiano un formidabile strumento ermeneutico della situazione contemporanea. È quanto dimostra in questo studio Silvia Montefoschi, personalissima interprete e continuatrice dell’opera junghiana. Dopo aver esposto i fondamenti della psicologia analitica, di cui illustra la dialettica interna e l’impianto metodologico, nella seconda parte del libro l’autrice compendia i risultati di una ricerca e di una pratica ormai pluriennali, volte a un recupero del soggetto inteso come manifestazione individuale dell’universalmente umano e quindi del sociale.
Lo studio della Montefoschi si è concentrato in particolare sulla psicoanalisi come metodo conoscitivo che abbraccia progressivamente tutti gli aspetti del reale. Inizialmente il suo pensiero si caratterizza per l’interpretazione in chiave dialettica del pensiero junghiano. Successivamente, con L’uno e l’altro. Interdipendenza e intersoggettività nel rapporto psicoanalitico (1977) esplicita la relazione analitica tra analista e analizzando in senso relazionale, descrivendola come il passaggio dal rapporto di interdipendenza al rapporto di intersoggettività . L’intersoggettività tra analista e analizzando si realizza quando ciascuno riconosce l’altro come soggetto della relazione e non più come oggetto di soddisfacimento dei propri bisogni. In quest’ottica rilegge radicalmente tutto il metodo psicoanalitico.
Parte prima: Il fondamento metodologico del pensiero di Jung
I. La concezione antropologica antropologica
Il modello energetico
- Il concetto di energia psichica
- La libido
- Moto progressivo e moto regressivo della libido
- Il simbolo
- Una antropologia dinamica
Il modello strutturale
- Le funzioni della personalitÃ
- I tipi psicologici
Il modello dinamico
- La dialettica del processo di individuazione
- Il ciclo dell’Eroe
- Il sacrificio del Padre
II. La concezione terapeutica
La problematica dell’individuazione
La malattia mentale
- La dialettica del male
- La finalità del sintomo
Il significato della terapia
La dinamica del rapporto terapeutico
- Il terapeuta nella concezione junghiana
- La psicologia della traslazione
Parte seconda: Il divenire del pensiero di Jung
I. La via junghiana e l’evoluzione della coscienza
Il processo di individuazione e il divenire della conoscenza
- L’autorealizzazione dell’inconscio
- Trasformazione individuale e trasformazione sociale
I nuovi temi della trasformazione
- Il senso attuale dell’individuazione
- Il tema dell’amore
- Il tema dell’universale
II. Da Freud a Jung
Il rovesciamento del metodo
Il compimento dell’incesto come cardine del rovesciamento del metodo
Bibliografia
Volpi e Leoni – I Medici, Machiavelli e la Rovina d’Italia
Autore/i: Simonetta Marcello
Editore:Â Bompiani
prima edizione, prefazione e prologo dell’autore,
collana: Saggi Bompiani.
pp. 434, ill. in b/n, Milano
Questo libro è il romanzo famigliare dei Medici dal 1492 al 1527, ma anche una storia d’Italia abbreviata, quasi un noir schiuso sui misteri del Rinascimento. E non c’è niente di inventato: i dettagli più inverosimili, gli avvenimenti più incredibili, le coincidenze più improbabili, i presagi più inverificabili sono tutti veri e provati. Dalla morte di Lorenzo il Magnifico al Sacco di Roma, si compone davanti ai nostri occhi la grande fortuna e il fallimento finale della generazione dei Medici, che potè vantare ben due pontefici e due duchi. Fu una età dell’oro, ma anche un periodo burrascoso, così che ripercorrerlo consentirà per esempio di cogliere un’inquietante somiglianza tra la corte dei miracoli di Leone X, il primo papa de’ Medici, e la Roma dell’ultimo ventennio. Certi personaggi coloriti e disonesti sembrano usciti dalle cronache contemporanee: cardinali e lenoni, banchieri e buffoni, faccendieri e puttanieri, sbirri e criminali, cortigiane e impuniti. All’incrocio fra politica e finanza allegra si situa allora la straordinaria figura di Filippo Strozzi, banchiere, avventuriero, seduttore, che è il protagonista occulto del libro. A lui si può attribuire l’idea che lo stato è cosa nostra (espressione diplomatica e commerciale dell’epoca). Mentre Machiavelli, anche se non fa la parte del leone, e neanche della volpe, è onnipresente in spirito, se non in carne e ossa.
Marcello Simonetta, laureato a Roma e dottorato a Yale, insegna Storia europea e Teoria politica a Parigi ed è stato documentarista, curatore di mostre e consulente storico per videogiochi di grande successo. È senior scholar del Medici Archive Project e assegnista di ricerca alla Sapienza. Oltre a L’enigma Montefeltro (Rizzoli 2008-BUR 2017), Caterina de’ Medici. Storia segreta di una faida famigliare (Rizzoli 2018). È uno dei curatori dell’edizione nazionale delle Lettere di Niccolò Machiavelli.
Prefazione
Parte prima
Prologo: Il Magnifico
Il Pazzo: Piero (1492-1503)
Il Buono: Giuliano (1503-1513)
Il Savio: Giovanni (1513-1515)
Parte seconda
La volpe (1516-1517)
Quer pasticciaccio brutto (1517)
Lenoni e veleni (1517-1521)
Parte terza
Lo straniero (1522-1523)
La volpe nel sacco (1524-1527)
Epilogo. Il quondam segretario
Note
Fonti e bibliografia
Ringraziamenti
Eventi storici principali
Indice dei nomi
La Papessa Olimpia
Storia della “Pimpaccia di piazza Navona”, la Donna Avida di Potere e di Ricchezza che per un Decennio Resse le Sorti della Chiesa
Autore/i: Cavoli Alfio
Editore: Scipioni Editori
collana Le Donne dei Papi n° 1, in copertina: Donna Olimpia (dal busto marmoreo di Alessandro Algardi, Roma Galleria Doria Pamphili).
pp. 224, ill. in b/n, Roma
Nonostante le sue aberrazioni, che la resero ladra, perversa, tiranna, Olimpia Maidalchini da Viterbo, cognata di Innocenzo X, fu certamente una “gran donna”, come la definì anche l’ambasciatore francese Valencais: una donna dal carattere forte, risoluto, dall’intelligenza pronta e razionale, che sapeva con esattezza quel che voleva e dove intendeva arrivare. E che lo sapesse davvero lo dimostrano i fatti. Volle la libertà , rifiutando il velo. Volle il benessere, sposando il facoltoso possidente Paolo Nini di Viterbo. Volle la nobiltà , convolando a seconde nozze col marchese Pamphilio Pamphili. Volle la potenza, aiutando finanziariamente e moralmente Giovan Battista Pamphili a diventare pontefice. Volle la ricchezza, sfruttando la posizione di privilegio raggiunta come parente del papa. Volle il dominio, ingerendosi nelle questioni politiche della Chiesa e governando praticamente lo Stato Pontificio.
Volle insomma, che il cognato conquistasse il soglio di Pietro per essere lei la papessa.
Alfio Cavoli ha pubblicato, con vari editori, una trentina di volumi su argomenti maremmani di natura storica, archeologica, artistica, folkloristica e bio.
La Mia Voce ti Accompagnerà – I Racconti Didattici di Milton H. Erickson
Titolo originale: My Voice will Go With You – The Teaching Tales of Milton H. Erickson
Autore/i: Erickson Milton H.
Editore: Casa Editrice Astrolabio
a cura di Sidney Rosen, prefazione Lynn Hoffman, traduzione di Salvatore Maddaloni.
pp. 208, Roma
Metafore, apologhi, aneddoti gustosi, divagazioni umoristiche o senza senso apparente, enigmi a chiave, quale che fosse la loro forma esteriore, i racconti didattici di Milton H. Erickson erano in realtà strumenti terapeutici raffinatissimi, intesi a instillare nel paziente, nell’interlocutore, i semi di una nuova visione di sé e del mondo, in sostanza a determinare un vero e proprio cambiamento terapeutico.
[…] Di questo volume, che presenta un’affascinante scelta dei suoi racconti didattici, Erickson aveva in origine accettato di essere il co-autore, ma non è vissuto abbastanza per seguirlo oltre la fase di progetto. È toccato per tanto a Sidney Rosen il compito di scegliere e raccogliere oltre un centinaio dei racconti didattici di Erickson, molti dei quali mai prima trascritti. […]
Milton Erickson nacque nel 1901 e crebbe in una fattoria del Middle West. L’infanzia fu segnata da molteplici handicap. Fin dalla nascita era affetto da cecità cromatica (daltonismo), dislessia e mancanza del ritmo, fu colpito due volte da poliomielite. Milton scoprì da solo il fenomeno della focalizzazione ideodinamica indiretta: era seduto su una sedia a dondolo e sentiva un forte desiderio di guardare dalla finestra. La sedia si mise a dondolare nonostante egli fosse completamente paralizzato! Prese a utilizzare il suo metodo muscolo per muscolo, articolazione per articolazione. L’osservazione della sorellina che imparava a camminare gli servì da stimolo e da guida nella sua rieducazione. Imparò a camminare con le stampelle e a tenersi in equilibrio sulla bicicletta; ottenuta una canoa, alcune provviste indispensabili per un equipaggiamento da campeggio e una manciata di dollari, progettò un viaggio per un’intera estate… In seguito studiò medicina specializzandosi in psichiatria (ma fu fondamentalmente autodidatta nell’ipnosi) e insegnò nel Michigan.
Si dedicò alla professione privata: lontano dai conformismi universitari, ma con il solido sostegno del suo background scientifico, poté finalmente fare quello che voleva, dando libero sfogo alla sua creatività . Nel paese si incominciò a parlare di un modesto psichiatra di Phoenix che riceveva pazienti a casa propria, li faceva attendere in salotto in mezzo ai suoi otto figli, e otteneva risultati incredibili… La voce arrivò fino a Palo Alto dove l’antropologo Gregory Bateson stava conducendo delle ricerche sui “paradossi dell’astrazione nella comunicazione” (vedi doppio legame). Beteson mandò due suoi collaboratori, Jay Haley e Richard Weakland, da Erickson. Jay Haley rimase affascinato da questo ipnoterapista e scrisse “Terapie non comuni” che consacrò Erickson come un maestro di terapia strategica. Lo scopo dell’ipnosi di Milton Erickson era quello di accedere al potenziale inconscio e alla capacità naturale di apprendere del cliente, depotenziando al contempo i suoi schemi limitanti.
Prefazione
Introduzione
- Come provocare dei mutamenti nell’inconscio
- Racconti stimolanti
- Abbiate fiducia nell’inconscio
- Suggestioni indirette
- Come superare i limiti abituali
- Ristrutturazione
- Imparere per propria esperienza
- Assumere la direzione della propria vita
- L’occhio innocente
- Osservare: notare le differenze
- Con i pazienti psicotici
- Manipolazione e orientamento verso il futuro
- Insegnamento dei valore e dell’autodisciplina
Bibliografia
La Valle dei Sette Innocenti
Titolo originale: Novel without a name
Autore/i: Duong Thu Huong
Editore: Edizioni e/o
traduzione dall’inglese di Gaja Cenciarelli.
pp. 266, Roma
Per anni in occidente abbiamo letto e visto al cinema la guerra del Vietnam raccontata dagli americani. Racconti di una parte, anche quando ferocemente autocritici. Qui per la prima volta ci troviamo confrontati a una realtà sconosciuta, quasi indicibile nella sua sorprendente crudezza. La guerra, questa volta, la racconta una donna, Duong Thu Huong, la maggiore scrittrice vietnamita. Duong parti a vent’anni per il fronte con un gruppo di quaranta volontari comunisti di cui solo tre rimasero in vita. Oggi è perseguitata nel suo paese e i suoi libri sono censurati.
La valle dei sette innocenti è la storia di Quan, ventotto anni, di cui dieci già trascorsi in guerra: dei suoi amici d’infanzia: Luong, ora ufficiale e chiuso nella sua boria ideologica, e Bien, che finge d’impazzire per sottrarsi ai tormenti della vita militare; di Hoa, la ragazza amata da Quan, arruolata a forza, messa incinta da un ufficiale e cacciata di casa; di tanti altri, eroi o vigliacchi, idealisti o profittatori, travolti da una realtà di fame, pallottole e bombe vaganti, malattie, compagni uccisi, annientamento fisico e spirituale. Non c’è traccia di cinismo in questo romanzo spietato e lirico, ma la consapevolezza che la guerra, anche giusta, e l’eroismo comportano il prezzo umano minorale più alto.
La Vita in Pugno • Il Coraggio di una Donna Diversa
Titolo originale: My Life in My Hands
Autore/i: Lapper Alison
Editore: Edizioni Corbaccio
prologo dell’autrice, traduzione dall’originale inglese di Cecilia Veronese.
pp. 224, nn. fotografie a colori e b/n, Milano
«È sbagliato, secondo me, lamentarsi del fatto che la gente non comprende i disabili e poi rifiutarsi di parlare della propria vita.» Così nasce il racconto straordinario di una donna artista e disabile, la cui statua in marmo, opera di Marte Quinn, è stata inaugurata a Londra in Trafalgar Square. Contro ogni pregiudizio e in favore della diversità .
Come si fa, se non si hanno mani, a tenere la propria vita in pugno?
Alison Lapper racconta la sua storia con leggerezza e ironia, senza mai piangersi addosso, ma senza voler a tutti i costi negare la sua menomazione. La sua e prima di tutto la storia di una bambina abbandonata alla nascita dalla madre, cresciuta in un orfanotrofio per disabili, che non si è mai arresa al suo handicap. Ma è anche la storia di Alison adolescente, alle prese con i primi amori e le prime delusioni; è la storia di un’artista matura che nei suoi lavori mostra il suo corpo con dignità e sfrontatezza, sottolineandone il lato sexy, per respingere ogni pregiudizio; è la storia di una madre orgogliosa di un figlio sano e «normale». È, in definitiva, la storia di una donna che, pur rifiutando l’etichetta di donna-coraggio, dimostra un’incredibile voglia di vivere.
Alison Lapper è nata il 7 aprile del 1965 a Burton on Trent nelle Midlands, completamente priva delle braccia e con le gambe poco sviluppate. Abbandonata dalla madre, è cresciuta in un istituto per bambini disabili, che ha lasciato a diciott’anni. Si è laureata all’Università di Brighton e oggi è un’artista il cui lavoro, attraverso fotografie e dipinti, vuole affermare un concetto di diversità che superi i pregiudizi comuni sulle disabilità . Una statua in marmo che la raffigura incinta è stata esposta In Trafalgar Square a Londra. Nel 1999 ha avuto un figlio, Parys.
In Cammino Verso Dio
Titolo originale: Pathway to God e Prayer
Autore/i: Mohandas Karamchand Gandhi
Editore: Arnoldo Mondadori Editore
prima edizione a cura di Edoardo Acotto, introduzione di Aldo Capitini.
pp. 206, Milano
«Io non mi stimo degno di essere considerato della stessa razza dei profeti; non sono che un umile cercatore della Verità , impaziente di arrivare a una spirituale liberazione dall’attuale mia esistenza.»
L’essenza di Dio, il concetto di anima, la lotta tra Bene e Male, la contrapposizione tra mondo e spirito, il valore della Verità , la potenza dell’amore; ma anche il significato della fede, del comportamento religioso, della non violenza, dell’esperienza spirituale, la necessita della preghiera e il suo rapporto con la meditazione, il digiuno e altre pratiche devozionali e spirituali. Questi i temi di un libro che raccoglie gli interventi nei quali il Mahatma Gandhi affronta la dimensione spirituale dell’uomo e il suo rapporto con il divino: una concezione della religione che è sintesi di Oriente e Occidente, cosi come appare da lettere, trascrizioni di discorsi, brani di articoli, passi di opere, citazioni dal diario del suo fedelissimo segretario e testimonianze dei famigliari. Da queste fonti di prima mano le parole di umanità e saggezza del padre dell’India moderna risuonano nel profondo dell’animo di tutti noi, fedeli di ogni religione ma anche non credenti, mostrando la via per una vita spirituale più piena e attenta.
Mohandas Karamchand Gandhi, detto Mahatma (grande anima) (1869-1948) politico e leader spirituale indiano, laureato in giurisprudenza in Inghilterra ha esercitato la professione legale in Sudafrica dove ha iniziato a guidare la lotta contro la discriminazione razziale verso gli indiani. Tornato in patria, nel 1906 ha iniziato le sue campagne basate sulla non-violenza e dal 1919 ha guidato il movimento di resistenza civile contro i britannici che, nel 1946, ha portato all’indipendenza dell’India. Due anni dopo è stato ucciso da un fanatico indù.
Il Corano
Autore/i: Anonimo
Editore: Giuseppe Brancato Editore
prefazione di Michele Papa, traduzione di Arnaldo Fracassi.
pp. 476, nn. figure b/n, S. G. La Punta (CT)
Dalla prefazione:
« Il Corano è il libro sacro dell’Islam, dettato a Maometto (571 – 632) dall’Arcangelo Gabriele: Utmân, terzo califfo, curò la prima edizione scritta (650 – H 28).
È un libro di teologia, ma contiene anche norme legislative. È costituito da 114 capitoli (sure), divisi in versetti. Delle sure circa 90 appartengono al periodo meccano della lotta per l’affermazione dell’Islam e sono i massima parte brevi, incisive, vigorose e piene di ispirazione profetica. In esse l’unicità di Allah, i Suoi attributi, i doveri etici e la ricompensa nell’aldilà costituiscono i tempi favoriti.[…]»
Il Mestiere di Papà – Come Diventare un Padre Affettuoso
Titolo originale: The Birth of a Father
Autore/i: Greenberg Martin
Editore: Red Edizioni
traduzione di Emma Manzoni dall’originale americano.
pp. 288, Como
Che cosa vuol dire diventare papà ? Ho le qualità per essere un buon genitore? Che cosa fare seil bambino piange? Sono geloso di mio figlio? Come sono, ora, i rapporti con mia moglie?
Sono, questi, solo alcuni dei dubbi e delle incertezze che sorgono in ogni uomo nel momento in cui nasce un figlio. Ad essi Martin Greenberg risponde dando consigli pratici e ricchi di esperienza, che aiutano il nuovo genitore a vivere pienamente la sua straordinaria avventura.
Per i neopapà è importante farsi completamente “assorbire” dal mondo del neonato: trascorrendo del tempo con lui, coccolandolo, impagnandosi anche in alcune delle cure quotidiane che, lasciate abitualmente in carico alla sola madre, sono fondamentali per creare in ogni genitore, tramite il contatto fisico, un forte vincolo affettivo con il figlio.
Ma il libro suggerisce anche a ogni donna come inacoraggiare il marito in questo suo nuovo “mestiere”: per rafforzare così e arricchire i legami di tutta la famiglia.
“Un aiuto prezioso per tutti i papà , specialmente per quelli con più dubbi e timori. Un libro che si legge con facilità , con piacere e persino con divertimento.” (Benjamin Spock)
- Come nasce questo libro
- Un legame forte e profondo
- La nascita
- Il processo dell’”assorbimento”
- La famiglia si forma
- L’ospedale: far valere le proprie esigenze
- Addio all’infanzia
- Il ritorno a casa: le prime battaglie
- I pericoli della responsabilitÃ
- La tirannia del pianto
- Gelosia
- Senso dell’umorismo
- Per ricaricare le batterie…
- Stare insieme
- Tempo per curare, tempo per coccolare
- Marsupi e zaini: a spasso col vostro bambino
- Armi segrete
- Per le madri: come aiutare i papà a lasciarsi coinvolgere
- Avvicendamento: come dare il cambio nella cura del bambino
- Chi cambia i pannolini?
- Il ciclo della vita
Suggerimenti per ulteriori letture
L’Imperatore del Male – Una Biografia del Cancro
Titolo originale: The Emperor of All Maladies. a Biography of Cancer
Autore/i: Mukherjee Siddhartha
Editore: Neri Pozza Editore
nota e prologo dell’autore, traduzione Roberto Serrai, si ringrazia il Prof. Carlo Patriarca per la preziosa consulenza, collana: I Colibrì.
pp. 736, ill. in b/n f.t., Vicenza
… Libro vincitore del Premio Pulitzer 2011. L’epica lotta contro il cancro. Una guerra millenaria fatta di incessanti battaglie, piccole vittorie e grandi sconfitte, medici ed eroi, geni della ricerca e gente comune, illusioni e speranze, certezze e millanterie…
In questo libro l’autore affronta il tema del cancro, nome suggestivo ma fuorviante che l’uomo ha dato ad un complesso di malattie legate da un particolare fattore, la proliferazione sfrenata ed inarrestabile delle nostre cellule, sfuggite al controllo dei meccanismi biologici che solitamente regolano il loro normale comportamento. In particolare, viene tracciata la cronistoria delle scoperte che hanno portato l’uomo, dopo una lunga serie di fraintendimenti e vicoli ciechi, alla graduale comprensione della reale natura di questa terribile patologia, fatto che ha permesso la sperimentazione delle prime cure specifiche, grazie all’opera di personaggi come il patologo americano Sidney Farber, fra i primi a sviluppare il moderno approccio farmacologico alla terapia dei tumori. Una storia comunque antica, che compie i primi passi già con i primi documenti egiziani di argomento medico a noi conosciuti, quelli del papiro Smith, e si sviluppa con Ippocrate, che per primo conia il nome di cancro, passando poi attraverso Galeno ed i loro successori, tutti egualmente impossibilitati a capire la reale natura di questo terribile male a causa della mancanza di strumenti di indagine adeguati. Solo con il graduale abbandono delle vecchie metodiche empirico-filosofiche, grazie all’opera di personaggi come Andreas van Wesel e Matthew Baillie, si aprì la strada per i primi tentativi concreti di cura, attraverso la chirurgia, opera facilitata dall’introduzione di due importanti innovazioni: la disinfezione e l’anestesia. Furono così sviluppate tecniche sempre più aggressive, trovando in William Halsted il paladino dell’approccio radicale, nel tentativo quasi sempre vano di impedire le frequenti recidive. La successiva scoperta dei raggi x, all’alba del ventesimo secolo, rapidamente sfruttata come arma contro alcune forme di tumori grazie all’intuizione del giovane Emil Grubbe, accese nuove speranze destinate a raffreddarsi presto, per il manifestarsi di una serie di pesanti effetti collaterali. La ricerca per trovare un sistema per eradicare il cancro in modo selettivo, colpendo solo i tessuti malati, prese allora nuove strade, cercando di sfruttare i progressi della chimica nel campo medico, che grazie al lavoro di Paul Ehrlich aveva fornito buoni risultati contro i microorganismi patogeni, con i primi antibiotici. Ma anche seguendo questo approccio ci volle molto tempo per vedere i primi parziali risultati, tra cui quelli ottenuti da Farber con l’aminopterina, fatto che convinse l’ex patologo della necessità di portare la lotta contro il cancro ad un livello superiore. Ottenendo l’appoggio del mondo dello spettacolo, che fornì un valido aiuto nel creare campagne di sensibilizzazione e raccolta fondi estese a tutto il paese, l’intraprendente medico trovò in Mary Lasker, grintosa imprenditrice dotata di grande carisma e vasta influenza, l’alleata ideale in questa difficile battaglia. Sorse così un primo ospedale dedicato solo alla cura dei giovani pazienti oncologici, a cui successivamente si unirono altri gruppi impegnati nella stessa opera di ricerca di una cura farmacologica in grado di affrontare e vincere quel nemico subdolo ed apparentemente invincibile. Furono avviate una serie di trial randomizzati per capire quali tra i vari nuovi farmaci che avevano dimostrato potenzialità antitumorale potessero essere veramente efficaci, e in quale combinazione tra loro. Ed un poco alla volta, accettando spesso rischi molto seri, i risultati cominciarono ad arrivare, tanto da far nascere la fondata speranza di essere vicini ad una cura definitiva, in grado di agire su qualsiasi tipo di tumore. Ma con il passare del tempo, durante il quale i risultati rimasero comunque parziali, si verificò una crescente reazione dei pazienti contro una medicina che nelle buone intenzioni della ricerca di una cura trascurava chi avrebbe dovuto curare. Grazie a questo ed alla perseveranza di alcuni chirurghi, il dogma della necessità dell’attacco radicale venne confutato, dimostrando che un approccio meno aggressivo poteva ottenere risultati altrettanto validi. Ed anche nel campo della chemioterapia, parallelamente allo studio di nuovi farmaci e nuove modalità di cura, in seguito ad una rivalutazione critica dei dati, si impose la consapevolezza di trovarsi di fronte ad un avversario molto più complesso e diversificato del previsto. Un nemico molto più attaccabile secondo logiche di prevenzione, sfruttando la conoscenza dei meccanismi con cui si instaura, piuttosto che con una guerra condotta con ampio spiegamento di mezzi, ma scarsa accuratezza. Anche perché persino nel campo della prevenzione non sempre le strade si dimostrarono semplici od esenti da problemi. E con l’accumularsi di nuovi fallimenti nel campo delle terapie divenne sempre più chiara l’importanza di aumentare la comprensione sui meccanismi che trasformano una cellula normale in immortale ed aggressiva verso il resto del corpo. Grazie ad una serie di studi, un poco alla volta le varie teorie apparentemente inconciliabili trovarono punti di contatto, che portarono al centro stesso dei meccanismi di regolazione cellulare, individuando una serie di mutazioni di geni in grado di condurre progressivamente una cellula verso la trasformazione tumorale. E vedono così la luce i primi farmaci nati per colpire in modo mirato le cellule tumorali, che però si scontrano con i complessi procedimenti di validazione, e lo scarso entusiasmo iniziale delle case farmaceutiche, poco propense ad impegnarsi in un settore rischioso e poco remunerativo. Un ulteriore passo decisivo è in corso con l’equivalente oncologico del Progetto Genoma Umano, in cui alcuni centri di ricerca sono al momento impegnati per sequenziare i profili genetici di tutte le mutazioni legate alla carcinogenesi, che si è scoperto essere nell’ordine delle decine e talvolta delle centinaia, anche nello stesso tipo di tumore, in combinazioni per ora non riconducibili a modelli chiari. Il che conduce l’autore alla conclusione che se mai l’uomo potrà raggiungere una vittoria decisiva nella lunga guerra contro questo implacabile nemico, sarà probabilmente secondo uno schema dinamico, in cui anche il concetto di vittoria potrebbe dover cambiare aspetto.
L’ematologo e oncologo Siddhartha Mukherjee è nato a Nuova Delhi, in India. Ha conseguito una laurea in biologia presso la Stanford University, un dottorato in immunologia presso la Oxford University e un MD presso la Harvard Medical School. Ha completato la sua residenza di medicina interna e una borsa di studio oncologica presso il Massachusetts General Hospital. Il dottor Murkherjee è assistente professore di medicina presso il Columbia University Medical Center.
Nota dell’autore
Prologo
Parte prima: Dalla bile nera
- Una suppurazione del sangue
- Un mostro più insaziabile della ghigliottina
- Il guanto di sfida di Farber
- Una peste privata
- Onkos
- Umori che svaniscono
- Una distaccata compassione
- Un’idea radicale
- Il tubo duro e la luce fioca
- Tingere e morire
- avvelenare l’atmosfera
- La bontà dell’industria dello spettacolo
- La casa che Jimmy aveva costruito
Parte seconda: Una guerra impaziente
- Fondano un’associazione
- questi nuovi amici della chemioterapia
- La macelleria
- Una prima vittoria
- Uomini e topi
- VAMP
- Il tumore di un anatomista
- Un esercito in marcia
- Il carro e i buoi
- Oggi la luna, domani il cancro
Parte terza: Mi lascerà sola se non riesco a migliorare?
- Abbiamo fede in Dio. Tutti gli altri devono portarci dei dati
- L’oncologo sorridente
- Conoscere il nemico
- Le ceneri di halsted
- Contare il cancro
Parte quarta: Prevenire è meglio che curare
- Bare di fuliggine
- Le calze di nylon dell’imperatore
- Un ladro nella notte
- Un avvertimento
- Sempre più curioso
- Una tela di ragno
- STAMP
- La mappa o il paracadute
Parte quinta: UNa versione distorta di noi stessi
- Una causa unitaria
- Sotto le lampade dei virus
- La caccia al sarc
- Il vento negli alberi
- Una previsione rischiosa
- I segni distintivi del cancro
Parte sesta: I frutti di tante fatiche
- Nessuno aveva lavorato invano
- Nuovi farmaci per vecchi cancri
- Una città di fili
- Farmaci, corpi e prove
- Un miglio in quattro minuti
- La corsa della Regina Rossa
- Tredici montagne
- La guerra di Atossa
Ringraziamenti
Glossario
Bibliografia essenziale
Indice dei nomi e delle cose notevoli
Gender e Media – Verso un Immaginario Sostenibile
Autore/i: Autori vari
Editore: Meltemi Editore
prima edizione, introduzione dell’autore, a cura di Anna Lisa Tota, collana: Meltemi_edu n° 104 Comunicazione/Scienze sociali.
pp. 264, ill. in b/n, Roma
Sono raccolte in questo volume alcune riflessioni di autori provenienti dall’ambito degli studi sociali e dei cultural studies riguardanti i rapporti e le influenze che si stabiliscono tra definizione dell’identità delle persone e comunicazione di massa. Oggi i mass media detengono una sorta di monopolio sull’immaginario, al punto che per molti gruppi sociali immaginario mediale e sociale tendono quasi a coincidere. La comunicazione, attraverso alcune forme di mediazione simbolica come l’arte, la musica, le soap opera, i romanzi, gli spot televisivi, le teorie scientifiche più diffuse, racconta identità e differenze, determinando in modo efficace e sostanziale il significato che attribuiamo all’essere uomini e donne, appartenenti a una certa etnia e a un determinato genere. Nel libro trova posto un’espressione di nuovo conio, la cittadinanza mediale – definizione mutuata dalla rielaborazione del concetto di cittadinanza elettronica di Stefano Rodotà – che sottolinea l’importanza della comunicazione nel processo di determinazione identitario. Tuttavia le nostre identità sono elaborate anche attraverso le diverse forme di mediazione simbolica dei prodotti mediali e culturali: in altri termini, noi siamo anche i romanzi che leggiamo, i quadri che osserviamo, le canzoni che ascoltiamo, i film, le soap opera, gli sport che guardiamo, le teorie scientifiche che apprendiamo. Saggi di Milly Buonanno, Saveria Capecchi, Luisa Leonini, Teun Van Dijk, Dorothy Hobson, Veronica Pravadelli, Anna Lisa Tota, Liesbet Van Zoonen, Mimi White.
Anna Lisa Tota è professore ordinario di Sociologia della comunicazione presso il Dipartimento di Filosofia, Comunicazione e Spettacolo dell’Università di Roma III e Gastprofessor all’Università svizzera di St. Gallen.
Introduzione
- Inquinamento visuale e sostenibilità dell’immaginario – Anna Lisa Tota
- Nuovi razzismi: un approccio basato sull’analisi del discorso – Teun A. van Dijk
- Le ragazze con la pistola, la femminilizzazione del poliziesco televisivo italiano – Milly Buonanno
- Il piacere di parlare delle soap. La ricerca femminista sull’audience femminile – Saveria Capecchi
- Di chi è questo programma? Crossroads e la sua audience – Dorothy Hobson
- Donne, memoria e melodramma seriale – Mimi White
- Cinema e studi di genere – Veronica Pravadelli
- Il gender di internet. Istanze, controversie e culture – Liesbet van Zoomen
- Nuovi media e pornografia: come internet ha modificato il sex business – Luisa Leonini
- Gender advertisements e culture jamming: forme di sabotaggio dei repertori mediali – Lia Luchetti, Anna Lisa Tota
Bibliografia
Sitografia
Autori
Jim Morrison & Doors • Le Canzoni di Re Lucertola – Tutti i Testi Originali, con Traduzione, delle Canzoni dei Doors
Titolo originale: The Complete Illustrated Lyrics
Autore/i: Autori vari
Editore: Kaos Edizioni
prima edizione, introduzione e cura di Danny Sugerman, traduzione Lorenzo Ruggiero, collana: Rockbooks Gammalibri.
pp. 232, ill. a colori e in b/n, Milano
… Sai che il giorno distrugge la notte… E la notte divide il giorno… Ho tentato di correre… Ho tentato di nascondermi… Apri un varco dall’altra parte…
Quando i primi manager dei Doors avevano tentato di convincere Jim ad allontanarsi dal gruppo promettendogli ricchezza e indipendenza che avrebbe potuto avere solo dalla carriera solista. Jim era andato subito a informare Ray: «Quei due tizi stanno tentando di sciogliere la band, licenziamoli». Il contratto con i manager era poi stato sciolto; da quel momento, un loro roadie era divenuto il rappresentante dei Doors, e in sostanza i quattro Doors si erano gestiti da sé. Nessuno avrebbe più tentato di creare fratture tra Jim e la band, e nessuno avrebbe più detto loro cosa dovessero fare. L’8 dicembre del 1943 nasceva, nella Melbourne statunitense, Jim Morrison. Il grande e iconico leader dei Doors. Morrison fu non soltanto un grande cantautore, ma anche una personalità dallo spiccato valore. Da molti conosciuto anche come Il Re Lucertola (The Lizard King), il suo soprannome. Ma perchè Jim Morrison è soprannominato così? Il tutto deriva da una serie di suoi componimenti poetici. La performance a cui facciamo riferimento è la cosiddetta Celebration of the Lizard. Si tratta di una performance realizzata con i testi poetici di Morrison e la musica dei Doors: un’opera totale, in grado di coinvolgere poesia, musica, testi allegorici e tanto altro. L’intera formazione ha provato a registrare più volte quella che era una performance dedicata a tanti spettacoli dal vivo, non riuscendo mai a fare per le difficoltà che derivavano dalla troppa lunghezza dei testi. E così, nonostante l’idea iniziale di Morrison di inserire l’intero brano su un solo lato di un album, i Doors non portarono mai a termine questo progetto. L’unico tra i testi poetici compresi all’interno del brano che è stato poi pubblicato è Not To Touch The Earth, incluso all’interno dell’album Waiting for the Sun. Ed è proprio all’interno della Celebration of the Lizard che troviamo la celebre frase del cantautore statunitense: I’m the Lizard King, I can do anything.