Libri dalla categoria Astrologia Cinese
La Voce del Duce
L’agenzia Stefani: l’arma segreta di Mussolini
Autore/i: Canosa Romano
Editore: Arnoldo Mondadori Editore
prima edizione.
pp. 250, Milano
Rilevata nel 1924 da Manlio Morgagni, fedele al regime e alla persona di Mussolini, l’agenzia giornalistica Stefani fu fino al 1943 la ’voce del duce’. Erano gli inizi dell’era della manipolazione dell’informazione, quando radio, telegrafo e stampa dovevano curare l’immagine dell’Italia all’estero e del regime all’interno. Tuttavia Morgagni, pur condividendo le direttive del regime, si batté sempre per un’informazione più vicina alla realtà. Per quasi vent’anni svolse una funzione di informazione e di propaganda di grande efficienza; instancabile cacciatore di notizie, riuscì a intercettare l’aria del tempo, trasmettendo spesso al duce informazioni di prima mano che ne influenzarono le decisioni politiche. Attraverso gli Archivi della Stefani e i resoconti di viaggio di Morgagni, Canosa ricostruisce lingua e sintassi del periodo fascista, illuminando un momento nodale nella storia della comunicazione di massa in Italia. Ne emerge un racconto sorprendente, che rilegge il Ventennio da un’ottica inedita, mettendo in discussione molti pregiudizi acquisiti.
Un Velo di Silenzio
Autore/i: Zeri Federico
Editore: Rizzoli
a cura di Marco Dolcetta, introduzione di Emilio Tadini, collana: BUR Arte, in copertina: Jan Vermeer, Astronomo*(part.), Parigi Musée du Louvre.
pp. 270, nn. ill a colori n.t., Milano
…Dalla Maestà di Cimabue a Il grido di Munch, dall’Astronomo di Vermeer alla Primavera di Botticelli, dall’Ultima cena di Leonardo alla Danza di contadini di Bruegel: Federico Zeri spiega in un pacato dialogo il significato, l’origine, l’influenza dei capolavori della pittura mondiale…
Grazie alla sua sensibilità e alla sua cultura Zeri era in grado di trattare “come un tesoro” non solo ogni singolo dipinto ma anche tutta la pittura. Aveva colto l’essenziale. Aveva capito quanto siano importanti, addirittura determinanti, quelle che potremmo chiamare le infinite genealogie – più o meno manifeste – che nello spazio e nel tempo legano un pittore ad altri pittori, un dipinto ad altri dipinti. E Zeri sapeva percorrerle, quelle genealogie, in tutti i sensi e in tutte le direzioni, con precisione e leggerezza.
Il Vangelo di Gesù Secondo Paramhansa Yogananda – Volume Primo
Autore/i: Paramahansa Yogananda
Editore: Edizioni Vidyananda
prefazione dell’Editore, traduzione e disposizione del testo originale inglese a cura dell’Editrice Vidyananda.
pp. 234, Assisi (PG)
Un affascinante e illuminante commento di un maestro alla Scrittura più letta del mondo occidentale. Alla luce del commento intuitivo di Yogananda, le parole di Gesù prendono vita, rivelando tutto il meraviglioso mondo di verità che Gesù aveva inteso originariamente.
Scrive Paramhansa Yoganandaji: «Gesù Cristo venne crocifisso una volta, ma il suo insegnamento è stato e viene crocifisso continuamente dalla gente ignorante. La comprensione e l’applicazione di questi insegnamenti percepiti intuitivamente, mostrerà come la Coscienza Cristica di Gesù, liberata dalla crocifissione teologica, può essere riportata una seconda volta nelle anime degli uomini.Queste interpretazioni spirituali delle parole di Gesù nascono dall’intuizione, e ognuno potrà realizzarne la verità universale se le mediterà con percezione intuitiva. Esse devono essere studiate coscientemente e meditate ogni giorno dai veri Cristiani e da tutti i sinceri devoti di Dio. Quest’interpretazione spirituale del Vangelo rivela e libera la Verità nascosta nelle tenebrose caverne degli studi speculativi e teologici. Queste interpretazioni, ricevute e trasmesse attraverso la Coscienza Cristica, rappresentano il metodo scelto dai Maestri per mostrare al mondo la comune base scientifica della percezione intuitiva, dove ritrovano unità la Bibbia cristiana, la Bhagavad Gita e le sacre Scritture di tutte le grandi religioni. I veri Cristiani sono quelli che attraverso la meditazione e l’estasi abbracciano nella loro coscienza la Beatitudine e la Saggezza Cosmica di Gesù Cristo. L’universale Coscienza Cristica che apparve nel corpo di Gesù… dovrà manifestarsi nella coscienza di ogni vero devoto di Dio. Ogni uomo è un Cristo potenziale, e tutti coloro che possono rendere la loro concentrazione abbastanza lunga e profonda possono ricevere Gesù Cristo nella loro coscienza».
Yogananda nacque con il nome di Mukunda Lal Gosh a Gorakhpur, India, il 5 Gennaio 1893, in una famiglia Bengali devota ed agiata. Nel 1910, all’età di 17 anni divenne discepolo di Swami Yukteswar Giri (a sua volta discepolo di Lahiri Mahasaya). Nell’eremitaggio di questo grande maestro passò la maggior parte dei successivi dieci anni della sua vita.
Yogananda giunse a Boston nel 1920, quale rappresentante per l’India al Congresso dei Liberali Religiosi, dove tenne un discorso intitolato “La scienza della religione”. Creò il primo centro a Boston ed iniziò a tenere pubbliche conferenze e lezioni sulla realizzazione del Sé in tutti gli Stati Uniti. Le sue lezioni ebbero una straordinaria accoglienza di pubblico e spesso vi parteciparono migliaia di ascoltatori nelle più grandi sale di conferenza del Paese.
Nel 1925 Yogananda stabilì il suo centro principale a Los Angeles pur continuando a dare conferenze in molte altre città. Scrisse molti libri, tra cui spiccano la famosa “Autobiografia” ed i commenti sugli insegnamenti originali di Gesù Cristo e di Krishna (La Bhagavad Gita). All’epoca della sua morte nel 1952 aveva centinaia di migliaia di studenti ed aveva fondato templi, centri e gruppi di meditazione in tutto il Paese.
La foto di copertina è tratta da un acquarello originale dipinto dal fratello di Yogananda, Sananda Lal Ghosh, e donato personalmente all’editore nel 1977.
Gesù Segreto
Ascesi e rivoluzione sessuale nel Cristianesimo nascente
Autore/i: Di Nola Alfonso M.
Editore: Lato Side Editori
prefazione dell’autore.
pp. 176, Roma
Dalla grande tradizione «apocrifa» («nascosta») relativa alla vita e agli insegnamenti di Cristo e delle prime comunità dei suoi seguaci, emerge la figura per molti aspetti enigmatica di un «Gesù segreto», fuoco e vita per generazioni di mistici e illuminati che animarono le polemiche furibonde del Cristianesimo primitivo: uno scontro ideologico e morale che ancor oggi superando il silenzio secolare imposto dalle Gerarchie vittoriose conferma il suo carattere di sconcertante attualità. Di questo mondo agitato e affascinante il volume propone, in un’ampia visione interdisciplinare, i materiali di base: i «logia» e gli «agrapha» più significativi della tradizione, illustrati e commentati da uno studioso di fama internazionale.
Alfonso M. Di Nola, nato nel 1926 a Napoli, vi insegna Storia delle religioni presso l’Istituto Orientale. Collaboratore del «Corriere della sera», ha diretto l’«Enciclopedia delle religioni» (Firenze, 1970 sgg.) Fra le sue opere ricordiamo soprattutto «Antropologia religiosa» (Firenze, 1974), «Aspetti magico-religiosi di una cultura subalterna» (Torino, 1976) e, nelle nostre edizioni, i «Vangeli apocrifi» (Roma, 1979).
Il Buddhismo
Una scuola di saggezza
Autore/i: Baudouin Bernard
Editore: De Vecchi Editore
prefazione e introduzione dell’autore, traduzione dal francese di Alda Carrer.
pp. 128, Milano
- I buddhisti hanno una caratteristica particolare: quella serenità interiore che porta al raggiungimento della felicita che tutti desideriamo…
- Gli occidentali, invece, sempre alle prese con tensioni e problemi, sono ormai abituati a vivere in preda all’ansia e all’inquietudine
- Il buddhismo si prende cura delle nostre esigenze più profonde, ci da l’imperturbata saggezza che rende forti e inattaccabili in tutte le circostanze negative della vita
- La via della saggezza conduce a una ricerca interiore, per scoprire meglio chi siamo. Dalla ricerca interiore nascerà la rivelazione, consentendo il “risveglio” alla vita vera, che e il concetto chiave del buddhismo (Buddha significa appunto “il risvegliato”)
- Queste pagine, dunque, offrono l’opportunità per un “volo” spirituale, apportatore di speranza e liberazione
Bernard Baudouin, scrittore e giornalista, si occupa da anni di movimenti spirituali. Ha scritto numerose opere e articoli sulla spiritualità e le religioni.
Il Disertore
Autore/i: Giono Jean
Editore: Ugo Guanda Editore
nuova edizione, introduzione di Leopoldo Carra, traduzione di Patrizio Bocconi.
pp. 96, Parma
Chi era esattamente? Da dove veniva? Era un assassino in fuga, un cospiratore, o era stato notaio, o addirittura vescovo? Del “Disertore” si sapeva soltanto che era francese e che scappava da qualcosa, magari da se stesso. Jean Giono, trasformando una sorta di bizzarra indagine su un personaggio realmente esistito in un lungo racconto, descrive questo vagabondo ottocentesco mentre varca un passo alpino tra la Francia e la Svizzera, in una natura aspra e incontaminata. Una sola, grande paura tormenta il personaggio: i gendarmi. Perché, anche se non ha fatto nulla, chi è povero e viaggia “senza documenti” non può mai fidarsi dei rappresentanti dell’ordine. Ma in un villaggio del Vallese, il Disertore sarà accolto da gente semplice come lui e scoprirà la sua candida, straordinaria vocazione: dipingere immagini sacre; o meglio: ritrarre, sotto le spoglie di santi, gli uomini e le donne della valle. E in quest’arte troverà anche il riscatto per la propria anima.
Il Selvaggio Gentiluomo
L’incredibile storia di Pedro Gonzales e dei suoi figli
Autore/i: Zapperi Roberto
Editore: Donzelli Editore
prefazione dell’autore.
pp. VIII-184, 26 tavv. b/n f.t., Roma
Un indigeno delle Isole Canarie è affetto da una rarissima malattia: lunghi peli ricoprono interamente il suo volto e il resto del corpo, l’aspetto è quasi quello di un animale. L’incredibile storia di Pedro Gonzalez ha inizio intorno al 1550, quando, ancora bambino, viene donato al re di Francia, come se fosse un animale esotico. Presso la corte di Enrico II, il Canario viene tuttavia educato come un raffinato gentiluomo e a Parigi sposa una bella francese che gli dà dei figli, alcuni dei quali pelosi come lui. Vicissitudini politiche costringeranno Pedro e la sua famiglia a lasciare Parigi e, dopo varie peregrinazioni, li porteranno in Italia presso la corte dei Farnese, prima a Parma e poi a Roma. Solo in tarda età «Don Pedro, il selvaggio» – questo il suo nome italiano – si ritirerà presso il lago di Bolsena, nella quiete che per tutta una vita gli era stata negata a causa della sua insolita anomalia. Roberto Zapperi ricostruisce per la prima volta sui documenti d’archivio questa mitica vicenda, che si svolge presso le principali corti d’Europa a cavallo tra Cinque e Seicento. Zapperi analizza il fascino esercitato dal mito del selvaggio nell’epoca moderna, evidenziando il sottile confine che separa l’uomo dall’animale e che motiva la reciproca irresistibile attrazione. A differenza di quanto avviene nelle fiabe, infatti, Pedro non si trasformerà mai in uno splendido principe, ma da nobili e re verrà accolto e protetto proprio in virtù del suo aspetto di bestia.
Roberto Zapperi è storico moderno e autore di numerosi volumi tradotti in varie lingue; tra questi, Annibale Carracci. Ritratto di artista da giovane (Einaudi, 1989); Eros e Controriforma (Bollati Boringhieri, 1994); La leggenda di papa Paolo iii. Arte e censura nella Roma pontificia (Bollati Boringhieri, 1998); Una vita in incognito. Goethe a Roma (Bollati Boringhieri, 2000).
Oltre le Porte del Tempo
Rivivere le vite passate per guarire la vita presente
Autore/i: Weiss Brian
Editore: Arnoldo Mondadori Editore
introduzione di Raymond A. Moody, traduzione di Paolo Lorenzin.
pp. 192, Milano
Diana e Tamar, madre e figlia in perenne conflitto, superano le difficoltà del loro rapporto, scoprendo di essere state rivali in amore in un’esistenza precedente. Jack, abile pilota d’aereo, afflitto da continui mal di testa e crisi d’ansia, guarisce ricordando di essere stato abbattuto dalla contraerea durante la Seconda guerra mondiale. Dee capisce che i suoi problemi di obesità derivano dal suo rifiuto di essere attraente, legato a un episodio di violenza carnale accadutole trecento anni prima, quando era un’affascinante indiana d’America. Brian Weiss, pioniere di una vera e propria rivoluzione della psicologia e autore dei best-seller “Molte vite, un solo amore” e “Molte vite, molti maestri”, ha dimostrato scientificamente la validità della “terapia regressiva” che consente di risalire alle proprie esistenze precedenti, appilicandola con successo a centinaia di casi clinici, nella cura delle nevrosi e di diversi tipi di malattie. In “Oltre le porte del tempo” spiega che la scoperta delle nostre vite passate non è soltanto un’emozionante avventura spirituale; nei luoghi più profondi della memoria – là dove cominciano ad apparire le immagini di altre epoche che abbiamo attraversato – si trovano le chiavi per risolvere problemi e traumi attuali, per sviluppare le nostre capacità e i nostri talenti, per rifondare su basi completamente nuove il nostro carattere. Attraverso i sogni, la meditazione, o anche soltanto imparando a guarire la mente, ciascuno è in gradio di far emergere alla coscienza i momenti decisivi delle proprie vite passate, i nodi che bloccano il suo destino. E recuperarli significa scioglierli per sempre, conquistando una libertà interiore che nessun’altra forma di psicoterapia riesce, oggi, a garantire.
Brian Weiss, psichiatra e scrittore americano, esperto di reincarnazione e ipnosi regressiva. Laureato alla Columbia University e a Yale, ha diretto per anni la Facoltà di Psichiatria del Mount Sinai Medical Center di Miami (Florida).
Brian Weiss utilizza la terapia regressiva per approfondire la sopravvivenza dell’anima dopo la morte, sia per quanto concerne la recessione a vite passate, sia per la progressione a vite future. Infatti molti dei disturbi fisici ed emozionali della vita attuale dipendono da esperienze passate. Ricordare il passato per curare il presente, quindi, per consentire all’inconscio di fare emergere quelle esperienze che, una volta comprese, permetteranno al paziente di guarire.
Medioevo Prossimo Venturo
La degradazione dei grandi sistemi
Autore/i: Vacca Roberto
Editore: Arnoldo Mondadori Editore
introduzione dell’autore.
pp. 222, Milano
Avvalendosi della sua lunga esperienza professionale, a contatto con le più avanzate ricerche tecnologiche, l’autore mostra come i successi della scienza e delle sue applicazioni non bastino a far funzionare i grandi sistemi. Occorre studiare i dispositivi per garantire la sopravvivenza dell’umanità.
Se ci Sei… Batti un Colpo
Realtà e fascino dell’Aldilà
Autore/i: Fidani Demofilo
Editore: Edizioni Publi.Edi
presentazione di Mirella Delfini, introduzione di Antonella Fantò, premessa dell’autore.
pp. 308, ill. b/n, Palermo
Dalla premessa dell’autore:
“Se ci Sei… Batti un Colpo! Perchè questa intestazione? Ho riflettuto a lungo prima di decidere quale titolo dare a questo mio terzo libro sullo spiritismo. Me ne sono venuti alla mente molti, più astrusi, più allettanti: come ad esempio “Le vie del Cielo”, “Gli Spiriti”, “L’altra Dimensione”, “La straordinario Mondo degli Spiriti” e altri ancora, ma non mi davano alcuna emozione. Allora mi sono chiesto: “Perchè volere essere ad ogni costo accalturato, enigmatico, complicato? Sii semplice”.
Immerso nei miei pensieri, come per incanto, guidato dai miei ricordi sono tornato indietro di oltre mezzo secolo. Mi sono ritrovato, quasi al buio, nella sala da pranzo, appena illuminata da una lampadina rossa, di casa Piergili al Corso d’Italia. Ero seduto intorno al tavolo insieme ad un gruppo di amici e ci tenevamo tutti per mano, quando udii la voce di Renato che, timidamente, osava dire: “Se ci sei, batti un colpo” e, immediatamente, nel tavolo esplose improvviso, chiaro, preciso, irresistibile il colpo. Ebbene, confesso che a quel ricordo mi emozionai e non ebbi più alcun dubbio. Fu, allora, amore a prima vista e a distanza di tanti anni questo sentimento non si è mai attenuato, anzi, è andato sempre moltiplicandosi.”
Sette Anime dell’Antica Roma
Comunicazioni medianiche al vaglio critico
Autore/i: Liverziani Filippo
Editore: Luigi Reverdito Editore
prefazione dell’autore.
pp. 256, nn. tavv. b/n, Gardolo di Trento
Indovina chi viene stasera a farci visita: un antico romano!
Comunicazioni medianiche con sette anime trapassate della Roma antica: la cosa può apparire veramente incredibile.
Poi, però, la conoscenza si approfondisce e diviene amicizia; questi sette personaggi in cerca di un autore che non li crei dal nulla, ma semplicemente li ascolti e ci dialoghi e infine – perchè no? – gli dedichi un libro, si rivelano in tutto ed in pieno sei uomini e una donna dell’Italia di duemila anni fa: Capua, Salernum, Tarentum, Mediolani, Etruria.
Non sono personaggi né del Giulio Cesare di Shakespeare, né del Quo Vadis di Sienkiewicz e tanto meno di un kolossal americano del tipo La Tanica: paiono piuttosto venir fuori, vivissimi, dalle Satire di Orazio.
Quando alla fine si traccia un consuntivo dell’esperienza, ci si conferma che tutto appare coerente fino all’ultimo dettaglio, non solo, ma che tante e tante sono le cognizioni storiche, linguistiche, di usi e costumi e di vita quotidiana che attraverso queste comunicazioni si sono potute apprendere.
Anche dopo un esame critico rigorosissimo, l’idea di avere avuto, nel corso di due mesi, ben trentuno comunicazioni con anime dell’antica Italia appare, tutto considerato, un’ipotesi abbastanza ragionevole per chi, beninteso, la sappia accogliere con mente aperta, aliena da qualsiasi pregiudizio.
Filippo Liverziani, laureato in filosofia, ha insegnato nella Pontificia Università Gregoriana e nella Pontificia Facoltà Teologica «Marianum» e attualmente dirige in Roma il Convivio, noto centro di studi e comunità di ricerca. Filosofo della religione e parapsicologo, è autore di sei volumi e di una cinquantina di saggi pubblicati su riviste specializzate. Nella foto appare con accanto la moglie Bettina, che è stata la «medium» delle esperienze riferite nel libro.
Autunno
Titolo originale: Autumn
Autore/i: Delerm Philippe
Editore: Edizioni Frassinelli
prima edizione, traduzione Alessandra Emma Giagheddu, collana: Narrativa.
pp. 252, Milano
…Non aspetto che l’autunno. Che tornino a noi i colori dei Cotswold! Era appena un anno fa… I nostri primi giorni avevano già questa sfumatura biondo veneziano, il fulvo dei tuoi capelli che la campagna sembrava riflettere. Ci amavamo già, sebbene tutto, molto dolcemente, cominciasse a finire; sebbene l’idea della felicità si fondesse con la malinconia leggera di lasciarcela scappare di mano. La pioggia cadeva sui Cotswold, e sentivamo salire in noi quella stagione così dolce in cui s’addormenta la speranza, in cui i desideri non finiscono più…
A un gruppo di giovani artisti, in prevalenza pittori, realmente esistiti, si ispira Delerm in queste pagine ricche di colori e calde luci: sono i preraffaeliti, antesignani di una nuova corrente artistica, rivoluzionaria e antiaccademica, che giunge a sconvolgere e perturbare l’Inghilterra vittoriana di metà Ottocento. Eccentrici, malinconici, circonfusi di una indefinibile magia, i personaggi del romanzo si muovono su fondali di sontuose antiche dimore, nel caos multicolore di atelier affacciati sul Tamigi, attraverso giardini gonfi di sole e fiori, negli interni fumosi delle taverne che si affacciano sul porto di Londra. Delerm ci porta nel vivo di un mondo votato all’arte, dove anime libere si cercano, si respingono, si straziano. Ci fa conoscere Dante Gabriel Rossetti, figlio di un rifugiato politico italiano; la sua musa-modella, l’eterea ed estenuata Elizabeth Sidal; il severo critico d’arte John Ruskin, sposato all’infelice Euphemia, a sua volta amata da John Everett Millais; la prostituta Fanny Cornforth; Algernon Swinburne, poeta e libertino dalle diaboliche astuzie.
Philippe Delerm, nato nel 1950, vive in Normandia. Sposato, padre di un figlio, dirige la collana Le goût des mots per l’editore Seuil ed è autore di svariate opere, alcune per l’infanzia. Ha esordito in Italia con La prima sorsata di birra, grande bestseller internazionale, al quale sono seguiti numerosi romanzi e raccolte di racconti, tutti editi da Frassinelli.
Vingt-Cinq Poètes Québécois 1968-1978
Autore/i: Francœur Lucien
Editore: Éditions de l’Hexagone
pp. 204, Montréal
La poésie québécoíse contemporaine est une des poésíes de langue française les plus percutantes. C’est ce qu’a voulu montrer ici Lucien Francœur en rassemblant vingt-cínq poètes du Québec qui ont renouvelé cette poésie durant toute une décennie, soit de 1968 à 1978.
C’est à la fin des années soixante que surgissent ces poètes quì remettront en question le langage poétíque.
Influencés à la fois par le sémiologue français Roland Barthes et le poète américain Allen Ginsberg, par le structuralisme et la musique rock, ils illustreront parfaitement la complexité et l’ambiguïté de la culture québécoise: à la fois française ei américaine.
De la contre-culture au marxisme, en passant par le féminisme, cette génération prend au pied de la lettre le projet rimbaldien: «Il faut être absolument moderne.» Elle donne naissance à des écritures qui transmuent tous les genres et tous les thèmes.
Les vingt-cinq poètes choisis ici construisent, en dix ans, un nouvel imaginaire. Regroupés autour des revues la Barre du jour, les Herbes rouges et Hobo-Québec, ils tentent de dépasser la poésie, soit dans l’utopie cosmique, soit dans la foi révolutionnaire, soit dans la lutte féministe. Le texte, le corps, la sexualité, l’histoire, la vie quotidienne et la ville occupent alors un espace éclaté, neuf, inouï.
Le texte est avant tout, pour ces jeunes auteurs, subversion et transgression.L’écriture y est défaite et fragmentée, agressive et angoissée, ironique et scandoleuse. De Nicole Brossard à Denis Venier, de Paul Chamberland à François Charron, de France Théoret à Patrick Straram, les voies poétiques sont multiples e† polyvalentes.
On †rouvera dans cette anthologie les auteurs les plus importants de celle nouvelle génération. Le choix de Lucien Francœur montre parfaitement la profonde évolution de la poésie québécoise à partir de 1968.
Vingt-cinq poètes québécois, 1968-1978 est donc un ouvrage de référence indispensable pour comprendre les années soixante-dix.
PRÉFACE
- Michel Beaulieu
- Claude Beausoleil
- Nicole Brossard
- Mario Campo
- Paul Chamberland
- Jean Charlebois
- François Charron
- Jean Yves Collette
- Normand de Bellefeuille
- Roger Des Roches
- Lucien Francœur
- Madeleine Gagnon
- Huguette Gaulin
- Louis Geoffroy
- André Gervais
- Philippe Haeck
- Louis-Philippe Hébert
- Marcel Labine
- Renaud Longchamps
- André Roy
- Patrick Straram le Bison Ravi
- France Théoret
- Louis Toupin
- Denis Vanier
- Josée Yvon
BIBLIOGRAPHIE
Sun Circles and Human Hands
The Southeastern Indians Art and Industries
Autore/i: Fundaburk Emma Lila; Fundaburk Foreman Mary Douglass
Editore: Emma Lila Fundaburk
first printing.
pp. 232, maps and notes with several photos on almost every page in b/n, Luverne (Alabama)
This classic compendium of ancient Indian artifacts from the entire southeastern United States remains an indispensable reference source for professionals and enthusiasts alike.
From utilitarian arrowheads to beautiful stone effigy pipes to ornately-carved shell disks, the photographs and drawings in Sun Circles and Human Hands present the archaeological record of the art and native crafts of the prehistoric southeastern Indians. Painstakingly compiled in the 1950s by two sisters who traveled the eastern United States interviewing archaeologists and collectors and visiting the major repositories, Sun Circles and Human Hands is remarkable for its breadth of illustration of Indian-made artifacts and its comprehensive documentation. Although research over the last 50 years has disproven many of the early theories reported in the tex-which were not the editors’ theories but those of the archaeologists of the day-the excellent illustrations of objects no longer available for examination have more than validated the lasting worth of this popular book.
Broadly acclaimed when it first appeared, this new printing has the added value of Knight’s foreword, which places the work in its proper context. Useful to museums, state and national parks, school libraries, gift stores, archaeological agencies, and private collections, Sun Circles and Human Hands is a rich pictorial survey accessible to anyone interested in early American Indian culture.
Emma Lila Fundaburk is a retired economist who taught at Bowling Green State University. She is the author of 10 books, including Southeastern Indians Life Portraits.
Mary Douglass Fundaburk Foreman was trained in art education and collaborated with her sister on this publication to design the artifact illustrations and text. Vernon James Knight Jr. is Professor of Anthropology at The University of Alabama.
La Via Oscura
Introduzione al sentiero di Mano Sinistra
Autore/i: Brandi Alberto
Editore: Editrice Atanòr
prefazione di Thomas Karlsson.
pp. 192, ill. b/n, Roma
Il Sentiero di Mano Sinistra è uno dei fenomeni spirituali più discussi ed equivocati della storia del pensiero esoterico, a causa della sua associazione a temi controversi come la demonologia, l’eros iniziatico, l’ombra e il “male” metafisico. Attraverso strumenti mutuati dalla storia delle idee, dalla filosofia e dai più attuali metodi d’indagine storico-religiosi, l’Autore definisce la tradizione oscura utilizzando i principi della Qabalah e dei Tantra, individuando poi i temi comuni alle diverse manifestazioni di questa via eretica al divino. LA VIA OSCURA è la prima opera, in Italia, dedicata nella sua interezza al Sentiero di Mano Sinistra. Alberto Brandi esplora in dettaglio sia gli aspetti filosofici che le metodologie operative dei diversi sistemi “oscuri” così come si sono manifestati nelle diverse culture. Dallo studio dei riti tantrici alla stregoneria tradizionale, dalle speculazioni della Qabalah eretica alla filosofia di organizzazioni contemporanee come il Tempio di Set e il Dragon Rouge, Alberto Brandi giunge a definire con competenza la natura del sentiero sinistro, che si rivela come un approccio alla trascendenza complesso e unico, teso all’integrazione degli opposti e alla trasformazione di lati dell’esistenza da sempre temuti, come l’oscurità e il demonico, in forze creative e iniziatiche. Alberto Brandi è dottore di ricerca in Storia della Filosofia del Rinascimento e Cultore presso l’Università di Napoli “L’Orientale”. In campo accademico i suoi studi sono incentrati sulla diffusione delle dottrine ermetiche in Europa, con particolare riferimento ai Rosacroce. In ambito esoterico si occupa del sentiero di mano sinistra, sia nelle sue forme tradizionali che in quelle contemporanee.
Esperimenti sull’Aldilà
La prova scientifica della vita oltre la morte
Autore/i: Schwartz Gary E.; Simon William L.
Editore: Arnoldo Mondadori Editore
introduzione dell’autore, prefazione di Deepak Chopra, traduzione di Tea Pecunia Bassani e Daria Restani.
pp. 408, Milano
Per tutti coloro che, almeno una volta nella vita, si sono chiesti senza pregiudizi che cosa succederà dopo. Per chi, in un istante fugace, ha sentito accanto a sé una presenza ineffabile e cerca una spiegazione razionale a ciò che, in fondo, già sa. Per gli scettici, che esigono prove rigorose. In questo libro, destinato a mettere in crisi molte certezze, uno scienziato guarda all’aldilà con il rigore che gli è proprio, conduce esperimenti su diversi medium per verificare la possibilità di una comunicazione con “l’altrove” e dimostrarne quindi l’esistenza. Cinque in particolare vengono sottoposti a uno studio molto accurato: chiusi in una stanza con un gruppo di persone mai viste prima, devono limitarsi a rispondere sì o no alle loro domande, e il tutto viene filmato. In seguito, lo scienziato e la sua équipe hanno rivisto tutto il materiale filmato, riscontrando nelle risposte dei medium un’accuratezza dell’80%, e senza alcun trucco. Pagina dopo pagina, Schwartz riporta le procedure, i risultati, le percentuali di esattezza delle informazioni raccolte dai sensitivi, trascrivendone gli intensi e toccanti dialoghi. Tra dati scientifici e affascinanti ipotesi, Schwartz ci trascina in un viaggio emozionante e sorprendente sul confine sottile che ci separa dall’aldilà. Con i piedi per terra e lo sguardo perso nei paesaggi vertiginosi che a tratti si spalancano davanti a noi.
Orme sulle Rive dell’Ignoto
Autore/i: Osho Rajneesh
Editore: Arnoldo Mondadori Editore
traduzione di Ma Deva Yama e Swami Anand Videha.
pp. 124, Milano
«Una creatura spirituale è, secondo la mia definizione, una persona dotata di spirito, che vive la vita con passione e intensità; che vive al massimo del proprio potenziale e non al minimo, la cui esistenza non è tiepida.» Considerando da questo punto di vista la crescita spirituale come un mezzo per scoprire il patrimonio di luce e di gioia che è già in noi, Osho ci parla in questo libro del grande gioco che è la vita e di come abbandonarsi al suo fluire con fiducia; ci parla della creatività, dell’amore, delle relazioni. Ma soprattutto ci insegna una religiosità priva di sensi di colpa, di tabù, di repressioni; la spiritualità della gioia e dell’accettazione, della naturalezza e della spontaneità. Perché, dice Osho, «non avete bisogno di essere illuminati, non dovete divenire alcunché: lo siete già. Dovete solo riconoscerlo, rivolgervi all’interno, dare un’occhiata in profondità nel vostro essere e… comincerete a ridere». E questa dimensione che Osho chiama l’ignoto: il luogo dove la nostra dimora interiore può avere stabili fondamenta.
Osho (1931-1990) offre un approccio rivoluzionario all’eterna ricerca interiore dell’uomo: “La vita ha un valore intrinseco, non ci sono obiettivi esterni. Per questo mi sforzo di tramutare tutto in gioia. Per me questa è la vera spiritualità”. Come lui stesso ha chiarito: “Io non appartengo ad alcuna nazione, a nessuna religione, a nessun partito politico. Sono un semplice individuo, nel modo in cui l’esistenza mi ha creato. […] Per questo i miei occhi sono liberi da veli e io posso vedere con chiarezza”. Dei suoi molti libri, venduti con grande successo, Feltrinelli ha pubblicato La mente che mente (2006), La saggezza dell’innocenza (2007), L’avventura della verità (2008), Cogli l’attimo (2009), Una risata vi risveglierà (2010), Scolpire l’immenso. Discorsi sul mistico sufi Hakim Sanai (2011), La danza della luce e delle ombre (2011), Il sentiero si crea camminando (2013), L’eterno contrasto (2014), Pioggia a ciel sereno. La via femminile all’illuminazione (2015), Segreti e misteri dell’eros (2015), Lo specchio del cuore (2016) e, nella collana digitale Zoom, La vita è semplicissima (2012), Perché siamo infelici? (2012), L’amore non conosce dovere (2013) e Il quarto elemento dell’amore. Visioni, intuizioni e bagliori per crescere insieme (2017). Urra ha pubblicato Su la testa! La morte di dio e la nascita dell’uomo (2013) e Il tempo che non conosce tempo (2014).
I Mostri dell’Apocalisse
Autore/i: Bacchiega Mario
Editore: Edizioni Mediterranee
prefazione di Giovanni Vannucci, introduzione dell’autore.
pp. 320, tavv. b/n f.t., Roma
L’orizzonte storico si amplia continuamente: una metodologia accurata e un infittirsi di stimoli e collegamenti, ponendo in relazione tra loro varie discipline, conducono dal semplice racconto dei fatti alla interpretazione delle idee, dei sentimenti, del linguaggio, dei simboli, della cultura complessiva, portando ad una più completa rappresentazione dei fenomeni storici, così come sono accaduti e come sono stati vissuti, in modo concreto e globale.
In questa nuova ottica esegetica e storiografica, l’autore esamina l’Apocalisse di Giovanni apostolo, giungendo ad una decodificazione dei suoi simboli. Le conclusioni sono che l’Apocalisse non annuncia la prossima o futura fine del mondo. In quanto testo sacro, invece, l’Apocalisse, con le sue immagini simboliche, la sua trama, le sue strutture, contiene e cela la liturgia di un antico mistero religioso, la cui logica intrinseca è quella dei misteri che, attraverso il dramma, trasformano interamente l’adepto.
L’Apocalisse, pertanto, non appartiene alla storia della profezia, ma alla storia della liturgia: essa è un itinerario iniziatico ricco di prove, di segreti svelati, di insegnamenti; è una liturgia di trasformazione, un «rito di passaggio», il cui contenuto si pone entro precisi schemi e le cui influenze derivano dalle antiche religioni misteriche.
Una Vita con la Stella
Autore/i: Weil Jiří
Editore: Rizzoli
prima edizione, prefazione di Philip Roth, traduzione di Giuseppe Dierna.
pp. 240, Milano
«Da me non avrebbero ricevuto nulla, non i calzini vecchi con i quali avevo tappato gli spifferi della porta e delle finestre, non le tende che avevo trasformato in uno straccio per il pavimento, non il mobilio ormai ingoiato dalla stufetta. I materassi avevo deciso di bruciarli solo nel momento in cui loro avrebbero tentato di farmi qualcosa.» Privato dei più semplici diritti umani, senza più nulla se non la stella gialla da ebreo che ha l’obbligo di indossare appuntata sul petto, Josef Roubíček aspetta a piè fermo il suo turno sullo sfondo di una città dove regnano la cieca violenza, il senso ineluttabile della morte e una folla muta che si avvia fatalisticamente incontro al proprio destino: il campo di sterminio.
Costretto a piegarsi agli ordini burocratici di una misteriosa Comunità, Josef, un tempo impiegato di banca, svolge ora infimi lavoretti, cancellando le scritte sovversive apparse lungo le strade o raccogliendo, insieme ad altri compagni di avversità, le foglie cadute in un cimitero, assurte, in una delle più belle pagine del racconto, a simbolo «di una preghiera che si solleva verso le porte del cielo».
Se la paura di essere portato via lo attanaglia in una morsa possente, più forte è in lui l’ansia di non soccombere: e in ciò lo soccorrono, quali vividi raggi di luce in una cupa oscurità, il ricordo intriso di nostalgia di una donna dolcissima, la compagnia del fedele gatto Tomas, lo spettacolo delle stelle splendenti nel cielo notturno sul «nero e profondo abisso» della città. Allorché anche per lui scocca l’ora fatale della chiamata, Josef scopre di non figurare nell’elenco dei «convocati». Così, scampato per miracolo alla cattura, e però smarrito, svuotato, unico sopravvissuto in un mondo di «corpi in cenere», continua testardamente a vivere portando l’infame stella, fino a quando l’azione e la libertà diventano l’irrinunciabile alternativa alla resa e alla fine. Un romanzo forte e toccante, sconvolgente e poetico, che rivela lo straordinario talento e la profonda sensibilità di un maestro della moderna narrativa cecoslovacca.
Jiří Weil fu, negli anni Trenta e nell’immediato dopoguerra, uno dei più noti scrittori mitteleuropei. Militante comunista in gioventù, fu estromesso dal partito dopo aver fatto parte della sezione ceca del Comintern, a Mosca. Il ritiro forzato dalla politica lo indusse a dedicarsi esclusivamente al lavoro letterario e in breve tempo raggiunse la notorietà nel suo Paese. Nel 1942, destinato a un campo di concentramento, riuscì a fuggire e a rimanere in clandestinità per tutta la durata del conflitto. Morì nella capitale cecoslovacca nel 1959, a 59 anni.
Il Figlio dell’Alba
Un magico viaggio alla scoperta del vero significato della vita
Autore/i: Gautama Chopra
Editore: Armenia Editore
prefazione di Deepak Chopra, traduzione di Valeria Galassi.
pp. 144, Milano
Questo libro, che prende spunto dal Qbestseller Le sette leggi spirituali de successo di Deepak Chopra, narra la storia di Hakim, un bambino senza famiglia, solo e sperduto di fronte al grande mistero della vita, che compie un viaggio cosmico alla ricerca del vero significato dell’esistenza.
Il figlio dell’alba è una coraggiosa e provocatoria dichiarazione di libertà che insegna a uscire dalla prigione di ciò che è noto per entrare nel mondo dell’ignoto: il campo delle possibilità infinite dove il caos si compone in ordine e dove i sogni possono diventare realtà.
Gautama Chopra, giovane figlio di Deepak Chopra, è stato educato alla consapevolezza delle leggi spirituali che regolano la vita. Da bambino ha trascorso le sue vacanze in India; la gente e la cultura di questo Paese hanno ispirato la sua scrittura. Ha ventidue anni e studia a New York presso la Columbia University dove segue corsi di inglese, storia delle religioni e cinema.