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Socioanalisi dei Disturbi Psicosomatici – I Rapporti tra Sociologia e Medicina Psicosomatica

Socioanalisi dei Disturbi Psicosomatici – I Rapporti tra Sociologia e Medicina Psicosomatica

Titolo originale Sozioanalyse Psychosomatischer Störungen

Autore/i: Brede Karola

Editore: Bollati Boringhieri Editore

prima edizione, prefazione e introduzione dell’autore, traduzione Maria Anna Massimello Schiavoni, collana: Programma di Psicologia, Psichiatria, Psicoterapia – diretto da Pier Francesco Galli.

pp. 196, Torino

La medicina psicosomatica, che si muove tra il versante della medicina convenzionale e quello della psicologia, si è di recente arricchita anche dell’apporto dell’analisi sociologica. Secondo questa teoria il malato psicosomatico trasferirebbe i suoi conflitti irrisolti – che riflettono il ben più generale “malessere” della società – nel ruolo a suo modo gratificante del malato organico, sollevato temporaneamente dalle responsabilità sociali e protette da norme specifiche. Il sintomo psicosomatico andrebbe allora considerato come una forma particolare di adattamento culturale, che permette di scaricare in modo innaturale, ma socialmente molto più accettabile del sintomo nevrotico o psicotico, le tensioni più o meno gravi che l’individuo si trova a dover gestire nel suo agire sociale. L’autrice – su cui è evidente l’influsso della scuola sociologica francofortese – viene svolgendo queste tesi attraverso una puntualizzazione critica delle teorie dei primi esponenti della medicina psicosomatica (Ferenczi, Deutsch, Alexander) e una ricognizione dei principali approcci sociologici ai disturbi psicosomatici (Dunbar, Halliday e Mitscherlich), per giungere infine a delineare una concezione dell’organismo che si collochi nell’ambito delle scienze sociali.

Karola Brede ha compiuto studi di sociologia e psicologia a Berlino e a Francoforte sul Meno, dove lavora attualmente in qualità di assistente all’Istituto Sigmund Freud, diretto da Alexander Mitscherlich.

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Prefazione
Introduzione

Ricerche empiriche su bambini affetti da disturbi psicosomatici

  • Il problema della specificità genetica dei disturbi psicosomatici negli approcci della teoriadella socializzazione
  • Il problema delle variabili biologiche nella patogenesi psicosomatica

La medicina psicosomatica tra psicoanalisi e medicina convenzionale

  • Il distacco della medicina psicosomatica dalla psicoanalisi
  • Il riduzionismo biologico della medicina psicosomatica delle origini
  • La scomposizione della sindrome psicosomatica tra le varie discipline scientifiche (Franz Alexander)

Disturbo psicosomatico e società

  • Cultura repressiva e organismo autointeressato (Flanders Dunbar)
  • Disintegrazione sociale e scelta teologica dei sintomi (James L. Halliday)
  • Il soggetto e la biologia storica (Alexander Mitscherlich)

L’organismo nell’analisi sociologica e la socioanalisi dei disturbi psicosomatici

  • L’organismo come livello di organizzazione del controllo comportamentale (Talcott Parsons)
  • Oggetto e soggetto corporei nell’azione organizzata socialmente (George H. Mead)
  • Messa a punto di una concezione dell’organismo nell’ambito delle scienze sociali
  • Scelta dei sintomi psicosomatici e loro mutazione storica

Ruolo del malato, scelta del sintomo e organismo

Bibliografia
. Indice dei nomi

Il Paziente Borderline – Introduzione Clinica alla “Patologia Marginale”

Il Paziente Borderline – Introduzione Clinica alla “Patologia Marginale”

Autore/i: Cotugno Armando; Benedetto Anna Maria

Editore: Franco Angeli Editore

prefazione di Giovanni Liotti.

pp. 160, Milano

Instabilità dell’umore e dello stesso senso di identità personale; caos nella vita affettiva e nella progettualità lavorativa o sociale; sentimento disperante di vuoto esistenziale coperto dalla collera o dal brivido procurato con azioni pericolose per se stessi o per gli altri; dipendenza infantile dall’affetto dalla gratificazione economica. Un numero in crescita vertiginosa di giovani sembra corrispondere a questa drammatica descrizione. A tratti, forme clamorose di questa epidemia di disagio hanno conseguenze tragiche ed emergono nelle cronache giornalistiche: giovani che lanciano pietre sulle automobili, o che cercano l’estasi artificiale in discoteca, oppure nella corsa frenetica in macchina.
Questo drammatico malessere giovanile viene oggi identificato nella categoria nosografica del disturbo borderline di personalità.
Cotugno e Benedetto, con questo volume, narrano la storia, problematica ed incerta di questa esplorazione “di confine” operata dalla psichiatria degli ultimi vent’anni. E ne descrivono lo stato attuale.
Per chiarezza espositiva e per aggiornamento, è questo un manuale fondamentale per chiunque operi nel settore della psicologia clinica e della psichiatria. Vi troverà difatti una disamina critica che consentirà di inquadrare in modo corretto:

  • l’evoluzione del concetto;
  • i criteri diagnostici attualmente accettati;
  • i criteri per effettuare una corretta diagnosi differenziale con i disturbi dell’umore, le psicosi, i disturbi di personalità, il disturbo post-traumatico da stress e i disturbi alimentari;
  • le ipotesi patogenetiche proprie delle diverse scuole di pensiero;
  • la terapia: dall’orientamento psicodinamico, a quello cognitivo-evolutivo e cognitivo-razionalista, dalla psicoterapia familiare agli interventi di ospedalizzazione a quelli farmacologici;
  • l’edizione revisionata dell’Intervista diagnostica per il disturbo borderline elaborata da Gunderson.

Ricco di esempi e di casi clinici, un volume che offre un chiaro riferimento per il riconoscimento e la diagnosi del disturbo al fine di programmare un approccio terapeutico più adeguato fin dalle fasi iniziali. E che consente al lettore di sentirsi “osservatore silenzioso” di ciò che accade nella stanza del terapeuta.

Armando Cotugno, psichiatra e psicoterapeuta, aiuto psichiatra presso il Servizio psichiatrico della Usl RM/G, svolge la sua attività di ricerca clinica presso il Centro studi di psicologia e psicoterapia cognitivo-evolutiva di Roma e fa parte del corpo docente della Scuola di psicoterapia dell’Associazione di psicologia cognitiva di Roma.

Anna Maria Benedetto, psichiatra e psicoterapeuta, medico aiuto presso le F.S., svolge la sua attività di ricerca clinica presso il I Centro di psicoterapia cognitiva di Roma e fa parte del corpo docente della Scuola di psicoterapia dell’Associazione di psicologia cognitiva di Roma.

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Prefazione, di Giovanni Liotti

  • 1. L’evoluzione del concetto di “patologia borderline”
    Le prime esplorazioni della terra di confine
    La nascita del concetto di “organizzazione borderline di personalità”
    Verso una descrizione empirico-descrittiva del disturbo borderline di personalità
    Il contributo della psichiatria biologica
  • 2. Definizione del concetto di “disturbo borderline di personalità”
    Il problema della diagnosi
    Evoluzione dei criteri diagnostici nei principali sistemi nosografici
    Comportamenti e vissuti del paziente borderline
    Possibilità evolutive del disturbo borderline di personalità
  • 3. Diagnosi differenziale del “disturbo borderline di personalità”
    Disturbo borderline di personalità e disturbi dell’umore
    Disturbo borderline di personalità e psicosi
    Disturbo borderline di personalità e altri disturbi di personalità
    Disturbo borderline di personalità e disturbo post-traumatico da stress
    Disturbo borderline di personalità e disturbi alimentari
  • 4. Ipotesi patogenetiche del disturbo borderline
    • La prospettiva biologica
    • L’orientamento cognitivo-razionalistaL’orientamento psicodinamico
      • Il modello del conflitto
      • Il modello del deficit
    • La prospettiva familiare
    • Esperienze traumatiche e patologia borderline
      • Trauma e sviluppo psicopatologico
      • Il disturbo borderline come disturbo di personalità post-traumatica
    • La prospettiva cognitivo-educativa
      • Pattern di attaccamento e formazione dell’identità
      • Attaccamento D come precursore evolutivo della patologia borderline
      • Sviluppo borderline: “relazioni traumatiche”, attaccamento D e difetto di integrazione dell’identità personale
      • Attaccamento D, oscillazioni emotive e instabilità delle relazioni interpersonali
  • 5. Approcci terapeutici al disturbo borderline
    • La psicoterapia individuale
      • L’orientamento psicodinamico
      • L’orientamento cognitivo-educativo
      • L’orientamento cognitivo-razionalista
    • La terapia familiare
    • Il trattamento ospedaliero
    • Il trattamento farmacologico

Appendice – L’intervista diagnostica per il disturbo borderline (DIB-R)

  1. L’utilizzo di strumenti diagnostici per il disturbo borderline
  2. La ricerca di Gunderson e del gruppo del McLean Hospital
  3. La Diagnostic Interview for Borderline Revised (DIB-R)

Bibliografia

Anime Senza Bussola

Anime Senza Bussola

Autore/i: Paneth Ludwig

Editore: Casa Editrice Valentino Bompiani

seconda edizione, traduzione dell’edizione originale di Seelen Ohne Kompass.

pp. 284, Milano

Nelle condizioni di vita delle grandi città moderne, nelle enormi preoccupazioni che logorano l’animo dell’uomo contemporaneo, nei progressi della scienza medica la quale, eliminando la selezione naturale operante in passato, conserva all’esistenza gran numero d’individui avariati nel corpo e nello spirito, l’autore ravvisa la spiegazione del carattere relativamente recente delle varie forme di nevrastenia. L’uomo d’oggi s’è troppo allontanato dalla natura: ha troppo «razionalizzata» ogni sua attività fisica, compresa la fame e l’amore. La donna poi, a queste fonti di nevrastenia ne ha aggiunta un’altra, tutta. sua: la «disoccupazione psichica».
La donna di una volta era tutta presa dalla sua casa, dalla famiglia, dalla numerosa figliolanza: la donna d’oggi invece trova occupazione meno piena ai suoi naturali istinti di madre, di massaia, di regina della casa; e la natura si vendica rendendola nervosa, irritabile, bizzarra.
Classificato le nevrosi in tre grandi riparti, l’autore descrive i sintomi che permettono di riconoscere ciascuna varietà fino dal suo primo manifestarsi, cosa importantissima perchè solo agli inizi del male si può istituire una cura efficace, ed espone i grandi risultati ottenuti al tempo nostro dalla scienza con metodi fino ad epoche recenti ignorati per la «ricostruzione» dello spirito normale.

«Libro di interesse generale perchè un grano di nevrastenia l’abbiamo tutti, sicchè i problemi sollevati e i mezzi per fronteggiarli ci toccano direttamente». (Il Telegrafo)

«Impara ad essere ammalato». (La Tribuna)

La Pelle di Socrate

La Pelle di Socrate

Autore/i: Mascioni Grytzko

Editore: Leonardo Editore

prima edizione.

pp. 256, Milano

Per primo pose domande alle quali nessuno ha risposto.
Ha invaso l’immaginario del mondo. Imbarazzante come un papà mezzo santo e mezzo svitato, che ti hanno ammazzato quando eri troppo piccolo per ricordare.

Non sapeva tacere. Aveva il vizio di chiedere, domandare, interrogare. E possedeva la strana abilità di mandare all’aria invalsi pregiudizi e radicate opinioni semplicemente invitando i suoi interlocutori a trovare da soli le risposte.
Un uomo così, prima o poi lo ammazzi.
O lo ami.
A Socrate dovevano succedere tutte e due le cose: condannato a morte dalla sua città e amato di un amore che dura da oltre due millenni nella nostra cultura, è diventato, più ancora che un grande filosofo, il simbolo stesso della filosofia e, più ancora che un simbolo fra gli altri, un mito intero che, da Platone in poi, è stato molto facile piegare a ogni interpretazione e utilizzare per ogni teoria. Un mito non ha pelle, non lo si può ferire, accarezzare, circoscrivere nella forma di uomo vivo. Ma Socrate vivo, Socrate uomo, Socrate vero, com’era?
Ricorrendo “all’onesta realtà della pelle, alla sua provvisoria verità”, Grytzko Mascioni ci dà una nuova e fresca immagine di Socrate, liberata dagli aspetti più accademici e viva della sua più riposta umanità.
E importante sapere che Socrate aveva due mogli? ricostruire i giochi politici di Atene che portarono al suo processo e alla condanna? sognare con innamorata fantasia e sulla scorta di tutti i documenti storici e letterari gli ultimi pensieri di un inquieto, afflitto, intemerato, sereno seduttore? Per parlare di un uomo, e non della consueta immaginetta agiografica, tutto questo è importante, come lo è accompagnare, con la guida suasiva e mai pedante di Mascioni, l’ombra antica del filosofo lungo l’assolata via che quel giorno del 399 a.C. lo condusse al tribunale. Nel percorso, potremo scoprire un libro intenso, un modo originale di leggere le fonti, e il segreto sensibile di un fascino immortale.

Grytzko Mascioni è nato nel 1936 sulla frontiera fra la Valtellina e i Grigioni, e tiene alla sua origine retica. Vive fra Milano e Lugano, fra Grecia e Francia.
Poeta, è stato premiato da giurie presiedute da intellettuali quali Salvatore Quasimodo, Carlo Bo, Dino Buzzati, Giorgio Bassani, ed è stato tradotto in diverse lingue. Narratore (Cleopatra e una notte, 1962; Carta d’autunno, 1973, premio Inedito; La notte di Apollo, 1990), autore di saggi e biografie (Lo specchio greco, 1980; Saffo, 1981, premio Comisso), ha scrittoanche sceneggiature e radiodrammi (È autunno, signora, e ti scrivo da Mosca, 1981; La strega Orsina, 1982, Prix Suisse de la Radio).

Il Quinto Millennio

Il Quinto Millennio

Autore/i: Morretta Angelo

Editore: Moizzi Editore

pp. 208, Milano

Dall’Egitto all’India, dai Sumeri ai Greci, dagli Ittiti ai Precolombiani, un bilancio dell’uomo antico in confronto all’uomo dell’eta nucleare.

Da che cosa presero il via le civiltà primordiali del Quinto Millennio? Su quali certezze umane si fondavano e quali i confronti da fare con la nostra attuale dissacrante civiltà industriale e ora nucleare/spaziale?
Sono gli interrogativi che l’autore affronta in questo avvincente lavoro, non tramite i consunti luoghi comuni di certa storiografia convenzionale, ma attraverso l’analisi dei principali miti che ebbero un ruolo fondamentale nel dispiegarsi delle civiltà sumerica, cretese, indiana, ittita, egizia, cananese-ebraica e di tutte le altre che vengono prese attentamente in esame in questo libro.

Angelo Morretta, nato in Russia, conoscitore di molte lingue occidentali e orientali, attento studioso di cultura indiana, collaboratore di riviste specializzate e socio dell’International Association of Sanskrit Studies, autore di numerosi libri, svolge un’attività sul doppio binario della specializzazione e della divulgazione delle civiltà antiche, rivisitate praticamente e culturalmente.

Hacktivism • La Libertà nelle Maglie della Rete

Hacktivism • La Libertà nelle Maglie della Rete

Autore/i: Di Corinto Arturo; Tozzi Tommaso

Editore: Manifestolibri

introduzione degli autori, copertina a cura Tommaso Tozzi.

pp. 304, Roma

Hacktivism è un’espressione che deriva dall’unione di due parole: Hacking e Activism. L’Hacking è un modo creativo, irriverente e giocoso, di accostarsi a quelle straordinarie macchine con cui trattiamo il sapere e l’informazione, i computer, e da sempre indica un modo etico e cooperativo di relazionarsi alla conoscenza in tutte le sue forme. Activism, indica i modi dell’azione diretta propri di chi vuole trasformare lo stato di cose esistenti senza delegare a nessuno la responsabilità del proprio futuro. Hacktivisti sono gli hacker del software e gli ecologisti col computer, sono artisti e attivisti digitali, ricercatori, accademici e militanti politici, guastatori mediatici e pacifisti telematici. Per gli hacktivisti i computer e le reti rappresentano strumenti di cambiamento sociale e terreno di conflitto. Hacktivism è l’azione diretta sulla rete. Hacktivisti è il modo in cui gli attivisti del computer costruiscono i mondi in cui desiderano vivere. Liberi.

Tommaso Tozzi (Firenze 1960). Presidente dell’Ass. Cult. Strano Network. Docente all’Accademia di Belle Arti di Carrara e all’università degli Studi di Firenze. Autore di Hacker Art BBS (1990) e ideatore del primo netstrike mondiale (1995). Co-fondatore del newsgroup Cyberpunk (1991) e della rete Cybernet (1993).

Arturo Di Corinto (Lanciano 1967). Psicologo cognitivo, esperto di new media. Ricercatore presso l’Università di Stanford, California (1997-1998), è autore di numerosi saggi sul rapporto tra innovazione tecnologica e comportamenti sociali. Co-fondatore di Avvisi Ai Naviganti BBS, Isole nella Rete e Cittadigitali. Giornalista, scrive per Il Manifesto e La Repubblica.

Esercizi Spirituali – La Spiritualità del Servizio

Esercizi Spirituali – La Spiritualità del Servizio

Autore/i: Ignazio di Loyola

Editore: Città Nuova Editrice

presentazione di Virginio Rotondi S. J., introduzione dell’autore, commenti di Aurelio Dionisi S. I.

pp. 312, Roma

« L’arte del dialogo – come tutte le arti – non si apprende dai manuali, ma si acquisisce con la sperimentazione, Bisogna assuefarsi sempre più all’ascolto pronto, attento, affettuoso, di chiunque parla: cogliendo tutto quello che di vero e di giusto e gli dice e accogliendolo prontamente, D’altro canto, bisogna anche abituarsi a parlare; ma umilmente.
Il dialogo – la volontà del dialogo – si può dire che regna sovrano nelle diverse forme di riunioni, convegni, congressi, incontri, ritiri che si vanno moltiplicando e che stanno a dimostrare, già con la frequenza, che essi rispondono a una esigenza genuinamente ecclesiale.
Male sarebbe, tuttavia, dimenticarsi di un‘altra fondamentale necessita tutta propria dei cristiani che vogliono essere Chiesa: essi devono anche raccogliersi, per l’incontro diretto con il Padre di quei figli che sono nostri fratelli.
Questo «raccogliersi» – se vuole raggiungere pienamente il suo scopo – deve avvenire «nel deserto»; è un modo essenziale, irrinunciabile, per chiunque voglia vivere in pienezza la vita cristiana e – a maggior ragione – quella apostolica. Gesù ce ne ha dato l’esempio ritirandosi frequentemente solo, o con i suoi discepoli, nel deserto o comunque in luoghi solitari a meditare e a pregare proprio perché sentiva il bisogno di «essere solo» con il Padre. […]»

Riflessioni sulla Condotta della Vita

Riflessioni sulla Condotta della Vita

Titolo originale: Réflexions sur la Conduite de la Vie

Autore/i: Carrel Alexis

Editore: Casa Editrice Valentino Bompiani

seconda edizione, introduzione di Anne Carrel, prefazione dell’autore, traduzione dal francese di Federico Federici.

pp. 292, Milano

Alexis Carrel, già vent’anni or sono, nella sua celebre opera L’uomo, questo sconosciuto, getto un grido d’allarme contro la minaccia del progresso meccanico che atomizza l’uomo e lo rende inadatto a vivere in un mondo dove lo scompenso fra la nostra intelligenza e i problemi da risolvere assume forme sempre più paurose.
In queste Riflessioni sulla condotta della vita, che sono il suo testamento scientifico e morale, il grande scienziato approfondisce la diagnosi dei nostri mali e ci indica le vie per evitare la catastrofe. L’umanità civilizzata va incontro alla distruzione perchè si è allontanata dalle leggi naturali che regolano la vita dell’uomo e debbono regolare anche la sua condotta; perchè si occupa dei soli valori materiali trascurando i problemi fondamentali che sono, nello stesso tempo, materiali e spirituali.
Folte di vedute originali sulla biologia, sulla fisiologia, l’igiene mentale e la genetica, queste Riflessioni aprono scorci profondi anche sulla sociologia, sulla pedagogia, sull’etica e sulla fenomenologia religiosa, fornendoci un alto documento scientifico che è altresì un messaggio di fede nei destini d’una umanità migliore nel corpo e nello spirito.

Schizofrenia Simbolo Sacro della Psichiatria

Schizofrenia Simbolo Sacro della Psichiatria

Titolo originale: Schizophrenia: the Sacred Symbol of Psychiatry

Autore/i: Szasz Thomas S.

Editore: Armando Armando Editore

prima edizione, traduzione Orio Buonomini, collana: Psicoanalisi e Psichiatria del Profondo n° 20 – Collana diretta da Leonardo Ancona.

pp. 192, Roma

…Libro raffinato e brillante, questo di Szasz farà ancora discutere. E la prefazione di Leonardo Ancona è già l’elaborazione di un interesse teorico e pratico che non mancherà di espandersi ad un pubblico colto…

In questa sua ultima opera Szasz dispiega il suo enorme sapere e la sua stringente logica in un attacco al concetto di “schizofrenia”, intesa come la più comune e temuta delle grandi malattie mentali. Delineando lo sviluppo della moderna psichiatria ricostruisce anche la nascosta anatomia dell’antipsichiatria e prende posizione, rispetto alla tradizione e alla innovazione radicale. Esaminando le varie concezioni della schizofrenia mostra esattamente in che senso gli psichiatri hanno “creato”, e continuano a “creare”, schizofrenici. In un capitolo chiave, opportunamente intitolato: Schizofrenia: Sindrome psichiatrica o scandalo scientifico?, l’autore attacca la grottesca ricerca delle cause psicochimiche della schizofrenia e pone in un’adeguata prospettiva storica e sociale gli abusi della “diagnosi” schizofrenica; presenta infine un caso convincent ea suffragio della sua tesi centrale, vale a dire che, più che una malattia, la schizofrenia è in realtà il simbolo sacro della psichiatria. Il linguaggio di questa operazione culturale è avvincente. Szasz spreme gli stereotipi, li dissolve nell’ironia, strappa le maschere. Gli psichiatri tradizionali, dice, sequestrano il paziente imbavagliandolo in una etichetta, da loro costruita, senza giustificazioni verificabili. Non è questo un reato? Gli anti-psichiatri non sono da meno. Idealizzano lo psicotico, e asserendo che non è malato lo fanno però curare dalla società, con costi sproporzionati e, spesso, con esiti “boomerang”. Szasz afferma che nelle scienze sociali la funzione religioso-simbolica dei modelli è maggiore che nelle scienze naturali. Di conseguenza la schizofrenia rimarrà il problema “centrale” della psichiatria fino a che la società avrà interesse a favorire il personale terapeutico e le pratiche ormai definite come terapeutiche in relazione ad essa; ma contro il parere di Szasz cozzano non poche esperienze con tragici effetti.

Thomas Szasz è professore di psichiatria alla State University di New York e all’UP State Medical Center di Syracuse. È autore di una dozzina di saggi tra cui: The Myth of Mental Illness, ed. riv. 1975; Pain and Pleasure, ed. riv. 1975; The Ethics of Psychoanalysis, ed. economica 1975 (tr. it. L’etica della psicoanalisi. Teoria e metodo della psicoterapia autonoma, Armando, 1979, pp.292); Karl Kraus and the Soul-Doctors. A pioneer Critic and His Criticism of Psychiatry and Psychoanalysis, 1976 (tr. it. Karl Kraus e i medici dell’anima, Armando, 1982).

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Presentazione e prefazione di Leonardo Ancona

  • Psichiatria: il modello della mente sifilitica
  • Anti-psichiatria: il modello della mente depredata
  • Schizofrenia: sindrome psichiatrica o scandalo scientifico
  • Psichiatria e matrimonio: due sistemazioni per la vita
  • Follia, comportamento e malattia mentale: un riesame e una ridefinizione
  • Epilogo. Schizofrenia: simbolo sacro
  • Appendici

La teoria della malattia mentale come malattia del cervello: una cronologia
Psichiatria e anti-psichiatria: superiorità della virtù dell’appressore e superiorità delle virtù dell’oppresso

Indice analitico

Heidegger, l’Introduzione del Nazismo nella Filosofia

Heidegger, l’Introduzione del Nazismo nella Filosofia

Titolo originale: Heidegger, l’introduction du nazisme dans la philosophie. Autor des séminaries inédits de 1933-1935

Autore/i: Faye Emmanuel

Editore: L’Asino d’oro edizioni

nota della curatrice Livia Profeti, prefazione all’edizione italiana di Emmanuel Faye, premessa e introduzione dell’autore, traduzione Francesca Arra la traduzione è stata condotta sulla seconda edizione del 2007, collana: Le Gerle n° 8.

pp. 508, Roma

…Studiato questo volume non sarà più possibile negare l’imbarazzante profondità e persistenza del coinvolgimento filosofico di Heidegger con il nazionalsocialismo di Hitler..(Hermann Philipse, Utrecht University)

I rapporti di Heidegger con il nazionalsocialismo non sono riconducibili al temporaneo disorientamento di un uomo la cui opera filosofica continuerebbe a meritare ammirazione e rispetto – come molti ancora sostengono. Emmanuel Faye, senza mai separare riflessione filosofica e indagine storica, propone una lettura degli scritti di Heidegger che rivela quanto egli si sia impegnato per introdurre i fondamenti del nazismo nella filosofia e nell’insegnamento. Nel suo seminario hitleriano dell’inverno 1933-34, Heidegger identifica il popolo con la comunità di razza e sostiene che sia necessaria per il III Reich una nuova nobiltà, esaltando l’eros del popolo per il Führer. Successivamente, dopo il 1935, il suo nazismo invece di affievolirsi si radicalizza: nel giugno 1940 presenta la motorizzazione della Wehrmacht come “atto metafisico”; nel 1941 definisce la selezione razziale come “metafisicamente necessaria”; infine, dopo la disfatta del nazismo, le sue prese di posizione sul nazionalsocialismo e i campi di sterminio andranno a nutrire i discorsi dei movimenti revisionisti e negazionisti. Con questa opera, già pubblicata in molti paesi e finalmente anche in Italia, Faye rende evidente il fatto che Heidegger, partecipando all’elaborazione della dottrina hitleriana e ponendosi egli stesso come guida spirituale del nazismo, invece che arricchire la filosofia ha distrutto, attraverso essa, ogni forma di pensiero e di umanità.

Emmanuel Faye è professore di Filosofia moderna e contemporanea all’Università di Rouen e autore di diverse pubblicazioni sulla filosofia rinascimentale francese e su Cartesio. Per le sue ricerche critiche su Heidegger, nel 2011 è stato insignito dall’Accademia brasiliana di filosofia del dottorato honoris causa. Il suo volume Heidegger, l’introduction du nazisme dans la philosophie è stato premiato nel 2009 dalla rivista ForeWord come uno dei Book of the Year per la filosofia.

I Misteri del Cervello – Appunti di uno Psichiatra

I Misteri del Cervello – Appunti di uno Psichiatra

Titolo originale: Ochota za mysliu, zametki psichiatra

Autore/i: Levi Vladimir

Editore: Editori Riuniti

traduzione Bianca Gigliotti, collana: Universale Scientifica n° 3.

pp. 264, Roma

…Tutte le scienze, anche le più astratte, ci riguardano da vicino. Se non subito, in prospettiva. Ma c’è una certa gerarchia nell’immediatezza con cui ci toccano nella vita di ogni giorno. Per quello che concerne l’uomo, nessuna scienza gli è più vicina di quella che lo ha come oggetto di studio; e niente è più importante, nell’uomo, del suo cervello…

Dopo essersi laureato in medicina nella stessa metropoli, ha iniziato a lavorare sia nelle cliniche psichiatriche di Mosca sia come medico in un dispensario psicoterapico. È ricercatore presso l’Istituto psichiatrico, candidato alle scienze mediche e membro dell’Unione degli scrittori sovietici.  Nella persona di Vladimir Levi, il lettore incontra un eccellente psicologo , scienziato e scrittore sovietico , che è stato coinvolto nella formazione della moderna psicologia sovietica fin dalla sua giovinezza. È un uomo nel vero senso di “ossessionato” dal suo lavoro, che fornisce conforto e aiuto a migliaia di malati di mente. Grazie ai suoi libri, aiuta un numero ancora maggiore di persone il cui equilibrio mentale è disturbato per vari motivi. Collabora inoltre con decine di psicologi di tutto il mondo nella valutazione di singoli casi di malattia mentale. Le sue abilità favolose gli permettono di rivolgersi alle masse più ampie possibili, e quindi è grazie a lui che la psicologia penetra anche tra le persone che altrimenti non avrebbero trovato il coraggio di andare nell’ufficio dello psichiatra o nel laboratorio dello psicologo.

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Dopo Pavlov

Giano bifronte

  • La rivelazione del paradiso
  • Esilio
  • C’è anche un inferno
  • Qualcos’altro
  • Come un biberon
  • All’estremità dell’elettrodo
  • Un perpetuo bilanciere
  • Ridondanza inesauribile e riserva di emergenza intoccabile
  • Rivoluzione telecomandata
  • Sette sensi

La guerra delle molecole

  • Topolini azzurri
  • Pianta divina
  • Ognuno è pazzo a modo suo
  • Sostituzione
  • Il djin si mette in marcia
  • I colleghi sperimentano su se stessi
  • Esotismo e realtà
  • Il fulcro del programma
  • Dove si parla della gallina, dell’uomo e dei capelli particolari
  • Non si può aspettare
  • Tiro su bersagli semoventi
  • Inno al vino secco
  • Rimedio antiscemenza

Sulle tracce dell’eco

  • Dell’influenza morale e di ciò che è necessario come memoria allo spirito
  • Dateci un pò di tregua!
  • In attesa di un elisir
  • L’eco nel cervello
  • Esiste un centro della personalità?
  • Rimozione: pro e contro
  • Dimenticare per ricordare
  • Ma come dimenticare?

Rivelazioni sul regno dei sogni (l’ipnosi senza ipnosi)

  • Squadra notturna
  • Perché?
  • La chiave dei sogni
  • I fluidi del gorilla
  • Sogni dimenticati
  • Ipnosi senza ipnosi
  • Evasione dall’inconscio

Caccia al pensiero

  • L’uomo pensa?
  • Ufficio previsioni
  • Meglio le persone sane di mente
  • L’arte di sperare
  • Il delirio, è proprio delirio
  • Vodka e telepatia
  • Rimozione all’inverso
  • Pensiero, ad una dimensione
  • A che serve la fronte?
  • L’arma e la selvaggina

Tecnica dell’ottimismo

  • Scontento di sé
  • Lo yoga e gli yogghin
  • Il meccanismo dell’autosuggestione
  • Autoipnotismo, alias autoallenamento
  • Progredire
  • Convincersi da soli
  • Imitare se stessi
  • E se non abbiamo volontà?
  • Che cos’è un genio?
  • O lo si ha o non lo si ha
  • Come evitare lo sgobbo (autoallenamento della memoria)
  • Di quante regole abbiamo bisogno

I Limiti dello Sviluppo

I Limiti dello Sviluppo

Rapporto del System Dynamics Group Massachusetts Institute of Technology (MIT) per il progetto del Club di Roma sui dilemmi dell’umanità

Autore/i: Meadow Donella H.; Meadows Dennis L.; Randers Jørgen; Behrens III William W.

Editore: Arnoldo Mondadori Editore

seconda edizione, prefazione di Aurelio Peccei, traduzione ed edizione italiana a cura di Filippo Macaluso, Biblioteca della EST.

pp. 160, 53 illustrazioni grafiche, Milano

«I limiti dello sviluppo verrà probabilmente citato negli anni a venire come punto di partenza di un profondo riesame dei valori che hanno retto le società occidentali in questi ultimi due secoli. In un certo senso questo studio promosso dal Club di Roma può venir paragonato al movimento degli enciclopedisti francesi che schiuse l’età moderna.»  (Adriano Buzzati Traverso vicedirettore generale dell’UNESCO per le scienze)

Il Club di Roma è una associazione non governativa, non-profit, di scienziati, economisti, uomini d’affari, attivisti dei diritti civili, alti dirigenti pubblici internazionali e capi di Stato di tutti e cinque i continenti. La sua missione è di agire come catalizzatore dei cambiamenti globali, individuando i principali problemi che l’umanità si troverà ad affrontare, analizzandoli in un contesto mondiale e ricercando soluzioni alternative nei diversi scenari possibili. In altre parole, il Club di Roma intende essere una sorta di cenacolo di pensatori dediti ad analizzare i cambiamenti della società contemporanea. Fu fondato nell’aprile del 1968 dall’imprenditore italiano Aurelio Peccei e dallo scienziato scozzese Alexander King, insieme a premi Nobel e leader politici e intellettuali fra cui Elisabeth Mann Borgese. Il nome del gruppo nasce dal fatto che la prima riunione si svolse a Roma, presso la sede dell’Accademia dei Lincei alla Villa Farnesina.

In copertina: Andamento delle grandezze più significative del sistema mondiale tra il 1900 e il 2100 nell’ipotesi che tutte le variabili seguano l’andamento attuale.
Sul retro: Andamento delle grandezze più significative del sistema mondiale tra il 1900 e il 2100 nell’ipotesi che tutte le variabili si stabilizzino a partire dal 1975.

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PREFAZIONE

PREMESSA

  • La condizione umana, La problematica del mondo: sintomi e diagnosi, Il progetto del MIT.

INTRODUZIONE

  • Interessi umani, Problemi e modelli.

CARATTERISTICHE DELLA CRESCITA ESPONENZIALE

  • Matematica della crescita esponenziale, Crescita della popolazione mondiale, Sviluppo economico del mondo

LIMITI DELLA CRESCITA ESPONENZIALE

  • Alimenti, Risorse naturali non rinnovabili, Inquinamento, Un mondo finito

LO SVILUPPO NEL SISTEMA MONDIALE

  • Fondamenti del modello, Struttura del modello, Finalità del modello, Struttura dell’anello di retroazione, Ipotesi quantitative, Utilità del modello del mondo, Comportamento del modello del mondo

LA TECNOLOGIA E I LIMITI DELLO SVILUPPO

  • La tecnologia nel modello mondiale, La tecnologia nel mondo reale

LO STATO DI EQUILIBRIO GLOBALE

  • Lo sviluppo autocontrollato, Lo stato di equilibrio, Il passaggio dalla fase di sviluppo alla condizione di equilibrio globale

COMMENTO
BIBLIOGRAFIA
FONTI DELLE ILLUSTRAZIONI

Come Curarsi con i Minerali

Come Curarsi con i Minerali

Autore/i: Fasani Giovanni; Speciani Attilio

Editore: Sonzogno

introduzione degli autori.

pp. 144, numerose illustrazioni in bianco e nero, Milano

I minerali sono una risorsa naturale di grande valore. Questo manuale guida il lettore ad orientarsi nel mondo dei minerali e degli oligoelementi e ad imparare a curarsi con il loro aiuto. Per ogni minerale vengono proposte: descrizione • funzioni e proprietà • dosi necessarie e consigliate • sintomi da carenza o da eccesso.

Vengono spiegati i diversi mezzi diagnostici (come il mineralogramma) oggi disponibili per analizzare i livelli dei minerali organici e individuare la presenza di quelli tossici.

Sono fornite, inoltre, le schede delle malattie più frequenti trattabili con i minerali: acne • ansia • allergie • cefalea • cellulite colite • contratture muscolari • crampi • faringite • disturbi della gravidanza • incubi notturni • insonnia » influenza e malattie da raffreddamento • obesità • osteoporosi e controllo dei radicali liberi e invecchiamento • palpitazioni • stanchezza • stress • vene varicose • vertigini e molte altre.

Giovanni Fasani, medico chirurgo, è specializzato in Igiene e Medicina preventiva; è anche agopuntore e si interessa prevalentemente di nutrizione e malattie degenerative. E socio fondatore dell’ADRIA (Associazione di Ricerca Intolleranze Alimentari).

Attilio Speciani, medico chirurgo, è specializzato in Allergologia e Immunologia clinica ed in Anestesiologia; utilizza in particolare V’alimentazione e i minerali per il riequilibrio del sistema immunitario. È Presidente dell’ADRIA dal 1987.
I due medici sono autori di numerosi lavori scientifici e di alcuni testi sul tema dell’alimentazione e della medicina naturale. Con Sonzogno hanno pubblicato: Prevenire e curare le intolleranze alimentari.

Fiabe Sioux e Cheyenne – Fiabe e Leggende di Tutto il Mondo

Fiabe Sioux e Cheyenne – Fiabe e Leggende di Tutto il Mondo

Titolo originale: Indianermärchen der Sioux und Cheyenne

Autore/i: Autori vari

Editore: Arnoldo Mondadori Editore

a cura di Frederick Hetmann, traduzione di Giuseppe Cospito.

pp. 160, Milano

I racconti qui presentati provengono dalla tradizione dei tre grandi gruppi tribali del Nordamerica: i Sioux, gli Cheyenne e i Pawnee, che sono i portatori dell’antica cultura dei cacciatori di bisonti delle praterie e degli altipiani. Essi narrano le sacre storie intorno all’origine del mondo e alla nascita della più importante cerimonia religiosa delle Grandi Pianure, la vita quotidiana e le vicissitudini dei cacciatori, le azioni di guerra e le visioni, delineando una filosofia della vita che vede l’uomo situato sullo stesso piano di animali, piante e pietre, in un cosmo di cui è indispensabile rispettare l’equilibrio.

L’Oscuro Signore

L’Oscuro Signore

Introduzione alla demonologia

Autore/i: Cantoni Pietro

Editore: SugarCo Edizioni

prefazione e introduzione dell’autore.

pp. 144, Milano

Un libro sul demonio che vuole essere «consolante». Se questo è lo scopo, a qualcuno verrà da pensare che l’argomento sia sbagliato: che cosa ci può essere di consolatorio nella contemplazione del regno delle tenebre e dei suoi abitanti? La «Terra di Mordor», per ricorrere all’immagine letteraria del Signore degli Anelli, ha forse questo di caratteristico: è letteralmente sconsolante. Eppure la vicenda, se seguita sino in fondo, è bella di una bellezza vera, cioè tale da soddisfare le aspirazioni e le speranze profonde, spesso a lui stesso nascoste, del lettore. Una bella lettura è come un viaggio, di cui la Divina Commedia ci offre un altro esempio letterario sublime. Non si tratterà però di una fuga dal reale? No, non è una fuga, ma realismo estremo, e per arrivare a convincersene può essere utile la lettura il più possibile attenta di queste pagine, che narrano di una sconfitta, la più grande sconfitta della storia del mondo. Una sconfitta definitiva, cioè eterna, che è l’ombra in negativo di una meravigliosa ed affascinante vittoria di cui il Vangelo è la narrazione fedele.
Il demonio, L’Oscuro Signore, in fondo è sconfitto e anche noi lo possiamo sconfiggere nella misura in cui, con la fede, ci affidiamo interamente all’Uomo più forte di lui che è Gesù nostro Signore.

Pietro Cantoni, nato a Piacenza nel 1950, si è laureato in filosofia ne] 1975 all’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano e licenziato in teologia dogmatica nel 1984 alla Pontificia Università Lateranense di Roma. Ordinato sacerdote nel 1978, è attualmente docente di filosofia e teologia presso lo Studio Teologico Interdiocesano di Camaiore (LU). Autore di diverse pubblicazioni, collabora abitualmente a Cristianità e a il Timone. Dal 1976 guida corsi di esercizi ignaziani. Per Sugarco ha pubblicato Riforma nella continuità. Vaticano II e anticonciliarismo (2011).

Revelation – Apocalisse di Giovanni

Revelation – Apocalisse di Giovanni

Autore/i: Gioia Progeris

Editore: All’Insegna Di Ishtar – Edizioni Librarie Franco Spinardi

prefazione dell’autrice.

pp. 116, Torino

Ognuno di noi, almeno una volta, si è posto domande su Dio e sullo scopo dell’esistenza. Di questi quesiti l’Autrice, a differenza di altri studiosi, ha fatto le mete della sua vita. Di fronte a risposte che, all’inizio, erano insoddisfacenti, Gioia Progeris ha approfondito le sue ricerche ed è andata a ritroso nella Storia per mettere a nudo le radici della nostra civiltà, che consiste nella combinazione di due correnti di pensiero opposte: quella romana e quella ebraica. Perché, come è noto, Cristo proviene dalla seconda corrente, e la prima è quella che si trovava già al Caput mundi.
Le osservazioni hanno così indirizzato l’A. verso lo studio delle religioni cristiana ed ebraica. A tal fine, essa ha soggiornato per un certo tempo negli Stati Uniti, per capire i movimenti protestanti; poi ha vissuto in un kibbutz, per conoscere l’ebraismo; infine, non ha trascurato lo studio di altre fedi, in specie quelle orientali. I risultati hanno convinto l’A. che la Bibbia, testo fondamentale della religione ebraica e di tutte le altre di ceppo cristiano, è il libro che più si introduce nel mondo metafisico. E stato finalmente e correttamente capito il significato, il vero spirito, dell’opera di Giovanni. Scritto che risulta essere un messaggio divino registrato da un uomo, l’Evangelista, che ne ha ricevuto la visione ma non la comprensione.
Per l’A. la conoscenza delle realtà di «Apocalisse» è stata determinante: le esperienze metafisiche le hanno fatto scoprire un nuovo orizzonte che essa ha illustrato e continua a divulgare in conferenze, seminari e lezioni, in Italia e all’estero. Vale la pena di sottolineare che «Apocalisse» è lo scritto più importante tra i messaggi divini: l’unico realmente proiettato nel futuro, dove è chiaro il destino dell’umanità ai tempi della Fine.

Sulla Psicologia dell’Inconscio

Sulla Psicologia dell’Inconscio

Titolo originale: Ueber die Psychologie des Unbewussten

Autore/i: Jung Carl Gustav

Editore: Casa Editrice Astrolabio

avvertenza e traduzione di B. Veneziani e M. Vivarelli, prefazioni dell’autore, collana: Psiche e Coscienza – Collana di testi e documenti per lo studio della psicologia del profondo diretta da Ernst Bernhard.

pp. 160, Roma

Sommario:

Avvertenza dei traduttori
Prefazione alla prima edizione
Prefazione alla quinta edizione

  • Capitolo I – La psicoanalisi
  • Capitolo II – La teoria dell’Eros
  • Capitolo III – L’altro punto di vista. La volontà di potenza
  • Capitolo IV – Il problema del tipo di atteggiamento
  • Capitolo V – L’inconscio personale e l’inconscio superpersonale o collettivo
  • Capitolo VI – Il metodo sintetico o costruttivo
  • Capitolo VII – Gli archetipi dell’inconscio collettivo
  • Capitolo VIII – Sul modo di intendere l’inconscio. Generalità sulla terapia

Conclusione

Teoria e Pratica del Mandala – Con Particolare Riguardo alla Moderna Psicologia del Profondo

Teoria e Pratica del Mandala – Con Particolare Riguardo alla Moderna Psicologia del Profondo

Autore/i: Tucci Giuseppe

Editore: Casa Editrice Astrolabio

prefazione dell’autore.

pp. 144, numerose tavole e figure in bianco e nero fuori testo, Roma

Ricostruzione negli schemi essenziali della teoria e pratica dei mandala (psicocosmogrammi), nei quali si rivela l’arcano gioco delle forze che operano nell’universo e in noi medesimi. Un classico del massimo studioso contemporaneo del mondo tibetano, tradotto in numerose lingue.

Giuseppe Tucci (1894-1984) è stato uno dei più insigni orientalisti, che allo studio delle fonti letterarie ha sempre unito un vivo interesse per la conoscenza e l’esperienza diretta dei paesi e delle genti orientali. Nato a Macerata e laureato in Lettere presso l’Università di Roma, in questa stessa Università ha poi insegnato Religioni e Filosofia dell’India e dell’Estremo Oriente, portando un contributo rilevante soprattutto alle ricerche sul pensiero religioso e filosofico dell’India e del Tibet, in particolare sul Buddhismo. Il risultato delle sue ricerche è consegnato in una vasta serie di opere, fra le quali vanno ricordate Il Buddhismo (1926), Indo Tibetica (1932-42), Tibetan Painted Scrolls (1949), Minar Buddhist Texts (1956-58), Storia della Filosofia Indiana (1957), Tibet (1968) ecc.: in gran parte di esse è pubblicato e studiato il ricco materiale storico, letterario ed artistico raccolto nel corso delle numerose spedizioni scientifiche compiute dal 1928 nel Tibet Centrale e Occidentale e nel Nepal, in regioni pressoché inesplorate. Come Presidente dell’Istituto Italiano per il Medio ed Estremo Oriente, Giuseppe Tucci ha dato poi un grande impulso allo sviluppo dei rapporti culturali tra l’Italia e l’Oriente e dal 1956 ha diretto le Missioni archeologiche italiane in Afghanistan, Iran e Pakistan che hanno riportato alla luce nuove importantissime testimonianze delle più antiche civiltà di quei paesi.

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Prefazione

  • Cap. I – Basi dottrinali del Mandala
  • Cap. II – Il Mandala come mezzo di reintegrazione
  • Cap. III – Simbolismo del Mandala e delle sue parti
  • Cap. IV – La liturgia del Mandala
  • Cap. V – Il Mandala nel proprio corpo

Appendice

Cecafumo – Storie da Leggere ad Alta Voce

Cecafumo – Storie da Leggere ad Alta Voce

Autore/i: Celestini Ascanio

Editore: Donzelli Editore

introduzione dell’autore, con un CD audio con sei storie lette da Ascanio Celestini, musiche di Matteo D’Agostino e Giancula Zammarelli, illustrazioni di Raffaella Ligi.

pp. 252, con CD audio, ill. a colori f.t., Roma

Chi ha detto che l’unico modo di leggere sia quello di far scorrere gli occhi sulle righe? E se tornassimo a leggere con la bocca, a dare corpo al suono della voce? Ascanio Celestini, teatrante e affabulatore, attraverso questi materiali della tradizione e della memoria, mette in moto una straordinaria macchina dell’oralità. Pensate originariamente per essere raccontate, le storie di Celestini (inventate, riprese dalla memoria infantile, ripescate dal calderone comune dei materiali della tradizione popolare) sono trasposte qui sulla pagina con l’intento di mostrare la possibile ricchezza di una lettura parlata. E non importa poi se ad ascoltare chi legge sia un bambino, il proprio compagno o la propria compagna o un gruppo di amici. Per paradossale che possa sembrare, si può leggere ad alta voce anche da soli «[…] e magari improvvisare leggendo. Ripetere le parole che hanno un suono interessante, scivolare sulle “s”, rosicare le “r”, farfugliare le “f”…». Accanto a storie più conosciute, legate a personaggi famosi, come Giufà o Cappuccetto Rosso, e appartenenti alla tradizione popolare italiana ed europea, si sentono risuonare echi del Vicino Oriente; fino ad arrivare alle fiabe «nuove», che raccontano realtà moderne, fiabe che cambiano mentre vengono raccontate. E cambiano proprio perché devono essere raccontate ancora e ancora, con il mutare dell’occasione e del pubblico, come faceva nonna Marianna, che «raccontando, ci metteva davanti agli occhi cose che lei non aveva mai visto, e riusciva a dirci cose che altrimenti non potevano essere dette». Ha detto Calvino che le fiabe sono «il catalogo dei destini che possono darsi a un uomo e a una donna». La domanda chiave è: il mondo in cui viviamo saprà conservare – e rinnovare giorno dopo giorno – un’oralità capace di raccontare i destini di tutti noi?

Ascanio Celestini è un attore teatrale, regista cinematografico, scrittore e drammaturgo italiano. Le sue opere si innestano nel cosiddetto teatro di narrazione. L’attore-autore fa da filtro, con il suo racconto, fra gli spettatori e i protagonisti dello spettacolo. Gli spettacoli di Celestini sono caratterizzati da una scenografia essenziale, anche i movimenti dell’attore sono ridotti al minimo.

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Introduzione (Ascanio Celestini)
La musica in favola (Matteo D’Agostino)

  • Cecafumo
  • La sposa monca
  • La scarpa sinistra di quello che se ne andava in giro contento
  • La Mutola
  • L’uomo che nasce senza nome
  • L’uomo eterno
  • Contadini e pere
  • Tre fratelli leoni
  • Il bove
  • Margherita
  • Caterinella
  • All’inferno
  • L’esercito invincibile
  • Treblinka
  • La figlia del sole
  • L’elefante e i tre che girano il mondo
  • La morte del galletto
  • L’amore delle tre mele granate
  • Cappuccetto rosso e il setaccio
  • Cappuccetto rosso e le frittelle
  • Salvatore
  • Tre peli dorati
  • Gherga testa di legno
  • Il corpo a pezzi
  • I maiali di Mussolini
  • La vecchia e il pezzo di pane
  • La vecchia sull’albero
  • Il fiore della felce maschio
  • Tre briganti
  • Frate Barberino, Gesù Cristo, la morte e la madre di San Pietro
  • Dio e il diavolo
  • L’arte onorata
  • Nerone e Berta
  • La fabbrica
  • Giufà e l’uomo bianco
  • Giufà e il vestito nuovo
  • Vita e morte di Giufà
  • Giufà e il secchio
  • Giufà e il perastro
  • Giufà senza paura
  • Giufà e salomone
  • La morte di Giufà
  • La santa
  • Indice delle illustrazioni
  • La santa
  • Il bove
  • La fabbrica
  • L’arte onorata
  • Giufà e il perastro
  • Gherga testa di legno
  • Margherita
  • Indice dei brani musicali
  • Pizzica
  • Scotino
  • Moresca del padrone
  • Madonna del Soratte
  • Gelbison
  • Valzer 4
  • Valzer 3
  • Moresca del padrone
  • Ritorno al Monte Stella
  • Polka

La Terra Moltiplicata

La Terra Moltiplicata

Titolo originale: Quarantine

Autore/i: Egan Greg

Editore: Casa Editrice Nord

prima edizione, traduzione Nicola Fantini, collana: Cosmo Collana di Fantascienza n° 264 – Collezione a cura di Piergiorgio Nicolazzini, Direttore responsabile Gianfranco Viviani, copertina: di Peter Gudynas.

pp. 284, Milano

… Sotto un cielo senza stelle, cancellate dalla misteriosa Bolla che tiene la Terra in quarantena, Nick Stavrianos s’imbatte in un caso davvero speciale, perché l’inizio delle sue indagini è anche la fine dell’universo come noi lo conosciamo…

La notte del 15 novembre 2034 ha cambiato il futuro dell’umanità. Le stelle sono sparite dal cielo, cancellate dalla Bolla, una sfera misteriosa con cui qualche entità ha deciso di porre la Terra in quarantena, isolando il sistema solare e tutto ciò che contiene dal resto dell’universo. Le sonde inviate in esplorazione subiscono una sorte ignota e l’unica cosa che resta da fare è convivere con questo strano destino, cercando di non soccombere all’isteria collettiva o a deliranti sette religiose, come i Figli dell’Abisso. Nick Stavrianos aveva otto anni quando la Bolla apparve nel cielo, ma adesso è cittadino di un mondo dove cibernetica, reti informatiche e bioingegneria possono modificare a piacimento la mente umana e trasformare ogni aspetto della vita quotidiana. Ormai la febbre della Bolla si è sopita, ma sta accadendo qualcos’altro di inspiegabile. Laura Andrews, una paziente ricoverata all’Hilgemann Institute per una grave malattia cerebrale, è già sparita inspiegabilmente un paio di volte, eludendo tutte le misure di sicurezza. Quando il fatto si ripete, Nick deve entrare in azione: scovare il suo nascondiglio e scoprire una volta per tutte il suo segreto. Ma non è un caso come tutti gli altri, perché l’inizio delle sue indagini coincide con la fine dell’universo come noi lo conosciamo…Una visione potente e suggestiva che sa interpretare nel modo migliore la fantascienza anni ’90.

Considerato da molti il miglior scrittore del mondo di fantascienza scientifica, Greg Egan è nato a Perth, in Australia, nel 1961. Ha vinto nel 1999 il premio Hugo con la novella Oceanic. È autore di sei romanzi e di tre raccolte di racconti, l’ultima delle quali è stata pubblicata su Urania. Due i suoi romanzi finora tradotti in Italia: Permutation City (Shake edizioni) e La terra moltiplicata (Nord). Scrittore di forte impegno, Egan usa la fantascienza per affrontare temi complessi e importanti, quali la dipendenza dalla tecnologia, la “religione” della scienza, le conseguenze materiali e morali del progresso. Teranesia è la sua opera più recente.