Libri dalla categoria Narrativa
I Miracoli degli Angeli
Autore/i: Fermi Anna
Editore: Edizioni Piemme
prima edizione, prefazione e introduzione dell’autore.
pp. 238, Milano
Ricevere un dono dal proprio angelo. Un miracolo, una guarigione, un riscatto dopo un periodo di sofferenza o di lutto. Può sembrare una bella favola, ma è l’esperienza di tante persone che hanno scelto di avere fiducia in Qualcuno che veglia su di noi e ci accompagna nel quotidiano senza perderci mai di vista. In questa galleria di testimonianze, protagonisti della cultura, del mondo dello spettacolo, del giornalismo e del costume raccontano a cuore aperto come hanno imparato dagli angeli a trasformare in realtà la Legge dell’Amore uscendo da crisi, drammi umani, difficoltà economiche e professionali. Molti di loro svelano come grazie alle creature angeliche hanno scoperto nel loro Cuore l’Energia d’Amore per creare i propri miracoli. Le storie di tanti personaggi importanti si intrecciano alle voci e alle vicende di persone comuni che hanno voluto narrare una speciale grazia ricevuta che ha restituito loro il sorriso. «Gli angeli mostrano come bonificare ogni dolore», scrive Anna Fermi, attenta curatrice di un libro che sa offrire buoni auspici soprattutto nei giorni in cui la vita ci mette alla prova. Su questa “via dei miracoli” il lettore potrà cogliere preziose indicazioni per entrare in definitivo contatto con le Presenze invisibili e realizzare i propri sogni.
Anna Fermi. Laureata in filosofia all’Università Cattolica di Milano, ha frequentato il master per operatori della moda al DAMS di Bologna. Ha lavorato per Max Mara, per poi occuparsi di marketing editoriale a Mediaset, diventando assistente capostruttura e poi autrice di programmi televisivi. Ha ideato le tre serie del programma Angeli di Rete 4, condotto da Marco Liorni, e una rubrica ispirata ai libri di John Gray intitolata Marte e Venere. Tiene incontri e seminari in giro per l’Italia sui temi legati all’angelologia. Ha collaborato come giornalista a Confidenze e Vera. Il suo primo libro, Vivere con gli angeli (Armenia), è stato un bestseller. Con Piemme ha pubblicato Ho incontrato il mio angelo (2010), Un angelo dritto al cuore (2011) e Gli angeli ci guidano (2012).
Ringraziamenti
Prefazione
Introduzione
- Il libro dei miracoli
- Il miracolo di Angela
- Il miracolo di Maite Carpio Bulgari
- Il miracolo di Carla
- Il miracolo di Monica Guerritore
- Il miracolo di Giovanni
- Il miracolo di Silvana Giacobini
- Il miracolo di Debbie
- Il miracolo di Lorella Cuccarini
- Il miracolo di Katia
- Il miracolo di Alda D’Eusanio
- Il miracolo di Elisabetta
- Il miracolo di Kaspar Capparoni
- Il miracolo di Stefania
- Il miracolo di Alfonso Signorini
- Il miracolo di Luisa
- Il miracolo di Gerry Scotti
- Il miracolo di Francesca
- Il miracolo di Giuliana Fiorentino
- Le vie dei miracoli
- La comunicazione degli angeli
- I miracoli oggi!
- Il miracolo di Vittorio
La Cucina di Papa Martino V
Autore/i: Bockenheym Giovanni
Editore: Arnoldo Mondadori Editore
prima edizione, a cura di Giovanna Bonardi, introduzione di Giovanna Bonardi, collana: Passepartoutr n° 32, in sovraccoperta: Marcello Fogolino (1480-1548), Banchetto (part.) Castello di Malpaga.
pp. 90, Milano
…Così si fa la minestra di pane. Prendi il pane grattuggiato e diluisci con brodo grasso, zafferano, formaggio e altre spezie buone in modo che diventi denso…E sarà buono per gli italici… tridentina, si era assai lonta
Il pontefice Martino V è noto per aver riportato la sede papale da Avignone a Roma. Meno noto è il fatto che dalla Francia il papa si fosse portato appresso anche un cuoco tedesco, Giovanni Bockenheym. Il Registro di cucina, scritto in un semplice tardo latino, non risente della cultura classica che il cuoco comunque aveva. Non era invece una stranezza per la società rigidamente gerarchica del tempo, che ricette diverse e addirittura ingradienti diversi fossero destinati a categorie diverse, e che anche a tavola si riproponessero le divisioni tra coloro che pregano, coloro che fanno la guerra e i lavoratori dei campi. Il lettore moderno comunque si sorprenderà di trovare ricette esplicitamente destinate alle meretrici o ai ruffiani. Il fatto è che, nei primi decenni del XV secolo, prima della riforma tridentina, si era assai lontani dalla severa concezione della vita ecclesiastica, e un’umanità colorata, ribollente, magnifica e cialtrona, anche in una corte papale e anche dalle pagine di un semplice ricettario, componeva l’affresco vitalissimo e grandioso della scena rinascimentale.
Giovanni Bockenheym, di origine tedesca, fece una brillante carriera ecclesiastica, ottenendo numerosi benefici durante il pontificato di Martino V (1417-1431). Fu cuoco presso la curia pontificia dal dicembre 1417. Compose il Registro di cucina tra il 1431 e il 1435.
Giovanna Bonardi, nata a Roma nel 1967, si è laureata in storia medioevale all’Università degli Studi di Roma La Sapienza con una tesi sulla Signoria Caetani nel Lazio tra XIII e XV secolo.
Romanzi e Drammi
La stanza rossa – Inferno – Il padre – La signorina Giulia – Samùn – Il dramma del sogno
Autore/i: Strindberg August
Editore: Edizioni Casini
a cura di Carlo Picchio.
pp. 638, Firenze
August Strindberg, che la Svezia onora come uno dei suoi massimi scrittori, ha esercitato sulla narrativa e sul teatro europei una decisiva influenza fra la fine dell’800 e gli inizi del ’900.
Spirito inquieto e martirizzato, Strindberg sembra presentire nella pacifica Europa borghese del suo tempo, l’uragano che sta per abbattersi sulla società e che ancora non si è placato intorno a noi. Nel tormento della vita e del pensiero, Strindberg sa però attingere le più alte vette dell’arte, dove la sua creazione si distende in una più serena visione della vita.
Le sei opere di Strindberg riunite in questo volume e magistralmente tradotte da Carlo Picchio, possono essere considerate le più significative del grande scrittore svedese.
Prefazione
Nota bibliografica
- La stanza rossa
- Inferno
- Il Padre
- La Signorina Giulia
- Samùn
- Un dramma del sogno
- Cenni biografici sull’Autore
- Principali opere di A. Strindberg
Magellano
Titolo originale: Magellan
Autore/i: Zweig Stefan
Editore: Rizzoli
prefazione di Aura Miguel, introduzione dell’autore, traduzione di Lavinia Mazzucchetti.
pp. 304, Milano
Egli non è un sognatore, né un fanfarone ottimista, né un vanesio pieno di illusioni, ma al contrario un realista che ha già soppesate le possibilità di successo, trovandole ancora troppo lievi.
La tormentata vicenda di Magellano, il capitano portoghese che per inseguire ad ogni costo i propri sogni si fece schiavo di ambizioni tiranniche, indossando i panni del traditore e imbarcandosi su una nave spagnola alla ricerca del mitico punto di passaggio tra l’oceano Atlantico e il Pacifico. Un luogo fino ad allora senza nome e ignorato dalle carte geografiche, che Magellano cercò con cieca ostinazione, sopravvivendo a intrighi, ammutinamenti e mari in tempesta. Un viaggio che gli garantì la fama eterna, ma sulla cui rotta, per un estremo atto di orgoglio, fu sorpreso dalla morte.
Stefan Zweig, uno dei più grandi narratori del Novecento, ci conduce, con l’estro e l’eleganza della sua scrittura, al centro di una grande epopea, in un mondo di condottieri ed eroi oscuri, al seguito di un impetuoso esploratore delle passioni umane.
Stefan Zweig (1881-1942), discendente da una famiglia della grande borghesia ebraica di Vienna, fu umanista appassionato, cosmopolita e poliglotta. Oltre a romanzi (Clarissa) e racconti (Momenti fatali), scrisse acutissime biografie attraverso le quali valorizzò alcune grandi personalità della storia e del pensiero europei: Tre maestri (su Dostoevskij, Dickens, Balzac, 1920), La lotta col demone (su Kleist, Hölderlin e Nietzsche, 1925). I suoi libri furono per decenni bestseller mondiali, tradotti in cinquanta lingue.
Storielle di Rabbini, Mendicanti e Malandrini
Autore/i: Lifschitz Daniel
Editore: Edizioni Paoline
introduzione dell’autore, revisione del testo italiano di Michele Gristina.
pp. 112, nn. illustrazioni b/n, Milano
La tradizione ebraica ortodossa è decisamente ostile allo scherno e alle oscenità, pero è altrettanto aperta alla gioia semplice, al divertimento innocente e alle battute intelligenti e caustiche.
Storielle di rabbini, mendicanti e malandrini, al contrario dei soliti libri di barzellette ebraiche, attinge ai raccontini popolari edificanti e alle storielle allegre del mondo ebraico tradizionale e credente. Si tratta quindi di storielle “costruttive”.
Esse vogliono far rivivere quello che era il clima dello Shtetel nell’Europa dell’Est e farci partecipare alla vita semplice degli ebrei.
Daniel Lifschitz, esegeta e pittore, nasce a Berna nel 1937. I suoi commenti alla Genesi, ai Salmi e i suoi libri sul chassidismo sono pubblicati in Italia, Spagna, Francia, Germania, Polonia e Brasile. Vive a Palermo.
Molte Vite, Molti Maestri – Come Guarire Recuperando il Proprio Passato
Titolo originale: Many Lives, Many Masters
Autore/i: Weiss Brian
Editore: Arnoldo Mondadori Editore
premessa dell’autore, traduzione di Mario Monti.
pp. 182, Milano
«Le cose intorno a noi nascondono una realtà più profonda dove il tempo e lo spazio abituali perdono di senso…»
Molte Vite Molti Maestri è storia vera di una paziente in cura dal dottor Weiss per un acuto stato di depressione, accompagnato da attacchi di panico ed angoscia. Trattata con terapie convenzionali Catherine non ottiene alcun risultato. Il dottor Weiss la sottopone a sedute di ipnosi ed in uno stato di trance la donna rievoca ricordi delle vite precedenti. Ha inizio così un vertiginoso viaggio nel tempo, nella memoria segreta di vite trascorse, alla scoperta delle ragioni profonde di un intero ciclo di reincarnazioni. Catherine scopre che esiste l’Al di là, dal quale ognuno torna alla vita al momento di reincarnarsi, e dove sono i Misteri, i dolci custodi dell’umanità. Grazie a questo viaggio interiore Catherine guarisce con sorprendente rapidità da molti disturbi. Con Molte Vite Molti Maestri Weiss ci mostra le potenzialità della sua “terapia regressiva” ma soprattutto ci fa riflettere su come la vita “vada oltre i nostri sensi e sia qualcosa di più di quello che ci appare”.
Brian Weiss, laureato all Columbia University e alla Yale Medical School, ha diretto per anni il dipartimento di psichiatria al Mount Sinai Medical Center di Miami, città della Florida dove ancora vive. Attualmente dirige uno studio privato per la terapia regressiva e la psicoterapia spirituale. Tra le sue opere sono presenti nella collezione Oscar: Messaggi dai Maestri, Molte vite, un solo amore e Oltre le porte del tempo.
Premessa
- Catherine
- La prima seduta
- Credere o non credere?
- La mia vita non sarebbe più stata la stessa
- Raggiungere i Maestri
- Si svelano profonde verità
- Ricordi di vite passate
- La vita dopo la morte
- Il diamante interiore
- Conoscere il futuro
- Noi siamo immortali
- La guarigione di Catherine
- I Maestri insegnano
- Messaggi dall’aldila
- Conferme paranormali
- A cavallo dei due mondi
Epilogo
Conversazioni con Dio – Un Dialogo Fuori del Comune – Libro Terzo
Titolo originale: Conversations with God – Book 3
Autore/i: Walsch Neale Donald
Editore: Sperling & Kupfer Editori
settima edizione, introduzione dell’autore, traduzione di Alfredo Colitto.
pp. XI-394, Milano
«Non sono degno di ricevere le informazioni che trasmetto in questi libri, di essere il messaggero di queste verità. Sto scrivendo, eppure so che, con tutti gli errori che ho commesso, con tutti i miei comportamenti egoisti, non sono degno di essere il portatore di una simile meravigliosa verità. Tuttavia forse questo è proprio il più grande messaggio: Dio non si nasconde a nessuno, ma parla a tutti, anche a coloro che ne sono meno degni. Perché se Dio parla a me, può parlare direttamente al cuore di ogni uomo, donna o bambino che cerca la verità.»
Dopo lo straordinario successo dei primi due volumi, Neale Donald Walsch completa la trilogia di Conversazioni con Dio offrendo al lettore un nuovo esempio di come si possano affrontare i temi più complessi del nostro tempo usando un linguaggio semplice e diretto, alla portata di tutte le menti e i cuori. Animato dal coraggio che nasce dall’assenza di pregiudizi, l’autore continua il suo sorprendente dialogo con Dio, dalla natura dei rapporti con gli altri alla realtà ultima di tutte le cose, soffermandosi sulla reincarnazione, il paradiso e l’inferno, il matrimonio e la sessualità, l’educazione dei figli e il rapporto con gli anziani, l’esistenza di Satana e la resurrezione. Un fuoco di fila di domande poste in modo immediato, a volte persino irriverente, un botta e risposta sincero e appassionato, «senza rete», percorso da una sottile vena di ironia e provocazione. Una lettura affascinante sia per chi crede sia per chi dubita ma sente il bisogno di avvicinarsi, in maniera senz’altro non convenzionale, alle verità spirituali del nostro tempo.
Neale Donald Walsch vive nell’Oregon, dove da diversi anni conduce una popolarissima trasmissione radiofonica. Con la moglie Nancy ha fondato ReCreation, un’organizzazione non-profit il cui scopo è diffondere il messaggio di pace e serenità contenuto nei suoi scritti. Il primo e il secondo libro di Conversazioni con Dio – pubblicati in Italia da Sperling & Kupfer sono diventati un vero caso editoriale.
Tempio di Verità
Le lettere dalle carceri di Yerawada non sono documenti politici, Gandhi vi raccoglie le regole di una filosofia pratica; via di miglioramento, sogno di un’India e di un mondo, liberi e pacificati.
Autore/i: Mohandas Karamchand Gandhi
Editore: Sellerio Editore
a cura di Brunilde Neroni, titolo originale: Yeravda mandir.
pp. 102, Palermo
Il 12 marzo del 1930 Gandhi, con settantanove discepoli del suo asram di Sabarmati, si diresse a piedi verso la costa per estrarre sale dall’acqua di mare, in violazione delle leggi sul monopolio. Raggiunta la spiaggia il 6 aprile, il corteo era diventato una grande folla, per l’afflusso dei contadini dai villaggi; e nel mese seguente tutta l’India s’unì al più grande sino a quel momento episodio di disobbedienza civile opponendo la non violenza alla repressione militare inglese. Per il «moto di sale» il Māhatmā fu rinchiuso nelle carceri di Yerawada, dove restò otto mesi, e dalla prigione, tempio di verità, indirizzò ai seguaci queste lettere. Le lettere da Yerawada, qui tradotte da Brunilde Neroni, non sono documenti politici. Gandhi vi raccoglie le regole di una filosofia pratica: sulla verità, la frugalità, il non-possesso, l’eguaglianza universale, la tolleranza, il lavoro manuale comune, l’abolizione dell’intoccabilità, il coraggio, la libertà. Via di miglioramento, fine supremo del programma politico, sogno di un’India, e di un mondo, liberi e pacificati.
Tra le opere di Mohandas Karamchand Gandhi (Portbandar 1869-Delhi 1948) sono state pubblicate in italiano: Guida alla salute e altri saggi (Roma, 1925), Autobiografia (Milano, 1931), Il tormento dell’India (Napoli, s.d.), Pensieri (Vicenza, 1960), Antiche come le montagne (Milano, 1963), La mia vita per la libertà (Roma, 1986).
Il Grado Zero della Scrittura
Titolo originale: Le degré zéro de l’écriture
Autore/i: Barthes Roland
Editore: Lerici Editori
introduzione dell’autore, traduzione di Giuseppe Bartolucci.
pp. 116, Milano
«Ho creduto di scorgere nell’opera di certi scrittori d’oggi la pratica di un non-stile, o di uno stile meramente parlato, in breve di un grado zero della scrittura letteraria. Mi sono domandato perchè questi scrittori non potessero più tollerare il tipo di densità speciale del linguaggio tradizionale ed ho ritenuto di poter fissare alla meta del 19esimo secolo il momento chiave in cui lo scrittore ha gettato uno sguardo sul suo linguaggio e l’ha considerato non più come uno strumento naturale, ma come una specie di oggetto minaccioso, glorioso o compromettente a seconda dei casi. «M’è parso che questo fosse un fatto molto importante perchè per la prima volta introduceva nella nostra letteratura, sempre cosi sicura della sua forma, una responsabilità del linguaggio letterario, la quale diveniva, com’è naturale, evidente il giorno stesso in cui la Storia sociale obbligava gli scrittori a guardare in faccia la dura disparità della società moderna. Ritengo che ciò possa costituire l’oggetto di una storia, poiché gli scrittori, di fronte alla loro scrittura, hanno assunto atteggiamenti diversi a seconda delle epoche, e possa anche costituire l’oggetto di un’etica poiché il linguaggio anche e soprattutto letterario, è una fatalità che ci esclude e ci individua, separandoci dagli altri uomini. «Naturalmente, Il grado zero della scrittura non è che una ipotesi: non vuole essere che il sistema che provoca alla conoscenza».
Roland Barthes è nato in Francia nel 1915; ha fatto gli studi classici alla Sorbona ed ha insegnato letteratura francese in Francia e all’estero. Attualmente dirige l’Ecole Pratique de Hautes Etudes presso la Sorbona. Ha pubblicato tre saggi: Le degré zéro de l’écriture, Michelet par lui-même, Mytologies. Ha collaborato e collabora alle migliori riviste francesi, tra cui: Lettres Nouvelles, Critique, Esprit e Revue Française de Sociologie.
La denominazione generica di questa collana vuole lasciare ampia libertà di accogliere scritti su argomenti che vanno dallo studio storico e politico a quello prettamente letterario, dalla sociologia alla filosofia ecc. Una collana che abbracci organicamente i problemi più vicini alla coscienza dell’uomo moderno. Nessun accostamento volutamente polemico ma piuttosto libertà di dichiararsi su piani diversi ma pur sempre stimolanti e aperti alle espressioni più genuine e produttive del nostro tempo.
Introduzione
E oggi?
Parte prima
- Che cos’é la scrittura?
- Scritture politiche
- La scrittura del romanzo
- Esiste una scrittura poetica?
Parte seconda
- Trionfo e rottura della scrittura borghese
- L’artigianato dello stile
- Scrittura e rivoluzione
- La scrittura e il silenzio
- La scrittura e la parola
- L’utopia del linguaggio
Gnomi, Fate, Folletti – E Altri Esseri Fatati in Italia
Autore/i: Spada Dario
Editore: SugarCo Edizioni
ringraziamenti e introduzione dell’autore.
pp. 368, nn. ill. a colori e in b/n, Milano
…Ma allora è proprio vero quel che dicono? È vero che gli Spiriti delle colline e degli antichi boschi sono fuggiti? C’è chi giura di averli visti, di mattina presto nelle brume dell’aria ancora intrisa di notte, raccogliersi in file ordinate, accovacciati su un tappeto di rugiada, in silenziosa attesa di un misterioso richiamo…
Gnomi, fate, folletti, motivi mitologici, animali dotati di strani poteri meravigliosi, esseri fantastici, creature dell’incubo, tutto un mondo invisibile che si palesa sotto le forme più insolite, spesso avvolte da una patina di mistero, un mondo che si tramuta e diventa a tratti, visibe, costituiscono il substrato di questo libro che può essere definito una vera e propria enciclopedia degli esseri fatati presenti nel nostro paese. Conoscete quante e quali sono le numerose tribù di folletti distribuite in tutto il territorio italiano? Sapete quali sono le magiche virtù dei Cappucci fatati? Sareste in grado di difendervi dalle insidie di streghe e diavoli? Volete conoscere dove sono ubicati i tanti ponti del Diavolo, le dimore delle fate, i luoghi del Sabba, le impronte meravigliose presenti in tutta la penisola? Se la vostra curiosità è pari a quella di uno Gnomo dei boschi e se vi stuzzica l’idea di un viaggio affascinante attraverso l’Italia del fantastico non vi resta che accingervi alla lettura di queste pagine, ne uscirete come da un bosco che profuma di aromi selvaggi e penetranti e, se sarete fortunati e disponibili avrete l’opportunità di incontrarvi faccia a faccia con un Elfo o con una creatura fatata.
Dario Spada, si occupa da più di trent’anni di tematiche legate al mondo dell’occulto e dell’insolito. È stato l’ideatore, nei primissimi anni Settanta, di quei Gruppi di Ricerca formati da giovani e giovanissimi che, interessati a queste materie, sono nati a centinaia nel nostro paese grazie ad una campagna lanciata dal mensile Il Giornale dei Misteri, favorendo così la nascita di associazioni e gruppi interessati ai fenomeni paranormali. Scrittore eclettico, ha collaborato con numerose riviste di settore, tra cui alcune “storiche” per gli appassionati. Per Armenia ha pubblicato, oltre al già citato libro Il Piccolo Popolo (illustrato da Giorgio Tavaglione), anche Il libro delle preghiere, Il libro dei nomi e Guida ai fantasmi d’Italia. I suoi libri più recenti sono Gnomi, fate, folletti e altri esseri fatati in Italia (SugarCo, 2007), Italia misteriosa (Armenia, 2008), Il fantastico mondo degli Gnomi (Armenia, 2008) e I Principi della Notte (Armenia, 2009).
…E Allora Mi Hanno Rinchiusa – Testimonianze dal Manicomio Femminile
Autore/i: Morandini Giuliana
Editore: Casa Editrice Valentino Bompiani
prima edizione , prefazione di Franca Ongaro Basaglia.
pp. 244, Milano
…Questa raccolta di voci di donne internate in manicomio ha un duplice significato: da un lato, quello di dare la parola a chi è stato cancellato dall’internamento; dall’altro la scelta – quale protagonista di questo messaggio – della donna, il cui internamento e le cui motivazioni all’internamento sono sempre legati alla ristrettezza e all’angustia dello spazio ad essa concesso nella nostra cultura…
Ero casalinga…sono signorina…per interesse papà mio non mi ha sistemata, chi voleva me volevano i denari…avevo ragazzi che mi stavan dietro e come!, ma non mi sono mai fidanzata, papà non voleva dar la dote…così io sono caduta ammalata e son rimasta giovane, avevo trentun anni…io mi sono chiusa giovane in clinica, ora ne tengo cinquantanove, sono anni che sono chiusa dentro a una clinica…con uno svenimento cadetti a terra svenuta che non capii niente più…dicevano isterica…pazza isterica…disturbi vegetativi, un poco di esaurimento nervoso, isterismo, ipertiroidismo…sono isterica…mi hanno curato alla meglio i miei nervi, malamente…ho passato quattro cliniche…gli elettroshock al cervello m’hanno fatto…
Giuliana Morandini (1938-2019), svolgeva attività teatrale, collaborava a varie riviste letterarie, con versi, racconti, saggi. In particolare ha compiuto studi su esperienze teatrali contemporanee italiane e straniere, tra cui una riflessione sul Not I di Beckett (1973), allora inedito. Nel dramma Le insensate (1975) ha riportato al testo euripidico il moderno problema della interdizione della parola e il rapporto follia-istituzione, riferendolo soprattutto alla domanda della donna. Tra le opere di narrativa ricordiamo: Cristalli di Vienna, Milano, Bompiani 1978; Caffè Specchi, Milano, Bompiani 1983; Angelo a Berlino, Milano, Bompiani, 1991; Sogno a Herrenberg, Milano, Bompiani, 1996; Notte a Samarcanda, Genova, Marietti, 2006.
Bee Happy – Storie di Alveari, Mieli e Apiculture
Autore/i: Bonomi Romagnoli Barbara
Editore: DeriveApprodi
prima edizione, prefazione di Daniele Barbieri, collana: Habitus n° 13.
pp. 128, ill. in b/n, Roma
…Ho bisogno delle api per ricordare a me stesso che possono accadere anche cose meravigliose. Dobbiamo essere all’altezza delle api. Vivere come degli alchimisti e fare il nostro miele…
«Veniamo dalla terra, torniamo alla terra, in mezzo c’è un giardino». È sconosciuto l’autore di questo aforisma che si presta perfettamente a rendere l’idea di che cosa sia il mondo di queste individue danzanti. È dall’immagine circolare della copertina che inizia il racconto di Barbara Romagnoli per descrivere il mondo di questi preziosi insetti: la danza come linguaggio; la mente collettiva del super organismo come modalità per esistere; la cura che ricevono da apicoltrici e apicoltori; il loro ruolo fondamentale per l’agricoltura e per l’esistenza degli esseri viventi sulla Terra; i saperi e le conoscenze che si intrecciano con i prodotti dell’alveare (cera, miele, polline, propoli e pappa reale); le culture espresse da una nuova generazione che ha scelto di dedicarsi all’apicoltura; le donne, sempre di più; gli aromi dei mieli uniflorali e i mieli millefiori, i colori del polline.
Come per il vino e la cultura materiale, per parlare di apicultura, dell’etica della sua produzione e dell’ambiente nel quale essa avviene, oggi occorre farlo lasciando parlare quella generazione che torna in campagna munita di un sapere urbano, capace di guardare alla tradizione e di tradirla con nuove culture e nuove pratiche curanti della vita che le circondano.
Barbara Romagnoli, giornalista e scrittrice, collabora da free lance con numerose testate scrivendo di ecologia e femminismo. È autrice di Irriverenti e libere. Femminismi nel nuovo millennio (Editori Riuniti 2014) e fa l’apicultrice.
Api, ornitorinchi e nuovi saperi, prefazione di Daniele Barbieri
- Di cosa parliamo quando parliamo di apicoltura
- Come nasce una passione
- Il linguaggio dell’eternità
- Come lo fanno le api
- La parola ai nasi
- Le regine delle api, con o senza ali
- Di numeri, architetture e burocrazie
- Bee generation
- ApiCultura dallo sguardo organico
- Non finisce qui
Vocabolario degli assaggi
Bibliografia
Elenco delle produttrici e dei produttori citati
Ringraziamenti
Io Vorrei Essere Là – Cantautori in Italia
Autore/i: Curi Giandomenico
Editore: Edizioni Studium
in copertina: Luigi Tenco.
pp. 404, Roma
“E invece loro, i cantautori, sono ancora lì, a far canzoni. Sono ancora lì, depressi e tremanti all’uscita di ogni nuovo album. Sono ancora lì a parlare e a discutere, a volte sui giornali, più spesso in trattoria, fino all’alba. Ogni tanto qualcuno sparisce. Poi ritornano: chi a Sanremo, chi in India, chi su Internet. Molti sono invecchiati, qualcuno è rimasto uguale. In generale c’è una maturità evidente, una forza più controllata e spirituale che a volte arriva anche sui dischi”.
Cantautore è un altro modo di fare musica, di esprimere un’opinione sul mondo attraverso le canzoni, è una filosofia di vita. E questo libro, “Io vorrei essere là”, è un altro modo, appassionato e imprevedibile, di raccontare la storia della canzone d’autore in Italia,, dalla fine degli anni ’50 alla soglia del 2000. Una storia raccontata dall’interno, da chi, come Curi, Ha vissuto in prima persona questa infinita striscia musicale e poetica, che fa ormai parte del paesaggio culturale italiano.
Un mondo nuovo di canzoni, di poesia, di vita di….
Introduzione
- I: La preistoria. Ovvero la canzone italiana tra la fine degli anni ’50 e l’inizio degli anni ’60
- II. Domenico Modugno: un’altra Italia che canta
- III. La rivolta dura del rock’n’roll e la voglia di cambiamento
- IV. La prima generazione dei cantautori (anni ’60 / tra Genova e Milano)
- Introduzione. Umberto Bindi. Gino Paoli. Luigi Tenco. Fabrizio De Andrè. Bruno Lauzi. Giorgio Gaber. Enzo Jannacci. Sergio Endrigo.
- Piero ciampi.
- V. La rivoluzione morbida dei Beatles e gli anni ’60
- VI. Battisti il faro. E Mogol suo complice
- VII. Guccini come Dylan: la canzone diventa comunicazione
- VIII. Il ’68 e la canzone politica: Della Mea, Marini, Pietrangeli…
- IX. La seconda generazione dei cantautori (quella degli anni ’70)
- Introduzione. Roberto VEcchioni. Lucio Dalla. Antonello Venditti. Francesco De gregori. Ivano Fossati. Claudio Baglioni. Paolo Conte.
- Riccardo Cocciante. Renato Zero.
- X. Tra contestazione, movimento e feste popolari
- Eugenio Finardi
- XI. Arrivano gli anni ’80 e i cantautori rock
- Introduzione. Vasco Rossi. Gianna Nannini. Ron. Enrico Ruggeri. Zucchero.
- XII. Il caso Battiato
- XIII. Ritmi napoletani
- Introduzione. Edoardo Bennato. Pino Daniele. Teresa De Sio.
- XIV. L’ultima generazione dei cantautori (tra gli anni ’80 e gli anni ’90)
- Introduzione. Luca Carboni. Marco Masini. Paola Turci. Francesco Baccini. Luciano Ligabue. Jovanotti.
Conclusione
Bibliografia essenziale
Indice dei nomi
La Grande Sfida – Il Testamento Spirituale di un Profeta del Nostro Tempo
Titolo originale: The Greatest Challenge: The Golden Future
Autore/i: Osho Rajneesh
Editore: Bompiani
presentazione di Michele Serra, introduzione di George Meredith, traduzione dall’inglese a cura della News Services Corporation, in copertina: Osho Rajneesh, foto Sadhana Foundation, Poona.
pp. 172, Milano
Io mi preoccupo della verità, non della legge: e la verità è che voi vivete una vita squilibrata, innaturale. Per favore tornate a darle un equilibrio!
Quando vedo che la famiglia si sta dissolvendo, provo una felicità infinita, perché so che dopo di essa anche le nazioni scompariranno. E se ne andranno anche le cosiddette religioni: quando la famiglia non esisterà più, chi vi imporrà il cristianesimo o l’induismo?
Adesso tutti sono costretti a essere qualcuno in base alle idee altrui; questo crea infelicità e angosce profonde, e sottrae alla vita ogni gioia e ogni piacere. Tutti dovrebbero poter essere se stessi e contribuire alla vita in base a ciò che sono, creando e producendo. A tutti dovrebbe essere permesso di realizzare il proprio potenziale.
È necessario operare un salto di qualità: dalle professioni di fede occorre passare a una sincera religiosità. E ciò che io intendo per religiosità non è altro che scienza della deprogrammazione: vieni lasciato semplicemente privo di qualsiasi programma. Privo di religione, razza, casta, nazionalità… vieni lasciato solo, ti è concesso di essere te stesso, di essere un individuo.
E quando renderemo consapevole l’umanità intera dei pericoli delle vie seguite in passato e della meta a cui l’intero passato ci sta portando – il suicidio globale – non sarà difficile convincere le perone intelligenti, i giovani, ad abbandonare il passato e ad accettare la più grande delle sfide: la creazione di una nuova età dell’oro.
Abbiamo la possibilità di dar vita a un paradiso qui, su questa terra. L’esistenza è pronta a darvi il paradiso qui e ora, ma voi continuate a rinviare. Io voglio insegnarvi che questo è il paradiso, e non ne esiste un’altro. E per essere felici non occorre preparazione alcuna; per amare non è necessaria nessuna disciplina. Basta solo un po’ di attenzione, essere un po’ svegli, avere un po’ di comprensione. (da La grande sfida)
Presentazione di Michele Serra
Introduzione di George Meredith
Premessa dell’autore. Le utopie e l’utopia
PRIMA PARTE – Tagliare i problemi alla radice!
1. Nessun futuro?
2. Una rottura col passato
3. La nostra realtà e l’interdipendenza
4. Le nazioni sono anacronistiche
5. Un governo mondiale
6. Una sola religiosità. Un mondo di individui
7. Preti e politici: la cospirazione mortale
8. Il danno può essere riparato!
SECONDA PARTE – La mia visione di una nuova umanità
9. La meritocrazia: il potere nelle mani dell’intellighenzia
10. Preparare la gente alla gestione del potere
11. La scelta: meditazione o morte
12. La scienza al servizio della creatività
13. Il controllo delle nascite e l’ingegneria genetica
14. Il diritto di morire
15. La famiglia è superata
16. Un mondo di comuni
17. Una nuova educazione per l’uomo nuovo
18. L’amore e la comprensione saranno la legge
19. Rendere felice l’umanità
TERZA PARTE – L’accademia mondiale di scienza creativa, arti e consapevolezza
20. La grande sintesi
21. Il corpo è la soglia
22. La futura eta dell’oro
Postfazione dell’autore. Anni novanta da incubo
APPENDICI
1. Nota biografica
2. Le ultime ore del maestro
3. Centri di meditazione, ashram e comunità di Osho
Individuo Società e Cultura – Introduzione alla Psicologia dei Processi Culturali
Autore/i: Riverso Emanuele
Editore: Armando Armando Editore
prefazione dell’autore, Filosofia e problemi d’oggi n° 5.
pp. 240, numerose tavole in bianco e nero fuori testo, Roma
La più recente filosofia e le più aggiornate conclusioni della linguistica, dell’epistemologia e della psicologia consentono che una cultura venga definita in termini di schemi o strutture comportamentistici, immaginativi e linguistici. Tali schemi o strutture vengono trasmessi alle nuove generazioni attraverso procedimenti educativi, che possono considerarsi come programmazioni cibernetiche dei giovani da parte degli adulti. Si tratta di schemi in parte ricevuti dalle generazioni precedenti ed in parte elaborati con sforzo proprio. Il loro insieme costituisce la cultura come risposta che un gruppo umano da all’ambiente naturale ed alla situazione storica in cui vive. Attraverso questa risposta i singoli uomini chiariscono il proprio mondo e danno un senso alla loro vita; perciò questa risposta contiene elementi che svolgono un ruolo chiaramente assiologico e costituiscono ciò che in concreto può intendersi come valore. Tuttavia l’insieme di schemi e di strutture che costituiscono una cultura è statico soltanto in particolari circostanze di isolamento e di equilibrio, che possono ipotizzarsi solo in casi limite. Nella maggioranza dei casi, invece, l’insieme è dinamico. Una cultura deve fare i conti con le culture vicine, ed un sistema di valori deve continuamente misurarsi con i sistemi di valori da cui riceve suggestioni e messaggi.
In questo misurarsi e confrontarsi con le altre, una cultura approfondisce polemicamente il significato delle proprie strutture, assimila strutture nuove e si trasforma in modo da immunizzarsi dalle suggestioni esterne che potrebbero deformarla, danneggiando l’organizzazione socio-economica del gruppo che ne è il portatore. Da tale trasformazione nascono squilibri ed incertezze, che producono modificazioni più o meno profonde del suo sistema assiologico e strutturale intese al recupero della stabilita e dell’equilibrio.
Questa tematica, che coinvolge anche il problema dell’educazione nella concretezza di rapporti ambivalenti fra giovani e adulti, viene svolta in questo libro dal Riverso.
Già noto al nostro pubblico di lettori sia per aver tradotto alcune opere fondamentali del Bruner, sia per un suo volume sulla filosofia analitica in Inghilterra, attualmente in corso di traduzione in inglese, i particolari interessi di Emanuele Riverso vertono nel campo della filosofia moderna di orientamento analitico, ove è conosciuto per i suoi scritti su Russell e Wittgenstein, e di orientamento esistenzialistico, in cui è apprezzato un suo volume su Karl Barth e un’antologia degli scritti di questo autore. Si è anche interessato di altri settori dello sviluppo della cultura occidentale, in modo speciale delle origini del pensiero greco e del passaggio dalla magia alla scienza all’inizio dell’età moderna.
È nato a Napoli nel 1928 e in questa città si è laureato in filosofia. Diplomatosi in varie università straniere, è stato professore di ruolo nei licei ed istituti magistrali statali ed è oggi docente di storia della filosofia presso l’Università di Salerno.
Il Piccolo Principe
Autore/i: de Saint-Exupéry Antoine
Editore: Bompiani
illustrazioni a cura dell’autore, traduzione dal francese di Nini Bompiani Bregoli.
pp. 128, nn. illustrazioni a colori, Milano
Un aviatore è costretto da un’avaria ad atterrare in pieno deserto: sabbia, solitudine e, sopra il suo capo, le stelle… Ma, a un tratto, una voce: “Mi disegni, per favore, una pecora?” Di dove viene? Chi parla? Cosa significa quella strana domanda? È un minuscolo ragazzo, il piccolo principe che vaga per gli spazi; il più meraviglioso, impensato e umano compagno.
Il piccolo principe è un capolavoro della letteratura infantile che, come i suoi grandi predecessori, da Peter Pan a Pinocchio, dai racconti di Perrault e di Andersen ad Alice nel Paese delle Meraviglie, si rivolge a piccoli e grandi, “a tutti i grandi che sono stati bambini ma non se lo ricordano più”.
“Domando perdono ai bambini di aver dedicato questo libro a una persona grande. Ho una scusa seria: questa persona grande è il miglior amico che abbia al mondo. Ho una seconda scusa: questa persona grande può capire tutto, anche i libri per bambini. E ne ho una terza: questa persona grande abita in Francia, ha fame, ha freddo e ha molto bisogno di essere consolata. E se tutte queste scuse non bastano, dedicherò questo libro al bambino che questa grande persona è stata. Tutti i grandi sono stati bambini una volta. (Ma pochi di essi se ne ricordano.) Perciò correggo la mia dedica: a Leone Werth, quando ero bambino.”
De Senectute – De Amicitia
Autore/i: Cicerone
Editore: Arnoldo Mondadori Editore
cura e introduzione di Guerino Pacitti, traduzione di K. Simbeck.
pp. XX-194, Milano
Composti da Cicerone nel 44 a.C., un anno prima della morte, il De senectute e il De amicitia – insieme al De officiis, scritto nello stesso anno – formano la triade di opere filosofiche in cui è espressa la summa del pensiero ciceroniano, plasmata della consuetudine di una vita intera con le grandi correnti di età ellenistica, quali lo stoicismo, l’epicureismo e l’Accademia platonica. Vecchiaia, dunque, come “fine attiva”della vita, fase vitale dell’esistenza del cittadino repubblicano, punto di riferimento soprattutto in funzione politica. Amicizia, invece, come cardine della moralità, pilastro sul quale poggia la nobilitas, intesa come espressione di quella Repubblica senatoria destinata di lì a poco a scomparire. Il valore più autentico di queste conversazioniimmagginarie è da cogliere nell’inalterabile presenza nel tempo delle stesse domande e delle stesse inquietudini, in tutta la ricchezza interiore dell’umanesimo ciceroniano, conforto spirituale e non pretesa ricerca della verità, secondo i criteri del rigore e dell’originalità del metodo filosofico.
Introduzione
di Guerino Pacitti
Bibliografia
Orientamenti bibliografici
a cura di Cristina Borgia
CATO MAIOR – DE SENECTUTE
CATONE MAGGIORE – LA VECCHIEZZA
LAELIUS – DE AMICITIA
LELIO – L’AMICIZIA
Note alla traduzione
De senectute – De amicitia
Tai Chi Chuan – Disciplina del Movimento per la Ricerca dell’Equilibrio del «Sé» – Volume 3
Autore/i: Muradoff Grant
Editore: Edizioni Mediterranee
prefazione dell’autore, introduzione di Marcello Curti.
pp. 104, numerose illustrazioni in bianco e nero, Roma
Dopo «La Terra», seguito da «L’Uomo», questo volume, «Il Cielo», viene a concludere la trilogia sul Tai Chi Chuan. Il primo fu una pioneristica e lungimirante iniziativa; il secondo venne a soddisfare l’interesse suscitato, il quale fu di gran lunga superiore alle previsioni; ora, questo libro, così atteso e da più parti richiesto, è imprescindibile complemento dei precedenti e degno completamento dell’opera.
Ormai il Tai Chi Chuan, in Occidente, ha fatto la sua strada che, rapida e ritta, s’affianca alle altre Arti Marziali: rispetto ad esse ha il vantaggio di essere meno “marziale”, quindi accessibile a più persone, e più “arte”, quindi di più raffinato interesse. Lo stile qui presentato è conosciuto come “Yang” ed è il più diffuso in Cina, sua patria.
La forma è quella più classica e completa di 108 movimenti, la quale si inserisce nella più pura Tradizione sia dal punto di vista culturale che pratico. L’Autore dell’opera (che ha il merito di avere introdotto il Tai Chi Chuan nel nostro Paese), con la sua esperienza e il suo insegnamento diffuso e apprezzato non soltanto in Italia, è la migliore garanzia per il lettore e l’eventuale praticante.
Grant Muradoff, cittadino italiano ma nato a Tiflis, è stato primo ballerino nei maggior teatri e compagnie di balletto che hanno fatto la storia della danza del nostro secolo, svolgendo la sua attivita artistica, principalmente in Francia, Inghilterra, Stati Uniti, Canada e Italia.
Maestro di Danza Classica, Yoga e Tai Chi Chuan, è stato il pioniere che ha introdotto il Tai Chi Chuan in Italia.
È stato fondatore e Presidente dell’Istituto Nazionale Studi Superiori di Tai Chi Chuan con sede a Roma.
Questa sua opera, in tre volumi, è la prima scritta in italiano che viene pubblicata sull’argomento.
Tai Chi Chuan – Disciplina del Movimento per la Ricerca dell’Equilibrio del «Sé» – Volume 2
Autore/i: Muradoff Grant
Editore: Edizioni Mediterranee
prefazione di Bruno Ballardini, introduzione dell’autore.
pp. 104, numerose illustrazioni in bianco e nero, Roma
Il Tai Chi Chuan è una disciplina cinese psicofisica le cui lontane origini risalgono all’epoca precristiana. Verso la fine del II secolo D.C. il medico imperiale Hwa-Da inventò il “Gioco dei cinque animali”, che venne successivamente integrato in questa disciplina.La paternità accertabile storicamente risale a Yang Lou-Ch’an (1799-1872), il quale codificò la tecnica denominata “Yang”, che rispecchia la tradizione più pura.Il Tai Chi Chuan riproduce nei suoi movimenti la perpetua alternanza dei due principi yin e yang dominanti, secondo il pensiero cinese, la vita dell’universo.Questa disciplina permette di raggiungere l’armonia tra il corpo e la psiche, tra l’individuo e il cosmo. Nel Tai Chi Chuan tutto il corpo è in movimento ed esercita una attività totale ed integrale. Si adatta a persone di qualsiasi età, sia fragili che molto forti; in genere non ha controindicazioni.
Grant Muradoff, nato a Tiflis nel 1910, è stato ballerino nei maggiori teatri di Parigi e New York, e successivamente insegnante e coreografo. A Parigi, nel 1935, iniziò la pratica dello Yoga sotto la guida di Costant Kerneiz. Nel 1944, a New York, apprese il Tai Chi Chuan. Maestro di danza e di Yoga, da più di vent’anni svolge anche un’intensa attività di insegnamento e di diffusione del Tai Chi Chuan in Italia e all’estero.
È il fondatore dell’Istituto Nazionale di Studi Superiori di Tai Chi Chuan, con sede in Roma. Questa sua opera (in tre volumi), è la prima redatta in lingua italiana sull’argomento.
Tai Chi Chuan – Disciplina del Movimento per la Ricerca dell’Equilibrio del «Sé» – Volume 1
Autore/i: Muradoff Grant
Editore: Edizioni Mediterranee
introduzione di Marcello Curti, prefazione dell’autore.
pp. 112, numerose illustrazioni in bianco e nero, Roma
Tai Chi Chuan: un nome per il quale è facile prevedere una rapida popolarità anche in Italia, al passo con altri paesi occidentali, i quali lo hanno importato e assimilato ormai da tempo, come è già avvenuto per altre tecniche e Filosofie Orientali (Arti Marziali, Yoga, Zen, ecc.).
Infatti, se è vero che la sua origine più sicuramente databile risale al XVIII secolo circa, è anche vero che ritroviamo l’essenza e lo spirito del Tai Chi Chuan nella Tradizione, la vera, quella cara a J. Lavier, che egli definisce “protocinese”.
Da questo, a ritenere il Tai Chi Chuan la fonte da cui sono sgorgati i numerosi rivoli delle Arti Marziali, il passo è breve.
Tutte, infatti, si rispecchiano per molti versi nel Tai Chi Chuan e d’altronde questo, con le sue diverse scuole e stili, sembra proprio essere il padre di molte di esse.
Comunque, proprio il fatto di essere aderente alla Tradizione fa del Tai Chi Chuan un insegnamento valido, pari agli altri grandi dell’Oriente e, come questi, in perfetta sintonia con la più pura Tradizione occidentale.
Grant Muradoff, cittadino italiano ma nato a Tiflis, è stato primo ballerino nei maggior teatri e compagnie di balletto che hanno fatto la storia della danza del nostro secolo, svolgendo la sua attivita artistica, principalmente in Francia, Inghilterra, Stati Uniti, Canada e Italia.
Maestro di Danza Classica, Yoga e Tai Chi Chuan, è stato il pioniere che ha introdotto il Tai Chi Chuan in Italia.
È stato fondatore e Presidente dell’Istituto Nazionale Studi Superiori di Tai Chi Chuan con sede a Roma.
Questa sua opera, in tre volumi, è la prima scritta in italiano che viene pubblicata sull’argomento.