Libri dalla categoria Indagine Clinica
La Favola di Cristo • Libro-Denuncia
Inconfutabile Dimostrazione della Non Esistenza di Gesù
Autore/i: Cascioli Luigi
Editore: Edito in proprio
seconda edizione riveduta e corretta, copia autografata dall’autore, stampato presso la Tipografia Quattrini.
pp. 208, ill. in b/n, Viterbo
…«Se io combatto le religioni non è perché esse sostengono l’idea di un Dio inesistente, ma perché esse fondano su questa chimera una morale basata sulla stagnazione e sul regresso»…(Luigi Cascioli)
Luigi Cascioli (Bagnoregio, 16 febbraio 1934 – Viterbo, 15 marzo 2010) è stato un saggista e militante ateo italiano, noto per i risvolti polemici e mediatici della sua attività di studio e per la militanza anti-religiosa e anticlericale. Dopo la frequentazione giovanile del seminario, abbandonò la religione. Diplomato perito agrario, è successivamente stato insegnante, ufficiale dell’Esercito italiano, lavoratore nel campo dell’edilizia all’estero e infine studioso autodidatta di storia del Cristianesimo.
Autore del libro autopubblicato La favola di Cristo, ha acquisito notorietà per aver denunciato la Chiesa cattolica per «abuso di credulità popolare» e «sostituzione di persona», in una vertenza giudiziaria che non è stata accolta. Egli basa le sue accuse alla Chiesa sui risultati delle proprie ricerche, tendenti a dimostrare che la figura di Gesù sarebbe un artificio cristiano perpetrato nei secoli e fondato sulla figura (letteraria ma a suo dire storica) di Giovanni di Gamala.
- La Bibbia
- Seconda entrata in Egitto
- Periodo dei Re
- Il Dio della Bibbia
- Gli Ebrei dopo l’invasione della Palestina del nord
- Culto dei misteri
- Rivolta dei Maccabei
- Situazione demografica della Palestina sotto l’0ccupazione romana
- Gli eserciti figli della luce
- Rivoluzioni e guerre esseno-zelote
- Gli Esseni dopo il 70
- I Vangeli canonici
- Giovanni il Nazoreo
- Crocefissione
Essenza della Religione
Autore/i: Feuerbach Ludwig
Editore: Editori Laterza
quarta edizione, a cura di C. Ascheri e C. Cesa, introduzione di Claudio Cesa, Piccola biblioteca filosofica 40.
pp. 128, Roma
Pubblicato nel 1846 questo scritto inaugura una nuova fase della ricerca religiosa di Feuerbach, che ora riconsidera la posizione del cristianesimo all’interno del più vasto orizzonte delle religioni primitive e dell’antichità classica. Esso costituisce allo stesso tempo un importante documento della critica della religione in genere, in quanto individua la radice della religione nel sentimento di dipendenza dalla natura, ovvero da tutto ciò che circonda e limita l’uomo. Questo sentimento di dipendenza o di “finitudine” è visto anche come il nucleo di verità ineliminabile della religione.
Introduzione
Nota bio-bibliografica
L’essenza della religione
Il Domenicano Bianco – Romanzo
Autore/i: Meyrink Gustav
Editore: Fratelli Bocca Editori
nota introduttiva, introduzione dell’autore.
pp. XXIII-226, Milano
Dalla nota introduttiva:
“Quando, dopo la larga notorietà raggiunta coi suoi romanzi esoterici maggiori: «Der Golem», «Das grtine Gesicht» e «Walpurgisnacht», Gustavo Meyrink pubblicò nel 1921 «Der weisse Domentkaner», una vivace discussione si accese fra gli esoteristi a proposito delle strane dottrine Taviste che formano lo sfondo dottrinale del racconto. Molti, anche fra i più colti, posero perfino in dubbio l’esistenza di cosi singolari credenze, delle quali anche le maggiori enciclopedie non fanno cenno.
Per mettere a disposizione degli studiosi alcuni elementi originali di orientamento, G. R. S. Mead, in due numeri successivi (2 e 3) della «Quest» di Londra, del 1924, tradusse dal tedesco alcuni estratti di «Leggende alchimiche taviste», tradotte a loro volta dal cinese in tedesco dal prof. A. Pfizmaier, membro dell’Accademia di Vienna, e pubblicate fin dal 1870 nel vol. LXIV degli Atti Filosofici dell’Accademia.[…]”
Dall’introduzione:
“Che vuol dire: «il signor X o Y ha scritto un romanzo?»
È molto semplice: vuol dire che si sono immaginate persone non esistenti nella realtà, insieme con un vario intreccio di vicende riferite ad ognuna di esse. Questa è, ad un dipresso, l’opinione generale.
Che cosa poi sia la fantasia, ognuno crede di saperlo. Pochi sospettano pero dell’esistenza di forme assai strane della fantasia.
Che può voler dire, ad esempio, che la mano – questo strumento apparentemente cosi docile del nostro cervello – ad un tratto si rifiuta di scrivere il nome dell’eroe di una certa storia «imaginata» e tende invece, ostinatamente, a scriverne un altro?
Di fronte ad un caso del genere non ci si deve stupire c non ci si deve forse chiedere: «È davvero un – creare – il mio, oppure la mia immaginazione, in fondo, è solo una specie di apparato ricevente?[…]”
I Ching – Il Libro delle Risposte
Il Tuo Oracolo Quotidiano
Autore/i: Momigliano Flaminia
Editore: Arnoldo Mondadori Editore
prefazione di Rudy Stauder, introduzione dell’autrice, postfazione di Igor Sibaldi.
pp. 146, Milano
Volete conoscere il futuro, scoprire in anticipo le conseguenze di ogni vostra decisione? Da oltre tremila anni l’I Ching – il Libro delle Trasformazioni – è il metodo più sottile, più rapido e più potente. I suoi oracoli non sbagliano mai: guidano la mente verso il significato di ciascun problema, mostrano le vie da percorrere, i pericoli nanscosti. Ma non solo: le indicazioni dell’I Ching ,nella loro straordinaria semplicità, ci insegnano a conoscere e a dominarlo. È questo il segreto più grande: solo chi sa esaminare se stesso diventa padrone del suo avvenire – e può governare il Caso, a suo piacimento.
Nell’assoluto rispetto del testo originale cinese, una famosa esperta dell’Oracolo delle Trasformazioni ha raccolto in questo libro la quintessenza di tutti i suoi simboli. Ha rinnovato e reso ancor più limpido il rituale della consultazione: e il risultato è un perfetto libro di magia, una agilissima opera alchemica che permette a ogni lettore di calarsi all’improvviso nel vivo della sua personale conquista della felicità – della leggendaria pietra filosofale che può mutare ogni esperienza in oro.
Flaminia Momigliano (Milano 1955) è una nota esperta di I Ching. Tiene da quattordici anni una rubrica su «Astra» e collabora a varie testate, tra cui «Chi».
Il Grande Sole d’Oriente – La Saggezza di Shambhala
Titolo originale: Great Eastern Sun – The wisdom of shambhala
Autore/i: Trungpa Chögyam
Editore: Ubaldini Editore
prefazione di Diana Judith Mukpo, introduzione di Dorje Yutri e Carolyn Rose Gimian, prologo dell’autore, traduzione di Giampaolo Fiorentini.
pp. 220, illustrazioni b/n, Roma
L’energia, la profondità, la passione, l’umanità di uno dei più travolegenti e controversi maestri spirituali dei nostri tempi, che tanto ha contribuito alla diffusione del dharma in occidente.
Il viaggio iniziato con Shambhala: la via sacra del guerriero, tocca un nuovo livello di intimità e profondità in questo libro, basato sui discorsi tenuti da Chogyam Trungpa Rinpoche negli ultimi dieci anni della sua vita. Quel primo volume era come una guida al mondo di Shambhala o una mappa della via del guerriero. Il Grande Sole d’Oriente tratta invece della trasmissione, dell’incarnazione e della manifestazione. Non riguarda l’allora, ma l’adesso. Vuole trasmettere, vuole comunicare direttamente la saggezza.
Trungpa possedeva una straordinaria e misteriosa capacita di scrutare fin dentro le più profonde paure dell’uomo occidentale e sapeva riconoscere in che misura tali paure sono intensificate dalle pressioni della società odierna. In questo libro ce ne mette in mostra moltissime: la fretta e l’alienazione; la depressione; il materialismo; l’aggressività, la collera e l’ansia; e una strisciante mancanza di autostima.
Ma Trungpa nutriva una fede incrollabile nella bontà della natura umana e nella nostra capacita di creare una società umana illuminata. Il suo più ardente messaggio ci dice che ognuno di noi è un individuo potente e autentico che può aiutare questo mondo. Trungpa evoca l’immagine di una scintilla, o di un “puntino”, di bontà che è sempre accessibile a noi, la miccia che accende in noi, nella nostra vita, la virtù del guerriero. In ogni riga, in ogni pagina di questo libro singolare, Trungpa ci incita ad abbracciare la vita del guerriero e a scoprire il Grande Sole d’Oriente, Ja scintilla di sacralità e salute presente e viva per noi in ogni Istante.
Chögyam Trungpa Rinpoche, nato in Tibet nel 1939 e morto negli Stati Uniti nel 1987, fu riconosciuto a un anno e mezzo come l’undicesima reincarnazione di Trungpa Tulku. Dopo aver completato gli studi nelle scuole Kagyii e Nyingma, divenne erede e maestro di meditazione dei lignaggi di Milarepa e Padmasambhava. Fuggito dal Tibet in seguito all’occupazione cinese del 1959, passo tre anni in India e poi si trasferì a Oxford, dove studio religioni comparate, filosofia, psicologia, arte e lingue. Stabilitosi in America nel 1970, fondo diverse comunità contemplative buddhiste che facevano capo al Vajradhatu, l’organizzazione da lui istituita negli Stati Uniti, e una comunità terapeutica, il Naropa Institute di Boulder, Colorado.
Tra i suoi libri sono già apparsi in questa collana: Al di là del materialismo spirituale, Il mito della libertà, Lineamenti dell’Abhidharma, Viaggio senza meta, Shambhala: la via sacra del guerriero e La pazza saggezza. È apparsa inoltre una sua traduzione del Libro tibetano dei morti (in collaborazione con Francesca Fremantle).
La Guerra dei Bush – I Segreti Inconfessabili di un Conflitto
Titolo originale: La guerre des Bush. Les secrets inavouables d’un conflit
Autore/i: Laurent Eric
Editore: Fandango Libri
introduzione dell’autore, traduzione dal francese di Alberto Bracci.
pp. VI-216, Roma
Questo libro propone ai lettori di passare dall’altra parte dello specchio per scoprire che i Bush non solo hanno cenato con il diavolo ma sono stati suoi ospiti.
Come si spiega l’ossessione della famiglia Bush per il regime di Saddam Hussein? Da dove nasce l’accanimento del presidente americano George W. Bush nel voler disarmare l’Iraq mentre suo padre, dodici anni fa, ha contribuito a finanziare il rais di Baghdad, provocando l’invasione del Kuwait?
Una dettagliata contro-inchiesta negli ambienti politici e finanziari che appoggiano quella che la Casa Bianca ha definito “lotta del Bene contro il Male”, La guerra dei Bush nasconde rapporti e interessi economici inconfessabili e spesso censurati.
Una saga familiare lunga mezzo secolo, che parte dagli affari durante il nazismo fino agli attuali intrecci economici con la famiglia Bin Laden.
I segreti dei Bush e dei più influenti consiglieri del Pentagono e del Dipartimento di Stato per capire cosa c’è dietro il nuovo conflitto in Iraq. Grazie a documenti e fonti autorevoli, Eric Laurent svela le zone d’ombra dell’attuale politica estera americana. Per la famiglia Bush la guerra al terrorismo è il modo di risolvere vecchie questioni. Dopo aver letto La guerra dei Bush nessuno potrà più credere alle verità ufficiali.
Eric Laurent, nato nel 1947, inviato Specialista di politica internazionale, e “grand reporter” per Le Figaro. Inoltre presenta un popolare programma radiofonico di attualità, “Lo scacchiere internazionale”, su France Culture. Ha già scritto due best-seller sul precedente conflitto in Iraq La guerra del Golfo, il dossier segreto e Tempesta nel deserto.
Cecenia – Il Disonore Russo
Titolo oroginale: Tchétchénie, le déshonneur russe
Autore/i: Politkovskaia Anna
Editore: Fandango Libri
prefazione di André Glucksmann, introduzione dell’autore, traduzione dal francese di Agnés Nobécourt e Alberto Bracci T.
pp. XI-196, illustrazioni b/n, Roma
«Perchèl’hai ucciso?»
«Non lo so.»
«Perchè gli hai tagliato le orecchie?»
«Non lo so.»
«Perchè gli hai fatto lo scolpo?»
«Ma è un ceceno!»
«Capisco»
Anna Politkovskaia, nata nel 1958 e assassinata il 7 ottobre 2006 a Mosca, è stata tra i pochi giornalisti capaci di raccontare in maniera indipendente la guerra in Cecenia e gli orrori compiuti dalle truppe russe. Giornalista della Novaya Gazeta, era stata già arrestata e minacciata per la Sua opposizione al governo e le denunce di violazioni dei diritti umani commessi in Cecenia. Nel settembre del 2004, mentre tentava di recarsi in Ossezia del Nord per seguire il tragico sequestro degli ostaggi nella scuola di Beslan rimase vittima di un misterioso avvelenamento da lei attribuito ai servizi segreti russi. Ha ricevuto per la sua attività numerosi riconoscimenti prestigiosi, tra cui il Golden Pen Award dell’Unione dei giornalisti russi nel 2000, il Global Award for Human Rights Journalism istituito dalla sezione britannica di Amnesty International nel 2001, il premio per il giornalismo e la democrazia assegnato
dall’OSCE nel febbraio 2003.
Anna Politkovskaia ha seguito da vicino la guerra in Cecenia. Ha vissuto con i Ceceni, condiviso il loro calvario, Incurante dei rischi e delle minacce ha continuato a voler raccontare il conflitto, fino alla fine. Questa eroica giornalista russa non ha mai avuto paura di guardare in faccia l’orrore della guerra. In questo libro testimonia i saccheggi, gli stupri e gli omicidi perpetrati dai militari russi in assoluta impunita, e di come i combattenti ceceni anneghino nella delazione e nei regolamenti di conti. Un duro atto d’accusa, contro la società russa, colpevole di tacere o acconsentire al massacro, e contro il presidente Vladimir Putin, che ha bisogno di un nemico per far dimenticare i problemi reali del suo paese. Uno sterminio che si svolge sotto gli occhi del mondo e con il silenzio complice dell’Europa.
Come Scrivere Fantascienza – Una Guida Agile e Completa sulle Regole, i Requisiti Fondamentali e i Piccoli Segreti per chi Vuole Scrivere Fantascienza
Titolo originale: Writing Science Fiction
Autore/i: Evans Christopher
Editore: Casa Editrice Nord
introduzione dell’autore, traduzione Piergiorgio Nicolazzini, collana: Scuola per Scrittori Corso di Scrittura Creativa a cura di Piergiorgio Nicolazzini.
pp. 182, Milano
…Questo libro ha lo scopo di evitare allo scrittore principiante i rischi dell’inesperienza. Ma scrivere fantascienza significa soprattutto conoscerla, ed è per questo che Evans inizia discutendo gli elementi costitutivi del genere. In modo conciso e lineare, l’autore ci offre preziosi consigli su tutti gli elementi utili alla costruzione del testo, oltre ai suggerimenti pratici sulla preparazione del dattiloscritto e a come intraprendere la difficile strada della pubblicazione…
Viaggi nello spazio e nel tempo, mondi alieni e del lontano futuro, dimensioni parallele, paradossi, androidi e robot, società ideali o incubi terrificanti: la fantascienza offre uno spazio inesauribile per le risorse dell’immaginazione. Tuttavia, per chi si cimenta in questo genere letterario non è sempre facile orientarsi, perché infatti dove l’esuberanza non viene disciplinata da una solida conoscenza dei meccanismi narrativi è possibile cadere in ingenuità e luoghi comuni. Questo libro ha proprio lo scopo di evitare allo scrittore principiante i rischi dell’inesperienza, e quindi a sviluppare una prosa dal ritmo sostenuto, a migliorare la caratterizzazione dei personaggi, ad elaborare spunti sempre nuovi e stimolanti. Ma scrivere fantascienza significa soprattutto conoscerla, ed è per questo che Evans inizia discutendo gli elementi costitutivi del genere, prendendo spunto dalle opere di celebrità quali Isaac Asimov, Frank Herbert, Philip K. Dick, ma anche di giovani autori come Greg Bear, Kim Stanley Robinson e William Gibson. In modo conciso e lineare, l’autore ci offre infine preziosi consigli su tutti gli elementi utili alla costruzione del testo: la trama, le idee, i personaggi, la stesura e la revisione, oltre ai suggerimenti pratici sulla preparazione del dattiloscritto e a come intraprendere la difficile strada della pubblicazione.
Christopher Evans, nato nel 1951 a Tredegar (Galles), autore di tre romanzi: Capela’s Golden Eyes (1980), The Insider (1981), e In Limbo (1985), e inoltre ha curato insieme con Robert Holdstock Other Edens (1987), una delle più prestigiose antologie originali di fantascienza e fantasy inglese uscite negli ultimi tempi, in cui anch’egli è presente con un racconto breve.
Introduzione
- Che cos’è la fantascienza
- Che cosa vi serve per continuare?
Gli orizzonti della fantascienza
- Altre epoche
- Altri mondi
- Altre forme di vita
- Altri stati mentali
Le idee
- Idea e tema
- Voce
- Produrre idee
- Dall’idea al racconto
- Coerenza interna
- Racconto o romanzo?
- Racconti in sequenza
- I grandi cliché della fantascienza
Trama e narrazione
- Trama
- Narrazione
- Dove cominciare?
- Punto di vista
- Forza narrativa
- Struttura
- Brillantezza
- Stile
- Leggibilità
I personaggi
- I vari tipi di personaggi
- Come si rivela la Personalità?
- Personaggi non umani
- Trovare i personaggi giusti
Anatomia di un racconto
- L’idea
- La trama
- I personaggi
- L’ambientazione
- Osservazioni
La revisione
- Stile
- Struttura
- Forma e ritmo
- Elementi liberi
- Anticipazioni
- Sul metodo
- Circoli di scrittori
- La comunità fantascientifica
Trovare un editore
- La preparazione del dattiloscritto
- La lettera d’accompagnamento
- Gli agenti letterario
- La scelta del mercato
- Ritratto dell’editor come vittima predestinata
- Come sollecitare la lettura del dattiloscritto
- La lettera di rifiuto
- Rilegato o tascabile?
- Il contratto
- I tempi di pubblicazione di un libro
- Che cosa cercano i direttori di collana e le case editrici di fantascienza?
- Poscritto
Bibliografia dei testi citati
Costantinopoli – Splendore e Declino della Capitale dell’Impero Ottomano 1453-1924
Titolo originale: Costantinople
Autore/i: Mansel Philip
Editore: Arnoldo Mondadori Editore
premessa dell’autore, traduzione Carla Lazzari, collana: Oscar Storia Mondadori n° 318, in copertina: Ippolito Caffi, La piazza dell’ippodromo a Costantinopoli (part.). Brescia, Musei Civici d’Arte e Storia.
pp. 518, nn. ill. in b/n, Milano
1453: con la conquista ottomana Costantinopoli, la seconda Roma voluta dall’imperatore Costantino, diventa il cuore pulsante di un nuovo impero, tanto temuto dagli occidentali quanto misterioso. In questo libro Philip Mansel ci svela la storia di quel regno: una storia fatta di pace e di guerra, di schiavitù e di tolleranza, di corruzione e di grandezza. Per tutta la durata dell’Impero ottomano, a Costantinopoli l’Islam convive con l’ortodossia cristiana e con la ricca comunità di ebrei della diaspora; le navi che solcano il Mediterraneo portano, insieme alle merci e alla peste, artisti e idee; l’ospitalità raffinata seduce gli ambasciatori d’Europa, mentre le bellissime donne dell’harem esercitano il loro potere occulto. Sullo sfondo della tumultuosa convivenza di religioni ed etnie che hanno arricchito per secoli l’impero ottomano, rivive tutto il fascino di una città che, con il suo ponte sul Bosforo, è stata ed è simbolo dell’impossibile fusione tra Oriente e Occidente.
Premessa
- Il conquistatore
- La città di Dio
- Il Palazzo
- Harem e hammām
- La città d’oro
- Visir e dragomanni
- I cuscini del piacere
- Ambasciatori e artisti
- Lo scontento dei giannizzeri
- Mahmūd II
- La città delle meraviglie
- La strada per Zarigrado
- Yildiz
- I giovani turchi
- Morte di una capitale
- Epilogo
Note
Glossario
Appendici
Bibliografia
Ringraziamenti
Referenze fotografiche
Indice dei nomi e dei luoghi
Alla Ricerca della Verità – Nei Cerchi Medianici di Gocce di Luna
Autore/i: Arpesani Paolo
Editore: EDAAT FRAMAR – Editrice La Gaia Scienza
prima edizione, ringraziamenti e premessa dell’autore, prefazione dell’editore, collana: Medianika – Via d’Al di Là n° 2.
pp. 232, ill. in b/n, Città di Castello (PG)
I messaggi riportati in questo libro sono pervenuti nel corso di 7 anni in seno al gruppo medianico dell’Associazione Gocce di Luna. I verbali costituiscono un archivio di migliaia di pagine, quindi ciò che è qui riportato è solo una piccola e parziale visione del contenuto dei messaggi pervenuti. Le comunicazioni sono pervenute da Entità trapassate o da Spiriti o Spiriti Puri o Puri Spiriti, alcuni dei quali non si sono mai incarnati. Si tratta sempre di Spiriti di Luce. Il contenuto dei messaggi inizialmente di carattere prevalentemente personale, si è andato progressivamente spostando da consigli di carattere morale ed etico ad indicazioni di carattere storico, spirituale, teologico passando dall’alchimia, la Kabbala, i Ching, antiche religioni ecc. per spiegare l’evoluzione del mondo e farci comprendere il cammino da percorrere per l’elevazione dell’uomo secondo il Progetto di Dio a cui tutti gli uomini sono chiamati a partecipare. Vi sono stati alcuni fenomeni fisici, ed alcuni casi di preveggenza. Oggi le comunicazioni sono centrate quasi esclusivamente sul Progetto e l’Illuminazione che assieme a Puri Spiriti stiamo sviluppando. Le comunicazioni ricevute da Paolo Arpesani in vari anni di esperienza nei Centri medianici frequentati, in questo libro riportate e spiegate nel loro svolgersi, attendono l’interpretazione del Lettore a complemento, si perché solo la comprensione di quest’ultimo potrà interagendo con l’Autore avviare il senso riposto in ogni messaggio. far balenare lo scopo più profondo di una ricerca interiore che non è, dell’umanità che sente, che avverte, che soffre molto spesso, l’Impercepibile.
Paolo Arpesani ha frequentato per 7 anni il cerchio medianico dell’Associazione Gocce di Luna. Spinto dal bisogno di spiegare razionalmente fatti da lui vissuti, Paolo Arpesani ha intrapreso un percorso di ricerca che lo ha portato a mettersi in contatto con Entità superiori.
L’Anello e la Croce – Significato Teologico de Il Signore degli Anelli
Autore/i: Monda Andrea
Editore: Rubbettino Editore
prima edizione, ringraziamenti e prefazione dell’autore, collana: Il Colibrì – Nuova Serie.
pp. 256, Soveria Mannelli (Catanzaro)
Tutti conoscono gli Hobbit di J. R. R.Tolkien, ma chi sono veramente queste piccole e straordinarie figure letterarie? E se fossero figure di santi? Il Signore degli Anelli di J. R. R. Tolkien è un libro dal duplice destino: snobbato dalla critica letteraria ufficiale (specialmente in Italia), ha ricevuto dai lettori di tutto il mondo, da oltre cinquant’anni, un successo straordinario che lo ha portato ad essere uno dei libri più letti ed amati. Una delle questioni più discusse dai critici e dai lettori in questo mezzo secolo è stata la reale o presunta natura religiosa dell’opera. Se da una parte all’interno del romanzo non si trovano elementi espliciti di religiosità, dall’altra la storia stessa raccontata da Tolkien, e i suoi significati, rivelano una sostanza non solo religiosa ma squisitamente cristiana e cattolica. Il presente saggio si addentra nella fitta foresta di simboli presente nella saga tolkieniana per offrire una lettura teologica precisa, strettamente collegata con l’epistolario dello schivo e geniale scrittore inglese, che presenta la saga fantasy più famosa del mondo in un’altra luce, spiazzante e paradossale.
Andrea Monda, laureato in Giurisprudenza presso La Sapienza e in Scienze Religiose presso la Gregoriana, tiene corsi su religione e letteratura presso l’Università Gregoriana e l’Università Lateranense.
Prefazione
Parte prima: J.R.R. Tolkien, l’uomo e l’opera, frde e fantasia
J.R.R. Tolkien, l’uomo
- Una vita tranquilla, ma non troppo
- Storie alte, basse e medie
- Tolkien: inglese, filologo, cattolico
- Un filologo inglese
- Un cattolico inglese
J.R.R. Tolkien, l’opera
- Il ritorno dell’epica
- Fantasy ma “alla Tolkien”: non evasione ma visione
- La fantasia secondo Tolkien e il suo significato teologico
- Il Signore degli Anelli: “storia di storie”
Parte seconda: La simbolica teologica del romanzo
Le storie dietro la storia
- Il Silmarillion e Il Signore degli Anelli: dagli Elfi agli Hobbit
- Le storie non raccontate
- Al centro gli Hobbit
La rivoluzione del Signore degli Anelli
- La Quest rovesciata
- Gli Hobbit: gli ultimi saranno i primi
- Exaltavit humiles
- Rinnegare se stessi per ritrovarsi
I veri protagonisti del romanzo
- La semplicità degli hobbit
- Frodo, alter Christus?
- Una protagonista a sorpresa: la Pietà
- Un’altra protagonista a sorpresa: la Provvidenza
- Altre figure cristologiche: il Re e il Profeta
Geografia (fisica e morale) della Terra di Mezzo
- Tempo e Spazio nel Signore degli Anelli
- Eroi pagani ed eroi cristiani
- Il cuore del romanzo: la morte e l’immortalità
- Un romanzo anti-manicheo
- Un’avventura morale
Conclusioni pedagogiche. La lettura de Il Signore degli Anelli nell’insegnamento della religione cattolica
Bibliografia
Francesco d’Assisi
Autore/i: Balducci Ernesto
Editore: Edizioni Cultura della Pace
seconda ristampa, premessa dell’autore.
pp. 224, S. Domenico di Fiesole (FI)
Non è questa che presento, una biografia in più di Francesco d’Assisi, è, o vuol essere, la rievocazione critica della sua straordinaria vicenda a partire da un presupposto che la illumina di luce nuova: la situazione in cui si trova l’umanità sul finire del secondo millennio impone di scrivere sulle tavole di bronzo della necessità storica, pena l’estinzione, una nuova forma di vita, privata e pubblica, che ha non poche analogie con quella che Francesco propose secondo i modi, tanto luminosi quanto labili, dell’anticipazione profetica. Le distanze cronologiche perdono d’importanza quando si prende come termine di confronto un uomo in cui è emersa, in modo eccezionale, la natura umana nei suoi impulsi costitutivi, cioè in quella sua densità ontologica che tende a dispiegarsi in forme esistenziali ancora inedite ma che, nell’urto con la realtà, è costretta a ripiegarsi su di sé in attesa di un tempo propizio. […] Senza venir meno, lo spero, alle regole con cui si ricostruisce il passato, ho riletto criticamente la “leggenda” antica, tenendo gli occhi fissi sulla nostra storia futura. (dalla Premessa dell’Autore)
Ernesto Balducci, nasce a Santa Fiora (Grosseto) nel 1922, un piccolo paese di minatori, sul monte Amiata. Agli inizi degli anni Trenta entra nell’ordine dei padri Scolopi, dove svolge il noviziato, prima a Savona poi a Roma. Nel 1944 approda a Firenze, dove conoscerà Giorgio La Pira, futuro sindaco della città. Nel 1945 viene ordinato sacerdote. Nel 1958 fonda la rivista «Testimonianze». Il suo è un cattolicesimo sociale, che auspica una profonda riforma della Chiesa. Su richiesta del Sant’Uffizio viene trasferito prima a Frascati poi a Roma, dove vivrà la grande stagione del Concilio Vaticano II. Nel 1963 è condannato per apologia di reato, in seguito alla sua difesa dell’obiezione di coscienza. Lo stesso destino toccherà pochi anni dopo all’amico don Lorenzo Milani. Nel 1965 torna a Firenze ma è costretto a risiedere nella diocesi di Fiesole, presso la Badia Fiesolana, alle porte della città. Gli anni Settanta e Ottanta segnano un cambiamento decisivo nella meditazione di Balducci. È il periodo della cosiddetta «svolta antropologica», in cui diventa centrale il tema del destino dell’uomo sulla terra e l’impegno per la pace. Padre Balducci muore il 25 aprile 1992 in seguito a un grave incidente stradale. Tra i suoi libri ricordiamo Il terzo millennio (1981), Gandhi (1988), Francesco d’Assisi (1989), L’uomo planetario (1990), La terra del tramonto (1992) e, postumo, L’Altro (1996).
Premessa
Avvertenza bibliografica
- I. Il bacio del lebbroso
- II. La società dei fratelli
- III. Un popolo nuovo
- IV. La libertà e la legge
- V. Alle radici della pace
- VI. Nell’impero del male
- VII. La sapienza del povero
- VIII. Le donne di Francesco
- IX. Il canto della creazione
- X. L’ultimo sigillo
Cronistoria
Antologia
Un Fiore non Parla – Saggi Zen
Titolo originale: A Flower Does Not Talk
Autore/i: Zenkei Shibayama
Editore: Arnoldo Mondadori Editore
prefazione dell’autore, introduzione di Daisetz T. Suzuki, traduzione dal giapponese di Sumiko Kudo, traduzione dall’inglese di Claudio Lamparelli.
pp. 208, numerose illustrazioni in bianco e nero, Milano
Lo zen, una delle componenti fondamentali del pensiero orientale, guida l’animo a una serenità trascendente e a una profonda saggezza. Ma non è una filosofia, né una scienza intellettuale. Piuttosto è un’arte di affinamento e comprensione da vivere nell’esperienza quotidiana. Zenkei Shibayama, abate del monastero buddhista di Nanzenji, presenta in Un fiore non parla le caratteristiche dello zen attraverso alcuni testi-chiave: il racconto stupefacente e pieno di significati de «Il canto dello Zazen»; il commento ai «Sei dipinti sull’allevamento del bufalo»; i paradossi chiarificatori di «Un fiore non parla». Ne esce l’immagine ricca e stimolante di una delle più affascinanti correnti della sapienza d’Oriente. Sempre più capace, attraverso i suoi racconti, le sue raffinate espressioni artistiche, i suoi apologhi, di venire incontro al bisogno di conoscenza autentica dell’Occidente.
L’Avanguardia Russa
Autore/i: Autori vari
Editore: Arnoldo Mondadori Editore
a cura di Serena Vitale, collana: Per Conoscere.
pp. CXVIII-346, Milano
Questo libro offre la prima antologia sistematica e il primo, organico panorama critico di quello straordinario e multiforme complesso di esperienze e sperimentazioni che caratterizza la letteratura russa negli anni, per tanti aspetti irripetibili, che precedono e seguono la Rivoluzione d’ottobre. Momento integrante e fondamentale dell’avanguardia storica europea, dal futurismo italiano al dadaismo e al surrealismo, l’avanguardia russa presenta un’eccezionale varietà di “comportamenti” e di proposte formali, che da una parte fiancheggiano le contemporanee vicende degli “ismi” occidentali e dall’altra sembrano talvolta anticipare alcuni dei più tipici e singolari esiti della ricerca letteraria in anni a noi più vicini. Quattro le sezioni nelle quali si articola l’antologia: cubofuturismo, gruppo “41°”, immaginismo, Oberju – i momenti decisivi, e più compatti e riconoscibili, dell’avanguardia letteraria russa. Accanto a nomi ormai mitici e familiari anche al pubblico italiano come Majakovskij, Esenin, Chlebnikov (le cui personalità compaiono qui tuttavia in un’inedita prospettiva d’insieme), il lettore scoprirà in queste pagine figure meno famose o addirittura sconosciute, ma non per questo meno significative e affascinanti: da Krucénych a Zabolockij, da Sersenevié a Vvedenskij. Preceduta da un’ampia “narrazione” critica e da vasti apparati storico-bibliografici, l’antologia raccoglie testi (creativi, critici e programmatici) per la maggior parte mai tradotti in italiano, alcuni dei quali inediti in Unione Sovietica.
Speranza nel Buio – Guida per Cambiare il Mondo
Titolo originale: Hope in the Dark
Autore/i: Solnit Rebecca
Editore: Fandango Libri
a cura di Andrea Spila e Andrea Grechi, traduzione dall’inglese di Andrea Spila.
pp. 152, Roma
«Affascina e ispira: è un libro splendido». George Monbiot
«Una riflessione profonda sulla natura dell’azione e sulle ragioni che portano da una cosa all’altra». Jonathan Schell
«Solnit scrive in modo appassionato e coinvolgente, la sua prosa ha vigore e audacia». Independent
Rebecca Solnit è un’attivista americana che ha al suo attivo diverse opere di saggistica e un cospicuo numero di premi letterari.
La sua prosa è brillante, incisiva, ricca di riferimenti ai pensatori che l’hanno accompagnata nell’evoluzione del suo punto di vista e del suo impegno.
Questo suo nuovo libro ha inizio con una Citazione di Virginia Woolf: “Il futuro è oscuro, il che tutto sommato è la cosa migliore che possa essere il futuro” e si conclude con un ringraziamento al fratello David che per vent’anni l’ha coinvolta nelle sue battaglie.
Sono proprio questi due aspetti a rendere cosi singolare e unica la figura di Rebecca Solnit: la profonda conoscenza dei grandi maestri del pensiero e la passione per i diritti umani.
Dopo lo scoppio della guerra in Iraq e la rielezione di George W. Bush, sul variegato arcipelago dell’attivismo si è abbattuta una profonda crisi di fiducia, che in alcuni casi si è tramutata in profonda disperazione.
Ma il futuro è oscuro nel senso di imperscrutabile, non di terribile. Ci capita spesso di confondere i due significati, oppure trasformiamo inconoscibilità del futuro in qualcosa di certo, ja materializzazione di tutte le nostre paure, il luogo oltre al quale non c’e domani.
Speranza nel buio può essere letto come un incoraggiamento a credere che un altro mondo già realizzabile, anche se non è promesso e non è garantito. La speranza richiede l’azione ma l’azione è impossibile senza la speranza. E i motivi di speranza non mancano.
A cavallo del nuovo millennio, abbiamo assistito a profonde trasformazioni sostenute dal ruolo sempre più influente assunto dalla società civile: dalla caduta del muro di Berlino alla rivolta zapatista in Messico, da Seattle alla manifestazione mondiale per la pace del 15 febbraio 2003.
Rebecca Solnit fa luce sulle nuove alleanze è strategie del movimento per la giustizia globale che stanno rivoluzionando la natura stessa delle rivoluzioni.
Rebecca Solnit vive a San Francisco, tra le sue opere di saggistica: Motion Studies, Space and Eadweard Muybridge e Wanderlust A History of Walking (Storia del camminare, Bruno Mondadori). Ha ricevuto il National Book Critics Circle Award e il Los Angeles Times Book Prize. La pubblicazione di Speranza nel buio è stata accompagnata negli Stati Uniti e in Gran Bretagna dall’apprezzamento unanime di lettori e critici.
Un Paese Segreto
Titolo originale: A secret country
Autore/i: Pilger John
Editore: Fandango Libri
prefazione all’edizioe italiana, prefazione dell’autore, traduzione di Maurizio Bartocci.
pp. XVII-422, illustrazioni b/n, Roma
Ho a lungo guardato all’Australia come a un paese segreto, una terra conquistata a metà con una storia raccontata per metà.
Australia. Il paese immaginato, il paese reale. È sulla superficie opaca che separa il sogno occidentale di un mondo nuovo dalla realtà di un continente brutalmente colonizzato, che John Pilger traccia un vasto affresco della nazione australiana. Una nazione che nasce poco Coesa e cresce priva di uno specchio indispensabile per comprendersi: è in Australia che Rupert Murdoch fonda il suo impero mediatico, in combutta con una ristretta cerchia di politici e speculatori che “mettono le mani” sulla cosa pubblica certi di poter raccontare ciò che vogliono.
Nel paese immaginario di Crocodile Dundee e dei grandi spazi “incontaminati”, segreta è la verità storica sulla colonizzazione, lo sterminio degli aborigeni, le violenze e il razzismo verso le ultime ondate migratorie, ingerenza “golpista” di inglesi e americani negli affari interni del paese. Ma segreta è anche la resistenza di milioni di donne e uomini che si battono contro le ingiustizie e per costruire un mondo nuovo per davvero.
John Pilger, giornalista-opinionista, è inviato speciale per il quotidiano Guardian e il magazine New Statesman. In Italia i suoi articoli sono pubblicati da il manifesto e Internazionale. Con le sue corrispondenze, in particolare i reportage di guerra, ha vinto due volte il premio come miglior giornalista britannico e la menzione speciale di Reporters Sans Frontieres. Con Fandango ha già pubblicato alcuni dei suoi bestseller I nuovi padroni del mondo e Hidden Agendas.
Di prossima uscita Heroes, compendio della sua lunga carriera di inviato internazionale. Vive a Londra, dove collabora anche come documentarista per la televisione di Stato BBC.
Dimmi le Parolacce – L’Immaginario Erotico Femminile
Titolo originale: Talk dirty to me
Autore/i: Tisdale Sallie
Editore: Marco Tropea Editore
traduzione di Pietro Ferrari.
pp. 256, Milano
“Tutti lo fanno e tutti sanno che tutti lo fanno; io so che voi lo fate e voi dapete che io lo faccio. Mi stupisce la frequenza con cui le conversazioni sul sesso scantonato da questa particolare circostanza. La nostra è una società di adolescenti: non c’è altra parola per la nostra inquietudine.”
Desiderio, eccitazione, climax, appagamento, le fasi che scandiscono il ritmo turbinoso dell’esperienza sessuale, sono le tappe dell’intrigante percorso lungo il quale l’autrice, con tono diretto e confidenziale, racconta i segreti della propria intimità. La Tisdale getta luce sulle zone buie della passione erotica, affronta apertamente domande scottanti sulla dinamica del desiderio, questo ospite a volte sgradito, imbarazzante, spesso imperioso, che si presenta senza rispetto per le convenienze sociali e per le norme morali, sconvolgendo a volte gli sforzi delle donne per adeguarsi alla tradizionale immagine di una sessualità femminile pacificata e protettiva o al recenti e non meno ardui modelli di sessualità consapevole e politically correct proposti dal femminismo. Una riflessione documentata e approfondita che trascina in un tour scatenato, giocoso e liberatorio attraverso il luna park dei sogni erotici e dell’infinita Ingegnosità dispiegata da uomini e donne per vivere a volte pericolosamente, ma sempre liberamente nel giardino segreto dei propri desideri.
Sallie Tisdale vive e lavora negli Stati Uniti. Ha pubblicato vari libri non fiction e collabora con alcune tra le più prestigiose riviste americane (Harper’s, The New Republic, The New Yorker).
Un Mondo Innocente
Titolo originale: Innocent World
Autore/i: Sakurai Ami
Editore: Newton Compton Editori
terza edizione, traduzione di Stefania Di Natale.
pp. 160, Roma
«Una ragazza finalmente liberata dalle grinfie del suo stesso DNA. I piccoli passi di Ami sono, credo, passi da gigante per l’umanità.»
(Kiyoshi Kurosawa, regista di Cure)
Ami non crede in niente, non spera in niente: a diciassette anni, insieme con le sue amiche, si prostituisce contattando su Internet i clienti. Il sesso con gli sconosciuti, per lei, non è un problema, anzi è sempre stata una sua vivida fantasia. La sua verginità, però, Ami l’ha donata al fratello, Takuya. Tra i due, sebbene lui soffra dalla nascita di un ritardo cognitivo, esiste una passione segreta, un legame profondo e puro, vissuto come la ricongiunzione delle due parti di un unico essere. Un legame assurdo eppure ben più luminoso della squallida realtà di camere d’albergo e amanti senza nome a cui Ami non può e non vuole sottrarsi.
Un mondo innocente è il primo libro di Ami Sakurai pubblicato in Italia: Principessa giapponese del disincanto, irrompe sulla scena con un racconto tagliente come la lama di un rasoio, in cui mette a nudo con cruda sincerità, insieme al corpo della protagonista, anche il suo cuore.
Ami Samurai si è fatta un nome in Giappone come giornalista controversa, grazie a una serie di reportage sugli incontri sessuali a pagamento (enjo kosai) a Tokio. Il pubblico ha accolto Un mondo innocente con un misto di stupore e sconcerto: il romanzo ha comunque assicurato alla Sakurai un largo seguito di giovani donne che vedono in lei una portavoce della sfida alla attuale concezione della femminilità.
La Religione nella Grecia Antica Fino ad Alessandro
Autore/i: Pettazzoni Raffaele
Editore: Giulio Einaudi Editore
introduzione dell’autore, ristampa identica alla precedente del 26 febbraio 1953 (con un completo aggiornamento bibliografico e un’assai importante introduzione), collana: Collezione di Studi Religiosi, Etnologici e Psicologici n° 21.
pp. 288, ill. in b/n n.t., Torino
Raffaele Pettazzoni, nato in San Giovanni Persiceto nel 1883, titolare della cattedra di storia delle religioni presso l’Università di Roma dal 1924, rappresenta uno dei rari casi di studioso di storia delle religioni che abbracci con sicurezza di informazione o con ampiezza di prospettive storiografiche quasi tutto il vasto campo di questa disciplina. Le tappe più importanti della sua fatica di studioso sono segnate da La religione primitiva in Sardegna, La religione di zarathustra, I misteri, La formazione e sviluppo del momoteismo, La confessione dei peccati, nonché la vasta silloge Miti e Leggende e il suo recentissimo volume Italia religiosa. Questa riedizione de La religione nella Grecia antica fino ad Alessandro sidifferenzia dalla precedente per un completo aggiornamento bibliografico e per un’assai importante introduzione, che mette a punto i fondamentali problemi metodologici della storiografia religiosa della Grecia antica. Il testo, per quanto siano passati più di trent’anni dalla prima edizione, contiene alcune idee direttive che meritano più ampia discussione fra gli studiosi, e cioé il tentativo di far risultare la religione greca (e la civiltà greca in generale) da due diverse tradizioni, l’una indoeuropea, patriarcale, e l’altra mediterranea, agricola e matriarcale: e l’altro tentativo, non meno interessante del precedente, di ricondurre il dualismo sociale-religioso fra religiosità misterica e religiosità olimpica al dualismo etnico di vinti e vincitori, di popolazioni agricole soggiogate o di popolazioni patriarcali soggiogatrici. Raffaele Pettazzoni è socio nazionale dell’Accademia dei Lincei e membro dell’Accademia Pontaniana di Napoli. È dottore honoris causa delle università di Bruxelles e di Strasburgo, e presidente della Associazione Internazionale per la Storia delle Religioni, titolo che costituisce il più alto riconoscimento, nel campo internazionale, della feconda operosità scientifica dello studioso italiano.
Introduzione
Le origini
- Forme elementari della religione. Il substrato mediterraneo. Micene e Omero
La Polis
- Politeismo olimpico e religione civica
Le Plebi
- Culti agrari e misticismo
Prevalenza della religione olimpica
- Attrazione dei culti agrari nell’orbita della religione civica
L’Orfismo
- Nuove correnti mistiche e riformatrici
La Filosofia
- Il pensiero speculativo contro la tradizione
Atene e le guerre persiane
- La religione tradizionale riconsacrata dal sentimento patriottico e dall’arte figurata
Atene al tempo di Pericle
- Religione della patria. Equilibrio e grandezza
Crisi e superamento
- I Sofisti e Socrate
La fine dell’antico ellenismo
- Individualismo e umanesimo
Indice analitico
Dentro il Muro – L’Allucinante Viaggio di una Donna nel Mondo dei “Nidi del Cuculo”
Titolo originale: Faces in the Water
Autore/i: Frame Janet
Editore: Interno Giallo Editore
traduzione Lidia Perria, collana: IperFiction – I Libri di Janet Frame – Collezione diretta da Laura Grimaldi e Marco Tropea, in copertina: Gianfranco Ferroni, Lettino, 1985.
pp. 216, Milano
… L’evocazione che Janet Frame fa della follia è indimenticabile… Dentro il muro è geniale anche per la descrizione di ciò che accade nella mente dei degenti negli ospedali psichiatrici… (Time)
Ha vent’anni, Istina Mavet, un’insegnante neozelandese proveniente da una famiglia modesta, sente aprirsi fra sé e gli altri un distacco che aumenta sempre più, come se il resto del mondo si allontanasse dal blocco di ghiaccio galleggiante sul quale ha la sensazione di trovarsi, sola, in balia di venti gelidi. Con genitori e medici più attenti, il male di Istina sarebbe facilmente identificabile come crisi depressiva e potrebbe essere curato di conseguenza. Invece per la ragazza è l’inizio di un lungo itinerario di alienazione e di sofferenza che si snoda nell’arco di nove anni. Cliffhaven e Treecroft, i due ospedali psichiatrici in cui Istina viene ricoverata a più riprese, sono le tappe fondamentali di un viaggio all’interno della follia, ma sono anche due microcosmi affollati di un’umanità tormentata eppure vitale, animata da sentimenti e speranze tanto più vivi perché repressi. La descrizione dell’esistenza all’interno di queste comunità e dei metodi di volta in volta paternalistici o sadici usati per “tagliare e cucire” la mente dei pazienti allo scopo di adattarla alla realtà esterna, si anima di ritratti a tutto tondo, di intrecci romanzeschi, di meschinità e di slanci. E proprio in nome di questa umanità, Istina, finalmente dimessa dopo nove anni, si rifiuta di dimenticare ciò che ha visto e vissuto, e sente anzi di doverne rendere testimonianza. Definire questo libro semplicemente romanzo sarebbe come costringerlo dentro una camicia di forza: diario poetico (sorprendentemente venato d’ironia), affonda le sue radici nello scarto fra dicibile e indicibile, fra la cruda concretezza dell’elettrochoc e l’inafferabile ambiguità della follia, dei suoi processi di associazione alogica, della sua pirotecnica ricchezza d’immagini. Solo chi ha vissuto in prima persona gli avvenimenti raccontati in Dentro il muro poteva scrivere un libro così.
Janet Frame è nata a Dunedin, Nuova Zelanda, nel 1924 e deceduta a Dunedin nel 2004. Ha pubblicato dieci romanzi e quattro raccolte di racconti, e nei paesi di lingua anglosassone era considerata “una delle più alte espressioni lellerarie”.