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Libri dalla categoria Celti

Le Origini degli Dei – Dal Mistero di Cro-Magnon al Quinto Sole. La Vita Spirituale dei Nostri Progenitori alla Luce delle Ultime Scoperte Archeologiche

Le Origini degli Dei – Dal Mistero di Cro-Magnon al Quinto Sole. La Vita Spirituale dei Nostri Progenitori alla Luce delle Ultime Scoperte Archeologiche

Titolo originale: From Black Land to Fifth Sun

Autore/i: Fagan Brian

Editore: Sperling & Kupfer Editori

prima edizione, prefazione dell’autore, traduzione di Bruno Amato, collana: Rivelazioni.

pp. 270, nn. ill. in b/n n.t. e f.t., Milano

L’archeologia è la voce del tempo. Grazie ai progressi fatti insieme a discipline come la botanica, la zoologia, la geologia, la neuropsicologia,questa scienza ha allargato i propri orizzonti permettendo di conoscere sempre più in profondità le civiltà antiche. Attraverso l’”archeologia della mente” è possibile ricostruire addirittura la psicologia, la mentalità,la spiritualità dei popoli scomparsi, giungendo a scoprire le radici profonde della religiosità. L’excursus storico-culturale compiuto dall’autore mette in risalto il forte e suggestivo rapporto tra materialismo e spiritualità che ha sempre caratterizzato l’esistenza umana e ha uniformato le civiltà di tutti i tempi. Appassionante come un romanzo, documentato e rigoroso, questo coinvolgente excursus storico-culturale – arricchito da diverse cartine e da un inserto illustrato – passa in rassegna civiltà lontanissime tra loro, accomunate da un medesimo sentimento di spiritualità, che ha cercato e trovato modi diversi per esprimere il proprio senso di appartenenza al tutto, dall’animismo dei popoli africani alla leggenda del Quinto Sole negli altipiani del Centroamerica. La scommessa è svelare il rapporto tra materialismo e spiritualità che ha da sempre caratterizzato l’esistenza dell’Homo sapiens.

Brian Fagan è docente di Archeologia all’Università della California. Già Guggenheim Fellow, è autore di diversi testi divulgativi di argomento archeologico, apprezzati in tutto il mondo. In Italia, ha già pubblicato con successo: Alla scoperta dell’antico Egitto (Newton & Compton, 1996), Antiche civiltà precolombiane (Newton & Compton, 1999), La rivoluzione del clima (Sperling & Kupfer, 2001). Vive a Santa Barbara, in California.

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Prefazione

  • L’archeologia dell’intangibile
  • Buie caverne, oscure visioni
  • Artisti san nell’Africa del sud
  • Fertilità e morte
  • Il potere e gli antenati
  • Avebury: paesaggi degli antenati
  • Stonehenge e l’idea del tempo
  • Due esistenze: agricoltura e religione
  • I costruttori di tumuli nel Nordamerica orientale
  • Il toro sotto la terra
  • Un santuario a Phylakopi
  • Re divini lungo il Nilo
  • Xunantunich: la “Vergine della roccia”
  • Il mondo del Quinto sole

Conclusione
Guida a ulteriori letture
Bibliografia

Il Vangelo della Pace – Commento alla Liturgia della Parola

Il Vangelo della Pace – Commento alla Liturgia della Parola

Vol. 1 / Anno A

Autore/i: Balducci Ernesto

Editore: Borla

premessa dell’autore.

pp. 416, Roma

«L’apocalisse non è più un’evenienza rimessa al caso di un indiscernibile futuro, è già scientificamente esprimibile, anzi è già predisposta. Ecco perché i miei commenti all Parola di Dio sono diventati spontaneamente – me ne accorgo post factum – un confronto fra le nostre nuove responsabilità e il messaggio profetico della Scrittura così come si è concluso nella Parola e nella testimonianza di Colui che è il Principe della pace. Di qui il titolo che ho pensato di dare alla trilogia. Il tema della pace torna di continuo nelle mie omelie e torna non per artificio o per forzata programmazione ma spontaneamente, in ragione della mia stessa fedeltà ai pensieri e ai sentimenti quotidiani.[…]».  Dalla premessa dell’Autore

Ernesto Balducci era nato nel 1922 a Santa Flora, piccolo paese di minatori sul monte Amiata. Agli inizi degli anni Trenta entra nell’ordine dei padri Scolopi. Nel 1944 giunge a Firenze e nel 1945 viene ordinato sacerdote. Nel 1958 fonda la rivista Testimonianze, in cui emerge la sua riflessione sul cattolicesimo sociale, e il desiderio di profonda riforma della Chiesa che vedrà realizzarsi con la grande stagione del Concilio Vaticano II. Condannato nel 1963 per apologia di reato in seguito alla difesa dell’obiezione di coscienza, destino che condividerà con don Lorenzo Milani. Negli anni Settanta e Ottanta la sua riflessione si sposta sul tema del destino dell’uomo e sull’impegno per la pace. Muore il 25 aprile 1992 in seguito a un grave incidente stradale.

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Premessa

  • Tempo d’Avvento
  • Tempo di Natale Battesimo del Signore
  • Tempo di Quaresima
  • Tempo di Pasqua Corpo e Sangue di Cristo
  • Tempo ordinario

Minerali della Sardegna nei Musei Italiani

Minerali della Sardegna nei Musei Italiani

Minerals from Sardinia in Italian Museums

Autore/i: Stara Paolo; Astolfi Mauro; Rizzo Roberto

Editore: Museo di Storia Naturale Aquilegia – Associazione Micromineralogica Italiana

edizione bilingue Italiano – Inglese.

pp. 204, interamente e riccamente illustrato a colori e b/n, Milano

Sommario – Summary:

  • Presentazione – Foreword
  • Breve storia dell’attività estrattiva delle miniere metallifere della Sardegna -Brief history of extraction activity in the metal ore mines of sardinia
  • Cenni di Geologia e Metallogenesi – Geology and ore genesis
  • Il Parco Geominerario Storico e Ambientale della Sardegna – The Geological, Mining, Historical and Environmental Park of Sardinia
  • Musei naturalistici, reperti ed identità – Nature museums, findings and identity
  • Museo di Storia Naturale Aquilegia, Cagliari – Aquilegia Museum of Natural History, Cagliari
  • Museo di Mineralogia e Petrologia “De Prunner”, Università degli Studi di Cagliari – De Prunner” Mineralogy and Petrology Museum, Cagliari University
  • Geomuseo “Monte Arci, Stefano Incani”, Masullas – Geomuseum “Monte Arci, Stefano Incani”, Masullas
  • Museo Geologico, Mineralogico, Naturalistico “Giovanni Cesaraccio” C.E.A., Stagnali, Isola di Caprera, La Maddalena – Geological and Mineralogical Museum “Giovanni Cesaraccio” C.E.A., Stagnali, Island of Caprera, La Maddalena
  • Museo Civico di Storia Naturale “Giacomo Doria”, Genova – Civic Natural History Museum “Giacomo Doria”, Genoa
  • Museo Regionale di Scienze Naturali del Piemonte, Torino – Regional Natural Science Museum of Piedmont, Turin
  • Museo Civico di Storia Naturale, Milano – Civic Natural History Museum, Milan
  • Museo di Mineralogia dell’Università, Firenze – Mineralogy Museum of the University, Florence
  • Museo di Mineralogia di “Sapienza” dell’Università, Roma – Museum of Mineralogy of “La Sapienza” University, Rome
  • Real Museo di Mineralogia dell’Università Federico II, Napoli – Royal Museum of Mineralogy of the University “Federico II”, Naples
  • Bibliografia – Bibliography

Sardegna – Un Popolo una Terra

Sardegna – Un Popolo una Terra

2 Volumi in Cofanetto

Autore/i: Autori vari

Editore: Istituto Editoriale Italiano

a cura di Franco M. Stevani.

vol. 1 pp. 402, vol. 2 pp. 382, interamente e riccamente illustrati a colori e b/n, 2 tavv. a col. ripiegate, tratte da antiche stampe, e 2 carte topografiche della Sardegna, Milano

INDICE DEL PRIMO VOLUME

PARTE PRIMA. LA GEOGRAFIA DELL’ISOLA

  • Aspetti fisici
  • Flora e fauna
  • Regioni storiche
  • La popolazione della Sardegna
  • Città e paesi

PARTE SECONDA. STRUTTURA POLITICA E AMMINISTRATIVA

  • La Regione Sarda
  • Grandi opere pubbliche
  • Linee di comunicazione
  • Luoghi di villeggiatura
  • Organizzazione alberghiera
  • Itinerari turistici
  • Dizionarietto dei comuni

PARTE TERZA. ARCHEOLOGIA E PREISTORIA

  • La preistoria della Sardegna
  • Monumenti, scavi e ritrovamenti archeologici
  • La scultura eneolitica
  • L’età del bronzo
  • La civiltà nuragica
  • La civiltà punica in Sardegna
  • I monumenti dell’arte punica in Sardegna
  • Sardegna romana
  • Il Cristianesimo
  • Appendice

PARTE QUARTA. STORIA ANTICA E MODERNA

  • Le dominazioni dell’eta antica
  • Il Medioevo
  • La conquista aragonese
  • Dalla dominazione sabauda ad oggi

INDICE DEL SECONDO VOLUME

PARTE PRIMA. ARTE ANTICA E MODERNA

  • Arte antica e moderna
  • Note e bibliografia essenziale

PARTE SECONDA. LA CULTURA IN SARDEGNA

  • Breve storia della cultura in Sardegna
  • Piccola antologia della poesia sarda in lingua e in dialetto
  • La poesia popolare in Sardegna
  • La lingua sarda
  • I proverbi

PARTE TERZA. IL COSTUME

  • Santi e feste
  • Musica e canto
  • Carnevale
  • La cucina
  • La caccia
  • Leggende e novelline
  • Dal vecchio al nuovo

PARTE QUARTA. I PRODOTTI

  • Prodotti agricoli e sistemi di produzione
  • Pastorizia
  • Prodotti ittici
  • Industrie e commercio
  • Industrie minerarie

PARTE QUINTA. GASTRONOMIA SARDA

  • I Sardi a tavola

Medicina nei Secoli

Medicina nei Secoli

Autore/i: Margotta Roberto

Editore: Arnoldo Mondadori Editore

introduzione dell’editore.

pp. 320, interamente e riccamente illustrato a colori e b/n, Milano

Un appassionante panorama della tenace, coraggiosa lotta condotta dall’uomo contro la malattia e la morte. Dagli stregoni della preistoria ai medici-sacerdoti; dai sumeri agli indiani dagli egizi agli ebrei; dai greci, che primi  diedero rigore di scienza all’antica disciplina, ai romani, agli arabi, agli studiosi dei secoli oscuri: tutti furono validi artefici e degni precursori delle grandi conquiste che negli ultimi due secoli avrebbero convalidato negli uomini la speranza di prevalere, in un giorno non più lontano, sulla malattia.
Questo volume, arricchito da rari e preziosi documenti iconografici, intende far conoscere a tutti la storia di un lungo coraggio, di un lungo credito che, attraverso i secoli, uomo ha fatto a se stesso.

Favole della Tunisia

Favole della Tunisia

Titolo originale: Tunisische Märchen und Gedichte

Autore/i: Autori vari

Editore: Xenia Edizioni

introduzione di H. Stumme, traduzione di Luigi Beretta e Aldo Troisi.

pp. 186, Milano

Storie e favole raccolte ai margini del deserto, udite a un bivacco di cammellieri. Mentre la luce della luna piena rischiara l’oasi, si sente raccontare il viaggio meraviglioso di Hasan di Bassora al seguito di un mago, il suo ingresso in un castello fatato, infine la visione di un incantevole giardino in cui una colomba si spoglia dal suo piumaggio per divenire incantevole principessa. E Hasan la rapisce, Ma poi la perde. E va incontro a mille peripezie nel mondo dei genî pur di riaverla con sé per sempre. Ogni cammelliere narra una storia. La luna è ormai alta quando il gruppo si diverte con le storie di Hohà, l’impareggiabile furbo delle favole del deserto.

Wagner in Italia

Wagner in Italia

Autore/i: Autori vari

Editore: ERI – Edizioni Rai Radiotelevisione Italiana

prefazione e cura di Giancarlo Rostirolla, in copertina: Richard Wagner, ritratto a olio di anonimo. Palermo, Conservatorio di Musica Vincenzo Bellini.

pp. 490, nn. ill. in b/n f.t., Torino

…I rapporti tra Wagner e l’Italia interessano non solo la storia della musica e le polemiche intorno al wagnerismo, ma l’intero mondo della cultura e del costume nella seconda metà dell’Ottocento. Per comprendere che cosa Wagner pensasse dell’Italia, e soprattutto della musica italiana, è molto utile conoscere l’affascinante successione dei suoi viaggi nel nostro paese e, soprattutto, quegli scritti riguardanti Bellini, Rossini, Spontini etc. che ci illuminano sulla sua concezione del dramma musicale. Le sue impressioni sui luoghi e le vicende umane e artistiche che egli ebbe a contatto con la vita musicale e con quella di ogni giorno sul suolo italiano, sono stupendamente testimoniate dai diari e dagli scritti autobiografici che qui vengono commentati e narrati per la prima volta in una sintesi organica… (dalla prefazione)

Interventi di Anna Amalie Albert – Luigi Bellingardi – Carlo De Incontrera – Ute Jung – Friederich Lippmann – Sebastiano Midolo – Wolfang Witzenmann – Agostino Ziino.

Coca-Cola Superstar

Coca-Cola Superstar

Autore/i: Steinbach Palazzini Fiora

Editore: Idea Libri

unica edizione, collana: Stravagario.

pp. 142, nn. ill. a colori e in b/n n.t., Milano

Coca-Cola è… Tutto anche una bibita. Anzi la bibita per antonomasia. La pausa che ristora, perché non ce n’è mai abbastanza. Ma girato l’angolo….Coca-Cola. Ovunque, comunque, nel tempo e nello spazio,”Delicious and Refreshing”, secondo l’aurea definizione del trafiletto pubblicitario comparso sull’Atlanta Journal in un giorno di maggio del 1886 a spese del suo inventore, il droghiere-farmacista John S. Pemberton. Da allora ne ha fatta di strada, come suol dirsi. Di più, è arrivata fin nello spazio, a combattere la sua guerra stellare con l’eterna, innominabile nemica. Così adesso, la bevono anche in cielo, dopo essere stata golosamente gustata in terra, per amore o per denaro, da Greta Garbo e da John F. Kennedy, dai Beatles e da Fidel Castro. Dai campioni del capitalismo alle masse del socialismo reale, negli States e in Europa, nell’Africa misteriosa e lungo il nastro infinito della Grande Muraglia. Dietro l’irresistibile ascesa, uomini e occasioni. Dal grande Asa Candler, che trasforma il prodotto in industria, al vulcanico, geniale, totalitario Robert Winship Woodruff, “l’uomo giusto al momento giusto”., che rende Coca-Cola qualcosa di indispensabile per le masse di tutto il mondo e non solo d’America.

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  • 100 e ancora 100
  • Coca-Cola graffiti
  • Big business
  • Solo una bibita?
  • Guerre stellari
  • Ma cos’è la coca-cola?
  • Beviam, beviam, beviamo
  • Tutto è meglio con…
  • Cocacolamania
  • La costruzione dell’immagine
  • Le parole per dirlo

Carismatici, Sensitivi e Medium – I Confini della Mentalità Magica

Carismatici, Sensitivi e Medium – I Confini della Mentalità Magica

Autore/i: Dermine François-Marie

Editore: Edizioni Studio Domenicano

introduzione dell’autore, collana: Teologia n° 34.

pp. 464, Bologna

L’esistenza dei fenomeni paranormali richiede un attento discernimento degli spiriti, per indagare sulla loro origine e su chi li manifesta o li produce: carismatici, sciamani, sensitivi, medium. Solo attraverso il discernimento potremo tentare di rispondere a domande come le seguenti: il paranormale che non viene da un santo, o da un carismatico, è da ritenere solo apparente o è da attribuire a un’influenza diabolica? Perché si a certe rivelazioni private e no ad altre, per esempio a quelle ricevute tramite la scrittura automatica? Perché si alla profezia del carismatico e no alla preveggenza del cartomante? Perché si all’apparizione delle anime del purgatorio e no alla loro evocazione? Perché si all’imposizione delle mani del carismatico e no a quella del pranoterapeuta? Perché si al santo taumaturgo e semmai no al contadino che “segna”? Le risposte ci porteranno inevitabilmente a dare un volto alla psicologia e alla spiritualità della superstizione, delimitando i confini di una certa mentalità magica e offrendo un giudizio differenziato sulla gravità delle varie pratiche di superstizione. Da qui emergeranno, per contrasto, con maggiore chiarezza, la specificità e l’originalità dei fenomeni paranormali carismatici che si riscontrano in ambito cristiano.

Francois-Marie Dermine, frate domenicano e sacerdote, è nato nel 1949 in Canada e vive in Italia dal 1972. È dottore in Teologia, insegna morale fondamentale presso la Facoltà teologica dell’Emilia-Romagna a Bologna. È presidente nazionale del GRIS, Gruppo di ricerca e di informazione socio-culturale. Ha scritto Vassula Ryden – Indagine Critica (Elledici, 1995), Mistici, Veggenti e Medium – Esperienze dell’Aldilà a Confronto (Libreria Editrice Vaticana, 2003). È anche autore di diversi articoli in materia di religiosità alternativa.

Una Vita sul Sentiero di Guerra – Autobiografia di un Capo Crow

Una Vita sul Sentiero di Guerra – Autobiografia di un Capo Crow

Titolo originale: Plenty-coups Chief of the Crows

Autore/i: Molti Trofei

Editore: Bompiani

prima edizione, a cura di Frank B. Linderman, a cura di Giorgio Spina, traduzione di Annamarcella Falco Tedeschi.

pp. 272, ill. in b/n f.t., Milano

Molti Trofei, vecchio capo indiano Crow, rievoca in questo libro una singolare vicenda tribale che si inserisce come una tessera insolita nel variopinto mosaico dell’epopea del West. E’ la storia di una popolazione di Pellerossa in lotta continua per la propria sopravvivenza, non tanto per arginare l’avanzata dell’Uomo Bianco, quanto per difendere le sue terre e le sue fonti di alimentazione dalle altre tribù di Indiani del Nordovest. Sul filo di queste vicende si snodano le avvincenti memorie che il vecchio Molti Trofei evoca a Frank B. Linderman sul finire degli anni Venti, a breve distanza dalla morte avvenuta il 4 marzo 1932.

“….Molti Trofei, un tempo giovane capo guerriero, divenne il vero capo del suo popolo. A quel tempo, vi erano fra i Crow due guerrieri più anziani e più noti, ma fu Molti Trofei che vide con chiarezza la necessità per il suo popolo di adattarsi alla nuova situazione e di affrontarla. Grazie alle doti notevoli del suo eloquio e alla forte personalità, riuscì a conquistarsi facilmente qualsiasi uditorio. Si recò più di una volta al ministero per gli Affari Indiani a Washington per rivendicare il buon diritto della sua gente, che ben presto lo riconobbe come la figura più rappresentativa dei Crow. Dispensava consigli alla sua gente, dando lui per primo l’esempio; cominciò ben presto a coltivare la terra, si stabilì in una casa di legno e aprì perfino un emporio di generi vari, nel quale gli uomini della sua tribù potevano svolgere i loro commerci; consigliava instancabilmente i suoi clienti di mostrarsi amichevoli con i Bianchi, i cui modi di usurpatori esasperavano la sua gente. Un funzionario della Burlington Railway Company, che aveva dovuto trattare con Molti Trofei l’acquisto dei diritti di transito sul territorio Crow per la costruzione della stradaferrata, mi scrisse recentemente: “L’ho trovato leale. E’ saggio e abile; un autentico uomo di Stato”. Un apprezzamento notevole, se si considera che proviene da un moderno uomo d’affari. Nonostante i molti motivi di sfiducia e di diffidenza che gli avvenimenti gli avevano fornito, Molti Trofei rimase sempre un americano leale. Quando gli Stati Uniti dichiararono guerra alla Germania, l’anziano capo dei Crow incitò i giovani a dare il loro contributo, spesso esprimendo il rimpianto di non poter andare lui stesso al fronte a combattere. Per la sua lealtà e per la sua opera a favore dei buoni rapporti tra il suo popolo e quello dei Bianchi venne scelto quale rappresentante di tutte le tribù indiane a deporre la corona di fiori dei Pellerossa sulla tomba del Milite Ignoto ad Arlington. Poiché gli antichi Pellerossa del Nordovest erano soliti attribuire le date di nascita delle persone basandosi su avvenimenti accaduti nella loro storia tribale, o riferendosi a stagioni rimaste memorabili per la loro capricciosità, spesso l’attribuzione dell’anno di nascita a un vecchio indiano può non concordare con il nostro calendario. E’ molto probabile, quindi, che il capo dei Crow fosse assai più anziano di quanto non credesse. Comunque, so che era stanco ed era pronto, arriverei a dire addirittura un poco ansioso, di andare al “Paese di Là”, quando gli venne la chiamata, il 4 marzo 1932. Voglia il Cielo che il mio vecchio amico abbia trovato là i bisonti e viva per sempre con essi, in una perenne stagione estiva”.

Frank Bird Linderman (25 settembre 1869 – 12 maggio 1938) fu uno scrittore, politico, alleato ed etnografo dei nativi americani. Nato a Cleveland, nell’Ohio, andò da giovane in Occidente e si innamorò della vita sulla frontiera del Montana. Lavorando come trapper per diversi anni, ha vissuto con le tribù Salish e Blackfeet, imparando le loro culture. In seguito divenne un avvocato per loro e altri indiani delle pianure del nord. Scrisse delle loro culture e lavorò per aiutarli a sopravvivere alle pressioni degli europei americani. Ad esempio, sostenne l’istituzione della riserva indiana di Rocky Boy nel 1916 nel Montana per i senza terra Ojibwe (Chippewa) e Cree , e continuò come avvocato per i nativi americani fino alla sua morte.

L’Umorismo nella Bibbia

L’Umorismo nella Bibbia

Titolo originale: Dieu m’a donné de quoi rire

Autore/i: Poudrier Roger

Editore: Edizioni San Paolo

introduzione dell’autore, traduzione di Giuseppe Mariani.

pp. 112, Cinisello Balsamo (Milano)

…«Senza dubbio l’uomo biblico sa ridere: in una quantità di passi, più numerosi di quanto si pensi, si nasconde una vigorosa forza comica» (P. Beauchamp). È quanto l’autore tenta di scoprire nel corso di queste pagine: perchè si ride nella Bibbia? Che tipo di humor si nasconde sotto tanti racconti a prima vista cosi seri? Quali sono i motivi di gioia dell’uomo biblico? Di conseguenza, il cristiano è autorizzato a ridere di cuore? Può permettersi di essere pieno di brio, esuberante, impetuoso, turbolento, o deve invece coltivare una religione dell’ansietà, in cui è sempre di rigore sentirsi a disagio? Insomma, un certo malessere è forse il clima normale della vita cristiana? L’autore di questo prezioso volumetto pensa di no.

Roger Poudrier, francescano dal 1964 e prete dal 1968, attualmente lavora presso la curia generale del suo ordine, a Roma, come traduttore e interprete.

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Introduzione: ridere o non ridere?

I. Il riso nella Bibbia

  • I diversi modi di ridere
  • Il riso malvagio
  • Il riso gioioso
  • Lo scoppio di risa della creazione
  • Il sorriso di Dio

I figli del riso

II. L’”humour” nella Bibbia

I diversi tipi di “humour”

  • L’humour nell’Antico Testamento
  • L’humour nel Nuovo Testamento
  • Il libro di Giona
  • Il libro di Giobbe
  • Il libro Qohélet

L’humour di Gesù

III. La gioia nella Bibbia

La gioia del perdono

  • La peccatrice in casa di Simone
  • La donna adultera
  • Il debitore disumano

La gioia del servizio

  • I talenti da moltiplicare
  • Il giudizio finale
  • La provvista di olio

La gioia nelle tribolazioni

La gioia della salvezza

  • Il fallimento della salvezza
  • La salvezza ritrovata

Conclusione: figli della promessa e della resurrezione

Introduzione allo Studio della Psicoanalisi

Introduzione allo Studio della Psicoanalisi

Titoli originali: Vorlesungen zur Einführung in die Psychoanalyse (1916, 1917) – Neue Folge der Vorlesungen Zur Einführung in die Psychoanalyse (1933)

Autore/i: Freud Sigmund

Editore: Casa Editrice Astrolabio

seconda edizione, prefazione dell’autore, traduzione italiana interamente riveduta, e aumentata di un dizionario dei concetti psicoanaltici fondamentali, a cura di Edoardo Weiss.

pp. 496, Roma

Non è intendimento di questo libro che dò alle stampe sotto il titolo di «Introduzione allo Studio della Psicoanalisi», di mettersi in alcun modo in concorrenza con le esposizioni generali già esistenti di questa scienza. […] Esso contiene la fedele riproduzione delle lezioni da me tenute nei due semestri invernali 1915-16 e 1916-17 dinanzi ad un auditorio composto da medici e profani di ambo i sessi.
Tutte le particolarità per le quali questo lavoro darà nell’occhio ai lettori si spiegano con le condizioni della sua nascita. Non fu possibile di serbare nell’esposizione la calma indifferente di una trattazione scientifica: l’oratore dovette anzi proporsi il compito di non lasciar illanguidire l’attenzione degli ascoltatori durante una conferenza di quasi due ore.
La necessità dell’effetto immediato rese inevitabile che la stessa materia venisse trattata più volte: una volta, p. es. in rapporto all’interpretazione onirica e più tardi una seconda volta in rapporto ai problemi delle nevrosi. La disposizione della materia fece sì che molti argomenti importanti, come quello dell’Inconscio, non potessero ottenere in un unico punto del lavoro l’esposizione loro spettante, ma dovessero venir ripresi più volte e lasciati cadere fino al presentarsi di un’ulteriore occasione, atta a fornire su di essi delle nuove cognizioni, da aggiungersi a quelle già ottenute.
Chi è versato nella letteratura psicoanalitica troverà in questa «Introduzione» ben poche cose che non gli siano già note da altre pubblicazioni più esaurienti. Pure, il bisogno di arrotondare e di riassumere la materia ha spinto l’autore a far uso, in alcuni capitoli, (nell’eziologia, nella paura, nelle fantasie isteriche) anche di materiale inedito. (prefazione dell’autore – Vienna, primavera del 1917)

Sigmund Freud (1856-1939) è stato un neurologo, psicoanalista e filosofo austriaco, fondatore della psicoanalisi, sicuramente la più famosa tra le correnti teoriche e pratiche della psicologia.
La sua famiglia si trasferì a Vienna nel 1860 a causa di difficoltà economiche e Sigmund visse in quella città fino al 1938 quando l’annessione dell’Austria alla Germania nazista e la sua condizione di ebreo lo costrinsero ad emigrare a Londra. Frequentò per otto anni l’Istituto Superiore “Sperl Gimnasyum”, sino alla maturità. Si iscrisse a medicina, facoltà che frequentò con forte senso critico fino alla laurea conseguita nel 1881. Dopo la laurea andò a Londra, ma ritornato iniziò a lavorare in un laboratorio di zoologia di Vienna dove prese contatto con il darwinismo. Passò quindi a lavorare in laboratorio all’Istituto di Fisiologia dove condusse importanti ricerche in ambito neuro-istologico. Dopo sei anni lasciò l’Istituto e per tre anni lavorò all’Ospedale Generale di Vienna con pazienti affetti da turbe neurologiche. Durante quest’ultimo periodo iniziò gli studi sulla cocaina, sostanza sconosciuta ai suoi tempi. Ottenne la libera docenza nel 1885 e una borsa di studio che gli permise di seguire i corsi di J. M. Charcot presso la Salpêtrière a Parigi ed ebbe la cattedra di professore ordinario di neuropatologia a Vienna. Iniziarono anche i suoi studi sull’isteria e la collaborazione con Josef Breuer. Nel 1886 sposò Martha Bernays e l’anno successivo nacque la prima di sei figli (l’ultimogenita è Anna). Nel 1886 inizio l’attività privata. Il termine psicoanalisi venne da lui utilizzato (e creato) per la prima volta nel 1896. Freud nel 1909 venne invitato negli Stati Uniti insieme allo psichiatra svizzero Carl Gustav Jung, all’ungherese Sándor Ferenczi e all’inglese Ernest Jones. Da qui nacquero le Cinque conferenze sulla psicoanalisi. L’ascesa al potere di Hitler nel 1933 rappresentò un problema per Freud, nonostante la fama ormai internazionale conquistata: il suo nome entrò nella lista di quegli autori le cui opere dovevano essere mandate al rogo. La situazione precipitò nel 1938, dopo l’annessione dell’Austria, tanto che quattro sorelle di Freud morirono nei campi di concentramento e la figlia Anna venne sequestrata, e poi rilasciata, dalla Gestapo. Lasciò così Vienna per Londra dove si rifugiò insieme alla moglie e alla figlia Anna e dove morì il 23 settembre 1939.

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Prefazione dell’Autore

PARTE PRIMA

  • I LAPSUS

PARTE SECONDA

  • IL SOGNO

PARTE TERZA

  • DOTTRINA GENERALE DELLE NEVROSI
  • NUOVA SERIE DELLE LEZIONI INTRODUTTIVE ALLA PSICOANALISI

La Salute dal Piede

La Salute dal Piede

I Piedi sono le “Basi” sulle quali Poggia il Nostro Benessere. Esercizi, Massaggi, Trattamenti, Cure

Autore/i: Lambertucci Rosanna

Editore: Red Edizioni

prima edizione.

pp. 112, nn. illustrazioni b/n, Como

Qualcuno ha detto che non pensiamo mai ai piedi perchè sono troppo lontani dalla testa. Forse non è così, ma certamente, di tutte le parti del corpo, i piedi sono i più dimenticati, sottovalutati, sacrificati. Eppure ci sorreggono per tutta una vita… eppure sono le “basi” del nostro star bene.

Questo libro ci propone di guardare ai nostri piedi con occhio diverso, ci invita alla loro scoperta come piccolo capolavoro di ingegneria, mostrandocene le numerose funzioni nel nostro organismo.

(Sapete, per esempio, che i piedi si comportano come “terminali” di quel complesso sistema che è il corpo umano?)

Questo libro insegna:

  • a scegliere le scarpe più adatte, a seconda dall’età, dell’attività e dello stile di vita
  • a lenire dolori e a prevenire stanchezza, pesantezza, problemi circolatori
  • a riconoscere e curare numerosi disturbi
  • a utilizzare al meglio i nostri piedi perchè il camminare diventi fonte di salute e ogni attività sia realmente efficace

Il Grande Libro dell’Aloe – Storia, Botanica, Composizione e Aspetti Farmacologici di una Pianta Leggendaria

Il Grande Libro dell’Aloe – Storia, Botanica, Composizione e Aspetti Farmacologici di una Pianta Leggendaria

Autore/i: Bassetti Alessandro; Sala Stefano

Editore: Edizioni Zuccari

quinta edizione italiana, introduzione degli autori.

pp. 192, nn. illustrazioni b/n, Trento

Questo testo dalla lettura facilitata ma esaustiva si propone di indagare il mito e la leggenda delle strabilianti proprietà terapeutiche dell’Aloe. Il percorso proposto si snoda attraverso la storia e la tradizione per approdare ad aun’analisi scientifica del fenomeno che evidenzia in modo inequivocabile l’efficacia e versatilità di questa famosa pianta carnosa. Dallo studio effettuato emerge chiaramente quanto, questa semplice pianta possa essere utile alla nostra salute, proponendosi di disintossicare il nostro corpo sia predisponendolo a stimoli terapeutici complementari sia apportando il corretto nutrimento per conseguire la soluzione alle principali patologie del nostro tempo.

Alessandro Bassetti nato a Trento nel 1970 ha sempre coltivato la sua profonda passione per la chimica e la botanica.
Diplomato in chimica industriale ha potuto crescere professionalmente come tecnico di laboratorio in seno ad una delle strutture della Provincia Autonoma di Trento.
Da alcuni anni ha associato alle sue competenze tecnico chimiche un percorso di consapevolezza fitoterapica frequentando corsi specialistici in erboristeria e scienze naturopatiche.

Stefano Sala proviene da una formazione scientifica acquisita presso l’Università di Ingegneria di trento.
Si iscrive a sociologia nel 1993 ed è in procinto di concludere gli studi allo scopo di completare la sua cultura scientifica con un apporto umanistico.
La passione e competenza nel settore delle medicine complementari lo hanno delle medicine complementari lo hanno visto numerose volte come ospite in importanti trasmissioni televisive e come autore di rubriche sul benessere olistico. Il suo impegno attuale è quello di intrapprendere una seria indagine sulle tecniche terapeutiche alternative così da restituire loro spessore e dignità.

Guerra Infinita, Guerra Ecologica – I Danni delle Nuove Guerre all’Uomo e all’Ambiente

Guerra Infinita, Guerra Ecologica – I Danni delle Nuove Guerre all’Uomo e all’Ambiente

Autore/i: Zucchetti Massimo

Editore: Editoriale Jaca Book

prima edizione, con contributi di Angelo Baracca, Mauro Cristaldi, Ivan Gržetić, Edoardo Magnone, Vito Francesco Polcaro, Carlo Pona, Silvana Salerno.

pp. 256, nn. figure b/n, Milano

Questo non è un libro facile. Non è piacevole. Contiene affermazioni forti e dati sconvolgenti: riguarda la guerra e i mezzi con la quale viene combattuta a quelli chimici, da quelli psicologici a quelli chimici, dalle armi mediatiche agli effetti dell’uranio impoverito. Riguarda scenari degli ultimi quindici anni e proietta un’ombra doppiamente minacciosa sul futuro se non dovessero prevalere giustizia e senso di responsabilità: il «riarmo» nucleare e la guerra ecologica.
I campi di battaglia sono quelli noti: dall’Iraq, alla Jugoslavia, all’Afghanistan, passando per altri luoghi in cui la guerra è stata chiamata intervento umanitario o operazione di polizia internazionale o libertà infinita.
Nella sua crudezza, il libro vuole rendere evidente quello che sfuma dietro la propaganda mediatica o ideologica, ovvero che la guerra usa ormai strumenti di distruzione di massa con effetti sempre più devastanti sulle persone, sulle popolazioni e sull’ambiente. Gli scopi delle nuove guerre non sono quelli nobili della civiltà o della democrazia, bensì il mantenimento e l’espansione del mondo occidentale e dei suoi standard di vita: di ciò noi tutti siamo responsabili.

Massimo Zucchetti (1961) è professore ordinario presso il Politecnico di Torino, dove insegna Impatto Ambientale dei Sistemi Energetici. Laureato in Ingegneria Nucleare, la sua formazione lo ha portato ad occuparsi di fusione termonucleare controllata, sicurezza nucleare, effetti delle radiazioni sull’uomo e sull’ambiente. È membro del «Comitato Scienziate e Scienziati contro la guerra» (www.scienzaepace.it).

Hanno collaborato con lui: Angelo Baracca, docente di Fisica, Università di Firenze; Mauro Cristaldi, docente di Anatomia Comparata e Citologia, La Sapienza di Roma; Ivan Gržetić, docente dell’Università di Belgrado; Edoardo Magnone, docente di Chimica e Chimica Industriale, Università di Genova; Vito Francesco Polcaro, ricercatore del CNR-IAF di Roma; Carlo Pona e Silvana Salerno, ricercatori dell’ENEA-Casaccia, Roma.

Un Complotto Nucleare – Il Caso Ippolito

Un Complotto Nucleare – Il Caso Ippolito

Autore/i: Barrese Orazio

Editore: Newton Compton Editori

prima edizione, prefazione di giorgio Tecce.

pp. 200, figure b/n n.t., Roma

Questa collana è destinata a chi si rivolge alla scienza ai suoi problemi, alle sue applicazioni per motivi di studio, di lavoro, di interesse culturale, cercando non solo di approfondire un settore ma volendo avere una visione interdisciplinare di un più vasto valore unitario. Fisica, biologia, geologia, chimica, matematica sono terre non più segnate da confini, ma regioni di un paese che ha sapientemente integrato le singole economie.
Scritti da autorevoli cultori, i volumi offrono al lettore un quadro aggiornato di specifici settori, con chiarezza e facilita di esposizione non disgiunte da rigore scientifico.

Può apparire anomala in una collana scientifica la presenza di un libro sul «caso Ippolito», su quello che venne definito lo scandalo nucleare e che in realtà fu un complotto politico, ispirato da ambienti economici, sostenuto ed alimentato da taluni settori accade- mici e della magistratura. L’anomalia è però soltanto apparente. Una cospicua parte del volume è dedicata, infatti, alla ricerca nucleare in Italia, dal dopoguerra al 1963. Inoltre il caso Ippolito, scoppiato nell’estate di quell’anno all’indomani della nazionalizzazione dell’energia elettrica e alla vigilia della costituzione del centro sinistra, è stato anche una sorta di processo politico, oltre che giudiziario, alla scienza, a quegli scienziati cioè che non credevano alla «neutralità» della ricerca. Il rifiuto della neutralità, che non è mai tale perché essa è comunque funzionale al potere politico ed economico, comporta il problema della collocazione. Tra l’interesse pubblico e quello dei monopoli Felice Ippolito scelse l’interesse pubblico e da ciò gli derivarono persecuzioni e carcere. Il libro ricostruisce questa drammatica vicenda che ha per protagonisti, oltre ad Ippolito, Giuseppe Saragat, Giovanni Spagnolli, Emilio Colombo, Girolamo Messeri, Giuseppe Togni, illustri scienziati, industriali elettrici e petrolieri. Vengono messi in luce i retroscena, le faide di governo, le manovre per impedire soluzioni politiche più avanzate, il groviglio di interessi, l’arroganza del potere, sullo sfondo di un ventennio di storia politica. E anche le conseguenze derivanti dal complotto: il blocco per dieci anni della ricerca nucleare mentre aumento vertiginoso dei consumi accresce a dismisura la dipendenza energetica dall’esterno.

Orazio Barrese è redattore Capo della redazione romana dell’«Ora» di Palermo. Si è occupato della storia politica di questo dopoguerra con tre volumi di diversa angolazione: «i complici: gli anni dell’antimafia» sul rapporto tra mafia e politica, «Mancini sul partito socialista e il Mezzogiorno, «Trent’anni di scandali da Fiumicino al Quirinale», scritto insieme a Massimo Caprara, sul sistema di potere della Democrazia Cristiana.

La Primavera Perduta

La Primavera Perduta

Titolo originale: Det forsømte forår

Autore/i: Scherfig Hans

Editore: U. Mursia Editore

presentazione di Merete Kjøller Ritzu, traduzione dal danese di Gianluca Citterio.

pp. 216, Milano

Pubblicato nel 1940, La primavera perduta è tra i romanzi danesi più letti della prima metà del nostro secolo ed è considerato, oltre che un classico, il capolavoro di Scherfig.
Sotto la «vernice» del romanzo giallo (la rievocazione dell’assassinio di un professore di liceo avvenuto 25 anni prima e la scoperta dell’assassinio), l’autore descrive con toni fortemente satirici gli effetti disastrosi che l’educazione autoritaria praticata in una scuola superiore provoca sulla personalità dei futuri cittadini. La fantasia degli alunni e il loro desiderio di conoscenza, quale che sia, vengono soffocati o trasformati in spirito di competizione. In sostanza Scherfig attacca in queste pagine un determinato tipo di scuola – quella borghese autoritaria ed elitaria – e vede al tempo stesso la scuola e la sua organizzazione come un fedele specchio della società, che pertanto viene messa sotto accusa insieme con l’educazione borghese in generale, permeata di ipocrisia e di perbenismo.

Hans Scherfig (1905-1979) nacque a Copenaghen in un ambiente prettamente borghese. Nel 1924 si iscrisse all’università, dove studiò materie letterarie e scienze naturali senza tuttavia terminare i corsi. Studiò inoltre pittura e venne conosciuto come pittore prima ancora di iniziare l’attività di scrittore. Nel 1932 si iscrisse al partito comunista danese e partecipò attivamente alla vita di partito. Nel 1933 pubblicò la sua prima opera, il polemico Che cosa impariamo nella scuola?, al quale seguirono i romanzi L’uomo morto (1937) e Il procuratore scomparso (1938); Idealisti (1945), scritto durante l’occupazione nazista, fu pubblicato dapprima in Svezia e dovette aspettare la fine della guerra per uscire in Danimarca. L’ultimo suo romanzo, Frydenholm (1962), denuncia il latente fascismo nella società liberale.

Moneta del Sogno

Moneta del Sogno

Titolo originale: Denier Du Rêve

Autore/i: Yourcenar Marguerite

Editore: Bompiani

prima edizione, prefazione dell’autore, traduzione Oreste Del Buono.

pp. 178, Milano

Moneta del sogno è un romanzo di Marguerite Yourcenar, pubblicato per la prima volta nel 1934. In seguito, nel 1959, l’autrice diede alle stampe una revisione del libro. È stato tradotto in 15 lingue, tra le quali il giapponese, il coreano e il turco. n Italia è stato pubblicato nel 1984, nella traduzione di Oreste Del Buono. Nel 1933 Marguerite Yourcenar soggiornò a Roma ed ebbe modo di assimilare, oltre agli aspetti peculiari della città, anche l’evolversi del clima politico. Da questa esperienza scaturì il romanzo Moneta del sogno, pubblicato in Francia nell’anno seguente. A distanza di venticinque anni, l’autrice volle ritornare sul testo e il risultato fu un ampliamento, oltre alla riscrittura di parti considerate poco incisive. Alla nuova edizione, l’autrice appose anche una prefazione. Perciò, dal 1959, la revisione dell’autrice fa testo, rispetto all’edizione originaria.
Roma, un giorno del 1933. È previsto un discorso pubblico del Dittatore Benito Mussolini. Una donna, Marcella Ardeati, organizza un attentato al dittatore, ma il suo gesto non è supportato da alcun altro. Sposata a un illustre medico, Alessandro Sarte, amica di un giovane rivoluzionario di origine russa, Massimo Jakovlev, adirata per la morte di un altro dissidente, Carlo Stevo, nonostante tutti i tentativi di dissuaderla, Marcella compie il suo gesto e così perde la vita. Ma prima del suo gesto e dopo, una moneta da 10 lire passa di mano in mano, mettendo in contatto (non sempre diretto) i numerosi personaggi, che ripensano ai momenti più importanti delle loro vite.

Marguerite Yourcenar è nata a Bruxelles nel 1903, da padre francese e madre belga. È cresciuta in Francia e vissuta in Italia, in Grecia, in Svizzera, stabilendosi infine negli Stati Uniti, sull’isola di Mount Desert. Dopo i romanzi Alexis Ou Le Traité du Vain Combat (1929), Le Coup de Grâce (1939), i poemi in prosa di Feux (1936), ha avuto la consacrazione ufficiale con il romanzo storico Mémoires d’Hadrien (1951). Nel 1958 ha vinto il premio Femina con L’oeuvre au noir. Altre opere importanti sono Souvenirs Pieux (1974), Archives du Nord (1977) e il saggio Mishima ou La Vision du Vide (1980), pubblicato da Bompiani. Prima donna nella storia dell’istituto, nel 1980 è stata eletta accademica di Francia, e nel 1983 ha figurato fino alle ultime ore come sicura vincitrice del Nobel.

Cultura Egemonica e Culture Subalterne – Rassegna degli Studi sul Mondo Popolare Tradizionale

Cultura Egemonica e Culture Subalterne – Rassegna degli Studi sul Mondo Popolare Tradizionale

Autore/i: Cirese Alberto Mario

Editore: Palumbo Editore

pp. 364, Palermo

Cultura egemonica e culture subalterne. Rassegna degli studi sul mondo popolare tradizionale è un manuale di demo-antropologia scritto da Alberto Mario Cirese ed edito da Palumbo nel 1971. L’opera offre una sintesi critica dei principali indirizzi nel campo degli studi demologici in Europa e in particolare in Italia, a partire soprattutto dal secolo XVI ai nostri giorni, informando sui numerosi e a volte radicali rivolgimenti di metodo, di prospettiva teorica e di tipi di interesse, come già prima elaborato da studiosi quali Paolo Toschi e Giuseppe Cocchiara. La prospettiva teorica proposta è fondamentalmente quella indicata da Antonio Gramsci nelle sue Osservazioni sul folclore nei Quaderni del carcere.

Questo volume, unico nel suo genere per l’ampiezza della prospettiva e la ricchezza dell’informazione, offre in maniera obiettiva e chiara una sintesi dei principali indirizzi nel campo degli studi demologici dal sec. XVIII, ma soprattutto dall’800, ai nostri giorni, nei quali si sono verificati numerosi e radicali rivolgimenti concettuali e di metodo in particolare fuori d’Italia ma con notevoli ripercussioni anche tra noi.
Lo svolgimento degli studi demologici italiani nei loro sviluppi interni e nei loro rapporti europei, dei quali il Cirese traccia un vivace ed essenziale profilo storico; l’ampia trattazione dei criteri e delle tecniche della documentazione e dell’analisi dei dati demologici; lo spazio dedicato alla bibliografia propongono questa nuova fatica di Cirese come strumento di consultazione e di lavoro, e per altro verso come un ripensamento critico della demologia sotto l’aspetto metodologico.

Alberto M. Cirese, dopo aver insegnato quindici anni nella Facoltà di Lettere di Cagliari e due in quella di Siena, tiene ora la cattedra di Antropologia culturale nella Facoltà di Lettere di Roma.
Per le Edizioni Palumbo ha pubblicato: La poesia popolare, Folklore e antropologia fra storicismo e marxismo, Cultura egemonica e culture subalterne. Presso Einaudi ha pubblicato due raccolte di saggi: Intellettuali, folklore, istinto di classe; Note su Verga, Deledda, Scotellaro, Gramsci e Oggetti, segni, musei: sulle tradizioni contadine.

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Notizia preliminare
Avvertenza sui rinvii interni, le indicazioni bibliografiche e le sigle

Quadro informativo generale

  • Premessa
  • Il concetto di cultura. L’etnocentrismo e l’esclusivismo culturale. La pluralità e la relatività delle culture. Cultura osservante e cultura osservata.
  • I dislivelli interni di cultura, gli studi demologici e la rappresentatività dei fatti folkloristici
  • Popolarità e popolo. Popolare e popolareggiante. Circolazione sociale dei fatti culturali, ascesa e discesa, folklorizzazione
  • Prospettive generali delle indagini demologiche: orientamento storico e orientamento sociologico; storicismo e naturalismo; taglio diacronico e taglio sincronico; punto di vista pancronico; livello simbolico e livello materiale o effettuale
  • Sguardo cronologico ai principali indirizzi di studio
  • Le denominazioni folklore, tradizioni popolari, demologia, etnografia o etnologia europee, demopsicologia
  • Indicazioni interdisciplinari
  • La dinamica culturale e i suoi processi
  • Qualche informazione ulteriore

Gli studi demologici in Italia: sviluppi interni e contatti europei

  • Premessa
  • Interessi antiquari e popolarismo romantico nel primo Risorgimento
  • Alcuni antecedenti europei e italiani
  • Le ricerche in Italia fino al 1848
  • Il predominio della poesia popolare negli anni dell’unificazione
  • Avanzamenti, ritardi e involuzioni tra il 1850 e il 1880
  • I continuatori idillici di Tommaseo
  • Realismo sociale e protesta meridionalistica: C. Tenca, C. Correnti, V. Padula
  • L’opera conclusiva della fase romantica: la *Storia* di E. Rubieri
  • La filologia di A. D’Ancona: canto lirico, poesia antica e drammatica popolare
  • La teoria del sostrato etnico: C. Nigra e la canzone epico-lirica
  • La poesia popolare antica e il rovesciamento conservatore del mito
  • Fuori dall’ambito della poesia popolare
  • Primi approfondimenti negli interessi di musica popolare tra il 1860 e il 1890

Fiabe e costumanze dell’ultimo Ottocento alla Prima guerra mondiale

  • Indirizzi europei e riflessi italiani
  • Nascita e crisi della demopsicologia: G. Pitré
  • Riviste, raccolte regionali, utilizzazioni letterarie
  • Linguistica, dialettologia e folklore. Le colonie alloglotte
  • Oltre l’orizzlonte di Pitrè: tematica scientifica e spunti sociali nel Congresso del 1911
  • Il folklore musicale delle fase positivistica

Crocianesimo e filologia tra le due guerre (e oltre)

  • Le nuove correnti europee: dagli indirizzi storico-geografici alla linguistica di Saussure
  • Problemi e figure degli studi italiani
  • M. Barbi e la sua raccolta di canti popolari
  • Poesia popolare e fiabe di fronte all’idealismo di B. Croce
  • Filologia, linguistica e geografia demologica: G. Vidossi e V. Santoli
  • Le ricerche etnomusicologiche tra l’attardamento teorico e l’avvio della ricerca sul campo

Indagini tradizionali e contatti con la realtà sociale nell’ultimo venticinquennio

  • Prosecuzioni e svolte
  • Il filone delle ricerche tradizionali
  • La nuova tematicasocio-culturale

Criteri e tecniche di documentazione e di analisi

  • Premessa
  • Tecniche d’indagine e concezioni generali
  • Indicazioni prelimari
  • Distinzione schematica tra collezione e trattamento, rilevamento e spoglio, documentazione e analisi
  • Legami tra le diverse operazioni e loro rapporti con le concezioni generali
  • Necessità di distinguere per unificare
  • La collezione dei dati: spoglio e rilevamento
  • Caratteristiche generali dello spoglio e del rilevamento
  • Lo spoglio e le sue fonti
  • Dal rilevamento approssimativo all’inchiesta specializzata
  • Il trattamento dei dati: documentazione e analisi
  • Osservazioni generali
  • La presentazione documentaria dei dati raccolti
  • Le analisi

Chiave dei rinvii bibliografici

Indice delle persone, dei titoli e delle sigle

Usi, Regole e Stili in Araldica – Scritto e Illustrato da Carl-Alexander von Volborth Membro dell’Académie Internationale d’Héraldique

Usi, Regole e Stili in Araldica – Scritto e Illustrato da Carl-Alexander von Volborth Membro dell’Académie Internationale d’Héraldique

Autore/i: von Volborth Carl-Alexander

Editore: Fratelli Melita Editori

introduzione dell’autore, traduzione di Daniela Tolozzi e Iohn Andrea Magnavacca, collana: I Dioscuri.

pp. 228, nn. ill. a colori e in b/n, La Spezia

Sommario:

Introduzione
Un immaginario stemma araldico

  • Introduzione figurata
  • Smalti
  • Pellicce
  • Lo scudo
  • Insegne
  • Elmo, cimiero e svolazzi
  • Blasone
  • Sostegni
  • Concessioni
  • Differenze e discendenze
  • Disposizione delle armi
  • Armi di cittadini
  • Nobiltà minore, nobiltà del continente non titolata, cavalieri e baronetti
  • Nobiltà titolata
  • Principi, duchi, re e imperatori
  • Armi di corporazioni
  • Ordini religiosi di cavalleria
  • L’araldica nella Chiesa cattolica romana
  • L’araldica nella Chiesa d’Inghilterra
  • Stemmi
  • Riconoscimenti

Indice di nomi, armi e divise
Bibliografia