Libri dalla categoria Percezioni Extrasensoriali
Lo Spirito del Fiore • Fushikaden – Insegnamenti Classici sull’Arte del Nō
Titolo originale: The Flowering Spirit
Autore/i: Zeami Motokiyo
Editore: Edizioni Mediterranee
prima edizione, a cura di William Scott Wilson, nota introduttiva di Bruno Ballardini, traduzione Milva Faccia, collana: Sapere d’Oriente n° 10.
pp. 168, ill. in b/n, Roma
Il volume presenta la traduzione del Fushikaden, che è sempre stato una sorta di bibbia – per secoli rimasta segreta – per gli attori del Nō, fin da quando Zeami Motokiyo perfezionò il genere drammatico e scrisse per esso numerose note. Il Nō è una forma drammatica composta in sostanza da mimo o recitazione, canto poetico e musica, eseguiti su un palcoscenico del tutto disadorno, a eccezione di quattro colonne e la raffigurazione di un grande albero di pino sullo sfondo. Per alcuni drammi possono esservi dei semplici arredi scenici, ridotti agli elementi essenziali e raffinati al punto da costituire mere suggestioni. Tale minimizzazione costituisce l’essenza della stessa rappresentazione drammatica. Tutte le complicazioni non necessarie vengono eliminate e la presenza principale di fronte allo spettatore è una non-presenza, uno spazio e un tempo vuoti. È per questo che qualsiasi parola, movimento o suono – per quanto lieve – assume una rilevanza straordinaria. I samurai di alto rango praticavano la recitazione, la danza e il canto del Nō con sincero entusiasmo, poiché lo collegavano in parte alla perfezione di una cultura superiore e in parte allo studio del Buddhismo Zen, e talvolta perfino all’arte della spada. Ancor oggi, il Fushikaden viene letto con molta assiduità, confermando con la sua stessa brevità l’affermazione secondo cui “lo studio del NŌ è in realtà lo studio della cultura giapponese in generale”. L’attore e drammaturgo Motokiyo Zeami è stato descritto da Donald Keen come “la figura più grande nella storia del teatro del Nō”. Oltre a meravigliosi capolavori per il teatro, Zeami scrisse sedici saggi che espongono le sue teorie sull’arte del Nō. All’inizio si trattava d’insegnamenti segreti, ma più tardi diventarono appannaggio dei più alti gradi della classe dei samurai, e furono resi pubblici soltanto all’inizio del Ventesimo secolo. Il Fushikaden, scritto più di seicento anni fà, è il più conosciuto di questi trattati. Preede la traduzione di questo classico un’introduzione dettagliata – a cura di William Scott Wilson – del contesto storico e delle principali caratteristiche del Nō. Il volume comprende anche una nuova traduzione di uno dei drammi più belli di Zeami, Atsumori, il racconto poetico e commovente della morte di un giovane guerriero e della redenzione della sua anima attraverso le preghiere del vecchio ed esperto avversario che gli ha tolto la vita.
Motokiyo Zeami (1363-1443) è stato un attore e drammaturgo giapponese, teorico dell’era Muromachi (1333-1568) e pensatore illustre. Zeami rese il teatro Nō un’importante forma teatrale; ne fissò la forma e il canone artistico sia sul piano della recitazione sia su quello della struttura drammaturgica e della scenografia.
Nota introduttiva di Bruno Ballardini
Prefazione
Introduzione
Fushikaden di Zeami
Prologo
Capitolo primo: La pratica e l’età
- Sette anni
- Dodici o tredici anni
- Diciassette o diciotto anni
- Ventiquattro o venticinque anni
- Trentaquattro o trentacinque anni
- Quarantaquattro o quarantacinque anni
- Oltre i cinquant’anni
Capitolo secondo: La recitazione
- Donne
- Vecchi
- Il volto senza maschera
- Pazzi
- Monaci buddhisti
- Ashura
- Dèi
- Demoni
- Cinesi
Capitolo terzo: Domande e risposte
Capitolo quarto: Questioni riguardante gli dèi
Capitolo quinto: In lode dei profondi principi
Capitolo sesto: La coltivazione del fiore
Capitolo settimo: Tradizioni orali
Glossario
Atsumori di Zeami
Bibliografia
Ibsen – Le Opere Teatrali più Acclamate ed Universalmente Conosciute del Grande Norvegese
Autore/i: Ibsen Henrick Iohan
Editore: Società Editrice Torinese
prima edizione, vari traduttori diversi per ogni opera, illustrazioni: foto dell’Autore scattata da Nyblin – Piccola caricatura, sempre dell’Autore, di Gullbransonn al frontespizio.
pp. XXXI-992, Torino
Sommario:
- LA COMMEDIA DELL’AMORE
- BRAND
- PEER GYNT
- LE COLONNE DELLA SOCIETÀ
- CASA DI BAMBOLA
- SPETTRI
- UN NEMICO DEL POPOLO
- L’ANITRA SELVATICA
- ROSMERSHOLM
- LA DONNA DEL MARE
- EDDA GABLER
- IL COSTRUTTORE SOLNESS
- IL PICCOLO EYOLF
- GIAN GABRIELE BORKMANN
- QUANDO NOI MORTI CI DESTIAMO
Bibliografia
La Bellezza Secondo Natura
500 ricette cosmetiche da preparare in casa con fiori, erbe e foglie
Autore/i: Berti Lena
Editore: Edizioni Paoline
unica edizione, presentazione di Diego Dalla Palma, disegni di Ernesto Cattoni, fotografie di Angelo Bertotti.
pp. 240, nn. ill. a colori e b/n, Cinisello Balsamo (Milano)
«Questo libro – nuova enciclopedia della bellezza pulita – è una minuziosa ricerca di verità nel vasto mondo cosmetico; è il meglio dell’esperienza, oltre il pressapochismo di troppa pseudodivulgazione; è la risposta ad ogni tipo di problema cosmetico-erboristico ed estetico: cosmetici da preparare in casa, consigli sulle piante e le erbe, la loro raccolta, essiccazione, conservazione, il loro uso pratico, facili indicazioni per analizzare il proprio tipo di pelle, cura del corpo e dei capelli, argomenti importantissimi come il sonno, la dieta e le tisane, alleati della bellezza, fino allo stuzzicante mondo dei profumi.
In ogni riga l’Autrice dimostra d’aver capito che la cosmesi è un mondo affascinante ma serio, utile a tutti per sentirsi ed essere migliori. È un libro utilissimo anche per gli uomini: una “spremuta di esperienza” da sorseggiare con piacere in ogni stagione». (Diego Dalla Palma)
Lena Berti, torinese di nascita, milanese d’adozione, da quindici anni è responsabile della rubrica di bellezza di Famiglia Cristiana, settimanale leader tra i «familiari» d’Italia.
Appassionata di cosmesi, ha condotto ricerche sulle testimonianze più lontane, riscoprendo inedite ricette dall’antichità. Ha completato la sua preparazione professionale, nel campo dell’estetica, con frequenti stages all’estero, particolarmente a Parigi e a Grasse, capitale del profumo. Vivace stimolo alle sue ricerche è il costante dialogo con le lettrici della sua rubrica, perle quali mantiene una fitta e feconda corrispondenza.
Questo libro non può esaurire tutte le richieste che sempre invadono la sua scrivania, ma vuol essere un punto fermo delle ricerche sinora effettuate, e, nello stesso tempo, un pratico manuale di consultazione in grado di risolvere i piccoli grandi problemi di ogni giorno relativi al capitolo salute e bellezza.
Il Mio Erbario di Bellezza
Autore/i: Mességué Maurice
Editore: Arnoldo Mondadori Editore
prima edizione, traduzione di Maria Broletti.
pp. 298, 17 illustrazioni a colori f.t., Milano
Dedico questo Erbario di bellezza ai fiori che prediligo, le rose. Sono sempre state presenti nei momenti decisivi della mia vita. I colori dei loro petali hanno sempre affascinato i miei occhi.
Il loro profumo ha sempre deliziato le mie narici. Le loro virtù terapeutiche sono preziose. Utilizzate con intelligenza, le rose hanno davvero il potere di rendere belli. Per i poeti, anzi, simbolizzano la bellezza medesima. (Maurice Mességué)
Maurice Mességué ha ereditato dal padre, un contadino del Gers, quell’arte di curare e guarire con le erbe che gli ha dato notorietà mondiale. Sindaco di Fleurance, piccolo paese agricolo del Sud della Francia, vi ha creato un laboratorio per la raccolta, la conservazione e la vendita delle erbe medicamentose. Suoi libri pubblicati in edizione Mondadori: Uomini erbe salute (1974), Impariamo di nuovo ad amare (1975), Ha ragione la natura (1976), Il mio erbario (1976), Una vita di battaglie (1978).
Il Segreto Eterno
Autore/i: Collier Robert
Editore: Edizione Minerve
introduzione di Gordon Collier, traduzione di Emanuele Giuliano.
pp. 308, Milano
Dall’introduzione di Gordon Collier:
«”Il mondo è vostro se possedete il segreto degli antichi”
Potete ottenere dalla vita tutto ciò che desiderate: denaro, posizione elevata, onori, tempo libero per viaggiare, per studiare, per distrarvi, l’amore di tutti gli esseri che vi sono cari, in una parola quanto c’è di buono nella vita, quando avrete conosciuto i Segreti degli Antichi e avrete preso coscienza del vostro onnipotente IO Interiore.
Voi, soltanto voi siete il vero padrone del vostro Destino: La CAPACITÀ di diventare ciò che desiderate, di ottenere dalla vita ciò che volete, di attuare gli scopi perseguiti, questa CAPACITÀ sonnecchia in fondo a voi stessi, pronta a svegliarsi ad un vostro richiamo. Basta invocarla e metterla in atto. COME riuscirvi è appunto quanto quest’opera si propone di insegnarvi. Gli psicologici di tutto il mondo sono concordi nel riconoscere l’onnipotenza dello SPIRITO. Potete diventare quello che il vostro spirito ha deciso che sarete. Potete evitare di essere malato, disgraziato, sfortunato.
Non siete un volgare oggetto su questa terra. Non siete neppure una bestia da soma destinata a passare la propria vita in un lavoro ingrato, al solo scopo di far fronte a delle scadenze mensili.
William James, il celebre psicologo di Harvard, riteneva che l’uomo medio sfrutta soltanto il 10% delle effettive capacità possedute potenzialmente dal suo spirito. Pensate dunque: solo il 10%.
Esso è circondato da infinite ricchezze e non sa come impossessarsene. Nonostante le possenti forze che sonnecchiano in lui, si contenta di condurre ogni giorno una misera, oscura vita – mangiare, dormire, lavorare – camminando faticosamente attraverso un’esistenza cupa e monotona. Eppure, tutto nella Natura 10 incita a svegliarsi ed a scuotere il giogo.
Voi siete uno dei signori della Terra, detentore d’un potere potenziale illimitato. C’è in voi una forza che, saggiamente sfruttata e diretta, può farvi uscire dal binario della mediocrità e mettervi nel numero degli Eletti della Terra – UOMINI D’AZIONE, PENSATORI, CAPI. Dipende soltanto da voi trarre vantaggio da quella eredità troppo spesso ignorata che è il vostro SPIRITO onnipotente.[…]»
Iniziazione alla Voceterapia
La voce educa la mente e il corpo canta
Autore/i: Romano Francesca
Editore: Edizioni Mediterranee
prefazione di Vezio Ruggieri, disegni di Angela D’Alessandro.
pp. 160, 10 disegni b/n, Roma
Un manuale che insegna a ritrovare o a scoprire la propria voce, a parlare con un timbro piacevole, a cantare incantando, eliminando difficoltà, limiti, esercizi avvilenti, traumi e anche mutismi. Le logoterapie e le tecniche di educazione alla parola e al canto si sono dimostrate non risolutive. Infatti, non è stato mai possibile rimuovere certi impedimenti psicofisici alla corretta emissione del suono vocale mediante esercitazioni circoscritte all’apparato orale e respiratorio. Da un’osservazione casuale Francesca Romano ha intuito la soluzione teorica alle problematiche legate alla parola e al canto, e ha messo a punto alcune pratiche innovative ed efficaci per utilizzare appieno le potenzialità del corpo, cassa di risonanza della voce umana. Ha scoperto che il limite dei metodi tradizionali risiede nell’impostazione di partenza: imporre con costante sforzo di volontà le tecniche di perfezionamento. E prova l’esatto contrario: la sonorità fisica, liberata da contrazioni e costrizioni, può esprimere appieno tutte le sue potenzialità. Non educare il corpo, lasciare invece che esso liberi la mente. La descrizione dettagliata degli esercizi pratici proposti in questo libro è illuminante ed è sostenuta da continui richiami storico-scientifici che li giustificano e indicano dei possibili percorsi di approfondimento. Si tratta di pratiche tra loro eterogenee che attingono a principi teorici elaborati in diverse epoche e latitudini.
Francesca Romano diplomata in canto presso il Conservatorio di S. Cecilia di Roma. Ha cantato sia come solista che in gruppi da camera e ha lavorato come attrice in teatro e alla televisione. Ha seguito, inoltre, studi universitari di psicologia e sociologia e ha conseguito il master in Arti-terapie alla Lumsa di Roma. Didatta della voce e del canto, con particolare attenzione ai processi pedagogici e trasformativi, collabora con diverse università e con centri di riabilitazione psico-motoria e del linguaggio. Ha all’attivo numerosi articoli sulla voce e il canto pubblicati su riviste specializzate e su siti web.
Guida all’Italia Ebraica
Autore/i: Sacerdoti Annie
Editore: Casa Editrice Marietti
prima edizione, premessa e introduzione dell’autrice, prefazione di Tullia Zevi, con la collaborazione di Luca Fiorentino.
pp. 384, nn. ill. b/n, Genova
49 itinerari nell’«ltalia ebraica»: non solo nelle «capitali» dell’ebraismo italiano di ieri e di oggi (Roma, Milano, Venezia, Torino, Padova…), ma anche in città e borghi che più difficilmente rivelano al viaggiatore – che già non sappia che cosa vuol trovate – l’intensa presenza ebraica nei secoli. Le scoperte sono maggiori al centro e al nord. Nel sud e nelle isole comunità fiorenti sin dagli inizi dell’era volgare scomparvero definitivamente con la cacciata imposta dagli spagnoli o si mimetizzarono, per quel che rimaneva, nel fenomeno del marranesimo.
Nelle città più piccole o nascoste si celano autentici tesori d’arte (è il caso del barocco delle sinagoghe piemontesi); altre volte, lungo le strade delle «condotte» si trovano luoghi in abbandono, devastati dall’incuria o dalle trasformazioni. Un patrimonio artistico che va ritrovato soprattutto negli interni, perché troppo spesso gli ebrei furono costretti a non lasciar trapelare nulla dei propri luoghi di culto. Solo dopo l’emancipazione, infatti, l’arte e l’architettura ebraiche affermano con orgoglio la loro identità ed esistenza. In precedenza, i rapporti con la contemporanea arte italiana escludono le «arti maggiori»: gli artisti e la committenza ebraica preferiscono l’arredo, l’ornamento o il cesello dell’oggetto rituale.
Gli itinerari si dispongono su più piani di scoperta e di lettura: ritrovano ciò che vive, ciò che sopravvive, oppure ciò che è scomparso; ma c’è un altro percorso possibile: ritrovare quello che la cultura italiana, specialmente del nostro secolo, deve alla cultura ebraica; per rimanere solo sul piano delle suggestioni letterarie, si può ritornare nel Piemonte di Primo Levi o Natalia Ginzburg, nel ghetto di Roma raccontato da Elsa Morante, nella Ferrara di Giorgio Bassani o, soprattutto, nella Trieste di Umberto Saba e Italo Svevo.
Come nella storia d’Italia – che è storia regionale, sincronicamente impercorribile -, esistono molte anime e culture nell’ebraismo italiano: fornire una prima «guida pratica» d’insieme è il compito che il volume si è prefisso.
Annie Sacerdoti è nata a Napoli, dove si è laureata in scienze politiche. Ha insegnato per diversi anni, è pubblicista e redattrice del mensile d’informazione ebraica «Shalom». Ha curato nel 1983 per la Rai-Tv il documentario: «Gli ebrei in Lombardia. Cinque secoli tra il Ticino e il Mincio». Vive e lavora a Milano.
Luca Fiorentino, nato a Roma nel 1954, ingegnere, è collaboratore del quotidiano «Il manifesto». Nel 1972-73 ha diretto il giornale «Ha-tikwà», organo della federazione giovanile ebraica. Dal 1981 si occupa di beni culturali ebraici.
I Quadranti del Cashflow – Guida per la Libertà Finanziaria
Titolo originale: The Cashflow Quadrant
Autore/i: Kiyosaki Robert T.; Lechter Sharon L.
Editore: Piero Gribaudi Editori
introduzione dell’autore, traduzione di Daniele Ballarini.
pp. 312, nn. illustrazioni b/n, Milano
Questo libro spiega perché alcune persone lavorano meno, guadagnano di più, pagano meno tasse e si sentono finanziariamente più sicure di altre.
Vi siete mai chiesti…
- Qual è la differenza tra un dipendente e un titolare d’impresa?
- Perché alcuni investitori si arricchiscono rischiando poco mentre la maggioranza giunge appena al pareggio?
- Perché gran parte dei dipendenti passa da un lavoro all’altro mentre altri lasciano il lavoro per costruire imperi finanziari?
I quadranti del Cashflow è stato scritto per te se sei pronto a…
- Andare oltre l’idea del posto fisso e cominciare a scoprire la tua strada verso la libertà finanziaria
- Operare profondi cambiamenti professionali e finanziari nella tua vita
- Prendere il controllo del tuo futuro finanziario
“Il motivo principale per cui le persone hanno preoccupazioni finanziarie è perché hanno passato tanti anni a scuola, ma non hanno imparato nulla sui soldi. Il risultato è che le persone imparano a lavorare per il denaro… ma non imparano mai a far lavorare il denaro per loro”. (Robert Kiyosaki)
Rosert Kiyosaki ha insegnato e cambiato il modo di pensare sul denaro di 10 milioni di persone in tutto il mondo. Con posizioni che spesso contrastano con le abitudini consolidate, ha guadagnato la sua reputazione di chiarezza, irriverenza e Coraggio. È considerato in tutto il mondo come appassionato promotore dell’istruzione finanziaria.
Introduzione – In quale quadrante siete? È quello giusto per voi?
Parte I – Quadranti dei cashflow
- Capitolo I – «Perché non ti trovi un lavoro?»
- Capitolo II – Quadranti diversi… Persone diverse
- Capitolo III – Perché le persone scelgono la sicurezza invece della libertà
- Capitolo IV – Tipi di sistemi
- Capitolo V – I sette livelli degli investitori
- Capitolo VI – Denaro non si vede con gli occhi
Parte II – Tirare fuori il meglio di sé
- Capitolo VII – Diventare quello che sei
- Capitolo VIII – Come faccio a diventare ricco?
- Capitolo IX – Siate la banca, non il banchiere
Parte III – Come diventare “T” e “I” di successo
- Capitolo X – Fare piccoli passi
I Sette passi per trovare la vostra corsia finanziaria veloce
- Capitolo XI – Primo passo: è ora di occuparvi dei vostri affari
- Capitolo XII – Secondo passo: prendere il controllo del vostro cashflow
- Capitolo XIII – Terzo passo: sapere la differenza tra rischio e rischioso
- Capitolo XIV – Quarto passo: decidere che tipo di investitore volete essere
- Capitolo XV – Quinto passo: cercare dei mentori
- Capitolo XVI – Sesto passo: trasformate te delusioni in vostri punti di forza
- Capitolo XVII – Settimo passo: il potere del credere
- Capitolo XVIII – Riassumendo
Prospetto per l’arricchimento rapido
Letture consigliate
Audiocassette consigliate
Gli autori
Nello Specchio di Psiche
Autore/i: Donfrancesco Francesco
Editore: Moretti & Vitali Editori
pp. 160, nn. ill. b/n, Bergamo
“La conoscenza di cui qui si parla non è luminosa, è umbratile, e i limiti ne sono incerti. Non si presenta infatti come uno svelamento, che avviene se si dissolve l’opacità dei fenomeni; sembra piuttosto una luminescenza, che emana da quei margini dove il visibile sfuma nel suo fondo oscuro, invisibile”.
Presentata in apertura del libro, questa tesi viene svolta, o meglio rappresentata, attraverso successivi capitoli, dedicati a un’interpretazione del pensiero di Jung e di Hillman, al ritorno dell’Io immaginale e alla coscienza del fallimento, alla cura dell’anima ferita come è riflessa nella pittura di Music e alla nostalgia di un maestro che sia mediatore della vita interiore.
Manuale dell’Argilla
Autore/i: Ferraro Giuseppe
Editore: Macro Edizioni
nuova edizione aggiornata, presentazione, introduzione e premesse dell’autore.
pp. 128, ill. a colori e b/n, Cesena (FC)
L’argilla è fonte di benessere grazie alle sue straordinarie qualità curative e cosmetiche.
È, infatti, uno dei rimedi naturali più potenti dalle innumerevoli proprietà terapeutiche riconosciute da secoli: dalla gastrite all’emicrania, dalla menopausa al raffreddore, dall’acne alla cellulite, sono tantissime le patologie per le quali è possibile servirsi di questa poliedrica sostanza naturale.
Ma non solo: l’argilla è un valido presidio cosmetico nella cura e bellezza di pelle, capelli, viso e seno.
Ne Il Manuale dell’Argilla Giuseppe Ferraro, uno dei più importanti conoscitori di questo straordinario rimedio, presenta in maniera chiara e approfondita le sue eccezionali proprietà, ne delinea l’origine, la composizione e il fondamentale ruolo che la medicina naturale le assegna.
L’Argilla, potente medicina naturale dalle numerose proprietà terapeutiche, rappresenta da secoli un rimedio prezioso, semplice da utilizzare, economico e facile da reperire, per la cura di numerosi disturbi.
Dalla gastrite all’emicrania, dalla menopausa al raffreddore, dall’acne alla cellulite, sono tantissime le patologie per le quali è possibile servirsi di questo sedimento di minerali.
Giuseppe Ferraro in questa nuova edizione, frutto di esperienze e di osservazioni condotte in questi ultimi anni sui comportamenti dell’argilla sul piano cosmetico e su quello del benessere, presenta in modo semplice e chiaro le proprietà curative, ne delinea l’origine, la composizione e il fondamentale ruolo che la medicina naturale le assegna.
Si tratta di un vero e proprio prontuario terapeutico di immediata consultazione, organizzato in ordine alfabetico e completo di posologie, modalità e tempi di applicazione o assunzione, arricchito inoltre da un intero capitolo dedicato all’argilla come valido presidio cosmetico nella cura e bellezza di pelle, capelli, viso e seno.
Giuseppe Ferraro si è laureato in Scienze Biologiche all’Università di Milano. Ha seguito i corsi di agopuntura energetica cinese, di macrobiotica, di erboristeria, di shiatzu. Da molti anni coltiva lo studio dell’Antroposofia, la scienza dello spirito fondata da Rudolf Steiner, con particolare riferimento alla Medicina e alla Farmacologia antroposofica.
Socio e fondatore della SOFAI (Società Farmacisti Antroposofici Italiani).
Fondatore della Società Argital la quale ha come scopo lo studio e la produzione di prodotti a base d’Argilla.
La Psicologia della Forma
Titolo originale: Gestaltpsychologie
Autore/i: Katz David
Editore: Bollati Boringhieri Editore
introduzione di Cesare L. Musatti, traduzione Enzo Arian, collana: Serie Scientifica n° 179.
pp. 212, ill. in b/n n.t., Torino
Il volume offre una valida introduzione ai problemi della psicologia della forma, alle ricerche e alle varie ipotesi che hanno accompagnato lo sviluppo degli studi sui processi della percezione, a partire dai fenomeni ottici. Katz analizza la Gestaltpsychologie in tutti i suoi campi di applicazione e nel suo significato generale metodologico e teoretico, indicandone da un lato i risultati positivi e il significato progressivo, e dall’altro sottolineando i problemi che restano ancora insoluti. Nella sua introduzione, Musatti confronta le posizioni di Katz con quelle degli altri studiosi che si sono occupati di psicologia della forma e delinea gli sviluppi della ricerca in Italia e all’estero, facendo notare come “certi leggi fondamentali della percezione, enunciata a suo tempo dagli psicologi della gestalt, abbiano una stretta corrispondenza con osservazioni che, nel corso della loro attività creativa, fanno (e hanno sempre fatto) disegnatori, pittori e scultori, e con le tecniche che essi stessi hanno corrispondentemente elaborato”.
David Katz(1884-1953), formatosi a Gottinga, Monaco e Berlino, prima nel campo delle scienze naturali e della matematica, poi in quello della psicologia, fu assistente universitario a Gottinga fino al 1919 finché divenne professore di psicologia all’università di Rostock, dove rimase fino al 1933. All’avvento di Adolf Hitler, emigrò in Inghilterra e poi in Svezia, ove divenne direttore dell’Istituto di Psicologia dell’Università di Stoccolma, insegnandovi dal 1937 al 1951. Ha lasciato una traccia profonda negli studi di psicologia generale, ove vastissimo fu il suo campo d’interesse.
Introduzione
- Psicologia atomistica e psicologia della forma
- Le sensazioni pure. L’ipotesi della costanza. Costanza percettiva
- La plasticità dei processi motori nell’organismo
- Digressione sul metodo fenomenologico
- La psicologia delle percezioni
- Le leggi della forma o configurazione(Gestalt)
- La legge della vicinanza
- La legge dell’eguaglianza
- La legge della “forma chiusa”
- La legge della “curva buona” o del “destino comune”
- La legge del moto comune
- La legge dell’esperienza
- quali fenomeni sono compresi nel concetto di forma o configurazione?
- La “pregnanza” della forma
- Propietà di forme o configurazioni
- La teoria del campo e la teoria macchinistica
- La dottrina delle forme fisiche e dell’isomorfismo
- Il concetto dinamico dello spazio
- Sui rapporti tra riflessi propriocettivi e azioni volontarie: un problema motorio della psicologia della forma
- Le leggi strutturali (GestaltGesetze) della cinestesi
- La selezione istintiva degli alimenti, un esempio dell’autoregolazione dinamica dell’organismo
- Modificazione strutturale attiva (Ungestaltung) di forme o configurazioni
- La comprensione della vita allopsichica. Il problema del valore significativo
- La psicologia del pensiero
- L’essenza della psicologia della forma
- Fenomeni mnestici
- Le leggi strutturali del lavoro mentale
- La trasposizione delle forme d’azione
- Volontà e sentimento. Alcune osservazioni pedagogiche
- Psicologia medica
- Psicologia degli animali
- Psicologia infantile
- Psicologia etnologica
- ancora sulla psicologia atomistica e sulla psicologia della forma
Bibliografia
Il Gioco degli Occhi – Storia di una Vita (1931-1937)
Titolo originale: Das Augenspiel Lebensgeschichte 1931-1937
Autore/i: Canetti Elias
Editore: Adelphi Edizioni
quinta edizione, traduzione di Gilberto Forti, Biblioteca Adelphi 161, in copertina: Caffè viennese.
pp. 392, Milano
All’inizio di questo libro, il terzo della sua autobiografia, Canetti ci appare circondato dai relitti fumanti del rogo in cui sono stati distrutti i libri di Kien, il protagonista di “Auto da fé”. Attorno a sé, vede il deserto e un’incombente rovina. Poi, a poco a poco, la scena ricomincia a popolarsi, e le figure che vi si mostrano sono memorabili. Innanzitutto Hermann Broch, che ci viene incontro come «un uccello, grande e bellissimo, ma con le ali mozze». Poi Hermann Scherchen, l’infaticabile direttore d’orchestra «sempre alla ricerca del nuovo». Poi Anna Mahler, figlia del compositore, con la quale Canetti intreccia un complesso rapporto amoroso. Poi lo scultore Fritz Wotruba, irruento e selvaggio, come «una pantera nera che si nutrisse di pietra». Infine Musil, «sempre in armi, pronto alla difesa e all’attacco», nel suo totale isolamento; e Alban Berg, che si espone al mondo nella sua totale gentilezza d’animo, mentre un lieve cenno di ironia gli sfiora la bocca. E, ogni volta, in questi ritratti in movimento, avvertiamo lo straordinario dono fisiognomico di Canetti. Un gesto, un modo di respirare, un accento, una reticenza, tutto diventa cifra di una figura, emblema di un qualcosa di unico, che però svela un tratto della natura di cui siamo fatti. Dietro a quel dono riconosciamo una fonte inesauribile dello scrittore Canetti: la sua «passione per le persone». A mano a mano che si delineano i profili delle figure, risalta anche, come una presenza palpabile, lo sfondo: Vienna. Di questa città, vista nei suoi ultimi anni di grandezza, nessuno ha saputo tracciare un ritratto altrettanto preciso e affascinante. Come la Vienna dell’”Uomo senza qualità”, sull’orlo della prima guerra mondiale, questa di Canetti, negli anni che precedono l’annessione nazista, è un sistema di orbite planetarie, dove conducono esistenze parallele alcune forme pure ed estreme del vero e del falso. Per Canetti, il vero erano sei o sette persone che «seguivano una propria strada e non se ne lasciavano distogliere da nessuno». Il falso era un fitto «gracidio di rane», che proveniva da un mondo culturale pieno di vanità e di sapienza mondana, prodigiosamente abile nel giocare le sue carte e insieme inconsistente nel suo ultimo fondo. In questi anni, Canetti attraversa tutte queste orbite incompatibili e qui le descrive con la trascinante immediatezza del romanziere. Ma il vero centro di questo sistema, il suo Sole, è una singola persona, il dottor Sonne, che vuole dire appunto «sole». Osservato per lungo tempo ai tavoli del Café Museum, poi conosciuto e ammirato, quest’uomo che «parlava come Musil scriveva» diventa a poco a poco il centro di gravità nella vita di Canetti, un’ombra benefica, un «invisibile» Sarastro. A differenza dei tanti che si gonfiano e che si agitano, Sonne non ha, apparentemente, un’opera a cui dedicarsi e non si lascia prendere dall’eccitazione. Parla di tutto fuorché di sé, e ogni volta la sua parola illumina quella singola cosa che cade sotto il suo sguardo. In una città sonnambolica e straparlante, è colui che veglia, come la luce discreta e solitaria dietro una finestra, di notte. Col personaggio di Sonne, Canetti ha svelato uno dei suoi segreti e costruito una grande figura romanzesca. Ma non soltanto questo: ha trovato l’occulto punto di equilibrio da cui osservare i rotanti astri viennesi, che solo da quel punto diventano pienamente percepibili.
Elias Canetti (1905-1994). Scrittore di lingua tedesca. Nato in una famiglia di ebrei sefarditi, ebbe come lingue materne l’antico spagnolo e il bulgaro. Lettore molto precoce, nel 1911 si stabilì a Manchester con la famiglia e lì imparò l’inglese. Dopo la morte improvvisa del padre, nel 1912, si attaccò fortemente alla madre che divenne la figura dominante della sua educazione intellettuale. A Vienna (1913) e poi a Zurigo (1916) conquistò la quarta lingua: il tedesco, a cui poi sarà sempre fedele come scrittore. Nel 1921 fu a Francoforte e nel 1924 a Vienna, per volere della madre e dello zio cominciò a studiare chimica. Si laureò ma non fece mai il chimico poichè sin dall’infanzia aveva deciso che poteva essere soltanto uno scrittore.
Del 1932 è la commedia caricaturale Nozze, con personaggi smodatamente avidi di denaro e di sesso; del 1935 il suo primo e unico romanzo L’accecamento (che nell’edizione italiana del 1967 prenderà il titolo Auto da fè), che racconta la storia di un intellettuale, il professor Kien, ossessionato fin dall’infanzia dal desiderio di leggere tutto, che muore nel rogo dei suoi centomila volumi. Il romanzo doveva essere il primo di un ciclo di sette, ognuno dei quali imperniato sulla figura di un monomaniaco.
Nel 1938 lasciò Vienna e si stabilì a Londra. Qui iniziò a lavorare alla monumentale ricerca Massa e potere che lo impegnò per vent’anni e il cui primo (e unico) volume uscì nel 1960. Canetti ha indagato il potere e la massa in un modo unico e personalissimo e l’opera si colloca tra il saggio e la divagazione fantastica.
Il 1952 fu l’anno di due commedie, Commedia della vanità e Le vite a scadenza. Gli anni successivi videro un ritorno alla critica e alla letteratura. Uscirono allora, tra gli altri, i saggi Potere e sopravvivenza (1972), La coscienza delle parole (1975), Il Cuore segreto dell’orologio (1987), La tortura delle mosche (1992). Scrisse poi la sua autobiografia, primo grande successo, dalla quale videro la luce i volumi: La lingua salvata (1977), La fiaccola nell’orecchio (1980, edita in italiano con il titolo Il frutto del fuoco) e Il gioco degli occhi (1985).
Nel 1981 Canetti ricevette il Premio Nobel per la letteratura.
La sua opera non va ricordata per la sola dimensione letteraria: è il tentativo di affrontare a mente nuda i massimi problemi dell’uomo contemporaneo.
PARTE PRIMA: NOZZE
- Büchner nel deserto, Occhio e respiro, Inizio di un contrasto, Il direttore d’orchestra, Trofei, Strasburgo, Anna
PARTE SECONDA: IL DOTTOR SONNE
- Un gemello in dono, Il «Nero in piedi», Silenzio al Café Museum, Commedia a Hietzing, Alla ricerca dell’uomo buono, Sonne, Nell’Operngasse
PARTE TERZA: IL CASO
- Musil, Joyce senza specchio, Il benefattore, Gli ascoltatori, Funerale di un angelo, La suprema autorità
PARTE QUARTA: GRINZING
- Himmelstrasse, L’ultima versione, Alban Berg, Incontro al Liliput-Bar, L’esorcismo, La delicatezza dello spirito, Invito in casa Benedikt, «Io cerco i miei pari!», Una lettera di Thomas Mann, Ras Cassa. – Gli schiamazzi notturni, Il tram
PARTE QUINTA: L’EVOCAZIONE
- Incontro insperato, La guerra civile spagnola, Discussione nella Nussdorferstrasse, Hudba. Danze di contadini, Morte della mamma
Scienza Temporale e Papi del Futuro Illustrati Da Nostradamus
Ritrovato un antico manoscritto
Autore/i: Ramotti Ottavio Cesare
Editore: Edizioni Noesis
unica edizione, introduzione dell’autore.
pp. 192, nn. ill. b/n, Roma
Un antico ed inedito manoscritto di Nostradamus, ritrovato in una biblioteca capitolina, e un codice figurato delle famose profezie di Michele Nostradamus.
Dedicato al figlio Cesare, il manoscritto è composto da 80 tavole a colori, in cui sono disegnate, in ordine temporale, le immagini di 32 papi, sin dall’epoca di Urbano VIII (1623- 1644).
Le tavole rappresentano collegamenti simbolici agli eventi storici del passato che già si sono verificati ed anche del presente e del prossimo futuro; collegate alle quartine profetiche relative ai papi secondo le chiavi temporali fornite da Nostradamus stesso, si profila l’evoluzione e la trasformazione profonda prossima ventura dell’umanità.
Con queste chiavi, elementi di una vera e propria scienza temporale, simile alla cabala, che l’autore del libro elabora ed applica al computer, emergono chiaramente i due ultimi e prossimi papi illustrati, insieme ai testi decifrati dalle quartine già ordinate. “La Chiesa si rinnova con Petrus Secundus, il Nuovo Pietro, il Maestro che conversa con semplicità e guida verso un nuovo mondo di gioia.
Ottavio Cesare Rametti, già per molti anni analista programmatore presso il Centro Elettronico lnterforze della Polizia di Stato, è un noto interprete” di Nostradamus. La sua peculiarità è quella di rielaborare al computer le sue quartine, secondo le chiavi di lettura e di ordinamento, fornite da Nostradamus stesso nei numeri delle quartine e nella famosa lapide di Torino. Ramotti ha applicato questi procedimenti a più di 600 quartine, presentando un quadro molto più completo ed articolato di quello che si ricava dalle comuni letture di Nostradamus. È autore anche delle “Chiri di Nostradamus”, ediz. Mediterranee, 1987 e 1990.
Il Tabacco Specchio del Tempo
Storia del fumo e dei fumatori
Autore/i: Rival Ned
Editore: SugarCo Edizioni
traduzione dal francese di Silvia Accardi.
pp. 240, nn. tavv. a colori e b/n f.t., Milano
Il primo europeo a venire a conoscenza del tabacco fu, a quanto sembra, Cristoforo Colombo, nell’ottobre del 1492, quando incontrò per la prima volta gli indigeni di San Salvador. Da allora l’erba americana ha vittoriosamente invaso il mondo. Si può infatti affermare che, all‘alba del XVIII secolo, non ci fosse località nota del pianeta in cui il tabacco non fosse arrivato, o al seguito degli eserciti vittoriosi o nelle stive delle navi mercantili. Né gli anatemi né le leggi né le punizioni con cui si è cercato di porre un freno alla sua vittoriosa avanzata sono riusciti ad averne ragione. Altre piante hanno conosciuto una simile diffusione, ma ciò che è caratteristico del tabacco e il rituale sociale ad esso collegato, un cerimoniale più o meno complesso a seconda dei popoli, la creazione di «apparecchi per fumare» più o meno elaborati, che costituiscono uno dei segni dell’evoluzione della civiltà.
Pianta dai poteri contraddittori – calma ed eccita allo stesso tempo, aiuta a concentrarsi e apre la porta ai sogni – era in origine un rimedio segreto dei sacerdoti, degli stregoni, degli sciamani, ma ben presto si trasformò in piacere, talvolta proibito, se non altro contrastato, per diventare poi una forma di provocazione, un modo per socializzare, infine una semplice abitudine, spesso solitaria. Ma forse alla base di tutto c’è – per citare Paul Verlaine un’inconscia ricerca di «ogni fine e ogni principio nei fiocchi sinuosi, rosei, azzurri e bianchi, di una lenta sigaretta».
Ned Rival è uno studioso di storia. Tra i suoi lavori citiamo, tra l’altro, Casanova, La vie a plaisir, che ha riscosso un largo successo di pubblico.
La Parola del Buddo
Saggio del sistema filosofico-morale del Buddo
Autore/i: Nianatiloka Biccu
Editore: Editrice Atanòr
prefazione dell’autrice.
pp. 128, Roma
Dalla prefazione dell’autrice:
«lo mi faccio lecito di preporre alcune parole a questa traduzione in italiano de La parola del Buddo che venne fatta sul testo inglese e tedesco per cura del Prof. G. B. Penne. lo vorrei che il lettore comprendesse bene che La parola del Budda, non deve intendersi come un’introduzione alla dottrina del Budda, oppure come un libro intorno al Buddismo solamente, da leggersi alla sfuggita e poi da mettersi a parte. Lo scopo invece di questo libro si è di presentare un disegno sistematicamente ordinato della dottrina del Budda, a vantaggio di coloro che già ne conoscono le idee fondamentali; nonchè d’esporre, sotto un solo aspetto, le diverse parti di questa dottrina, che, a prima vista, sembrerebbe non abbiano alcun rapporto l’una con l’altra; mentre, in verità, quando vengano riguardate sotto l’aspetto di correlazione, si scorgerà che dette parti convengono tutte ad un sol punto: La Liberazione dalla Sofferenza, come dal Budda stesso venne espresso con le parole ch’io usai quale motto al principio del presente volume:
Una cosa sola, o fratelli, io vi faccio conoscere: La sofferenza e la liberazione dalla sofferenza.
Così è che la dottrina dell’ottuplice sentiero, che conduce all’estinzione della sofferenza, costituisce la vera essenza della dottrina buddista, ed è soltanto da questo punto di vista che i molteplici dettagli si trovano a proposito.»
San Francesco e i Carcerati
Autore/i: Rossetti Felice M.
Editore: dall’Oglio Editore
unica edizione, prefazione dell’autore.
pp. 208, nn. tavv. b/n f.t., Milano
Sommario:
Prefazione
IL CARCERE
Il carcere nel Medioevo
Francesco nel carcere di Perugia
Nel carcere paterno
San Francesco e i delinquenti
Ladri e omicidi
Frate lupo
Pena e carcere nel pensiero di San Francesco
La pena e il carcere nella legislazione francescana
Il concetto mistico del carcere in San Francesco
SAN FRANCESCO LIBERATORE
Condanna ingiusta
Sfida a San Francesco
Liberazione di cinque ufficiali
Alberto d’Arezzo
Il giovane innocente
Il sospetto d’eresia
Come il leprotto
I grandi carcerati dello spirito di fronte a San Francesco
APOSTOLI FRANCESCANI
I Francescani e i carcerati
Padre Lino da Parma
Padre Massimiliano Kolbe
Bibliografia
Charles de Foucauld
E i suoi discepoli
Autore/i: Voillaume René
Editore: Edizioni San Paolo
premessa dell’autore, traduzione dal francese di Mauro Turrini.
pp. 584, nn. tavv. a colori e b/n f.t., Cinisello Balsamo (MI)
Diciotto gruppi religiosi e laici presenti in numerosi paesi di diversi continenti si richiamano alla figura e all’insegnamento di Charles de Foucauld. Questa circostanza ha del paradossale. L’eremita dell’Hoggar non fondò mai alcun ordine religioso, non lasciò nessuno scritto che si possa considerare l’insegnamento di una dottrina spirituale, visse solitario nel deserto sahariano, dove morì il 1° dicembre 1916, assassinato da una banda di senussiti antifrancesi. Come poté dunque dare origine a una discendenza tanto numerosa, ricca e duratura?
Ispirandosi alla vita e all’insegnamento del padre de Foucauld, René Voillaume ha fondato i piccoli fratelli di Gesù.
Sul suo esempio piccola sorella Magdeleine ha dato inizio all’avventura delle piccole sorelle che dal deserto si sono diffuse in Europa e in altri continenti. Ma questo è stato solo l’inizio: sono seguiti numerosi altri gruppi che a loro volta si considerano discepoli di Charles de Foucauld. La libertà istituzionale, tuttavia, si accompagna a una grande fedeltà spirituale che si manifesta nell’apertura a tutti, in particolare ai più poveri e ai più lontani dalla fede, nel dialogo con l’islam, nella condivisione della vita dei lavoratori, nella contemplazione e nella preghiera.
Charles de Foucauld morì lasciando un messaggio di amore che richiede ancora di essere messo in pratica e che per la sua radicalità colpisce e attira. Di qui la moltiplicazione dei suoi discepoli, tra i quali negli ultimi anni sono particolarmente attivi i gruppi laicali.
Fantasmi sul Nilo
Il mistero di Meroe, l’enigma della vera origine della civiltà egizia, in un viaggio attraverso la geografia e la storia del grande fiume
Autore/i: Salerno Eric
Editore: SugarCo Edizioni
pp. 224, nn. tavv. b/n f.t., ill. b/n, Milano
Un viaggio nel presente e nel futuro alla ricerca dei misteri di cui il grande Nilo conosce i segreti che però non sembra voler svelare. Eric Salerno ha risalito il fiume nel territorio del Sudan visitando i templi nubiani e le piramidi di Meme oggi seminascosti dalla sabbia del deserto ma una volta circondati da foreste e giardini: civiltà scomparse da secoli ma che hanno segnato un momento fondamentale nella misteriosa storia dei popoli africani. Da dove venivano le regine chiamate Candace? Chi erano gli abitanti di Merce, di Napata, di Naga. di Jebel Barkal? Chi erano i misteriosi artisti che riempirono il deserto – anche quello sudanese – di graffiti? Il Sudan da allora è cambiato: il deserto è avanzato, il clima è diverso. Le popolazioni, però, sono le stesse di allora, anche se hanno subìto incroci e migrazioni, nonché il peso del colonialismo egiziano e britannico coadiuvato da numerosi esploratori, mercanti, missionari e avventurieri italiani. Risalendo il Nilo, Salerno traccia la storia di questi personaggi, che nel secolo scorso « invasero » il Sudan, attraverso pagine spesso dimenticate dei loro scritti. E traccia la realtà del Sudan d’oggi, la più grande delle Nazioni africane e potenzialmente una delle più ricche.
Eric Salerno è nato a New York e vive in Italia dal 1953. Dal 1957 al 1967 è stato redattore di «Paese Sera» e da allora si occupa di politica estera (Africa e mondo arabo), per «Il Messaggero». Ha compiuto decine di viaggi di lavoro e di studio in Africa e ha dedicato molti mesi alla conoscenza delle regioni sahariane.
Per i tipi delle edizioni SugarCo ha pubblicato una Guida al Sahara.
EPM Esperienze Pre-Morte
Fenomenologia e ipotesi interpretative
Autore/i: Pacciolla Aureliano
Editore: Edizioni San Paolo
pp. 264, Cinisello Balsamo (Milano)
Un fenomeno inquietante e ampiamente documentato nelle ipotesi interpretative più autorevoli con riferimento anche alla tanatologia e al problema della reincarnazione.
È indubbio che le esperienze di pre-morte (Epm) sono un fenomeno impenetrabile e complesso che ha coinvolto e coinvolge un gran numero di persone, le quali affermano di aver fatto questa esperienza, e che ha interessato e interessa studiosi e ricercatori. Il primo obiettivo di questa pubblicazione è quello di far conoscere a un vasto pubblico le ricerche più significative sulle Epm.
Dopo un primo sguardo panoramico per definire I’Epm, l’autore passa in rassegna in ordine cronologico le ricerche più importanti, per evidenziare il passaggio dalle prime intuizioni alle ipotesi più razionali, fino ad arrivare alle verifiche sperimentali più accreditate. In un secondo momento avanza delle ipotesi interpretative di ordine organico, psicologico ed etico-religioso.
Particolare attenzione è stata riservata alla documentazione scientifica e alla bibliografia.
La Profezia di Celestino
Romanzo – Un antico manoscritto – Nuove chiavi per arrivare alla conoscenza – Una nuova era di consapevolezza spirituale
Autore/i: Redfield James
Editore: Edizioni Corbaccio
nota dell’autore, traduzione dall’americano di Alessandra De Vizzi.
pp. 256, Milano
Quando James Redfield pubblicò a sue spese questo libro straordinario – un’avventura alla ricerca del significato dell’esistenza – la gente lo comprò, lo lesse e rimase stupefatta per il suo contenuto. Ne parlò con gli amici e gli amici ne parlarono con i loro amici e, unicamente grazie al tam tam dei lettori, la notizia di quest’opera magica e commovente si diffuse in tutti gli Stati Uniti. In poche settimane più di centomila lettori avevano scoperto che il messaggio del romanzo dava un senso a ciò che accadeva nella loro vita.
La profezia di Celestino è una parabola piena di verità che si legge come un’avventura mozzafiato. Un antico manoscritto, contenente nove chiavi per interpretare l’esistenza, viene scoperto e diviene oggetto di studi e di ricerche. Il governo e la Chiesa peruviani cercano in tutti i modi di distruggerlo e perseguitano tutti coloro che sono in possesso di alcune sue parti. Uno psicologo americano si lascia coinvolgere nella ricerca del testo completo, per trovare il quale dovrà affidarsi al flusso delle coincidenze della vita di ogni giorno che, una volta interpretate, portano verso il proprio vero destino.
La ricerca comincia sulle Ande e porta a una sconvolgente scoperta tra le rovine nascoste nella profondità della foresta pluviale. Una volta trovate e comprese tutte e nove le chiavi si avrà una nuova visione della vita e di come sia possibile salvare il pianeta, le sue creature, la sua bellezza.
Questo libro dà speranza e… brividi… perché le sue profezie si stanno già realizzando. È il momento giusto per ascoltare e per cominciare il viaggio, che darà un senso nuovo alla vita all’approssimarsi del nuovo millennio.
Da almeno mezzo secolo si è fatta strada una nuova consapevolezza, una presa di coscienza che può essere definita trascendente, spirituale.
Se vi trovate a leggere questo libro, forse vi siete già accorti di cosa sta succedendo perché lo sentite dentro di voi.
James Redfield vive e lavora nel sud degli Stati Uniti. Pubblica mensilmente una rivista chiamata The Celestine Journal contenente le sue riflessioni sulla rinascita spirituale del nostro pianeta. La profezia di Celestino sarà ‘pubblicata in quindici paesi. Negli Stati Uniti ha già venduto più di un milione di copie.