Libri dalla categoria Istinto
Lo Schiavo
Un Grande Romanzo epico di uno Scrittore che non Somiglia che a se Stesso. Premio Nobel 1978
Autore/i: Singer Isaac Bashevis
Editore: TEA – Tascabili degli Editori Associati
traduzione Bruno Oddera, titolo originale: The Slave, in copertina: Isidor Kaufmann, Ritratto di un giovane Rabbi, collana: TEADUE n° 160 – I Tascabili degli Editori Associati.
pp. 224, Milano
Il mondo è una terra desolata e un vecchio ebreo se ne sta da solo, nella notte, abbracciato alla Torà, sua unica sposa; Jacob, questo vecchio ebreo derelitto, muore come un santo, dopo aver conosciuto pogrom, schiavitù, lutti, ma anche l’amore di due donne. L’uomo semplice, che il destino ha voluto sradicato e spogliato di tutto, ha vissuto la sua umanissima vicenda in un universo immerso nel caos, in un mondo in cui tutto sembra senza speranza, scivolando nella solitudine e nella disperazione. Eppure, alla fine, la sua esistenza ha conquistato un senso e, con la forza segreta del suo amore, Jacob accetta serenamente il suo destino perché “tutto ciò che Dio fa, è per il meglio”. Con il passo sicuro dei grandi narratori, Singer ci porta, attraverso le pagine di questo suo intenso romanzo dal respiro vasto e avvolgente, nella Polonia del XVII secolo, in un luogo di tragedia e di superstizione, in un paese devastato e disumanizzato in cui si muovono contadini imbarbariti, arroganti aristocratici, fanatici seguaci di Sabbatai Zevi, il falso Messia, e Jacob, un piccolo ebreo smarrito che ha imparato a essere sempre pronto ad amare.
Isaac Bashevis Singer (1904-1991), figlio di un rabbino chassidico, cominciò a scrivere a sedici anni in lingua ebraica. Ben presto abbandonò l’ebraico per lo yiddish, e in questa lingua continuò a scrivere, anche dopo essersi stabilito negli Stati uniti nel 1935.
Gauguin – “Ia Orana Tahiti”
Titolo originale: Gauguin “Ce malgré moi de sauvage”
Autore/i: Cachin Françoise
Editore: Electa / Gallimard
edizione italiana a cura di Martine Buysschaert, traduzione di Ida Sassi.
pp. 196, numerose illustrazioni e fotografie b/n e colori, Trieste
Una nonna fuori dal comune, Flora Tristan, accanita sostenitrice della causa operaia e grande viaggiatrice. Un padre giornalista, Clovis Gauguin, che muore nel 1849 durante il viaggio verso Lima, quando il piccolo Paul ha appena un anno. Paul Gauguin trascorre l’infanzia in Perù e l’adolescenza in Francia, sognando già i tropici. La sua vita sarà una partenza continua: Copenhagen, Pont-Aven, la Martinica, Arles… e infine, nel 1891, la grande partenza per Tahiti. “Parto per essere tranquillo, per liberarmi del contagio della civiltà. Voglio un’arte semplice, molto semplice.” Morirà nelle isole Marchesi l’8 maggio 1903.
- I. – VERSO LA PITTURA
- II. – ALLA RICERCA DEL PRIMITIVO
- III. – L’INDIANO E LA SENSITIVA
- IV. – IA ORANA TAHITI
- V. – IL RITORNO A PARIGI
- VI. – LA VOLATA FINALE
TESTIMONIANZE E DOCUMENTI
Epistolario
Il dolce Vincent di Gauguin
Tropici, tropici
L’ultimo scenario
Il fermo rifiuto di Strindberg
Simbolismo di fine secolo
L’intervista
L’eredità
Dentro il quadro
La fortuna critica
Gauguin nel cinema
APPARATI
CronologiaGauguin nei musei del mondo
Principali esposizioni
Indice delle illustrazioni
Indice analitico
Bibliografia
L’Ospite – Romanzo
Titolo originale: L’Invité
Autore/i: Sŏk-Yŏng Hwang
Editore: Baldini Castoldi Dalai Editore
traduzione dal francese di Ombretta Marchetti.
pp. 280, Milano
Ryu Yo-Sop, pastore protestante, dopo un lungo esilio negli Stati Uniti, è “invitato” dalle autorità della Corea del Nord, suo Paese d’origine, a rientrare in patria, pochi giorni dopo la morte del fratello Yo-Han. Rivedrà luoghi mai dimenticati, incontrerà amici e parenti, ormai quasi perfetti sconosciuti, ma anche le sue emozioni saranno sottoposte dal regime a una stretta sorveglianza. Si sentirà un ospite straniero. E ascolterà il ricordo dei fantasmi che gli faranno visita: vittime e carnefici che, durante la guerra di Corea, nel suo villaggio, Ch’ansaem, furono coinvolti in un violento massacro. Omicidi e torture, successivamente attribuiti ai militari americani, in realtà opera dei coreani stessi che si uccisero a vicenda, intraprendendo crociate in nome delle ideologie imperanti. “L’ospite” però è anche il nome che nelle campagne veniva dato al vaiolo, metafora del flagello che arriva da fuori e porta con sé la morte, ed è proprio al rito sciamanico che si praticava per scacciarlo che il romanzo si ispira, riprendendone la struttura. Ma anche il comunismo e il cristianesimo sono “ospiti stranieri” che hanno lacerato la Corea in due parti, rendendo nemici tra loro coloro che vivevano nello stesso villaggio; portando lo stesso Yo-Han a macchiarsi di atroci delitti. Capitalismo e comunismo, nessuno è il vero vincitore, nessuno ha la ragione assoluta. Non vi sono vinti né vincitori dinanzi alla guerra, al potere e alla crudeltà umana, soltanto vittime; e la speranza che il perdono possa un giorno guarire le ferite di un’intero Paese. E Hwang Sok-Yong lo dice a voce alta.
La Suonatrice di Theremin – L’Insurrezione di Kronshtadt nei Ricordi di Anastasija S. Musicista e Cuoca
«La storia tragica di una donna e del suo tempo»
Autore/i: Simonetti Gianni-Emilio
Editore: DeriveApprodi
collana: Vita Activa
pp. 176, numerose illustrazioni in bianco e nero, Roma
Kronshtadt 1921, Russia. Una rivolta durata appena 18 giorni si chiude nel modo più crudele. L’insurrezione dei marinai dell’isola del mar Baltico viene sedata dalle guardie rosse, guidate da Leon Trotski, a pochi anni di distanza dalla Rivoluzione diOttobre.
Anastasija S. è scampata a quel massacro e si rifugia a Parigi. Dal suo esilio, si dipana il filo di un racconto che si perde nelle mense piene di fumo di marinai vocianti, nelle merende infantili con formaggio bianco e mirtilli consumate sulle scogliere, nelle strade di Mosca e Pietrogrado.
Anastasija S. è una donna sola, esiliata, sopravvissuta a una delle disavventure del Novecento. Studia violino e uno strano strumento, il theremin, che emette suoni avvicinando le mani alle sue valvole termoioniche. A Parigi lavora in un ristorante russo. I suoi ricordi riportano in superficie i frammenti di un dolore sopito, tanto più forte quanto causato dalla ferocia di uniarmata che si credeva amica. Una quotidianità di piccole cose, preparare un blini o suonare una cracoviana, diventa il modo per elaborare un lutto che, prima di essere personale, è quello di un intero secolo di tragedie.
Gianni-Emilio Simonetti, artista e teorico, tra i pochi esponenti del Situazionismo in Italia, ha fatto parte delliesprienza artistico/politica di Fluxus, delliavventura Cramps/Multipla e, nel campo delle culture materiali, ha ideato la rivista «La Gola». È docente presso il Politecnico di Milano.
Mani e Volto Dicono Chi Sei – Introduzione alla Fisiognomica
Autore/i: Gibass Martin
Editore: Casa Editrice Meb
presentazione di Franco Ossola, prefazione dell’autore.
pp. 208, nn. illustrazioni b/n, Padova
Incorrere in errore nel giudicare una persona è molto facile ed uno sbaglio iniziale può compromettere ogni nostra iniziativa per stabilire in seguito un buon rapporto con chi ci viene presenatto, o le circostanze ci fanno incontrare, e che può interessarci sul piano sociale o sentimentale. Ne risulta la necessità di saper “scoprire” a colpo d’occhio carattere e temperamento dell’interlocutore, per non rischiare di ferirlo o esserne feriti. Con questa pubblicazione, l’Autore presenta quelli che scienza ed esperienza hanno messi in evidenza come “segni particolari”, attraverso i quali si può intuire chi è veramente la persona che ci troviamo davanti. Scienza d’osservazione per eccellenza, la fisiognomica o morfopsicologia, è unostrumento in più per “conoscere gli altri” e conoscerci, per penetrare un pò meglio e un pò di più il segreto della nostra ad altrui personalità. Nel testo troverete, tra l’altro, descritti: Il “chi è” dell’individuo umano; Le regole fisiognomiche; I sei tipi fondamentali di volto; L’esame dettagliato di tutte le component del viso; Il metodo infallibile per utilizzare la fisiognomica; Alcuni esempi di analisi interpretativa; I volto “particolari”; Il significato profondo degli occhi; Come decifrare i segnali delle mani.
” Maggiorenne e Vaccinato ” o … Diritto alla Vita? – Un Padre Descrive la Drammatica Vicenda Vissuta dalla Sua Famiglia Causata dall’Obbligatorietà dei Vaccini
Autore/i: Tremante Giorgio
Editore: Macro Edizioni
prima edizione, premessa e introduzione dell’autore, lettera introduttiva del dott. Giulio Tarro e dott. Massimo Montinari.
pp. 200, nn. fotografie b/n, Diegaro di Cesena (FC)
È una storia reale di vita vissuta, raccontata dal protagonista della vicenda, che ha lottato assieme alla sua famiglia per un ventennio perchè venisse alla luce la “verità” sulla responsabilità diretta della vaccinazione antipolio Sabin, causa della morte di due suoi figli e della malattia di Alberto.
Marco è deceduto all’età di sei anni; Andrea, il gemello monoovulare di Alberto, è deceduto a quattro anni e la stessa sorte era stat riservata anche a lui. Alberto è sopravvissuto, riportando gravissime lesioni, ma sufficientemente “vivo” per essere “lui stesso” testimone vivente della verità sulla vaccinazione antipolio: una verità mai accettata e negata aprioristicamente.
Questo libro espone le sopraffazioni e gli inganni che il sistema sanitario ha compiuto per mettere a tacere questa famiglia scomoda: nonostante ciò il loro disperato grido di dolore ha già raggiunto tante persone, e oggi con questo “libro-documento” si propongono di mettere in guardia quanti ancora rischiano di ripetere ciò che a loro è già capitato.
“Non è possibile rimanere indifferenti all’olocausto subito dalla nostra famiglia, e da un immenso sconosciuto numero di altre famiglie, pensando che siano state solo rare fatalità, poiché dietro l’angolo la stessa esperienza può colpire ognuno di voi”.
Non è poi certo anarchia fifiutare un atto sanitario rischioso; il rischio sicuramente esiste e lo ammette addirittura una legge dello stato Italiano, la numero 210 del febbraio 1992. Quante volte sono state varate delle leggi verificatesi poi sbagliate? In certi Paesi del nostro pianeta esistono leggi che impongono la pena di morte, per salvaguardare il diritto alla vita di batte per abolire l’aborto, non mi rendo perciò conto del perchè non debba essere a fianco anche di quei genitori che si battono per salvaguardare il diritto alla slaute dei loro figli che, a causa delle vaccinazioni, potrebbero diventare handicappati o addirittura perdere la vita. Forse, in questi casi, si pensa che essi siano figli di un Dio minore? Anche la legge che impone l’obbligo vaccinale, emessa molti anni addietro, quando le malattie infettive erano ancora endemiche, potrebbe essere diventata obsoleta.
Oggi, certe malattie per cui s’impongono le vaccinazioni sono scomparse o sono isolate in piccoli focolainei paesi in cui la popolazione viene mantenuta in uno stato sociale di degrado, privo delle più comuni ed elementari regole d’igiene e per di più anche carente di nutrimento, elemento utile e indispensabile per combattere eventuali epidemie di malattie infettive. Nei Paesi occidentali come il nostro, per fortuna, queste situazioni non esistono più. Le famose epidemie di colera e di peste che successero molti anni addietro non si sono più ripetute, non certo perchè sono state debellate dalle vaccinazioni, poichè, allora non erano state ancora inventate, ma la natura stessa ha risolto quei problemi. Si potrebbe obiettare che, oggi, nei tempi della “globalizzazione”, il rischio potrebbe sussistere per il possibile ritorno di certe malattie infettive. Secondo me è solo una nuova ed ulteriore giustificazione necessaria ai produttori divaccini, poichè, per mezzo di questo assudo terrorismo, invece di proporre l’igiene e portare nutrimento idoneo alle popolazioni indigenti, tendono a mantenerle succubi del loro potere economico sfruttando la “loro ignoranza”.
Il diritto di vivere:
“La vita è il primo e più grande dono che ricevuamo dall’amore di Dio e dei nostri genitori. Ogni bimbo nasce per vivere. Ognuno di loro è un segno della fiducia del Creatore verso l’umanità. Ogni uomo ha un valore infinito: creato a immagine e somiglianza di Dio, redento dal sangue di Cristo, destinato alla felicità del paradiso. Salvare u vita è l’atto più meritorio di Carità verso un nostro simile.”
Giorgio Tremante nato aVerona l’8 settembre 1941 geometra, grafico pubblicitario e pranoterapeuta. È stato uno dei fondatori della Lega per la Libertà delle Vaccinazioni nei primi anni 80. Ha fondato la A.L.V. (Associazione Vittime dei Vaccini). Da trent’anni è impiegato nella ricerca e nella raccolta dei dati sui danni che le vaccinazioni hanno profuso nel mondo.
L’Arte della Ricchezza – Se non sei Ricco è perchè Nessuno te lo ha Insegnato
I nostri soldi devono lavorare per noi, non noi per loro
Autore/i: Bardolla Alfio; Croce Alessandra
Editore: Sperling & Kupfer Editori
pp. 212, Milano
“Pianifica il tuo futuro perché quello è il posto
dove andrai a vivere.”
Vuoi smettere di dipendere dallo stipendio, acquisire la mentalità dei ricchi, sviluppare conoscenze che nessuno ti ha mai insegnato e che faranno la differenza nel rapporto che hai con il denaro in tutte le sue forme?
Diventare ricchi si può ed è facile. Pensare al denaro e imparare a gestirlo è più semplice di quel che si pensa, liberarsi dall’assillo dei debiti imparando la differenza fra debiti buoni e debiti cattivi è possibile, ma per farlo è necessario modificare il tuo punto di vista.
Con un linguaggio essenziale ed efficace, caratterizzato dalla chiarezza con cui vengono trattati anche gli argomenti più difficili, L’arte della ricchezza ti accompagna attraverso un viaggio alla scoperta delle abitudini che influenzano così tanto tutti i tuoi risultati legati al denaro.
In questo volume scopri come crearlo, gestirlo e proteggerlo e, soprattutto, imparerai come fare in modo che siano i tuoi soldi a lavorare per te e non te per loro.
Una volta cambiato orientamento, potrai insegnare anche alla tua famiglia a modificare l’approccio con il denaro, e calcolare il Quoziente d’Intelligenza Finanziaria personale sarà un gioco che… ti renderà ricco.
Alfio Bardolla nasce nel 1972 a Chiavenna. Fonda la sua prima società a 19 anni e si laurea in Scienze Bancarie, Finanziarie e Assicurative presso l’Università Cattolica di Milano.
All’età di soli 33 anni è considerato uno dei massimi esperti nel campo dello sviluppo personale in Italia.
Trainer ufficiale della Society of Neuro Linguistic Programming, ha studiato con tutti gli esperti mondiali di questa disciplina, tra cui Richard Bandler, John Grinder, Anthony Robbins, Robert Dilts, John La Valle, David Gordon e tanti altri.
Migliaia di persone hanno già frequentato i corsi Bardolla in crescita personale, in comunicazione, e sugli investimenti finanziari e immobiliari.
In Italia è l’unico financial coach che guida i suoi clienti a pianificare e conseguire i propri obiettivi finanziari, per aiutarli a raggiungere nel tempo l’indipendenza e la libertà finanziaria: è questo il concetto di Wellness FinanziarioTM che viene proposto per la prima volta sul mercato italiano.
Alfio Bardolla ha applicato personalmente i concetti di gestione del denaro, diventando un investitore nel settore immobiliare e nel trading di opzioni, e raggiungendo, giovanissimo, l’indipendenza finanziaria.
Alessandra Croce è nata a Milano, dove ha compiuto gli studi in campo umanistico. Dopo anni di esperienza come imprenditrice, nel 2005 incontra Alfìo Bardolla e inizia a collaborare attivamente al suo fianco nella società di formazione e in campo immobiliare. Perfeziona la sua formazione diventando Master PNL e studiando con i maggiori esperti mondiali di crescita personale e finanziaria.
Ringraziamenti
Prefazione
Parte prima – Il denaro e la ricchezza
- Che cos’è il denaro?
- Che cos’è la ricchezza?
- Le caratteristiche dei milionari
- Che cosa ti darà il diventare ricco
- Decidi la tua definizione di ricchezza
- 100% responsabile della tua vita
- Il tuo sistema operativo
- Riprogramma il termostato della tua ricchezza
- I sogni
- La legge delle entrate
- Gli italiani e la ricchezza
- Le donne, i figli e il benessere finanziario
Parte seconda – La paura
- Come agisci quando provi paura
- Gestire la paura con l’azione
- Parlare a se stessi quando si ha paura
- Associazione e dissociazione
- Paura del successo
- Paura del cambiamento
- Paura di perdere l’autostima
- Strategia per eliminare l’ansia e la paura
- La biochimica della paura e dell’avidità
Parte terza – I debiti
- Che cosa sono i debiti?
- Debiti buoni, debiti cattivi
- Le cause del debito
- La vergogna, la paura, nascondere il problema
- Chiudo l’azienda
- Liberati dai debiti
Parte quarta – Il risparmio, gli investimenti
- Perché risparmiare è un consiglio obsoleto
- Perché imprenditori e professionisti devono imparare a investire e perché ogni investitore deve creare un’azienda
- Cashflow vs capitai gain
Conclusione – Conoscenze specialistiche e la formula del successo
Bibliografia
Gli autori
Per proseguire il tuo viaggio
Il Tocco di Mida – Perché Alcuni Imprenditori Diventano Ricchi e Altri No
Titolo originale: Midas Touch
Autore/i: Trump Donald J.; Kiyosaki Robert T.
Editore: Piero Gribaudi Editori
seconda edizione, presentazione di Mark Burnett, traduzione di Gloria Romagnoli.
pp. 272, illustrazioni in bianco e nero, Milano
In un mondo colpito dalla forte disoccupazione e con un’economia che ha bisogno di recuperare nuovi posti di lavoro, chi non desidera una soluzione veloce? Molti pensano al governo, ma sta diventando ovvio che i governi non possono creare del vero lavoro. La verità che pochi conoscono è che solo un gruppo di persone può riportare il nostro mondo alla prosperità: gli imprenditori, ma soprattutto gli imprenditori con il Tocco di Mida.
Gli imprenditori che creano più posti di lavoro, più prosperità per più persone, sono quelli che vincono.
Sono gli imprenditori con il Tocco di Mida!
Stai pensando di iniziare una tua attività? Ce l’hai già e la vuoi far crescere? Allora, prima di sprecare dell’altro tempo, dell’altro denaro, devi – per te stesso, per la tua famiglia e per il mondo – scoprire i cinque punti del Tocco di Mida:
- Forza di carattere
- Focalizzazione (F.O.C.U.S.)
- Marchio
- Relazioni
- Le piccole cose che contano
Ci sono migliaia di libri sul business. Questo libro è per gli imprenditori. Due degli imprenditori più influenti del mondo insegnano quello che i libri sul business non fanno.
“Diventare imprenditori non è uno sforzo di gruppo e non può essere realizzato da un comitato. Ci vuole la focalizzazione del singolo. Le storie di Donald e di Robert spiegano come siano diventati quello che sono e come arrivino sempre dove vogliono andare. Un’ottima lettura”. (Mark Burnett, creatore di The Apprentice)
Donald J. Trump, imprenditore newyorkese, diplomato alla Wharton School of Finance, è CEO della società immobiliare di lusso Trump Organization e gigante dei media, oltre che star dello show televisivo The Apprentice. È uno degli uomini più ricchi e famosi al mondo.
Robert T. Kiyosaki autore di “Padre Ricco, Padre Povero” – il bestseller internazionale che è stato al primo posto della classifica del New York Times per oltre sei anni – è un investitore, imprenditore ed educatore statunitense.
Tutti i suoi bestseller sono dedicati alla ricchezza e all’istruzione finanziaria.
Egli, praticamente da solo, ha sfidato e cambiato il modo in cui decine di milioni di persone in tutto il mondo pensano al denaro.
Ama infarcire le sue pubblicazioni di episodi autobiografici. Celebre è il racconto di come, a seguito del fallimento di una sua azienda, fu costretto a vivere per mesi sul sedile posteriore della sua Toyota.
Come blogger, la sua rubrica “Perché i ricchi diventano sempre più ricchi” è una delle pagine più consultate di Yahoo Finanza.
Attualmente, alterna l’attività di scrittore e conferenziere con quella di investitore, in particolare nel campo delle commodity e delle valute.
Ha lanciato la carriera della moglie Kim, il cui libro “Rich Woman” è diventato un best seller e libro cardine dell’educazione finanziaria al femminile.
Kiyosaki racconta che la sua crescita finanziaria è stata possibile grazie alle intuizioni che ha avuto stando a contatto con suo padre e col padre di un suo carissimo amico.
Il primo era una persona colta, di sani principi e lavorava come funzionario statale; il padre del suo amico invece, nonostante avesse soltanto la terza media, riuscì a creare un business molto proficuo, contando sulle sue forze e soprattutto sulle sue capacità imprenditoriali.
Nonostante uno avesse le competenze, l’altro aveva maggiore spirito d’iniziativa e coraggio nell’assumersi responsabilità e rischi.
Suo padre lasciò pochissimo in eredità poiché aveva avuto problemi finanziari prima di morire, il padre del suo amico invece diventò uno dei più ricchi uomini d’affari delle Hawai.
Nel libro “Padre Ricco, Padre Povero”, Kiyosaki approfondisce questo argomento, proprio per motivare i suoi lettori e ascoltatori ad essere tenaci, per far capire che tutto è possibile se c’è volontà e se si crede in sé stessi.
Gli insegnamenti di Kiyosaki puntano sull’educazione finanziaria, in modo che le persone si sentano spronate a sviluppare ed affinare la capacità di individuare le opportunità d’investimento, sia dal punto di vista della formazione che a livello economico. Grazie al suo acume e all’esperienza imprenditoriale, cominciata con la sua prima azienda (Ripper), nonostante i vari ostacoli e fallimenti, Kiyosaki è riuscito rialzarsi ogni volta e a crescere sempre di più.
La chiave del successo risiede nella capacità di affrontare un percorso ad ostacoli fatto di tanti piccoli passi da compiere con costanza. Tra le altre cose è necessario:
pensare positivamente al proprio obiettivo, senza farsi sopraffare da troppe preoccupazioni; affrontare i momenti di crisi e le perdite, trarre insegnamento da esse per adeguare di conseguenza le azioni successive; ampliare la propria esperienza; investire sempre, con oculatezza e lungimiranza, affinché il denaro non sia soggetto alle svalutazioni monetarie.
I libri di Kiyosaki, insomma, hanno sempre una componente motivazionale che si mescola ad una serie di consigli pratici. Si tratta dunque di testi utilissimi, la cui lettura è consigliata a tutti.
Prefazione – Sognatore… o imprenditore?
Introduzione – Gli imprenditori sono diversi
Capitolo 1
- Il pollice
- La forza di carattere
Capitolo 2
- L’indice
- La focalizzazione (F.O.C.U.S.)
Capitolo 3
- Il medio
- Il marchio
Capitolo 4
- L’anulare
- Le relazioni
Capitolo 5
- Il mignolo
- Le piccole cose che contano
L’Altro Mediterraneo – Antologia di Scrittori Arabi del Novecento
Autore/i: Autori vari
Editore: Arnoldo Mondadori Editore
a cura di Valentina Colombo, collana: Oscar Classici Moderni n° 196.
pp. 290, Milano
Un’antologia di racconti inediti che presenta al lettore italiano l’aspetto più innovativo della letteratura araba contemporanea, dall’Egitto al Medio Oriente: dai classici del Novecento, come il Premio Nobel Naghib Mahfuz e il libanese Mikhail Nu’aima, senza dimenticare le autrici e gli autori delle nuove generazioni, ciascuno introdotto da una breve scheda. Voci che affrontano gli argomenti più disparati, spesso scottanti, come la questione del velo, il dialogo tra culture, la situazione palestinese, la condizione femminile, restituendo un ritratto a tutto tondo della società arabo-musulmana di oggi.
L’altro Mediterraneo. Il Mediterraneo dell’altro di Valentina Colombo
- Il velo (Mustafa Lutfi al-Manfaluti)
- Il martire (Tawfiq al-Hakim)
- Naghiyya bint al-Fiqi (Mahmud Taìmur)
- La tempesta (Khalil Gibran)
- Abu Batta (Mikhail Nuaima)
- Il paradiso dei bambini (Nagib Mahfuz)
- Lo sguardo (Yusuf Idris)
- La promessa (Abd al-Salam al-Ugiaili)
- Se tu fossi un cavallo… (Ghassan Kanafani)
- Il migrante che non è migrato (Izz al-Din al-Madani)
- Una donna a tua disposizione (Ihsan Abd al-Quddus)
- Il forno (Fuad Takarli)
- Sorveglianza (Gamal al Ghitani)
- Lettere che non arriveranno mai (Edwar al-Kharrat)
- Oblio (Nawal al-Saadawi)
- Il deserto (Emily Nasrallah)
- Un giorno di vacanza (Hannan Al-Shaikh)
- La profezia (Ibrahim al-Kuni)
- Ma… (Baha Tahir)
- Vecchie imbarcazioni (Ibrahim Abd al-Magid)
- Desidero la luce del giorno (Liana Badr)
- Attenzione! (Amin Ba Giunaid)
- Storia andalusa (Daisy al-Amir)
- Pagine di un’antica terrazza (Hasan Dawud)
Il Frate l’Ordine lo Scudo – L’Avventurosa Vita di San Francesco di Paola
Romanzo storico
Autore/i: Salerno Daniele
Editore: Falco Editore
presentazione padre Rocco Benvenuto – Correttore Provinciale Ordine dei Minimi Santuario di Paola.
pp. 370, ill. in b/n n.t., Cosenza
Quella che state per leggere è una storia vera avvenuta tra l’Italia e la Francia nel corso del XV e XVI secolo, in quel periodo di tempo che ha caratterizzato il passaggio tra il Medioevo e il Rinascimento. Lo scenario è quello di una Europa dilaniata da mille guerre e infinite battaglie tra Stati e Signorie, con alle porte una possibile invasione da parte dell’Islam. In mezzo si combattono Papi e antipapi, tra eresie e simonie, amanti e figli illegittimi, con il recente ritorno a Roma della Santa Sede Apostolica dopo la cattività Avignonese. Il popolo impotente osserva lo scempio, vessato senza pietà da Duchi e Baroni. Nell’aria si sente la necessità di un riformatore che stia dalla parte dei poveri, capace di riaffermare gli antichi valori Cristiani, difendendo i diseredati dalle angherie e dai soprusi dei potenti.
Daniele Salerno, giornalista (La Stampa), Dottore in giurisprudenza e professore in discipline Giuridico Economiche. È presidente del Comitato Internazionale Storico-Scientifico per gli studi su San Rocco e sulla storia medioevale della quale si occupa da sempre con grande passione.
L’Editore ringrazia l’Ordine dei Minimi, in particolare padre Francesco Marinelli, Correttore Generale e padre Rocco Benvenuto, Correttore Provinciale presso il Santuario di Paola.
Presentazione
- Da una grotta inizia l’incredibile avventura
- La vendetta dei suoi nemici
- Il Re, il Papa e il giudizio finale
Conclusioni
Nota dell’autore
Indice delle immagini
Un Lampo di Vacuità – Il Sutra del «Cuore della Saggezza»
Autore/i: Rimpoche Rabten Ghesce
Editore: Libreria Editrice Psiche
con profilo storico critico su: Il Vuoto dei Fisici di Edmondo Turci, collana: I Grandi Maestri, in copertina: Ghesce Rabten Rimpoche.
pp. 112, ill. in b/n n.t., Torino
L’unità dell’essere, intuizione che traspare in ogni manifestazione del mondo visibile, è possibile raggiungerla solo se si supera il processo intellettuale, attraverso un percorso di meditazioni in grado di produrre il Vuoto di sé: questo l’insegnamento del Sutra del cuore della saggezza. In parallelo, un saggio epistemologico di Edmondo Turci sul concetto di materia e di vuoto nella fisica occidentale (da Galileo a Newton, da Mach a Einstein a Gödel).
Ghesce Rabten Rimpoce, nasce in un piccolo paese della Regione Orientale del Tibet (1920 circa): il Kham. Figlio di contadini, volge le spalle già da bambino alla terra natale ed entra nel monastero locale come novizio. Più grandicello si incammina da solo verso la capitale Lhasa per frequentare la più grande Università monastica del tempo: Seraje. Diventa uno studente amato ed apprezzato, riconosciuto come il più capace di tutto il collegio. Nel 1967, S.S. il Dalai Lama lo nomina suo consigliere Spirituale. Successivamente Sua Santità lo incarica di venire in Occidente per diffondere l’insegnamento del Buddha. Fonda a Rikon in Svizzera, una comunità e a Mont Peleroin il centro (per alti studi filosofici) Thorpa Chöeling. In Italia fonda: GhePel Ling (1975) a Milano, ed il Maitri (1980) a Torino. Muore nel suo centro in Svizzera il 23 febbraio del 1986.
Edmondo Turci, dopo la laurea in Ingegneria diventa responsabile di numerosi progetti per lo spazio e nel 1970 riceve dal ministro della ricerca scientifica Rubinacci una premiazione per il contributo innovativo delle sue ricerche. E’ monaco fin dal 1993 con il nome di Thubten Rinchen. Dal 10 dicembre ’06 è stato ammesso al Monastero di Gaden Jangtse con il nome di Lobsang Sanghye, ricevendo così il nome dall’Abate Lobsang Tsepel. Dirige il Centro Studi Maitri “Onlus” dal 1993 a Torino e affiliati. Nel ’08 gli è stato conferito il premio Torino Libera-Valdo Fusi C. Pannunzio per la carriera scientifica e per l’impegno in difesa del Tibet e della sua cultura.
Parte I
Introduzione
- Il testo del Cuore della Saggezza
- Commento al Cuore della Saggezza
- Commento finale del Commentatore e alcune domande e risposte rivolte dagli studenti a Ghesce
Parte II
- Il vuoto dei fisici nel suo sviluppo storico
- Le filodofie del Caos e della notte
- L’alba della fisica riconosce il vuoto a suo fondamento
- L’idea del vuoto nella fisica Galileiana
- Le dimensioni del vuoto nella fisica moderna: i campi fisici
- Lo spazio-tempo
- La vuota geometria dello spazio-tempo nei collassi della materia
Monet – Luce e Colori dell’Impressionismo
Titolo originale: Monet “un oeil…mais, bon Dieu, quel oeil!”
Autore/i: Gache-Patin Sylvie
Editore: Electa / Gallimard
edizione italiana a cura di Martine Buysschaert, traduzione di Emma De Fiesole.
pp. 176, numerose illustrazioni e fotografie b/n e colori, Trieste
Impressione, Levar del sole: il quadro esposto da Monet nel 1874 è all’origine del nome della nuova pittura “impressionista”. Gli impressionisti, quei “malati della retina” che scatenano i sarcasmi della critica, sconvolgono il mondo della pittura con il loro nuovo modo di guardare. Monet – più di ogni altro – frammenta pennellate e colori per tradurre le vibrazioni della luce, teso a cogliere l’incessante e cangiante trascorrere del tempo e delle stagioni. Il suo percorso lo porta alla serie di Ninfee, in cui, quasi cieco, prelude all’astrattismo. Un occhio prodigioso il suo, uno sguardo straordinario. La storia di una vita “immensamente” lunga. La storia di un luogo, Giverny, dove Monet reinventa la natura senza distinguere senso e intelletto.
- I. – LE HAVRE E LA FORMAZIONE
- II. – ARGENTEUIL E L’IMPRESSIONISMO
- III. – PARIGI E LA MODERNITÀ
- IV. – LA SENNA E LA SVOLTA
- V. – GIVERNY E I VIAGGI
- VI. – DA LONDRA A VENEZIA: LE SERIE
- VII. – IL GIARDINO E LE NINFEE
TESTIMONIANZE E DOCUMENTI
Una lezione per l’Avanguardia
Monet racconta Monet
Giverny, adorata Giverny…
Arte, orto e fornelli
Monet, Boudin, Pisarro e gli altri…
Terrazza sul mare a Sainte-Adresse
La rivoluzione delle cattedrali
L’universo delle ninfee
La fortuna critica
Cent’anni in mostra
APPARATI
Quadro cronologico
Dizionario dei personaggi
Indice delle illustrazioni
Indice analitico
Bibliografia
Ore Giapponesi
Un panorama del Giappone, attraverso gli occhi di un acuto e attento studioso di costumi, storia, politica e cultura, con una raccolta di fotografie.
Autore/i: Maraini Fosco
Editore: Edizioni Corbaccio
nuova edizione, prefazione e fotografie dell’autore, con un saggio di Giorgio Amitrano.
pp. 530, riccamente illustrato a colori e b/n, Milano
«Ore Giapponesi è un libro magistrale» (Claudio Magris)
Per molti aspetti il Giappone di oggi somiglia alla Svizzera: due paesi nei quali tutto, dai treni alle poste, dagli alberghi ai negozi, dalle fabbriche, alle banche, alle università, funziona come un’orologeria mirabilmente oliata, che non conosce inceppi. Resta solo una grossa differenza: che la Svizzera non offre misteri, mentre il Giappone è misteriosissimo. In un certo senso il Giappone guerreseo e aggressivo degli anni Trenta e Quaranta era abbastanza trasparente e comprensibile; ma i giapponesi dei giorni nostri, i quali, dopo essere rimasti stesi a terra nel ’45, finiscono in meno di mezzo secolo per costruire una delle maggiori potenze industriali, commerciali e finanziarie del globo, pur non vantando il possesso di vasti territori né avendo a disposizione materie prime – ecco qualcosa che sfiora l’enigma, che ha sapore di magia e di occulto! Soprattutto quando vediamo che gli artefici della straordinaria cavalcata ci si presentano in genere come individui anonimi, confusi nella folla con fare spesso impacciato. Cosa li anima? Quali sono i loro segreti? Come conoscerli davvero? Come capirli? Maraini ha avuto la fortuna di poter seguire dal di dentro mezzo secolo di vita giapponese. Nel 1938 ottenne una borsa di studio che lo condusse a Hokkaido, al nord del paese, dove fece ricerche antropologiche sugli Ainu. Passato poi a Kyoto quale lettore di italiano, nel 1943 venne internato con la famiglia come antifascista. Il 15 agosto del ’45 ascoltò alla radio il famoso discorso di Hiro Hito, col quale si annunciava la resa, e nei mesi seguenti vide un Giappone completamente distrutto, materialmente e moralmente ridotto a zero, occupato dagli americani.
L’asse portante del libro è costituito dal racconto di una lunga e lenta peregrinazione attraverso il Giappone, effettuata in macchina a metà degli anni Cinquanta, in compagnia di giapponesi e di stranieri. Visitiamo Tokyo, Kamakura, Ise, Nara, Kyoto, conosciamo Bamba, gli Uriu, i Miyazawa, Tamako, Somi, Giorgio, Jane e tanti altri personaggi impegnati in un continuo dialogo est-ovest, che conduce a volte verso reciproche comprensioni, e a volte si arresta dinanzi a invisibili, forse invalicabili, confini di pensiero. Il racconto procede su molteplici piani. Innanzitutto vi è quello immediato definito dalle vicende quotidiane di viaggio; a questo si intrecciano numerosi riferimenti ai tempi lontani della guerra, con chiarimenti di fondo collegati alla storia politica, religiosa, letteraria, artistica del Giappone e con illustrazioni di costumi, pregiudizi, superstizioni, aspetti del carattere nazionale.
Incarichi di vario genere hanno continuamente ricondotto l’autore in Giappone, dove, tra l’altro, ha trascorso metà del 1988 e dove è stato insignito nel 1986, per le sue ricerche e i suoi studi, del prestigioso premio Japan Foundation. Le pagine di questo volume possono offrire, insieme alla ricca dotazione iconografica, numerosi spunti per meglio comprendere il «mistero Giappone».
Fosco Maraini, Antropologo, orientalista, scrittore, viaggiatore, fotografo e alpinista. Partito nel 1938 in Giappone come ricercatore all’Università di Sapporo, ha poi insegnato Lingua e Letteratura Giapponese all’Università di Firenze e a Oxford. Tra le sue numerose opere, segnaliamo Dren Giong. Appunti di un viaggio nell’lmàlaia (1939, Vallecchi; ripubblicato nel 2012 da Corbaccio), Segreto Tibet (1951, ripubblicato nel 2006 da Corbaccio), Ore giapponesi, (1957, lo ripubblica Corbaccio nel 2008), L’isola delle pescatrici (1960), Gasherbrum 4, Baltoro, Karakorum (1960), Paropamiso (1963), Le Fànfole (1966), Esotico inverso (1970), Gnòsi delle fànfole (1978), Giappone e Corea (1978), L’Agape celeste, i riti di consacrazione del sovrano giapponese (1995, ripubblicato da Luni Editrice nel 2014), Il Nuvolario. Principii di Nubignosia (1995), Gli ultimi pagani (1997, ripubblicato da BUR nel 2001), Case, amori, universi (autobiografia romanzata, Mondadori, 1999), Giappone Mandala (Mondadori Electa, 2006), Pellegrino in Asia. Opere scelte, (Meridiano Mondadori, a cura di Franco Marcoaldi,2007). Del 2014 è Love Holidays. Quaderni d’amore e di viaggi (con Topazia Alliata, Rizzoli). La figlia Dacia pubblica nel 2007 per Mondadori Il gioco dell’universo – dialoghi immaginari tra un padre e una figlia, ricostruendo la storia della famiglia attraverso i taccuini del padre.
Filosofia e Teologia nel Futuro dell’Europa
Atti del Quinto Colloquio su Filosofia e Religione (Macerata 24-27 Ottobre 1990)
Autore/i: Autori vari
Editore: Casa Editrice Marietti
a cura di Giovanni Ferretti.
pp. 284, Genova
Sommario:
G. FERRETTI, Filosofia e teologia nel futuro dell’Europa
LA SITUAZIONE STORICO-SPECULATIVA IN EUROPA
J. B. METZ, Spirito dell’Europa – spirito del cristianesimo
– Momenti della discussione
H. J. ADRIAANSE, Il rapimento dell’Europa e la teologia
J. GREISCH, L’’Europa ipocrita
J. P. COLL, Condizioni dell’apporto di filosofia e teologia al progresso dell’Europa
G. COLOMBO, Teologia e filosofia. Le vicende di un rapporto difficile
CATEGORIE E TEMI DELL’INCONTRO
C. GEFFRÉ, Dall’ermeneutica filosofica all’ermeneutica teologica
J. MACQUARRIE, Antropologie filosofiche e teologiche
A. RIGOBELLO, Ermeneutica della differenza
X. TILLIETTE, Dalla teologia alla filosofia
R. PANIKKAR, Filosofia e teologia: una distinzione superata
O. BAYER, Il giudizio finale come problema di filosofia della religione
E. SALMANN, Mistica e illuminismo – affinità e contrasto
U. PERONE, Sum ergo Deus est: il finito di fronte all’infinito
U. KERN, La conoscenza come conoscenza di Dio. Aspetti epistemologici della teoria dell’intelletto di Meister Eckhart
Tavola rotonda finale
L’Arte di Ricordare Tutto
Titolo originale: Moonwolking with Eistein
Autore/i: Foer Joshua
Editore: Longanesi & C.
traduzione di Elisabetta Valdré.
pp. 348, Milano
Quaranta giorni. È il tempo che ciascuno di noi spreca in media ogni anno per rimediare a ciò che dimentica: per andare a recuperare il cellulare lasciato chissà dove, per cercare le chiavi di casa o per rintracciare informazioni importanti. Joshua Foer rientrava a pieno titolo in questa media, ma dopo un anno di allenamento si è ritrovato alla finale del Campionato statunitense della memoria. Dunque la memoria si può davvero migliorare, chiunque può riuscire a imparare 1528 numeri a caso in un’ora e ricordarseli tutti, come il pluricampione del mondo Ben Pridmore. Ripercorrendo la storia della mnemotecnica dall’antica Grecia ai giorni nostri e illustrando metodi concreti grazie ai quali possiamo tenere a mente le informazioni che ci interessano, Joshua Foer ci dimostra che “in ognuno di noi si nasconde un piccolo Rain Man”. Che la memoria è un dono che tutti possediamo ma di cui spessissimo ignoriamo le potenzialità.
«Che cosa ha significato per l’individuo e per la società» si chiede Foer «il passaggio da una cultura fondata sulla memoria interna a una cultura basata sulle memorie immagazzinate al di fuori del cervello?» A queste e a molte altre domande cerca di rispondere il saggio di Joshua For, che ha suscitato un grande interesse nella stampa e nel pubblico degli Stati Uniti.
Joshua Foer, giornalista, ha collaborato con National Geographic, Esquire, The New York Times, The Washington Post e Slate.
L’arte di ricordare tutto è stato ai primi posti delle classifiche americane.
L’Arte Cinese – 2 Volumi
Titolo originale: Chinese Art
Autore/i: Willetts William
Editore: Sansoni Editore
introduzione dell’autore, traduzione di Piero Corradini e Laura Messeri, Piccole Storie Illustrate 109 – 110 – 111 – 112.
vol. 1 pp. XXXI-494, vol. 2 pp. 495-994, numerose tavole in bianco e nero fuori testo, numerose illustrazioni in bianco e nero, Firenze
L’autore, autorevolissimo specialista in questo campo di Studi, allievo del Prof. Perceval Yetts, uno studioso di fama mondiale di archeologia cinese, si è proposto in quest’opera di mettere in relazione le tradizionali forme artistiche della Cina con le condizioni sociali, politiche e tecnologiche fra cui esse sorsero. A ciascuna forma artistica è dedicato espressamente un capitolo, dove essa viene esaminata sullo sfondo di quella peculiare epoca storica nel corso della quale raggiunse, per un motivo o per l’altro, uno stadio particolarmente caratteristico del suo sviluppo.
Volume primo
Questo primo volume si apre con un’analisi dell’ambiente geografico della società cinese e della sua preistoria. Seguono poi un capitolo dedicato alle giade, collocate nel contesto del tardo neolitico cinese, e uno sull’arte dei bronzi rituali, che coprono l’eta delle due prime dinastie storiche, gli Shang-Yin e i Chou.
Le lacche e le sete, caratteristiche espressioni entrambe dell’arte cinese, sono descritte nella cornice della dinastia Han e delle relazioni commerciali con l’Oriente romano.
Il volume si conclude con l’esame dei problemi relativi alla scultura buddista durante il periodo delle sue più vitali realizzazioni artistiche, la sesta dinastia e il primo mezzo secolo circa della dinastia T’ang.
Pertanto quest’opera, per l’ampiezza dell’orizzonte su cui essa spazia e per il solido impianto cronologico, si presenta come un’organica storia delle manifestazioni artistiche attraverso cui s’è espressa la civiltà quadrimillenaria della Cina.
Volume secondo
Questo secondo volume si apre con un capitolo dedicato alla ceramica della dinastia T’ang, in cui sono classificate le principali forme della ceramica dell’epoca e ne è studiata l’origine in relazione con i contatti culturali tra ’impero cosmopolita dei T’ang e il vicino Medio Oriente. Le raffinate arti della pittura e della calligrafia sono poi collocate sullo sfondo delle dinastie Sung e Yüan, mentre una particolare attenzione è dedicata allo studio dei materiali e delle tecniche a cui ricorsero i pittori cinesi,. alla natura dell’immagine che essi rielaborarono, agli sviluppi della pittura paesaggistica, di fiori e di uccelli.
Il libro si conclude con un esame degli aspetti generali e particolari dell’architettura, che è forse la manifestazione più coerentemente tradizionale dell’arte cinese, i cui resti risalgono prevalentemente all’epoca Ming e Ch’ing.
Pertanto quest’opera, per l’ampiezza dell’orizzonte su cui essa spazia e per il solido impianto cronologico, si presenta una organica storia delle manifestazioni artistiche attraverso cui si è espressa la civiltà quadrimillenaria della Cina.
Il Dominio della Vita
Aborto, eutanasia e libertà individuale
Autore/i: Dworkin Ronald
Editore: Edizioni di Comunità
unica edizione, a cura di Sebastiano Maffettone, traduzione di Carla Bagnoli.
pp. 360, Milano
Ronald Dworkin è tra i più importanti filosofi del diritto in attività. Americano, insegna a Oxford (nella cattedra che fu di Herbert Hart) e a New York. Negli ultimi anni i suoi scritti hanno rinnovato profondamente la tradizione della filosofia analitica del diritto e della politica, nell’ottica di un liberalismo basato sui diritti individuali. In Il dominio della vita egli mette la consueta perizia tecnica al servizio di temi scottanti e controversi quali l’aborto e l’eutanasia. Pur non rinunciando alla sua classica posizione liberale, che comunque appare qui fortemente rinnovata, Dworkin cerca evidentemente una mediazione con posizioni alternative, come lo sono molte di quelle religiose. La mediazione è trovata nella…difesa del valore intrinseco della vita, che accomunerebbe i liberali e i loro avversari teorici, chiamati «conservatori» (come d’abitudine nella tradizione anglosassone). Difficile dire se una soluzione di questo tipo sia in grado di accontentare tutti o non finisca per provocare reazioni critiche da ambo le parti. Sicuro è, invece, l’interesse intellettuale che le tesi di Dworkin susciteranno non solo nello specialista, ma in chiunque voglia farsi un’opinione personale meditata sui problemi morali che caratterizzano inizio e fine della vita.
Il libro è diviso in tre parti. Nella prima, Dworkin critica la retorica degli antiabortisti e degli abortisti, in nome del valore impersonale e intrinseco della vita. Nella seconda discute gli aspetti più tipicamente costituzionali in materia di aborto. Nella terza, infine, affronta la questione della morte e dell’eutanasia, adoperando un’originale distinzione tra autonomia della persona, suoi migliori interessi e dignità dell’esistenza. In tutte e tre le parti abbondano le novità teoriche e, di conseguenza, non mancano passaggi controversi. L’idea stessa di sacralità della vita, che è al cuore del libro e funge da ponte tra l’etica e il diritto costituzionale, non mancherà di trovare resistenze intellettuali ed emotive. Mi sembra, però, che, indipendentemente dal proprio grado di accordo con l’autore, Il dominio della vita costituisca un brillante esempio di come la filosofia possa contribuire a migliorare la nostra intelligenza delle questioni pubbliche più rilevanti e controverse.
Ronald Dworkin tiene i suoi corsi all’università di New York e a Oxford. Tra i suoi lavori tradotti in italiano ricordiamo I diritti presi sul serio, L’impero del diritto e Questioni di principio.
Medioevo Inquieto – Storia delle Donne dall’VIII al XV Secolo d.C.
Autore/i: Guiducci Armanda
Editore: Sansoni Editore
prima edizione, collana: Sansoni Saggi, in sovraccoperta: Cidippe scrive all’amante Aconzio, Miniatura..
pp. 322, Firenze
… Saggio, racconto, saga senza fine, alla ricerca delle tessere dell’universo femminile…
Armanda Guiducci continua la sua opera di scavo nella grande “storia sommersa” delle donne, iniziata con Perdute nella storia. Partendo dal punto in cui si era concluso il volume precedente, qui ripercorre l’inquietudine di un “femminile” che trova in una società nuovamente in espansione le occasioni per palesare la propria esistenza. Sono le donne arabe degli harem di Spagna a imporsi per prime con la loro abilità di artiste, trovatrici, calligrafe e bibliotecarie; sono loro che impongono ai califfi un amore nuovo, fatto di amicizia e di intelligenza. Poi le provenzali, anch’esse portatrici di poesia e di “amor cortese”; le castellane, che governano i feudi nelle lunghe assenze dei mariti crociati; le cittadine, partecipi della febbre economica dei secoli della rinascita; infine le mistiche, che trasferirono in Cristo le energie fisiche e intellettuali che la società comprimeva.
Armanda Guiducci dal ’50 al ’60 è stata collaboratrice di numerose riviste tra cui Cultura e realtà di Cesare Pavese. Medioevo inquieto continua la ricerca iniziata con Perdute nella storia (Sansoni 1989).
Verso l’Anno Mille
- Le donne del “manso”
- Tra magia e religione
- L’universo delle elette
- La donna e la città
- Trotula, sanatrix salernitana
La laica e la monaca
- La nobile Dhouda
- Rosvita, monaca di Gandersheim
Il confronto con la diversità
- La cultura dell’harem
- Una nuova forma di sensualità
- Sospese tra due mondi
Una storiografia alla corte di Bisanzio
- Contro la barbarie dei crociati
Il femminile e l’esotico
- La nuova castellana
- Rappresentatività e decisionalità
La regina dalle due corone
- “Corti” d’amore
- Una spregiudicata Sponsor Woman della cultura cortese
Passione e costrizione
- Da automa a persona
La Sibilla del Reno
- Una profetessa medievale
- La forza delle visioni
- Verso la medicina moderna
- Un sofferto abbandono
- La propaganda di Dio
Poetesse d’amore: le trovatrici provenzali
- L’amor cortese: un nuovo stile dell’interiorità
- Uguaglianza in amore: una sfida possibile?
- Il coraggio del desiderio
- Il “bel amics”
- I paesaggi dell’interiorità
- La serietà del sentimento
- La prima controcultura femminile della storia
Udite, signori, cosa dice Maria
- Il linguaggio del quotidiano
- La “vedova” dei crociati
- In difesa della donna
Una inquieta pietà
- Scintille di eresia
- Predicatrici itineranti
- Morire sulle cataste ardenti
- L’eresia del libero spirito
- Un anno di svolta
- Il bisogno di riscatto nella predicazione di Guillelma
- La comunità delle beghine
- Tra religiosità e laicismo
Il mistico Eros
- Le visioni di Mectchild
- Hadewijch, la baccante cristiana
- Poesia e desiderio
Eretica e recidiva
- I sette gradi dell’estasi
- Margherita e Mastro Eckart
- Bloemardinne, fra eresia e santità
La Donzella fiorentina
- Compiuta Donzella: la poesia come sfida
- A la stagion che ’l mondo foglia e fiora
Tra passione e santità
- Margery di Kemp
Una veneziana alla corte di Francia
- Gli “anni ruggenti” di Christine
- Il trionfo della carnalità borghese
- Una femminista ante litteram
- Dal Medioevo al Rinascimento
Conclusioni
Bibliografia
La Vita e le Lettere di Tofu Roshi
Titolo originale: The life and letters of Tofu Roshi
Autore/i: Ichi Su Moon Susan
Editore: Casa Editrice Astrolabio
prima edizione, prefazione di Gahan Wilson, introduzione dell’autore, traduzione Gianpaolo Fiorentini, fotografie di Marc Landau e Sandy De Lissovoy, collana: Civiltà dell’Oriente.
pp. 128, ill. in b/n, Roma
Zen è essenzialmente vedere le cose così come sono, e se qualcosa fa ridere, allora ridere è Zen, ridere di se stessi innanzitutto e magari anche del maestro. È questo lo spirito in cui Susan Moon, nella sua affettuosa satira dei centri zen americani, invita a non prendere troppo sul serio. Crani rasati e zazen, regole monastiche e tonache nere, ricordando che la Via del Buddha è esattamente la via quotidiana, fatta magari di dentisti e lavanderie a gettone, di gatti inguaribilmente carnivori e di figli restii alla cucina macrobiotica.
Susan (Ichi Su) Moon vive con i suoi due figli a Berkeley, California, dove insegna, scrive e si sforza di vedere le cose così come sono. Ha frequentato il Centro Zen di Berkeley per molti anni ma non ha mai incontrato Tofu Roshi, sicché ha dovuto inventarlo.
Prefazione
Introduzione
- Come meditare: …Mi sembra di espirare più di quanto inspiro…
- La forma e il rituale corretti: …Mi era rimasto appiccicato sotto il calzino un pezzo di filo interdentale usato…
- Trovare il proprio sentiero: …Non riesco a sistemarmi con un guru e a godere con lui le gioie dell’illuminazione…
- Rimanere sul sentiero: …Come faccio a ottenere la cooperazione del mio io superiore e del mio io inferiore?…
- I rapporti di coppia: …Passa il tempo a setacciare la cenere degli incensi per recuperare i mozziconi…
- Gli impegni familiari: …Si può svolgere pienamente il ruolo di marito e di padre inchiodati nel loro completo?…
- Problematiche filosofiche: …Perché c’è qualcosa, invece di non esserci niente?…
Appendice: Come smettere di migliorarsi
Glossario
Dzog-Chen – Lo Stato di Autoperfezione
Autore/i: Norbu Namkhai
Editore: Casa Editrice Astrolabio
prima edizione, introduzione e cura di Adriano Clemente, collana: Civiltà dell’Oriente.
pp. 104, ill. in b/n n.t., Roma
… Nella tradizione buddhista tibetana lo Dzog-chen figura come uno degli insegnamenti diretti più antichi; trasmesso e praticato in Tibet da lama appartenenti a tutte le scuole, ha mantenuto intatta nei secoli la sua purezza e autenticità…
Ecco un’eccellente esposizione di un insegnamento quasi sconosciuto in Occidente. lo Dzog-chen, un’antichissima dottrina sviluppatasi in Tibet nelle due principali tradizioni del Buddhismo tibetano e del Bon. Lo Dzog-chen non è patrimonio esclusivo di una scuola, né è un sistema religioso, è semplicemente una conoscenza che gli antichi maestri tibetani hanno trasmesso senza limiti di setta e di tradizione monastica. Lo Dzog-chen può essere meglio definito come conoscenza dello stato dell’esistenza, una chiave che può aprire la coscienza della persona, a qualsiasi classe sociale o religione appartenga. Al centro del sistema Dzog-chen sta la nozione della vera natura di ogni essere individuale: lo stato primordiale, libero dal karma e da ogni condizionamento del dualismo. L’illuminazione non è una condizione superiore che l’uomo può raggiungere attraverso faticose meditazioni o atti virtuosi; consiste piuttosto nella comprensione della dimensione originaria autoperfezionata che si rivela grazie al puro riconoscimento del proprio stato. Gli insegnamenti di Norbu ci offrono un’occasione eccezionale per entrare in contatto con una conoscenza di incomparabile valore sia per gli studiosi del mondo tibetano che per chiunque si interessi allo sviluppo spirituale. Nell’odierno risveglio di interesse per i metodi diretti di realizzazione, lo studio dello Dzog-chen ci apre una delle più celebri e misteriose vie dell’illuminazione.
Namkhai Norbu (1938-2018), nato a Derghe, nel Tibet orientale, è stato uno dei principali maestri di dzogchen contemporanei. Fu riconosciuto all’età di tre anni come la reincarnazione di un celebre maestro della tradizione dzogchen. Ricevette l’istruzione tradizionale di un Tulku, o lama reincarnato, che, oltre a studi accademici, comprendeva gli insegnamenti di vari grandi maestri con cui praticò per molti anni, prima che gli eventi politici rendessero necessaria la sua partenza per l’India. Qui conobbe Giuseppe Tucci che lo invitò a Roma per collaborare alle sua ricerche presso l’ISMEO (Istituto per il Medio e l’Estremo Oriente, l’attuale ISIAO). Si trasferì quindi in Italia dove contribuì attivamente alla nascita degli studi tibetani in occidente. Ha insegnato per oltre vent’anni Lingua e letteratura tibetana all’Istituto Universitario Orientale di Napoli. Negli ultimi anni si è dedicato esclusivamente alla diffusione dell’insegnamento dzogchen. Ha fondato la Comunità Dzogchen, rappresentata da diversi gar, o centri, in varie parti d’Europa, in America Latina, in Russia, in Australia e negli Stati Uniti. In Italia la Comunità Dzogchen è presente a Merigar, Arcidosso, in Toscana. Ha scritto diversi libri ma anche lavori e saggi sulla storia, l’astrologia e la medicina tibetana.
Introduzione
Parte I
- L’individuo: corpo, voce e mente
- Le vie della rinuncia e della trasformazione
- La via dell’autoliberazione
- Il valore della trasmissione
Parte II: Il cuculo dello stato della presenza
- I Sei versi del vajra
- La base e il modo di vedere
- La via e il modo di praticare
- Il frutto e il modo di comportarsi
Bibliografia di Namkhai Norbu
Indice dei termini tibetani e sanscriti