Libri dalla categoria Cabala Ebraica
Mastro Zacharius o l’Orologiaio che Aveva Perduto l’Anima
Titolo originale: Maître Zacharius ou l’horloger qui avait perdu son âme
Autore/i: Verne Jules
Editore: Passigli Editori
a cura di Maurizio Ferrara.
pp. 96, Firenze
A Ginevra, nel Medioevo, l’orologiaio più famoso della città, il vecchio mastro Zacharius, è convinto di esser riuscito a padroneggiare il tempo, avendo racchiuso una parte della propria anima in ogni pezzo da lui fabbricato. Ma un giorno gli orologi si fermano all’improvviso l’uno dopo l’altro e per Zacharius è la fine del suo orgoglioso sogno di dominio, a meno che non riesca a trovare l’unico orologio che ancora funziona. Seguito dalla figlia Gerande e dall’apprendista Aubert, il vecchio impazzito percorre dunque le solitudini alpine fino al castello di Andernatt, dove alla fine il tempo gli si mostrerà nei panni di un vecchietto grottesco e malefico…
Racconto fantastico, alla maniera dei romantici tedeschi, Mastro Zacharius è forse la migliore opera giovanile di Jules Verne, pubblicata una prima volta nel 1854 sulla rivista “Musèè des familles”.
Un brano:
«La città di Ginevra è situata sulla punta occidentale del lago; uscendo del lago il Rodano l’attraversa e la divide in due quartieri distinti, e anch’esso è diviso, al centro della città, da un’isola disposta fra le due rive. Un simile assetto topografico si ripete spesso nei grandi centri commerciali e industriali; probabilmente i primi indigeni furono allettati dalla facilità di trasporto offerta dai bracci rapidi del fiume, vie che camminano da sole, secondo il vecchio adagio; con il Rodano, sono vie che corrono. […] Una di quelle abitazioni aeree colpiva per il suo strano carattere di vetustà; era la casa di un vecchio orologiaio, mastro Zacharius, di sua figlia Gérande, di Aubert Thun l’apprendista e della vecchia domestica Scholastique.Un uomo che se stava in disparte , Zacharius![…]»
Roma un’Altra Città
Autore/i: Portoghesi Paolo
Editore: Edizioni del Tritone
fotografie di: Foto Anderson, F.lli Alinari, Gabinetto Fotografico Nazionale, Archivio Fotografico dei Musei Vaticani, Museo di Roma Palazzo Braschi.
pp. XLIII-346, foto b/n, Firenze
Questo libro è un viaggio attraverso le parti della città cadute sotto la furia del piccone demolitore.
Una ricerca minuziosa in archivi pubblici e privati ha permesso di ritrovare le fotografie fatte eseguire per ordine di Mussolini prima delle demolizioni di via dell’Impero e di via del Mare, e di integrarle in un racconto per immagini, che documenta il costo urbanistico degli sventramenti operati dal 1870 al 1940.
Dalla sequenza delle fotografie scaturisce l’immagine di un’altra città ormai perduta, straordinariamente ricca di quei caratteri di cordialità, di vivacità, che sono tipici della Roma non ufficiale.
Tutto il libro è un inno alla città quotidiana messa in antitesi con la città turistica e convenzionale e illustra i rischi di ogni operazione urbanistica ispirata da intenti scenografici piuttosto che dagli interssi della comunità.
L’Autore, Paolo Portoghesi, nato a Roma nel 1931, è architetto, professore di Storia dell’Architettura e Preside della Facolta di Architettura del politecnico di Milano.
Ha pubblicato numerose opere tra cui ricordiamo: “Guarino Guarini” (1956), “Michelangelo architetto” (1964), “Borromini nella cultura europea” (1964), “Bernardo Vittone” (1965), “Roma barocca” (1966), “Borromini, architettura come linguaggio” (1967), “L’eclettismo a Roma” (1968).
- Roma, un’altra città
- La cintura verde
- Le sponde del Tevere
- Monumenti e ambiente
- Le grandi demolizioni
Illustrazioni
- Roma, un’altra città
- La cintura verde
- Le sponde del Tevere
- Monumenti distrutti
- Monumenti e ambiente
- I grandi sventramenti
- Ottocento sparito
Francis Drake – Il Corsaro della Regina
L’uomo che sconfisse l’Invincibile Armata
Autore/i: Cummins John
Editore: Edizioni Piemme
prima edizione, ringraziamenti e introduzione dell’autore, traduzione dall’inglese di Aldo Audisio, titolo originale: Francis Drake. The Lives of a Hero.
pp. 410, nn. ill. n.t. f.t. in b/n, Casal Monferrato (AL)
…Impareggiabile nel muoversi in mare, dopo aver chiamato a raccolta e spronato il mondo britannico al servizio dell’ambiziosa Elisabetta I d’Inghilterra, morì e fù sepolto in mare. Tornò in vita come mito. I soldati e i marinai che Drake combatteva, i capitani, i piloti e i passeggeri che egli faceva prigionieri e poi liberava, riconoscevano in lui un avversario generoso, difficile da prendere in antipatia…
Sir Francis Drake ( 1540 circa – 28 gennaio 1596) era un capitano di mare inglese, un corsaro, un mercante di schiavi, un pirata, un ufficiale di marina ed esploratore dell’era elisabettiana. Drake effettuò la seconda circumnavigazione del mondo in un’unica spedizione, dal 1577 al 1580, e fu il primo a completare il viaggio come capitano mentre guidava la spedizione durante l’intera circumnavigazione. Con la sua incursione nell’Oceano Pacifico, rivendicò quella che oggi è la California per gli inglesi e inaugurò un’era di conflitto con gli spagnoli sulla costa occidentale delle Americhe, un’area che in precedenza era stata in gran parte inesplorata dalla navigazione occidentale.
Elisabetta I assegnò a Drake un titolo di cavaliere nel 1581 che ricevette sul Golden Hind a Deptford. Come vice ammiraglio , fu il secondo in comando della flotta inglese nella battaglia contro l’Armada spagnola nel 1588. Morì di dissenteria nel gennaio 1596, dopo aver attaccato senza successo San Juan, Puerto Rico . Le imprese di Drake lo hanno reso un eroe per gli inglesi, ma il suo governo ha portato gli spagnoli a marchiarlo come un pirata , noto come El Draque. Il re Filippo II avrebbe offerto una ricompensa per la sua cattura o morte di 20.000 ducati.
John Cummins, nato nel 1937, ha insegnato spagnolo nelle università di St. Andrew, Birmingham e Aberdeen dove ha diretto il dipartimento di lingua e letteratura spagnola. Vive in Scozia. É esperto di manoscritti del Rinascimento spagnolo e tale esperienza gli consente di arricchire e ravvivare con documenti originali la scrittura sobria e limpida di questo libro.
Ringraziamenti
Introduzione
- Un uomo di bassa estrazione (1942-1558)
- Il mestiere della gente di mare (1558-1567)
- Il viaggio sfortunato: San Juan de Ulùa (1567-1569)
- Esplorazione (1569-1571)
- Imboscate sulla via dell’oro (1572-1573)
- Accordi segreti con la regina (1573-1577)
- Dove il volere era legge e la ragione esiliata (1577-1578)
- Il grande Mare del Sud (1578-1579)
- A nord dell’equatore (1579)
- Orsù, figli degli uomini, tornate alle vostre case (1579-1580)
- Quel bel tipo di cavaliere d’oro (1580-1585)
- La grande scorreria nelle Indie occidentali (1585)
- Regalo di capodanno: Santo Domingo, Cartagena e Florida (1585-1586)
- Cadice e Capo San Vincenzo (1586-1587)
- Esta felicissima Armada (1587-1588)
- Il progetto portoghese (1588-1589)
- Un impulso di presunzione: La Coruña (1589)
- Viva Don Antonio! Sul Tago (1589)
- Drake in terraferma (1589-1595)
- Sconfitta alle Canarie (1595)
- Quando l’oro costa troppo: Puerto Rico (1595)
- Panamà: fine del viaggio (1595-1596)
- Il Drago redivivo
- Risorgono gli spiriti eroici
- Riflessioni
Abbreviazioni
Note
Bibliografia
Indice dei nomi di persona e di luogo
Mi Chiamo Bisonte che Corre
Autore/i: Braschi Enzo
Editore: Verdechiaro Edizioni
pp. 168, Baiso (Reggio Emilia)
In ogni pietra vedo
in ogni insetto vedo
chi sei.
Ti chiedo d’esser forte
di far di me un guerriero
per vincere il nemico:
me stesso.
Fa’ che venga a te con occhi chiari
fa’ che venga a te senza denari.
Perchè quando la vita
declinerà quel giorno
io sappia d’esser degno
di te.
Come una piuma al vento
senza dolore e pianto
navigherò nel cielo dell’Est.
fa’ che venga a te con occhi chiari
fa’ che venga a te senza denari.
E tutto è solo un attimo lo so.
Mi chiamo Bisonte Che Corre, più che l’autobiografia dell’autore, è il percorso di un uomo da un mondo – il nostro -, fatto di gretto materialismo, egoismo, spirito di competizione, brutale cinismo e individualità, valori sempre più scadenti; a un altro – quello dei Nativi Americani -, fondato sulla correlazione, l’amore e il rispetto per ogni forma di vita.
In tal senso, Enzo Braschi racconta la sua infanzia povera ma dignitosa; le sue prime esperienze nel mondo dell’arte; gli anni della dura gavetta dolorosamente vissuti al fine di raggiungere la propria affermazione nell’ambiente dello spettacolo, fino alla presa di coscienza di un sempre più crescente vuoto e disagio personali.
Riesce a gettarsi alle spalle questa situazione solo attraverso l’amore per l’antica cultura dei Nativi Americani, i cosiddetti Indiani, prima imparandola sui libri, quindi vivendola sul “campo”, partecipando a sacre cerimonie che gli svelano la loro profonda spiritualità che per sempre cambierà la sua vita.
Mi chiamo Bisonte Che Corre (questo il nome dato all’autore dai suoi amati indiani) è dunque la storia toccante, poetica, commovente, ma soprattutto vera, di un nuovo Ulisse prepotentemente spinto a fare ritorno alla sua casa, le sue radici, la sua patria: non più Itaca, ma quella che i Lakota Sioux, i Cheyenne, i Blackfoot, gli Apaches, gli Hopi, e via dicendo, chiamano semplicemente la “nostra sacra Madre Terra”.
Enzo Braschi, dopo la laurea in Filosofia con una tesi sulla spiritualità dei nativi americani delle Grandi Pianure, si dedica al mondo dello spettacolo divenendo un apprezzato attore televisivo e cinematografico.
Autore di vari documentari sugli Indiani d’America, dal 1996 al 2003 prende parte alla Danza del Sole – la cerimonia più sacra dei nativi – fra i Lakota di Cheyenne River e Rosebud. Dopo avere ricevuto una visione, riceve il suo nome indiano (“Bisonte Che Corre”) dal capo della nazione Blackfoot Rufus Goodstriker.
Ha pubblicato, fra gli altri, La conoscenza segreta degli Indiani d’America, Il popolo del Grande Spirito, Sono tra noi, Il cerchio senza fine (Mursia), Vicini alla Creazione e Figli del tuono (Idea libri), Di terra e di luce e 2012. L’anno del contatto (Barbera edizioni).
Egitto Segreto – Viaggio tra i Misteri Occulti di un’Antica Saggezza
Titolo originale: A Search in Secret Egypt
Autore/i: Brunton Paul
Editore: Edizioni Il Punto d’Incontro
introduzione dell’autore, traduzione di Cristina Levi.
pp. 320, numerose tavole in bianco e nero fuori testo, illustrazioni in bianco e nero, Vicenza
Il racconto indimenticabile di un’esperienza vissuta in prima persona da Paul Brunton, autore di India Segreta, che in questo libro ci porta con sé in un nuovo viaggio tra i misteri egizi, a contatto con studiosi dell’occulto ed eminenti capi spirituali, tra incantatori di scorpioni e serpenti, alla scoperta di maestosi monumenti e della peculiare atmosfera che vi regna, stregati dal fascino di un mondo di apparizioni inquietanti ed esperienze che toccano la soglia di dimensioni proibite.
Egitto Segreto è anche il fedele racconto di un’esperienza spirituale che non conosce le barriere dei secoli. L’autore trascorre un’intera notte all’interno della Grande Piramide dove, volontariamente ricettivo, nel corso di una memorabile ed irripetibile esperienza, entra in contatto con entità sacerdotali del passato. Questo evento prelude all’incontro con un autentico rappresentante dell’Antico Egitto, un adepto immortale in carne ed ossa che gli affida un solenne messaggio per l’intera umanità.
Paul Brunton (1898 – 1981), pensatore visionario, mistico o meglio contemplativo e filosofo, ha dedicato gran parte della sua non breve vita a cercare di costruire ponti fra Oriente e Occidente. È stato il primo scrittore occidentale a scrivere di Ramana Maharshi, il grande mistico dell’India del Sud, in un’epoca in cui questi non era ancora noto al grande pubblico nemmeno nel suo paese.
Paul Brunton nacque a Londra nel 1898. Aderì a diversi movimenti esoterici, distaccandosene ben presto, giacché vi riscontrava più fantasie e amenità di vario genere che una seria ricerca spirituale e filosofica. Intraprese la carriera di libraio e poi di giornalista, pubblicando articoli usando vari pseudonimi, fra cui quello di Paul Brunton, che poi adotterà in seguito per tutta la vita. Fu anche editore di giornali di argomento spirituale. Negli anni Trenta, desiderando seguire la sua vocazione per la ricerca, cominciò a viaggiare verso oriente per trovare quelle radici della spiritualità che l’occidente poco o niente gli offriva.
Da questi suoi viaggi nascono i libri che lo resero popolare all’epoca, nel 1934 pubblicò il suo primo libro “A Search in Secret India”, India segreta. Nel libro raccontava di incontri con esponenti più o meno autentici della tradizione indiana. L’incontro con Ramana Maharshi, svoltosi in quasi completo silenzio, in meditazione, gli lasciò uno stato di profonda quiete, e un’impressione che non sarebbe mai più svanita: una vera e propria iniziazione, la diksha. Paul Brunton contribuì in maniera considerevole alla diffusione della conoscenza di Ramana Maharshi, non solo in Occidente, ma perfino nella sua stessa terra: l’India.
Dopo qualche anno, nel 1936, pubblicò il suo secondo libro, Egitto segreto, che lo fece conoscere a un pubblico più vasto, in cui parlò delle antiche tradizioni esoteriche d’Egitto e del misticismo islamico, oltre che delle proprie esperienze visionarie, allorché ottenne il permesso di restare per un’intera notte dentro la camera del re nella piramide di Cheope.
Scopo fondamentale di Brunton era quello di introdurre il lettore occidentale alla nozione di realtà spirituale, e ciò mentre continuava a seguire il proprio iter di crescita interiore.
Miracoli – Come far Accadere quello che Vuoi
Titolo originale: Miracles
Autore/i: Wilde Stuart
Editore: Arnoldo Mondadori Editore
prima edizione, traduzione di Scilla di Massa.
pp. 72, Milano
Il potere di compiere miracoli non è magia o stregoneria: e un potere naturale, e ciascuno può imparare a trovarlo e a usarlo praticamente. D’altronde ciascuno lo usa già, ogni giorno e ogni notte della sua vita: ogni donna, ogni uomo compie continuamente il miracolo di avere ciò che vuole, né più né meno.
Il problema è che non te ne accorgi, e soprattutto che vuoi poco, mentre in realtà non vi sono confini al volere e all’avere.
«C’è una dimensione, proprio qui, nel nostro mondo, in cui tutto l’impossibile diventa possibile, ma pochissimi conoscono questa dimensione e sanno servirsene» scrive Stuart Wilde: e Miracoli è il suo manuale di istruzioni per manovrare questa dimensione.
Occorrono pochi passi, pochi e precisi cambiamenti nel proprio modo di volere e di guardarsi intorno, e subito ha inizio la pratica del miracolo in prima persona: una semplicissima «lotta contro il drago» dei dubbi, delle esitazioni – e la scoperta del tuo talento di vincitore e degli infiniti alleati, che ti accompagnano da sempre.
Stuart Wilde è nato a Farnham, in Inghilterra, da padre inglese e madre italiana. Autore molto prolifico, ha scritto, oltre a La Forza e Miracoli, diversi libri di successo, tradotti in tutto il mondo. È uno dei più famosi esponenti della New Age.
Primo livello
Comprendere la Legge Universale
Secondo livello
Capire lo scopo della propria vita
Terzo livello
Comprendere la natura dei nostri modi di credere
Quarto livello
Il «piano d’azione» dei miracoli
Quinto livello
Comprendere l’energia
Sesto livello
Capire il tempo
Settimo livello
Capire il proprio potere personale
Non ci Sono Santi – Viaggio in Italia di un Alieno
Autore/i: Romagnoli Gabriele
Editore: Arnoldo Mondadori Editore
pp. 216, Milano
Forse non basta andare lontano per mettere la giusta distanza tra noi e il mondo da cui proveniamo: aiutare, però, aiuta. E Gabriele Romagnoli, in fondo, ha sempre scritto come da un altrove. Era, all’inizio, una distanza più che altro metafisica, quella sospensione remota, indecifrabile in cui galleggiavano le esistenze dei protagonisti di Navi in bottiglia e dei suoi primi romanzi. L’esperienza dello spaesamento si è poi radicalizzata in senso anche fisico, facendo di Romagnoli un’originalissima figura di narratore apolide e vagabondo, che dai molti luoghi in cui ha vissuto e vive ha continuato ad approfondire la dialettica tra i legami dell’origine, le radici, e una vocazione irresistibile al nomadismo.
È dal sentirsi profondamente italiano e altrettanto profondamente estraneo alle logiche dell’italianità, è dallo scontro tra appartenenza e alterità che nasce questo libro. Il giornalista scrittore, dopo anni vissuti all’estero, torna a casa per capire [’Italia che stampa e televisione non gli sanno raccontare. Come un alieno l’attraversa da Nord a Sud, dai centri alle periferie e, tra reportage e memoria personale, traccia undici ritratti esemplari: la Nazionale Italiana Maschere.
Maschere perché i personaggi inverosimili eppure verissimi che scorrazzano in queste pagine non rappresentano soltanto se stessi ma altrettanti vizi nazionali, eterni perché propri della natura italica, oppure di fresca attualità perché partoriti dagli sviluppi della storia contemporanea. Sul palcoscenico creato da Romagnoli si presentano, in ordine di apparizione, l’avvocatessa disposta a tutto pur di fare una comparsa in televisione, il maresciallo la cui fertile immaginazione partorisce fatti di “cronaca” sempre più incredibili ma regolarmente pubblicati, il presunto kamikaze che, minacciando di far saltare un supermercato nella Bassa mantovana, incarna la nostra paura del diverso, e, uno dopo l’altro, tutti gli eroi di una farsa che l’autore nobilita in commedia, con il sospetto che possa un giorno sfociare in tragedia.
È un libro divertente, questo, come succede con le storie che sembrano inventate. E inquietante, come succede non appena si prenda coscienza che invece sono vere. Non fa sconti a nessuno e non concede facili vie d’uscita. Non rimette peccati e ammonisce: non ci sono santi.
Il lettore riderà, amaramente.
Gabriele Romagnoli è nato a Bologna nel 1960. Tra i suoi libri: Navi in bottiglia (Mondadori 1993), In tempo per il cielo (Mondadori 1995), Passeggeri (Garzanti 1998) e L’artista (Feltrinelli 2004).
Shanghai Baby
Titolo originale: Shanghai Baobei
Autore/i: Weihui Zhou
Editore: Rizzoli
sesta edizione, traduzione di Yuan Huaqing.
pp. 322, Milano
«Volevo liberarmi dell’ira e dell’indignazione proprie della mia generazione. Volevo penetrare il cuore della città, come un bruco deciso a entrare in una grande mela.» (Zhou Weihui)
Da Shanghai, città multirazziale percorsa da nuovi fermenti, simbolo della Cina che cambia, arriva questo libro straordinario che si è affermato come un caso letterario clamoroso. Ha entusiasmato migliaia di giovani cinesi che vi si sono riconosciuti e lo hanno letto in massa. Coco è una venticinquenne ambiziosa e inquieta, ex giornalista e scrittrice, cameriera in un bar di Shanghai, che ama un ragazzo alto e bello, ma impotente ed eroinomane. Un giorno conosce un uomo d’affari tedesco, sposato, non esita a intrecciare con lui una rovente storia di sesso. Prigioniera di un gioco distruttivo, Coco rischia di andare alla deriva, ma trova nella vita la forza per riprendersi e affermarsi come scrittrice. Una storia estrema ed emozionante che dà voce a un’intera generazione di giovani cinesi di oggi.
Zhou Weihui, ventotto anni, si è laureata in letteratura cinese nella prestigiosa Università di Fudan a Shanghai. Ha lavorato come giornalista, redattrice, speaker, barista, percussionista, grafica pubblicitaria, regista, attrice e drammaturga. Nonostante la censura governativa, è oggi la più popolare scrittrice cinese.
Due o Tre Cose Prima di Andarmene
Titolo originale: Before I Say Goodbye
Autore/i: Picardie Ruth
Editore: TEA – Tascabili degli Editori Associati
prefazione di Matt Seaton, traduzione di Claudio Carcano.
pp. 176, Milano
«Quello che mi fa più male è perdere il futuro.
Non sarò lì a far festa con i miei bambini
quando impareranno a scrivere i loro nomi…»
«Guardandomi indietro, devo dire di non avere rimpianti. Ho amato il mio Matt. Abbiamo voluto bene a Lola e Joe. E in futuro se la caverà benissimo senza di me. L’unica cosa è che mi mancherà da morire.»
Felicemente sposata e madre di due gemelli, Ruth Picardie ha solo 32 anni quando le viene diagnosticato un cancro al seno. Con franchezza, ironia e intensità eccezionali, descrive il progredire della malattia in una serie di articoli per il quotidiano londinese Observer. Quando Ruth muore, neanche un anno dopo, migliaia di persone piangono la scomparsa di una donna che non hanno mai incontrato. Il marito Matt e la sorella Justine hanno raccolto quegli articoli, gran parte della corrispondenza e-mail con gli amici e alcune delle moltissime lettere giunte all’Observer, dando vita a un libro che ha commosso, divertito e conquistato chiunque l’abbia letto.
L’Amore Ucciso – Un Delitto d’Onore nella Giordania di Oggi
Titolo originale: Honor Lost
Autore/i: Khouri Norma
Editore: Arnoldo Mondadori Editore
prima edizione, prologo dell’autrice, traduzione di Alessandra Benabbi e Cristiana Spitali.
pp. 216, Milano
Un paese dagli stridenti contrasti – la Giordania del progresso ostentato e della desolata arretratezza, dei palazzi di vetro e acciaio e delle distese di sabbia infuocata, del processo di modernizzazione culturale e degli ancestrali codici d’onore – è lo scenario di una storia che ha i tratti delle antiche tragedie: qui, al crocevia tra passato e presente, sboccia un amore tenero e disperato, quello fra Dalia, una ragazza musulmana in nulla diversa dalle coetanee occidentali, e Michael, giovane cattolico arruolato nella Guardia Reale; qui, in un sobborgo della media borghesia, un padre toglie la vita alla figlia, la cui unica colpa è quella di essersi abbandonata all’impulso più innocente ed elementare del mondo: voler amare ed essere amata. A sentire il bisogno di narrare la straziante vicenda di Dalia è Norma, sua amica del cuore e compagna nell’avventura che le portò ad aprire un salone di bellezza per lavorare finalmente fuori casa, nell’estremo tentativo di sottrarsi ai vincoli di una cultura arcaica e opprimente. Nasce così L’amore ucciso, appassionata testimonianza d’amicizia e resoconto obiettivo di una relazione impossibile, commovente tributo alla memoria di Dalia e fermo atto d’accusa contro la pratica del delitto d’onore, un reato che gode della quasi impunità. Da queste pagine una voce alta e degna si leva a gridare il sogno di libertà di centinaia di donne costrette a vivere nella condizione di madri, mogli e figlie come nella più tetra delle prigioni.
L’Ansia – Madre e Matrigna
Autore/i: Canova Francesco
Editore: Edizioni Paoline
terza edizione.
pp. 96, Cinisello Balsamo (Milano)
Sarà successo a tutti di incontrarsi con individui aperti, cordiali, disponibili, che poi, meglio conosciuti, hanno lasciato intravedere una tendenza all’ansia forse non minore di quella di tanti altri che sono facilmente irritabili, indisponenti, sospettosi.
Evidentemente ai primi è riuscito, a differenza dei secondi, dare alla propria ansia un indirizzo positivo e a trasformarla da patologica in fisiologica, da matrigna in madre amorosa e previdente.
Ma una conversione del genere è possibile per tutti gli ansiosi? E con quali metodi? Questo libretto risponde a tali domande che interessano persone le quali non chiederebbero di meglio che di liberarsi dalle proprie inquietudini per affrontare con maggiore serenità la vita.
Francesco Canova è libero docente di patologia medica e di clinica tropicale all’Università di Padova. Suo è il manuale di malattie tropicali più diffuso in Italia. Oltre che di numerosi lavori scientifici egli è anche autore di molte pubblicazioni di medicina divulgativa. Ecco le più conosciute: Il malato e le malattie (Gregoriana, Padova), Le basi biologiche dell’educazione giovanile (Edizioni Paoline, Roma), Seguendo il bambino dalla nascita ai sei anni (Edizioni Paoline, Roma), Seguendo il fanciullo dai sei ai dodici anni (Edizioni Paoline, Roma), Salute, dono e conquista (Edizioni Paoline, Roma), Tutto sul ragazzo dai 14 ai 18 anni (in coll. Edizioni Paoline, Roma), Si o no all’aborto? (in coll. Edizioni Paoline, Roma), Il medico in famiglia (un dizionario di medicina, 4 ed. Edizioni Paoline, Roma), Itinerario mentale e controllo dell’ansia (LDC, Torino), Il metodo Billings-Bonomi (LDC, Torino), Ottimismo per pessimisti (LDC, Torino), Pensione: godimento o frustrazione, La stagione dei frutti e Il controllo di sé (Edizioni Paoline, Roma). Alcune di queste opere hanno conosciuto parecchie riedizioni e sono state tradotte in spagnolo e francese.
- I due volti dell’ansia
- Le basi biologiche dell’ansia
- I doni dell’ansia
- Le malefatte dell’ansia
- Da madre a matrigna
- I piccoli segni dell’ansia
- Le crisi acute d’ansia
- L’ansia esistenziale
- Le malattie psicosomatiche
- L’isterismo
- Le fobie
- Ossessioni e compulsioni
- La depressione
- L’agegressività
- Prevenzione dell’ansia
- L’ottimismo come ansiolitico
- Controllo dell’ansia
- Alle radici dell’ansia
Bibliografia
Ecologia e Società nella Germania Nazista – Walther Darré e il Partito dei Verdi di Hitler
Titolo originale: Blood and Soil
Autore/i: Bramwell Anna
Editore: Luigi Reverdito Editore
unica edizione, prefazione e introduzione dell’autore, traduzione Bruno Cipolat, collana Il Mosaico – passato e presente tra cronaca e storia diretta da Antonio Pitamitz.
pp. 336, Gardolo di Trento
…Il padre dei verdi è stato Walther Darré, un nazista? La Germania di Hitler fu il primo paese europeo in cui si perseguì una politica ecologica? A questi interrogativi risponde l’accurato lavoro di ricostruzione storica di Anna Bramwell. Un testo che al suo apparire ha scatenato una feroce polemica fra gli autori…
Chi c’è alle origini della moderna ecologia? Chi sono, e da dove vengono i verdi? I verdi si ritengono espressione di una sinistra che ha abbandonato i tradizionali schemi interpretativi della società contemporanea, perché dimostratisi inadeguati di fronte alla realtà della natura devastata dallo sfruttamento della società industriale e consumistica, a favore di teorie e battaglie politico-sociali che si vogliono comunque progressiste. E così sono comunemente considerati. Soprattutto da quando hanno assunto forza di partiti politici che nei parlamenti europei siedono a sinistra e dove sono arrivati dopo che le catastrofi ecologiche da loro annunciate si sono puntualmente verificate, e l’ecologia è diventata, da ristretta “moda culturale” per intellettuali “irrequieti e profeti di sventura”, argomento di preoccupazione quotidiana anche per l’uomo della strada. Pochi però sanno che il padre di questi severi critici della società industriale forse è un nazista, e i principi basilari dell’odierna ecologia sono già stati propugnati – spesso con parole identiche – e applicati nella Germania di Hitler da Walther Darré, dal 1933 al 1942 presidente della Lega dei contadini tedeschi, e ministro dell’Agricoltura del Terzo Reich. Tale è infatti la conclusione alla quale Anna Bramwell giunge in questa poderosa e documentata opera storica, dopo aver tracciato la biografia umana e politica di Walther Darré, e il suo contrastato rapporto con la Germania nazista. Darré, secondo l’autrice, capì profondamente quanto fosse utile un equilibrato rapporto fra l’uomo e la natura, ed ebbe coscienza che lo sfruttamento intensivo e indiscriminato della terra su scala industriale, non era indefinitamente compatibile con le risorse naturali dell’ambiente. Perciò, nel corso della sua battaglia ecologica nella Germania nazista, fu favorevole ai metodi di coltivazione organica, all’agricoltura bio-dinamica, fu sostenitore della piccola e media azienda agricola, e avversario dichiarato dei latifondisti e delle industrie produttrici di fertilizzanti chimici. Al motto Sangue e Suolo, Darré perseguì, per oltre un decennio un programma di rinnovamento ideologico della società tedesca, convinto che l’uomo possa vivere felice solo se mantiene i suoi legami con il suolo.
Anna Bramwell, londinese, ha studiato all’Arts Educational School, all’University College Buckingham, e ha conseguito il dottorato in storia della Germania del XX secolo al Lady Margaret Hall di Oxford.
Prefazione
- Introduzione
- Chi era Ricardo Walther Darré
- I corvi di Odino
- Il segno di Thor
- Il complotto
- Ministro nazista
- La guardia pretoriana comandata da un gesuita
- La Polonia: Una questioneirlandese per la Germania?
- I nazisti verdi
- La catarsi
- Conclusione
- Appendice
Nota sulle fonti
Elenco delle abbreviazioni
Bibliografia
La Via della Cina – Passato, Presente e Futuro di un Gigante della Storia
Autore/i: Valori Giancarlo Elia
Editore: Rizzoli
prefazione di Antonio Maccanico, prima edizione.
pp. 270, Milano
Quale impatto avrà la Cina sugli equilibri geopolitici mondiali e sul futuro della nostra economia?
In questo nuovo saggio, prosecuzione ideale dei due precedenti dedicati al Mediterraneo e agli scenari futuri del nostro pianeta, Giancarlo Elia Valori punta l’attenzione su una realtà che conosce dall’interno, e da decenni, grazie sia alla sua attività di manager pubblico e privato sia alla sua cattedra all’Università di Pechino: la Cina, il gigante asiatico passato in brevissimo tempo dalla fame al molo di superpotenza politica ed economica. Valori indaga i molteplici aspetti del boom cinese, non limitandosi a quelli economici, ma illustrando i risvolti geopolitici della proiezione internazionale della più popolosa nazione del mondo, che toccano l’intero quadrante eurasiatico e mediorientale. Né si ferma al presente, ma ripercorre i tratti fondamentali, le continuità e le cesure della storia cinese, dal confucianesimo al maoismo, dagli eccessi ideologici al pragmatismo attuale, restituendoci il ritratto inedito di un Paese ancorato alla sua tradizione e nel contempo proiettato nel nuovo millennio. Mostra soprattutto l’importanza che, agli occhi della Cina, riveste il Mediterraneo, la porta d’ingresso a quel mercato africano in cui i cinesi investono miliardi di dollari per assicurarsi l’approvvigionamento di materie prime, risorse energetiche e prodotti alimentari. E proprio questa centralità del Mediterraneo costituisce oggi la migliore occasione di sviluppo per l’Italia e per l’Europa.
Giacarlo Elia Valori è uno dei più importanti manager italiani. Docente universitario e attento osservatore della situazione politica ed economica internazionale, nella sua lunga carriera ha ricoperto importanti incarichi in prestigiose società italiane ed estere. Attualmente è a capo di La Centrale Finanziaria Generale SpA, della holding regionale Sviluppo Lazio SpA e della delegazione italiana della Fondazione Abertis. Inoltre è presidente onorario dei colossi cinesi Huawei Italia e HNA Group nonché detentore di importanti cattedre presso prestigiosi atenei quali la Yeshiva University di New York, l’Hebrew University di Gerusalemme e la Peking University.
Nel 1992 viene nominato Cavaliere della Legion d’onore con la motivazione: “Un uomo che sa vedere oltre le frontiere per comprendere il mondo”; dall’11 maggio 2001 è ambasciatore di buona volontà dell’Unesco per i meriti profusi generosamente nella difesa e nella promozione del patrimonio immateriale. Nel 2002 riceve il titolo di “Honorable” dell’Académie des Sciences de l’Institut de France.
Tra i suoi libri più recenti ricordiamo Geopolitica e strategia dello spazio (Rizzoli 2006), Antisemitismo, olocausto, negazione (Mondadori 2007), Mediterraneo tra pace e terrorismo (Rizzoli 2008) e Il futuro è già qui (Rizzoli 2009). È il vincitore del premio “Ischia Mediterraneo” 2009.
Prefazione di Antonio Maccanico
Nota per il lettore
Introduzione
- Cina e Mediterraneo tra locale e globale
- La finanza globale e le scelte della Cina
- Il nemico del Nord
- La strategia è la via del paradosso
- Le manovre imprevedibili portano alla vittoria
- L’aquila di giada
- I nemici uniti
- La spada, la parola, il silenzio
- Colpire con una spada presa a prestito
Appendici
- Tratti ideologici e sistema politico. Continuità e rottura nella Cina contemporanea
- Da Mao a Deng: dalla Rivoluzione culturale alle Quattro modernizzazioni
Note
La Scienza Misteriosa dei Faraoni
Autore/i: Moreux Th.
Editore: Giuseppe Brancato Editore
pp. 184, nn. illustrazioni b/n, Catania
Sommario:
I – Il segreto della Sfinge
II – La costruzione della Grande Piramide
III – Le rivelazioni numeriche della Grande Piramide
IV – Le rivelazioni geodetiche della Grande Piramide
V – Le rivelazioni astronomiche della Grande Piramide
VI – Attraverso la scienza antica
VII – L’ottica degli antichi
VIII – Alla luce delle stelle
IX – Tradizioni filosofiche e storiche
X – Le tradizioni scientifiche
XI – Il racconto della «genesi» e della scienza
Siamo Tutti Nati Poliglotti
Autore/i: Tomatis Alfred; Sellin Loïc
Editore: Xenia Edizioni
prefazione di Concetto Campo, introduzione dell’autore, traduzione di Laura Merletti.
pp. 208, Como
Italiani e francesi hanno maggiori difficoltà a imparare una lingua straniera, mentre gli slavi sembrano nati con il dono delle lingue, perché? Questi ultimi utilizzano nella loro lingua quasi tutte le frequenze dell’udibile, 10 ottave e a volte più, mentre gli altri poco più di un’ottava.
Gli studi, svolti da Tomatis sull’orecchio e sullo stretto rapporto intercorrente tra udito e intelligenza, hanno permesso di acquisire nuove e rilevanti certezze sulla formazione e sulle capacità dell’uomo stesso. Quest’opera mostra come un corretto sviluppo delle capacità uditive permette di raggiungere una invidiabile capacità linguistica e di padroneggiare diverse lingue. Un viaggio affascinante nel meraviglioso mondo dell’acustica delle lingue e della sua influenza sul modellamento delle culture e dei comportamenti.
Il linguaggio è l’elemento fondante l’umanità dell’uomo e l’orecchio ha un ruolo centrale nell’apprendimento delle lingue.
Alfred A. Tomatis (1920-2001), medico, specialista in otorinolaringoiatria, ha creato una nuova e rivoluzionaria teoria sull’udito e la comunicazione. Il suo metodo per la riabilitazione dell’ascolto viene utilizzato in centinaia di centri di ricerca e di cura presenti in tutto il mondo. Tra i suoi pazienti: Maria Callas, Romy Schneider, il pittore Hartung e Gerard Depardieu. Disponibili in italiano: Dalla comunicazione intrauterina al linguaggio umano, L’orecchio e il linguaggio, Perché Mozart?, Nove mesi in paradiso, Vertigini, Le difficolta scolastiche, Ascoltare l’Universo, L’Orecchio e la Vita.
Introduzione
- Cap. I – L’orecchio sordo
- Cap. II – Babele, terra degli uomini
- Cap. III – Alle lingue Cittadini!
- Cap. IV – Passeggiata nella Francia acustica profonda
- Cap. V – La lingua merita ben più della prammiatica
- Cap. VI – Quattro chiavi per le lingue
- Le bande passanti
- La curva di avvolgimento
- Il tempo di latenza
- Il tempo di precessione
- Cap. VII – Come si diventa poliglotti
- Il test audiovocale
- L’Orecchio Elettronico
- Tecniche audiovisive
- Cap. VIII – Il bambino e l’apprendimento delle lingue
- Cap. IX – L’adulto e l’apprendimento delle lingue
Babele ritrovata
Allegato – Le leggi dell’integrazione audiolinguistica
Hell’s Angel – La Vita Spericolata di Sonny Barger
Autore/i: Ralph «Sonny» Barger
Editore: Baldini&Castoldi
con la collaborazione di Keith e Kent Zirmerman, traduzione dall’americano di Marina Petrillo.
pp. 320, Milano
Tutto ciò che l’opinione pubblica crede di sapere a proposito dell’Hamc (Hell’s Angels Motorcycle Club) deriva dai B-movies di Hollywood, dalle rivelazioni dei tabloid e dalle esagerazioni di quelli che affermano «io c’ero». Prima d’ora, la stona di questa sottocultura tipicamente americana e la vita selvaggia e pericolosa dell’Hell’s Angel per eccellenza, Ralph «Sonny» Barger, non erano mai state raccontate con tanta onesta e candore, a viso aperto, direttamente dalla fonte.
Rievocando la nascita del primo gruppo di Hell’s Angels a Oakland e i tumultuosi quattro decenni seguenti, Hell’s Angel consegna ai lettori un affascinante passe-partout per il mondo segreto del celebre club, grazie anche a una colorita schiera di personaggi formata dai compagni one-percenter di Barger, come Terry the Tramp, Charlie Magoo e tutti coloro che hanno viaggiato in moto con lui nel corso degli anni. Da queste pagine si apprende anche come l’Hamc abbia rivoluzionato l’aspetto delle motociclette Harley-Davidson, e come sia arrivato a costruire quella che è diventata una vera e propria comunità motociclistica internazionale, un punto di riferimento per quanti in tutto il mondo inseguono un ideale di libertà.
Barger ci fa vivere le ostinate battaglie contro gli sforzi del governo diretti a distruggere l’Hamc, spiega cosa accadde quando negli anni Sessanta gli Hell’s Angels presero le distanze dall’élite pacifista, e narra il vero retroscena del famigerato concerto dei Rolling Stones del 1969 ad Altamont, un momento epocale che ha simboleggiato la fine degli anni Sessanta.
Ralph «Sonny» Barger, dopo aver vissuto a lungo a Oakland risiede vicino a Phoenix, in Arizona. Corre ogni giorno con la sua Harley-Davidson personalizzata e solleva pesi fino a contotrenta chili. Con Baldini&Castoldi uscirà anche il suo prossimo libro Corri fiero, vivi libero. Selvagge storie da bikers.
Keith e Kent Zirmerman formano un team di scrittura piuttosto unico, visto che sono fratelli gemelli. Sono coautori di Rotten: No Irish, No Blacks, No Dogs, scritto assieme a John Lydon alias Johnny Rotten dei Sex Pistols, un bestseller che in Inghilterra ha raggiunto il vertice delle classifiche di vendita.
Ringraziamenti
- Sturgis, 1982: la Muster to Custer
- La Oakland operaia, il Jungle Jim e Ralph lo scaricatore di porto
- Nella fossa dei serpenti
- Harley, chopper, full dressar e ruote rubate
- I soprannomi
- Mogli, amanti e la Pulzella di Livermore
- I frizzanti anni Sessanta intrisi di acido
- Da Porterville all’inferno (e ritorno)
- Let It Bleed: No Sympathy for the Devils of Altamont
- Omicidio, ferimenti, vita da fuorilegge
- Rinchiusi e affondati
- Rico: la legge dal nome buffo
- Spie, infor-traditori e informatori del governo
- Taz sconfigge la Grande C
- Oakland nello specchietto retrovisore, la Carefree Highway davanti al parabrezza
Postfazione: La fedina penale
Chemical USA – Il Viaggiatore Assente
Entrando si esce, uscendo si entra in un universo mai visto.
Autore/i: Brolli Daniele
Editore: Rizzoli
pp. 182, Milano
Invisibile e apparentemente svagato, il personaggio di questo libro a un certo punto del suo peregrinare ha oltrepassato una soglia, ritrovandosi in un mondo inesplorato. C’erano molte cose che gli ricordavano la realtà conosciuta, ma ognuna di esse era pronta a smentire la propria consistenza fisica appena la sua attenzione allentava. Mentre il suo corpo percorreva in lungo e in largo gli Stati Uniti, una parte di lui molto meno concreta, ma altrettanto viva, confondeva posti, persone e tempi, annullando le distanze, riorganizzando tutto secondo le regole di un cervello che si rifiutava di riconoscere le coordinate spazio e tempo. Nella sua tipografia immaginaria le tappe del viaggio sono indicate attraverso i telefoni pubblici, veri e propri mezzi di teletrasporto con cui saltare da un punto all’altro quando la percorrenza si fa inutile e noiosa. Il risultato del suo diario di viaggio è una guida degli Stati Uniti scritta da una persona con una rara malattia mentale che aumenta la sensibilità per ciò che non si vede e rende relativo tutto il resto. Ci sono non luoghi che proliferano nella memoria e nei sentimenti, visioni che si aggrappano alla mente come sanguisughe e incontri che nel resoconto divengono presunti. L’atlante che contiene questo itinerario durato dieci anni lo può consultare solo un telepate o, eccezionalmente, il lettore di questo libro.
Nati per Crepare – Storie di Sicari Adolescenti dall’Inferno di Medellin
Titolo originale: No nacimos pa’ semilla
Autore/i: Salazar Alonso
Editore: Leonardo Editore
unica edizione, introduzione dell’autore, traduzione di Guido Piccoli e Angela Bernal Martinez, in copertina: illustrazione di Roberto Pesarini.
pp. 128, Milano
“La violenza a Medellin fa parte della realtà quotidiana. Viviamo in una città in guerra.” Si apre così Nati per crepare, un inquietante libro-inchiesta sulle bande giovanili di Medellin, capitale colombiana della droga. Quali motivazioni spingono oggi tremila e forse più ragazzi, fra i quattordici e i venti anni, aggregati in oltre centoventi bande, a diventare angeli della morte? Al di là di ogni presunzione sociologica, questo libro fa parlare gli stessi protagonisti rivelandoci attraverso le loro voci il destino inesorabile che li condanna a incarnare il sicario e insieme la vittima. La loro lingua è semplice, diretta, quasi nuda: è il paradosso dell’inaudito che prende corpo e colpisce come un pugno. In un groviglio di aspirazioni e di sentimenti, dolorosi, teneri, agghiaccianti, si delinea il ritratto di un universo in cui l’omicidio ha il sapore di un atto di accusa e, perfino, di un inno alla vita.
Alonso Salazar, nato a Medellin, è esperto in comunicazioni di massa e svolge attività sociale nel CINEP (Centro de Investigaciòn y Educaciòn Popular).
Oltre a Nati per crepare (dodici edizioni in Colombia e ora tradotto anche in Europa), Salazar ha pubblicato nel 1992 La cultura del narcotraffico.
Pinelli – Una Finestra sulla Strage
Autore/i: Cederna Camilla
Editore: Giangiacomo Feltrinelli Editore
terza edizione.
pp. 160, Milano
Presente fin dalia prima notte (la notte delle menzogne, dal 15 al 16 dicembre 1969), e subito convinta che quella della questura doveva essere una versione personale dei fatti, da allora Camilla Cederna è diventata un’appassionata testimone del caso Pinelli. Anzi a lei va riconosciuto il merito, attraverso i martellanti articoli sull’“Espresso,” di aver mosso per la prima volta nel dopoguerra e a favore della giustizia una larghissima area dell’opinione pubblica più qualificata. Ed ecco questo suo libro su quanto è successo da quella tragica notte a proposito della fine del ferroviere anarchico: sono interviste, documenti, udienze del processo “Calabresi-Lotta continua,” battaglie verbali e di carta bollata; c’è l’ambiente della questura e quello del tribunale, ci sono magistrati troppo frettolosi e insabbiatori, avvocati rissosi, poliziotti uno più bugiardo dell’altro; è un aberrante catalogo messo insieme con disciplina, con pazienza e talvolta perfino con humour.
Clamorosa rivelazioni, ipotesi fantapolitiche? No, soltanto dalla realtà grigia della vicenda, dalle subdole manovre d’occultamento, dalle bugie, dai colpi di scena esplode prepotente una semplice rivelazione: che tutte le tesi ufficiali sono false, che Pinelli non si è suicidato, che la vicenda è una spia della condizione italiana di questi ultimi tempi. Pinelli è stato la vittima innocente di un gioco più vasto e crudele e ristabilire la verità sulla sua morte, è, secondo la Cederna, un dovere politico e morale. È la premessa per evitare che vi sia una seconda vittima innocente: Valpreda.
Questo è il primo libro politico di Camilla Cederna che dal 1958 ha pubblicato Noi siamo le signore, La voce dei padroni (1962). Fellini 8½ (1963). Signore e signori (1966), Le pervestite (1968). Maria Callas (1968), Dal 1956 è redattrice e inviata speciale dell’“Espresso.”
Cristo da Riscoprire
Autore/i: Arias Juan
Editore: Cittadella Editrice
settima edizione, prefazione dell’autore.
pp. 184, Assisi
«Il Cristo nella vita mi è servito per scoprire meglio le esigenze di libertà che urgevano nella mia coscienza, per mettere la difesa dell’uomo e la sua liberazione da ogni schiavitù al centro dei miei interessi non solo umani ma anche religiosi…
E proprio Cristo che mi assicura che esiste la possibilità che l’uomo trovi la sua libertà perduta. Ed è una battaglia per la quale vale la pena di rischiare non solo l’onore e il denaro ma anche tutta la propria vita; perchè da quando Cristo si è fatto uomo, non posso sentirmi libero finché esiste un solo uomo schiavo. La mia libertà comincia dove comincia la libertà degli altri e non dove finisce».
Juan Arias, nato in Spagna, si è licenziato in teologia dogmatica all’Università Gregoriana di Roma e ha studiato lingue semitiche al Pontificio Istituto Biblico. Scrive per alcuni giornali spagnoli e collabora a ROCCA. I suoi libri pubblicati da Cittadella Editrice col titolo Il dio in cui non credo e Cristo da riscoprire hanno avuto un grande successo e sono stati tradotti in francese, spagnolo, tedesco, portoghese e croato. L’ultimo volume di J. A. pubblicato da Cittadella Editrice è intitolato Preghiera nuda (1971).