Libri dalla categoria Immaginario
Cacciatori di Corpi – La Verità su Farmaci Killer e Medicina Corrotta
Titolo originale: The Body Hunters: Testing new drugs on the World’s Poorest Patients
Autore/i: Shah Sonia
Editore: Nuovi Mondi Media
prima edizione, prefazione di John Le Carré, introduzione dell’autore, traduzione Daniela Conti.
pp. 280, San Lazzaro di Savena (BO)
Questo libro, scrive John Le Carré nella prefazione, “è un atto di coraggio da parte di chi lo ha scritto e dei suoi editori. Da quando ho pubblicato Il Giardiniere Tenace ho ricevuto bozze di libri, talvolta interi dattiloscritti, da specialisti del giornalismo investigativo determinati a sollevare il velo che copre il lato oscuro dell’impresa più lucrativa del mondo: l’industria farmaceutica. Quando mi sembrava che il lavoro che mi era stato sottoposto fosse meritevole di pubblicazione, e scritto in un linguaggio scorrevole, non appesantito da montagne di termini medici astrusi, lo inoltravo a qualche agente letterario o a lettori editoriali. Eppure, a quanto mi consta, nessuno di questi autori ha mai visto realizzato il suo progetto. E se a distanza di mesi ne indagavo con discrezione le ragioni, la risposta, confezionata nei modi più diversi, in sostanza era sempre la stessa: “troppo rischioso”. Con un linguaggio chiaro, facilmente accessibile, e una ricca casistica accuratamente documentata, Sonia Shah assesta con questo libro un bel colpo per conto di tutti coloro che sognano di imbrigliare l’enorme potenzialità positiva insita nell’industria farmaceutica, di vedere i prodotti messi finalmente a disposizione di coloro che ne hanno più bisogno e di ridurre l’avidità che ne alimenta le pratiche peggiori”.
Un vecchio motto dell’industria farmaceutica recita “è bene avere una pillola che cura la malattia, ma è ancora meglio avere una pillola che va presa tutti i giorni”. Affinché questi farmaci – spesso inutili, spesso semplici fotocopie di medicinali già esistenti e ancor più spesso pericolosi – vengano approvati e quindi immessi sul mercato, le case farmaceutiche devono dimostrare di averli sperimentati sull’uomo. Ed è così che i giganti del farmaco sgomitano alle porte dell’India, del Brasile, della Russia, della Cina e persino delle cliniche e dei campus universitari americani ed europei alla ricerca di cavie umane, spesso inconsapevoli, su cui testare nuovi prodotti. Farmaci per abbassare il colesterolo, per combattere la depressione e per alleviare la disfunzione erettile maschile, ma anche medicinali killer come il Contergan che, prescritto alle donne incinte, fece nascere ondate di bimbi focomelici o il recentissimo anticolesterolo Lipobay, ritirato perché ha causato decine di morti.
Sonia Shah è una rinomata scrittrice e giornalista d’inchiesta. Scrive per The Washington Post, The Boston Globe, New Scientist, The Nation. In Italia ha pubblicato Oro nero. Breve storia del petrolio (Mondadori, 2005).
Prefazione
Introduzione
- La sperimentazione clinica prende la via della globalizzazione
- Il controllo mediante placebo
- Big Pharma: nascita di un monolito
- Cavie senza gabbia
- L’HIV e la soluzione di seconda scelta
- Sudafrica: esperimenti clinici e negazionismo dell’AIDS
- L’esternalizzazione verso l’India: la politica del miliardo di corpi
- Come ti aggiusto i codici etici
- Il re è nudo: stranezze del consenso informato
- Tenere la bilancia in equilibrio
Conclusioni
Note ai capitoli
Ringraziamenti
Il Prigioniero
Autore/i: Braghetti Anna Laura; Tavella Paola
Editore: Arnoldo Mondadori Editore
prima edizione, collana: Frecce.
pp. 190, Milano
…«Presidente, ha capito chi siamo?»…«Ho capito chi siete»…rispose Moro.
Il prigioniero: Il 16 marzo 1998 ricorre il ventennale del rapimento di Aldo Moro. In questo libro Anna Laura Braghetti, militante che fornì alle BR la propria casa di via Montalcini 8 dove venne tenuto prigioniero il presidente della DC prima di essere assassinato, racconta in prima persona i 55 giorni più tragici della storia della Repubblica Italiana. Nel libro sono narrate in parallelo la vicenda del rapimento, della prigionia e dell’uccisione dello statista, e la storia di una ragazza piccolo-borghese che, avvolta nella spirale della violenza politica, ne esce solo una volta entrata in carcere, dopo un durissimo periodo di riflessione.
La mia scelta di entrare in una organizzazione armata è stata il frutto di un lungo, lento corteggiamento, un avvicinamento graduale, passo per passo. Come un meccanismo che, prima di mettersi in moto, faccia scattare tanti clic impercettibili, uno dopo l’altro, fino al momento finale quando ogni passaggio è compiuto e la macchina è avviata in tutta la sua potenza. Forse il periodo in cui sono stata una spettatrice in platea mi è servito a decidere se farmi o no definitivamente da parte. Era un tempo d’attesa, cercavo un modo per cambiare il mondo e tentavo di capire se le Brigate Rosse fossero o meno uno strumento per far diventare realtà il sogno rivoluzionario. Questo libro ha ispirato Marco Bellocchio per la scrittura del film Buongiorno, notte.
…Radio e televisione erano accesi. Poco dopo le nove, fu il frastuono assordante degli elicotteri che si alzavano su Roma a dirmi che tutto era successo. Non resistevo più, non riuscivo a restare in casa. Scesi la breve rampa di scale verso il portone d’ingresso. La strada era silenziosa, deserta. A un tratto scorsi la mia automobile che risaliva con calma via Montalcini. Ora avrei saputo. Quando l’auto si avvicinò vidi Mario Moretti alla guida, Germano Maccari seduto accanto a lui. Prospero Gallinari li seguiva a piedi. Erano vivi. Illesi. Chiesi «Com’era andata?». Bene, bene, tutto come previsto, i nostri in salvo. Eravamo eccitati, e sollevati. Nel bagagliaio c’era una cassa di legno robusta, con due manici. Una volta entrati in garage controllai che in giro non ci fosse nessuno e la alzammo. Era pesantissima. La trasportammo fino in casa, poi nello studio. Mario e Prospero indossarono dei cappucci, aprirono la cassa. Aiutarono Aldo Moro a uscirne. Era bendato. «Presidente» sentii dire da Mario con estrema cortesia «ha capito chi siamo?» «Ha capito chi siete» rispose Moro…
Anna Laura Braghetti, entra nelle BR nel 1977 e partecipa nel 1978 al sequestro di Aldo Moro, rimase nelle Br e ne condivide l’attività fino al 1980, quando viene arrestata e condannata all’ergastolo. Oltre a periodi di detenzione in quasi tutti i penitenziari italiani, trascorre quattro anni nel supercarcere di Voghera. Lì comincia a maturare il distacco dalle BR e dal progetto di una rivoluzione armata, senza tuttavia collaborare in alcuna forma con l’autorità giudiziaria né accedere ad alcuno sconto di pena
Paola Tavella, è stata cronista al Lavoro e redattrice al Manifesto, dove si è occupata della lotta armata in Italia, dei processi che ne seguirono, di detenzione politica e di carcere.
Truffe, Torture e Guarigioni Ovvero del Papato Dissacrato
Titolo originale: Voyage en Espagne et en Italie
Autore/i: Labat Jean-Baptiste
Editore: Biblioteca del Vascello
introduzione di Anna Tito, traduzione di Valentina Palombi.
pp. 112, Roma
Padre Jean-Baptiste Labat, religioso e scrittore francese, racconta con grande umorismo la vita quotidiana nello Stato Pontificio del ’700: un Carnevale godereccio, terribili guarigioni, e filibustieri, osterie sudicie, fanti lestofanti, monaci truffatori, trafficanti di miracoli. Il nostro frate corre per le strade, si introduce nelle case, assiste alle processioni, e prende in giro ogni cosa.
Introduzione
- I. – Viaggio a Roma. Come l’Autore visita la città. I sotterranei del Vaticano. Carnevale. Cortigiane e spie. Il Papa Clemente XI.
- II. – Soggiorno dell’Autore a Tivoli. Annotazioni sulla città. Funerali e prediche.
- III. – Donne indemoniate e tesori nascosti.
- IV. – L’Autore si reca a Civita Vecchia
- V. – Osservazioni dell’Autore a Civita Vecchia. La canicola e i suoi misfatti. La tortura della corda.
- VI. – Le galere del Papa. Storia di due galeotti turchi.
- VII. – Della grotta dei serpenti, della medicina, dei medici, degli speziali e dei barbieri.
- VIII. – Viaggio a Messina. Osservazioni dell’Autore sul viaggio.
- IX. – Canonizzazione di quattro santi.
- X. – Un commissario viene inviato a Civita Vecchia per svolgere un’indagine contro i galeotti. Incarcerazione, tortura e impiccagione di alcuni forzati.
- XI. – Missione di un padre missionario a Civita Vecchia.
- XII. – L’Autore medita di tornare in Francia. Si reca a Roma a prendere commiato. Le sue visite durante quel soggiorno.
- XIII. – L’Autore lascia l’Italia. Il suo viaggio fino a Parigi.
Dimenticare Shakespeare?
Autore/i: Brook Peter
Editore: Guida Editori
prefazione di Georges Banu, traduzione di Ludovica Tinghi e Sofia Diaz.
pp. 96, Napoli
“Cosa possiamo dire ad un giovane attore che si cimenta con uno di questi grandi ruoli? Dimentica Shakespeare.
Dimentica che ci sia mai stato un uomo con questo nome.
Dimentica che queste opere hanno un autore. Pensa solo che la tua responsabilità, in quanto attore, e quella di dar vita a degli esseri umani. E allora immagina (…) che il personaggio al quale stai lavorando sia realmente esistito, immagina che qualcuno l’abbia seguito dappertutto di nascosto con un registratore (…) Questa registrazione è la prova che quelle parole sono state effettivamente pronunciate. E così convinti, sorge in noi il vivo desiderio di conoscere questa persona eccezionale. (…) Shakespeare non ha mai voluto che qualcuno studiasse Shakespeare. Non è un caso che abbia mantenuto l’anonimato. È solo dimenticando Shakespeare che possiamo cominciare a trovarlo”. (Peter Brook)
“Da Shakespeare, il teatro di Peter Brook è indissociabile. Per tutta la vita lo ha messo in scena e commentato e a lui ha fatto costantemente ritorno. Parafrasando il gusto brookiano per le metafore del vivente, Shakespeare è senz’altro stato il suo concime privilegiato. Per niente chimico, ma naturale e concreto, potente e fecondo. Brook si è nutrito di lui. Come della vita. Le sue due fonti originarie. (…) Non se n’è mai distaccato. I testi recenti qui pubblicati lo confermano”. (Georges Banu)
La Contestazione nella Chiesa
Storia e documenti del movimento cattolico antiautoritario in Italia e nel mondo
Autore/i: Falconi Carlo
Editore: Giangiacomo Feltrinelli Editore
introduzione dell’autore.
pp. XXXVI-500, Milano
Fra tutte, quella della Chiesa è la contestazione più antica, certo la più discussa e difficile da decifrare, e ciò perchè il campo in cui opera è ambiguamente posto fra la sfera trascendente dello spirito e il mondo temporale, storico, fra le istituzioni divine e le istituzioni e gli interessi umani. La rivelazione e il magistero ecclesiastico hanno cominciato a contendere sin dall’epoca apostolica: da allora si può dire che tutta la storia della Chiesa sia stata scandita da molteplici, successive forme di contestazione, le quali rispecchiarono, al di là delle ragioni occasionali, un dissidio di fondo sull’interpretazione teorica e pratica da dare al messaggio cristiano. Questo dissidio dura tuttora, anzi proprio in questi ultimi tempi si è fatto più acuto. Dal confronto quotidiano e insanabile col mondo, il credente è portato a riscoprire il valore dell’esperienza religiosa come viva esperienza sociale, e quindi ad opporre alle rigide istituzioni ecclesiastiche la vivente comunità dei fedeli, in cui si elabora, sulla spinta dell’interiorità di ciascuno, una risposta collettiva.
Per misurare le ragioni e la portata di questa contestazione religiosa è dunque indispensabile risalire in qualche modo oltre che al generale clima religioso in cui essa è maturata, anche agli originali itinerari che gruppi e varie personalità hanno seguito, indipendentemente dalle direttive ecclesiastiche o addirittura in antitesi ad esse.
È proprio questa ricostruzione globale della contestazione religiosa che ha tentato Carlo Falconi nel presente volume: egli si rifà anzitutto all’antiautoritarismo cristiano delle origini, per seguirne poi via via gli sviluppi e le involuzioni, sino al grande moto della contestazione contemporanea. A questa sono dedicate le due ultime e più corpose parti del volume, folte di dati, fatti, problemi, in cui sono passati in rassegna tutti i movimenti e i principali protagonisti della contestazione cattolica in Italia e nel mondo.
Carlo Falconi è nato nel 1915; da anni ha concentrato le proprie ricerche sul settore religioso. Della sua vastissima produzione ricorderemo solo i due volumi sulla Chiesa e le organizzazioni cattoliche in Italia e in Europa; i libri sui papi, il Vaticano e il Concilio.
La Cerca del Santo Graal
Romanzo
Autore/i: Anonimo
Editore: Rusconi
prima edizione, traduzione dal francese di Anna Rosso Cattabiani.
pp. 232, Milano
La Cerca del Santo Graal è uno dei capolavori della letteratura francese medioevale. Scritto intorno al 1220 da un autore rimasto ignoto, si ispira al mito del Graal, ma si allontana profondamente dai romanzi di Chrétien de Troyes e dagli ideali dell’amor cortese. Le continue descrizioni dei monaci cistercensi e delle loro regole, le allusioni alle loro opinioni in materia dogmatica e liturgica, inclinano a pensare che quest’opera sia nata sotto l’influsso di Cîteaux.
Romanzo allegorico, narra un viaggio mistico alla ricerca del Graal, del piatto in cui Gesù mangiò l’agnello con i suoi discepoli il giorno di Pasqua: là dove si uniscono i contrari, dove coincidono gli opposti. Alla fine del «viaggio» giungeranno soltanto coloro che han saputo superare le varie prove senza cedere alle passioni, attenti ai segni divini interpretati da eremiti e monaci cistercensi che svolgono la funzione di guide. I vincitori della lunga e difficile Cerca saranno Bohort, Parsifal e soprattutto Galaad, l’eroe perfetto, immagine del Cristo, l’unico ammesso a contemplare il mistero racchiuso nel Graal.
Lo stile del romanzo è volutamente semplice, l’anonimo scrittore racconta avventure, prodigi, amori, battaglie, incontri soprannaturali con un raro talento narrativo che affascina e conquista il lettore come un grande affresco medioevale.
Civiltà oltre la Terra
Una speculazione scientifica sulle probabili culture degli altri mondi
Autore/i: Autori vari
Editore: Siad Edizioni
a cura di Magoroh Maruyama e Arthur Harkins, traduzione di Giorgio Pagliaro.
pp. 254, Milano
Da sempre l’uomo specula sulla possibilità che esistano altre forme di vita nell’universo, altre culture a noi sconosciute. I confini della scienza si allargano di giorno in giorno, aumentando le nostre incertezze: è assurdo, ormai, ritenere che la Terra sia l’unico pianeta abitato da una razza intelligente in un cosmo sconfinato.
Questo libro, composto da una serie di saggi scritti da studiosi, ricercatori e divulgatori, è una sorta di manuale di «esoantropologia». Gli autori, cioè, tentano, appoggiandosi sui risultati delle indagini condotte sino ad oggi, di descrivere il volto delle civiltà che incontreremo espandendoci nello spazio.
Quesiti fondamentali vengono alla luce: quale dovrà essere la struttura di una colonia spaziale? Quale il suo ordinamento socio-politico? Come potremo affrontare il problema dell’incontro con una razza non umana? Come ci sarà possibile farci comprendere dagli extraterresti senza imporre loro le nostre fedi, i nostri dogmi?
Il volume è costruito all’insegna della speculazione scientifica, non della fantascienza, e quindi è lucido, rigoroso, attendibile. Ci dice molte cose su ciò che ci aspetta «là fuori» nelle immensità dell’universo; ma anche, sommessamente, su ciò che affrontiamo qui, sul nostro pianeta, di attimo in attimo, nel tentativo di diventare sempre più coscienti dell’infinito in cui siamo immersi.
Il Caso e la Necessità
Saggio sulla filosofia naturale della biologia contemporanea
Autore/i: Monod Jacques
Editore: Arnoldo Mondadori Editore
traduzione di Anna Busi.
pp. 168, ill. b/n, Milano
Cosa contraddistingue gli esseri viventi? C’è un disegno intelligente dietro la presenza della vita nell’universo? Dio, sempre che esista, gioca a dadi, o è un “grande orologiaio”? Pubblicato nel 1970, quando il codice genetico era stato appena decifrato, Il caso e la necessità affronta temi tuttora di scottante attualità ed è stato il libro che, dopo L’origine delle specie di Darwin, ha suscitato il più vasto dibattito scientifico e filosofico. In queste pagine Monod offre una teoria generale degli esseri viventi dall’ampio respiro culturale, nella quale un ruolo decisivo hanno il “caso”, la mutazione iniziale, l’evento fortuito che dà origine a una forma di vita, ma anche la “necessità” che traduce in miliardi di copie quel carattere, replicato secondo le ferree leggi della duplicazione genetica.
«Questo libro è rivolto a tutti noi… Jacques Monod ha compiuto un prodigio di pedagogia: egli comunica con genialità l’informazione necessaria alla trattazione dei problemi pre51 in esame.» (François Dagonet- Le Monde)
«Un libro scritto da uno scienziato… che colpisce fin dalle prime pagine per la qualità dello stile… dal tono semplice e grave. Un libro che, benché giunga a conclusioni che inducono l’umanità a disperare, resta pur sempre un libro umano.» (Albert Delaunay – Les Nouvelles Littéraires)
«Monod ritiene che la scienza sia oggi sul punto di svelare il “segreto della vita”.» (Guillaume Hanoteau- Paris-Match)
«per bocca di Monod, la crisi della scienza e la crisi della civiltà prendono la parola e profferiscono questa frase straordinaria a conclusione di un saggio biologico: “Il male più grave… il più profondo di tutti… è il male dell’anima”.» (Edgar Morin – Le Nouvel Observateur)
«Monod ha avuto il coraggio di presentare, nella forma più netta e decisa, la nuova utopia della scienza… la sola possibile dopo che si è visto che l’uomo è solo nell’immensità dell’universo dal quale emerge per caso.» (Nicola Abbagnano – La Stampa)
«Il caso e la necessità mi sembra segnare una tappa decisiva nella storia del pensiero di questo secolo…» (Adriano Buzzati Traverso – Corriere della Sera)
«grande libro, di cui si parlerà nel futuro per molto tempo.» (Giuseppe Prezzolini – Il Borghese)
Jacques Monod, nato a Parigi nel 1910, dopo la laurea in scienze naturali si recò negli Stati Uniti, borsista presso il California Institute of Technology dove per la prima volta intravide le prospettive aperte dalla genetica molecolare, scienza agli esordi e ancora quasi sconosciuta. Al suo ritorno, dopo aver ottenuto nel 1941 la libera docenza in scienze naturali, divenne capo laboratorio all’Institut Pasteur nel dipartimento di fisiologia microbiologica diretto da André Lwoff e quindi, nel 1954, fu incaricato della creazione del dipartimento di biochimica cellulare in cui prosegue tuttora i suoi studi. Titolare dal 1959 alla Sorbona della cattedra di chimica del metabolismo, Venne insignito nel 1965, insieme ai ricercatori A. Lwoff e F. Jacob, del premio Nobel per la medicina e la fisiologia, mentre nel 1971 è stato nominato direttore dell’Institut Pasteur. Il caso e la necessità è stato tradotto in quindici lingue.
Lo Spazio del Razzismo
Perché il razzismo sta riconquistando uno spazio nelle società sviluppate? È diverso da come è apparso nel passato? Ha un rapporto con la ripresa delle identità etniche e dei nazionalismi?
Autore/i: Wieviorka Michel
Editore: Il Saggiatore
presentazione di Laura Balbo, prefazione dell’autore, traduzione di Fabrizia Parini e Massimo Scotti.
pp. XI-212, Milano
Che cos’è il razzismo oggi? C’è un rapporto tra la violenza contro minoranze etniche e religiose, immigrati e l’antisemitismo hitleriano? Oppure si tratta di fenomeni di natura diversa?
Il razzismo e un’ideologia abbastanza recente: distinto dalla xenofobia e dall’esclusione per motivi religiosi e politici? diventa virulento con l’interazione di colonialismo? industrialismo, crescita delle città? migrazioni e mescolanze di popoli che caratterizza il XX secolo.
Sembrava un problema del passato, rimosso dal progresso sociale ed economico del secondo dopoguerra. Ma negli ultimi anni e tornato prepotentemente in primo piano.
Wieviorka analizza, sulla base dell’esperienza dell’antisemitismo e della segregazione dei neri d’America? le forme e i livelli individuali, comunitari e statali del fenomeno fino ad affrontare l’argomento cruciale: il razzismo e uno solo e cresce nelle società sviluppate quando sono attraversate da processi di destrutturazione che minacciano l’identità collettiva.
Michel Wieviorka, sociologo francese, la sua ricerca modifica i termini del dibattito sul razzismo.
Anatomia Esperenziale – Trentuno Lezioni Pratiche: alla Scoperta del Nostro Corpo Attraverso l’Esperienza che ne Facciamo
Titolo originale: «Body Stories: A Guide to Experiental Anatomy»
Autore/i: Olsen Andrea
Editore: Red Edizioni
introduzione dell’autore, prefazione di Jader Tolja, traduzione Giovanna Nobile, collana: L’Altra Medicina Studio n°42 – Supermanuali.
pp. 208, nn. ill. in b/n n.t., Como
Quando si studia anatomia nel modo classico, questo non viene mai sperimentato direttamente sul proprio corpo, ma sempre tramite intermediari: libri, modelli, pazienti. Si dimentica in questo modo che ogni componente anatomica è presente nel nostro corpo e che, essendo viva, può essere direttamente accessibile attraverso l’esperienza che ne facciamo. L’Anatomia esperienziale permette proprio di riesplorare sistematicamente il corpo per verificare i rapporti tra l’anatomia come scienza descrittiva, tradizionalmente intesa, e l’esperienza personale. Il libro è ripartito in capitoli dedicati alle singole componenti anatomiche (il sistema osseo, muscolare, legamentoso, endocrino, nervoso, oltre alla pelle e ai diversi organi); ogni capitolo è a sua volta suddiviso in una parte teorica, che include dati scientifici e immagini anatomiche, e in una parte pratica, in cui vengono mostrati gli esercizi che, attraverso movimenti guidati, portano all’esplorazione anatomica del proprio corpo. Un libro rivolto a chiunque lavora sul corpo: medici, psicoterapeuti a indirizzo corporeo, cinesiologi, gestaltisti, ma anche a istruttori di ginnastica, sportivi, ballerini, attori…L’anatomia esperienziale è infatti la forma dimenticata dell’anatomia cognitiva, che amplia il concetto di “sapere” in termini di esperienza personale: permette allo studioso di anatomia di verificare su di sé la teoria appresa, e dà, a chi “usa” il proprio corpo in modo cosciente, un sistematico referente teorico.
Andrea Olsen, insegna danza al Middlebury College del Vermont, negli Stati Uniti. Dal 1972 si dedica anche all’insegnamento dell’anatomia e della cinesiologia. Ha lavorato con Bonnie Bainbridge Cohen sui rapporti tra anatomia cognitiva ed esperienza personale e ha sviluppato, con Caryn McHose, un approccio all’anatomia attraverso l’esplorazione manuale diretta chiamata Hands-on.
Ashtanga Yoga – Manuale per la Pratica • Una Guida Illustrata alla Pratica Personale. Prima Serie & Serie Intermedia più Tre Forme Brevi
Titolo originale: Ashtanga Yoga – The Practice Manual
Autore/i: Swenson David
Editore: Ashtanga Yoga Productions
prima edizione, fotografie di Raul Marroquin, traduzione Giuliano & Margherita Vecchié.
pp. 264, nn. ill. in b/n, Austin (Texas)
…Dinamico, coinvolgente e ironico. David Swenson ha un modo tutto personale di presentare l’Ashtanga Yoga: pieno di profondità, introspezione, intuizione e integrità. È un esperto nel rendere semplici gli aspetti complessi della pratica e renderla, così, facilmente comprensibile. Offre, in maniera paziente ed efficace, metodi e sicure tecniche di correzione durante i corsi di “Teacher Training”, e una valida assistenza nei corsi aperti a tutti. Nei suoi insegnamenti dedica par ticolare at tenzione all’aspetto interiore. Il suo amore per lo yoga lo trasmette con gioia, divertimento e generosità di cuore…
L’analogia di Patanjali è un’immagine perfetta. Diversi sono gli approcci allo yoga così come vi sono diverse varietà di alberi nella foresta. Ogni albero ha la stessa meta, andare verso la luce. La saggezza e la spiritualità si sviluppano costantemente nello stesso modo. L’Ashtanga Yoga descritto in questo manuale deriva dagli insegnamenti di K. Pattabhi Jois. Egli è direttore e fondatore dell’Ashtanga Yoga Research Institute di Mysore, India. Egli ha appreso questo metodo dal suo insegnante, Krishnamacharya, e l’ha condiviso con migliaia di studenti in tutto il mondo. Oggi, celebrità, atleti, professionisti di ogni tipo godono dei benefici di questa pratica. L’Ashatanga Yoga, con la sua meravigliosa ghirlanda di posizioni e il pieno respiro ritmato, è un tipo di yoga ineguagliabile. Il profondo calore interno purifica il corpo a livello cellulare mentre gli alti livelli di concentrazione rilassano la mente e i blocchi interni di energia rafforzano il sistema nervoso.
Gli Otto Rami dello Yoga: Patanjali, l’autore degli Yoga Sutra, descriveva gli otto aspetti dello yoga come dei rami di un albero.
- Yama – discipline etiche
- Niyama – auto-osservazione
- Asana – postura
- Pranayama – controllo del respiro
- Pratyahara – ritiro dei sensi
- Dharana – concentrazione
- Dhyana – meditazione
- Samadhi – stato di beatitudine e di pace
La Fortuna del Pensiero di Giordano Bruno 1600 – 1750
In collaborazione con Istituto Italiano per gli Studi Filosofici
Autore/i: Ricci Saverio
Editore: Casa Editrice Le Lettere
avvertenza dell’autore, prefazione di Eugenio Garin, collana: Giornale Critico della Filosofia Italiana Quaderni diretti da Eugenio Garin n° 1.
pp. 410, Firenze
Fondato nel 1920 da Giovanni Gentile, il Giornale critico della filosofia italiana è, oggi, fra le riviste italiane di filosofia, una delle più vecchie. Nei settanta anni della sua vita ha pubblicato, nel campo storiografico, non poche ricerche, soprattutto sul pensiero italiano, con testi e documenti di grande rilievo. Sul piano teoretico è intervenuta a più riprese, nella sua lunga attività, specialmente nel dibattito filosofico in Italia. È nata così l’idea di dar vita, accanto alla rivista, e in collaborazione con l’Instituto Italiano per gli Studi Filosofici, con il quale istituzioni e accademie fiorentine hanno ormai lunga consuetudine di fecondo lavoro comune, a una serie di pubblicazioni che possano accogliere, necessariamente illustrati, testi e documenti già editi nel Giornale, o che lumeggino vicende e momenti importanti della sua storia. Insieme a questo tipo di contributi verranno pubblicati saggi di una mole maggiore dei consueti articoli di rivista, ma che rientrino per tipo e metodo di ricerca nell’ambito degli interessi della rivista stessa, con particolare attenzione alle vicende del dibattito filosofico in Italia e alla risonanza del pensiero italiano.
L’ampia esplorazione di Saverio Ricci si inserisce in quel contesto di rinnovate ricerche sull’opera di Giordano Bruno che hanno caratterizzato gli studi non solo italiani degli ultimi decenni. Mentre l’interesse per gli scritti e il pensiero di Bruno si è manifestato in ristampe, traduzioni e commenti in varie lingue, in esposizioni e biografie, si sono venuti sensibilmente modificando metodi e prospettive di indagine critica, e, aun tempo, vie d’avvicinamento e modi di lettura. A una più adeguata lettura di Bruno vediamo ora corrispondere puntualmente una sua più efficace e profonda presenza in zone finora insospettate, mentre la sua scoperta in autori del Seicento e del Settecento ci aiuta a intendere le ragioni stesse della sua efficacia e del suo fascino. In tal modo il libro di Ricci se arricchisce non poco la nostra conoscenza di due secoli almeno della storia del pensiero, illustrando le discussioni fondamentali in cui Bruno fu interlocutore esplicito o sottinteso, reca anche un eccezionale contributo alla valutazione di un grande pensatore all’alba del pensiero moderno.
Saverio Ricci si è formato alla Scuola Normale Superiore di Pisa sotto la guida di Eugenio Garin, e ha studiato prevalentemente aspetti e momenti della cultura filosofica e scientifica tra il XVI e il XIX secolo, cui è venuto dedicando articoli, saggi, cataloghi di mostre.
Premessa
Avvertenza
I. L’eredità di Lullo
- Nella tradizione luliana
- Ramisti e brunisti
- La clavis bruniana nel XVII secolo
II. Tra naturalismo e nuova scienza
- Seguaci inglesi il Northumberland Circle
- La questione copernicana e l’infinità dell’universo
- Infinitume Indefinitum: Wilkins, Descartes e More
III. Infiniti mondi, vortici cartesiani e spazio divino
- Tra Bruno e Galileo: Claude Bérigard
- Abraham von Franckenberg lettore del De immenso
- La grande macchina e il grande animale: il dibattito sull’infinito tra meccanicisti e vitalisti
- Bruno “napoletano”: dagli Investiganti a Giannone
IV. Dio e natura
- Bruno e Spinoza nel Dictionaire di Bayle
- Toland e la “propaganda” bruniana
- La critica delle religioni storiche
- Il nuiovo panteismo
V. Tra newtonismo e libero pensiero
- I newtonians e la pluralità dei mondi
- Contro i freethinkers
- Reazioni ed echi in Italia
- Lacroze e Heumann
- Ancora su Bruno e Toland, in Germania e in Francia
Indice dei nomi
Socrate, Gesù, Buddha – Tre Vite Parallele, Tre Maestri di Vita
Titolo originale: Socrate Jésus Bouddha
Autore/i: Lenoir Frédéric
Editore: Arnoldo Mondadori Editore
prima edizione, prefazione dell’autore, traduzione Teresa Albanese, collana: Strade Blu – Non Fiction.
pp. 234, Milano
La crisi che viviamo oggi non è semplicemente economica e finanziaria, ma è anche, soprattutto, una crisi filosofica e spirituale che rimanda a interrogativi universali: cosa rende l’uomo felice? Cosa può essere considerato vero progresso? Quali sono le condizioni per una vita sociale armoniosa? Frédéric Lenoir, filosofo e storico delle religioni, invita a cogliere, nella difficile congiuntura che stiamo affrontando, un’opportunità per ripensare le nostre abitudini e i nostri stili di vita, e lo fa affidandosi all’insegnamento di tre grandi maestri che hanno condizionato profondamente la storia dell’uomo: Socrate, Gesù e Buddha. Partendo dalla propria esperienza personale, dal ruolo che queste figure hanno giocato nel suo percorso di vita, ci mostra come il loro messaggio possa aiutarci a superare la “logica dell’avere” che pervade il modello occidentale, incentrato sul possesso, sul consumo e sull’accumulo, per riscoprire invece la “logica dell’essere”. Lenoir ricostruisce le biografie dei tre maestri, e ci mostra, grazie a un uso accurato delle fonti, le differenze, le similitudini, i punti di contatto che si possono cogliere nelle loro vite e nei loro insegnamenti. Socrate, Gesù e Buddha, ci rivela in fondo questo libro, sono tre maestri spirituali che prima di tutto ci insegnano a vivere, perché il loro messaggio non è mai freddamente dogmatico, ma cerca sempre il significato delle cose; fa appello alla ragione, ma riesce a parlare anche al cuore.
Frédéric Lenoir, filosofo, sociologo e storico delle religioni, è uno degli autori francesi di maggior successo. Da Mondadori ha pubblicato, insieme a Marie-France Etchegoin, Inchiesta sul Codice da Vinci.
Prefazione: Essere o avere?
I. Chi sono?
- Cosa sappiamo di loro?
- Origine sociale e infanzia
- Sessualità e famiglia
- Nascita di una vocazione
- Personalità
- Una vita in movimento
- L’arte di insegnare
- L’arte di morire
- Cosa dicono di se stessi
- Cosa dice la tradizione successiva
II. Cosa ci dicono?
- Tu sei immortale
- Cerca la verità
- Vai verso te stesso e diventa libero
- Sii giusto
- Imparare ad amare
Note
bibliografia
ringraziamenti
Cat Confidential – Il Bestseller che il Tuo Gatto Vorrebbe Farti Leggere
Gatti “sul lettino”: cosa ha scoperto una psicologa per essere padroni di animali felici
Autore/i: Halls Vicky
Editore: Casa Editrice A. Salani
traduzione di Laura Serra, titolo originale: Cat Confidential.
pp. 234, Milano
Il bestseller che il tuo gatto vorrebbe farti leggere. In questo manuale di self-help le storie dei gatti sono vere e proprie short stories, curiose e avvincenti, a cui fa seguito l’analisi del caso descritto e di altri simili. L’autrice fornisce risposte a domande come “Perché il mio gatto ha cominciato a sporcare in casa?, “Perché non accetta un altro gatto?” e propone soluzioni a questi problemi.
Per capire meglio la natura del rapporto con il gatto di casa e amarlo ancora di più.
“I gattofili adorano parlare dei loro gatti. Hanno la casa piena di foto, libri, calendari, tovagliette da tè e bigiotteria ispirati ai loro amati felini.
Vivono, a sentir loro, con il gatto più bello, affascinante, sveglio e intelligente del mondo e hanno tanti aneddoti da raccontare…
Mi guadagno da vivere andando a casa delle persone, sorbendo il tè dalle loro tazze decorate con immagini di gatti e sentendo le loro storie di gatti.. Alcune sono tristi, altre buffe, ma tutte sono importanti per il mio lavoro. Mi definisco «terapeuta comportamentale dei gatti», ma altri mi chiamano psicologa dei gatti, gattoterapista, strizzacervelli dei mici.”
Vicky Halls è una veterinaria specializzata nella cura e nella prevenzione dei comportamenti anomali nei gatti. Lavora a stretto contatto con i felini dal 1988, in centri di accoglienza e cliniche veterinarie.
In Gran Bretagna ha già pubblicato tre libri, tradotti in Germania, Polonia, Svezia, Repubblica Ceca, Portogallo, Paesi Bassi e Federazione Russa.
L’Arte dell’Ovvio
Nella psicoterapia e nella vita di ogni giorno
Autore/i: Bettelheim Bruno; Rosenfeld Alvin A.
Editore: Giangiacomo Feltrinelli Editore
prefazione di Alvin A. Rosenfeld, traduzione dall’inglese di Adriana Bottini.
pp. 216, Milano
«La speranza di Alvin A. Rosenfeld è che “questo libro riesca a passare ad altri l’eredità di creatività e di saggezza che un essere umano straordinario (Bruno Bettelheim) ci ha affidato al termine della sua lunga esistenza”.
Penso che il libro ci riesca, che ci riesca soprattutto per chi condivida che possedere “l’arte dell’ovvio” sia una competenza specifica e necessaria di ogni valido psicoterapeuta. “L’arte dell’ovvio” è la capacità empatica e creativa che rende possibile una sintesi “significativa ed ovvia” di alcuni o molti elementi nascosti dietro il senso evidente di una situazione o comunicazione globale. Questa operazione è possibile solo a quel terapeuta che sia capace di empatia e, contemporaneamente, di saper astrarre da tutto il proprio bagaglio teorico e tecnico di riferimento, nel momento dell’osservazione, dell’ascolto e della comprensione.
Pur essendo l’empatia il requisito principale per accedere ai significati nascosti, tuttavia la comprensione acuta e profonda degli stessi è resa possibile solo dalla cultura specifica di riferimento; ma questa cultura è anche l’ostacolo maggiore al libero uso dell’empatia, così che uno psicoterapeuta è tanto più capace quanto più è empatico e quanto più è colto, a patto che sappia astrarre dalla sua cultura nel momento in cui usa l’empatia.
È il caso del “dottor B.”, uomo di grande empatia e di grande cultura; il suo metodo e la sua “arte dell’ovvio” rivivono efficacemente in questo libro grazie all’opera di Alvin A. Rosenfeld.» (Tommaso Senise)
Bruno Bettelheim (1903-1990), è stato un illustre psicologo infantile. Delle sue opere Feltrinelli ha pubblicato: Psichiatria non oppressiva. Il metodo della Orthogenic School per bambini psicotici (1976), Il mondo incantato. Uso, importanza e significati psicoanalitici delle fiabe (1977), Sopravvivere (1981), Imparare a leggere. Come affascinare i bambini con le parole (in collaborazione con Karen Zelan; 1982), Freud e l’anima dell’uomo (1983), Un genitore quasi perfetto (1987), La Vienna di Freud (1990) e L’arte dell’ovvio. Nella psicoterapia e nella vita di ogni giorno (in collaborazione con Alvin A. Rosenfeld; 1994).
La Logica Contro l’Uomo – Il Mito della Scienza e la Via del Pensiero
Autore/i: Scaligero Massimo
Editore: Edizioni Tilopa
pp. 280, Roma
Malgrado siano trascorsi quasi venticinque anni dalla prima edizione (1967), La logica contro l’uomo è ancora un libro attuale: se infatti le «mode di pensiero» si sono nel frattempo moltiplicate ed aggiornate, con l’adozione di linguaggi sofisticati che riecheggiano, nel lessico e nelle strutture, il modello tecnologico-scientifico, il loro Vizio d’origine continua ad essere quello individuato da M. Scaligero nel disconoscimento del fine per il quale il pensiero logico era originariamente sorto.
Alla luce delle ultimissime applicazioni della logica al servizio di metodologie che sembrano aver smarrito la connessione con la sana ed insostituibile direzione umana, l’opera di Scaligero’ risulta addirittura profetica, e l’operazione di riconversione del pensiero da lui sollecitata non più soltanto necessaria per l’avvenire del progetto umano, ma ormai decisiva e non ulteriormente inviabile.
Massimo Scaligero (1906-1980) indagatore fin da giovanissimo della realtà vivente del pensiero, presentita nei grandi demolitori occidentali del pensiero dialettico, approdò attraverso lo Yoga, praticato nelle sue varie forme, a una sintesi personale che gli diede modo di riconoscere in Occidente il senso riposto dell’Ermetismo e il filone aureo di un insegnamento riconducente alla Fraternitas dei Rosacroce. Nella ricerca, nello studio, nell’aiuto verso coloro che, assetati di conoscenza o di umano conforto, si rivolgevano a lui, annullò se stesso, la sua carriera, le ambizioni personali, per essere sempre il sereno soccorritore di tutti. Nella lunga carriera di giornalista e scrittore, collaborò anche a importanti testate e riviste, tra cui la prestigiosa East and West. I suoi numerosi libri non hanno funzione espositiva o dottrinaria, ma unicamente formativa, in quanto concepiti in modo che i pensieri, ripercorsi dal lettore, sollecitino in lui le forze interiori a essi sottese. Con le Edizioni Mediterranee ha pubblicato: Dallo Yoga alla Rosacroce, Tecniche della concentrazione interiore, Guarire con il pensiero, L’uomo interiore, Reincarnazione e karma, Meditazione e miracolo, Kundalini d’Occidente, Iside Sophia, la dea ignota.
Sultans in Splendour – The Last Years of the Ottoman World
Autore/i: Mansel Philip
Editore: André Deutsch Limited
pp. 192, rich illustrated in b/w, London
The history of the Middle East between 1869 and 1945 is largely the story of its monarchs and dynasties. In 1869, the Ottoman Sultan ruled a powerful empire stretching from the Danube to the Gulf. At its heart lay one of the largest and most cosmopolitan cities in the world: Constantinople, the city of the Sultans. By 1945 the Ottoman Sultans, and many other dynasties, had been overthrown and most of the Middle East had been divided into the states which exist today. Khedives, Sultans, Pashas, Kings, Beys, Emirs, Shahs and Sheikhs had played a crucial part in this transformation and an understanding of the political intricacies of this volatile part of the world is impossible unless one is acquainted with the colourful and often despotic rulers who once dominated it.
The ruling dynasties were important in part because they had such vigour. In Europe, most dynasties were exhausted stocks appropriated described in French as fin de race. In India, most princes were frivolous or powerless. No European dynasty in this period produced a monarch with the subtlety of the Ottoman Sultan, Abdul Hamid, or the drive of Iran’s Reza Shah.
Philip Mansel analyses the delicate balance of power struck between Muslim monarchs and European empires, while he describes the extraordinary way of life inside palaces along the Bosphorus and the Nile. He brings to life Royal Egypt, once a country which in some ways surpassed the elegance and refinement of contemporary Europe. Egypt’s King Farouk ascended the throne in 1936; he was the idol of his people and De Gaulle described him as ‘prudent, well informed, quick witted’. But by the time he choked to death in a Rome restaurant, he had become an obese debauchee who had lost his friends as well as his throne.
Weak or brutal, traditionalists or modernizers, the Ottoman Sultans and their rivals were never dull. Nor were they shy. They loved photography, and many of the two hundred unpublished photographs in this book come from dynastic collections. They reveal the way of life of the courts, the magnificence of the costumes and palaces and the forbidden world of the harem, with its eunuchs and Circassian slaves bought for the Sultan’s pleasure.
Sultans in Splendour is a spectacular visual record of the end of an empire.
‘learned, elegant and at times wryly humorous’ (The Sunday Times)
‘beautifully illustrated and carefully researched’ (Times Literary Supplement)
‘From Morocco to Iran, from Cairo to Baghdad, while revealing the past, Mansel illuminates the most burning issues of the present’ (Le Nouvel Observateur)
‘an important contribution to the understanding of people and events that are now beginning to be forgotten but that played a significant part in the march towards the tangled and terrible tragedy of the Near Eastern world today’ (Sir Steven Runciman).
‘A serious book as well as being extremely entertaining … For any serious student of the decorative arts in the Middle East almost every photograph contains some detail of interest.’ John Carswell Hali
‘A fabulous book…well written and engaging.’ Nicholas Coleridge (Harpers and Queen)
Il Tesoro Nascosto
Autore/i: Maggioni Bruno
Editore: Editrice Àncora
seconda edizione rinnovata.
pp. 144, Milano
«La vita è una caccia al tesoro. Alla fine scopri che il tesoro non esiste. Una beffa». A queste amare parole di un acuto pensatore contemporaneo si contrappone la tesi del libro che, come scrive l’autore, nasce dalla «voglia di dire a tutti che c’è un tesoro e che vale la pena di cercarlo, addirittura che vale la pena di vendere tutto per possederlo, perché una volta che lo possiedi ti accorgi di avere in mano ciò che dà senso alla vita».
Attingendo a piene mani alla parola di Dio e ponendosi in ascolto delle intermittenze del cuore umano, don Maggioni, con lo stile che lo contraddistingue, ci offre una mappa che guida le donne e gli uomini di oggi a scoprire il tesoro nascosto: Gesù di Nazaret, lieta notizia.
Bruno Maggioni, presbitero della diocesi di Como, ha studiato teologia e scienze bibliche alla Pontificia Università Gregoriana e al Pontificio Istituto Biblico di Roma. Docente per molti anni presso l’Università Cattolica di Milano e la Facoltà Teologica dell’Italia Settentrionale, ha pubblicato numerosi saggi di esegesi e teologia biblica.
Quando il Maestro Parla al Cuore – Quaderni Spirituali Inediti Raccolti e Presentati da Agnès Richomme
Titolo originale: Quand le Seigneur parle au coeur. Carnets inédits
Autore/i: Courtois Gaston
Editore: Edizioni San Paolo
presentazione all’edizione italiana di Agnès Richomme, traduzione dal francese di Luigi Ruggeri.
pp. 176, Cinisello Balsamo (Milano)
Gaston Courtois trascorreva, ogni giorno, lunghe ore in preghiera e in colloquio «ai piedi del Maestro», come testimoniano con stupito rimpianto gli amici intimi. I suoi quaderni spirituali, dei quali Agnès Richomme ci presenta in questo volume una scelta di gemme finissime, eccezionalmente rivelatrici e stimolanti, sono come la materializzazione del suo ininterrotto «ascolto del Signore» e rispondono a un suo preciso impegno di offrire, dopo la sua scomparsa, a chi lo vorrà accogliere, qualcosa dei segreti della sua vita stupenda. «Bisogna che tu accolga le idee che io pongo in te per esprimerle con le tue parole a mano a mano che io te le offro, perché non svaniscano nelle nebbie dell’oblio. Io faccio sorgere queste cose nel tuo spirito innanzitutto per il tuo bene: esse ti aiuteranno a pensare come io penso, a vedere le cose come io le vedo, a interpretare i segni dei tempi come io voglio che siano compresi nel chiaroscuro della fede. E poi… ci sono i tuoi fratelli e le sorelle, i quali pure hanno bisogno della luce che io dono a te».
Ora l’eredità preziosa di questo grande sacerdote, instancabilmente teso nella donazione totale di sé al servizio della Chiesa, delle missioni e delle anime bisognose di un concreto aiuto fraterno, è nelle nostre mani. Tocca a noi, nutrendocene, imparare a pregare, ad «ascoltare» e, soprattutto, ad amare in qualche modo come lui.
Gaston Courtois nacque a Parigi nel 1897. Qui compì gli studi superiori alla Sorbonne e presso l’Institut catholique. Come ufficiale prese parte alla guerra del 1914-1918, fu gravemente ferito e in seguito insignito della Légion d’honneur. Nel 1921 si fece religioso tra i Figli della Carità, congregazione fondata nel 1918 da padre Jean-Emile Anizan, dedita all’evangelizzazione dei poveri e degli operai, e nel 1925 fu ordinato sacerdote. Il suo apostolato fu intenso: fondò insieme a Joseph-Léon Cardijn la Jeunesse Ouvrière Chrétienne (JOC), animò associazioni sacerdotali e religiose, promosse opere caritative e missionarie, suscitò movimenti vivacissimi di vita cristiana, soprattutto tra i giovani (Coeurs Vaillants). Nel 1960 fu nominato segretario generale della Pontificia Unione Missionaria del Clero. Morì a Roma nel 1970.
Esercizi Spirituali – Una Proposta ai Laici di Esperienza Spirituale
Meditazioni di S. E. Mons. Massimo Giustetti Vescovo di Mondovì
Autore/i: Giustetti Massimo
Editore: Editrice A.V.E.
unica edizione, prefazione di Giuseppe Costanzo, introduzione dell’autore.
pp. 80, Roma
Dall’introduzione dell’autore Perche gli Esercizi Spirituali:
«A quale scopo rispondono gli Esercizi Spirituali?
Come si collocano nella vita di un laico adulto?
Due testi conciliari inquadrano bene il problema.
Parlando dell’universale vocazione alla santità nella Chiesa, la «Lumen gentium» dice: «Tutti i fedeli di qualsiasi stato o grado sono chiamati alla pienezza della vita cristiana e alla perfezione della carità: da questa santità è promosso, anche nella società terrena, un tenore di vita più umano.
Per raggiungere questa perfezione, i fedeli usino le forze ricevute secondo la misura con cui Cristo volle donarle, affinché, seguendo l’esempio di lui e fattisi conformi alla Sua immagine, in tutto obbedienti alla volontà del Padre, cori piena generosità si consacrino alla gloria di Dio e al servizio del prossimo. Così la santità del popolo di Dio crescerà in frutti abbondanti, come è splendidamente dimostrato, nella storia della Chiesa, dalla vita di tanti Santi.
Nei vari generi di vita e nei vari uffici un’unica santità è coltivata da quanti sono mossi dallo Spirito di Dio e, obbedienti alla voce del Padre […]»