Libri dalla categoria Flora e Fauna
Calendario Lunare
Tutte le Informazioni per Conoscere l’Effetto Luna sulle Semine, i Trapianti, la Raccolta e la Conservazione dei Prodotti Agricoli
Autore/i: Rama Giuseppe
Editore: Fratelli Melita Editori
introduzione dell’autore, disegni C. Bighignoli, collana: Manuali Pratici.
pp. 130, nn. ill. in b/n n.t., La Spezia
…L’avvento della tecnologia portò la dissacrazione. Un intero universo di conoscenze venne relegato nella superstizione e la sopravvivenza del suo spirito affidata alla memoria di qualche vecchio. Si dovette attendere l’eubiotica e l’affermarsi delle tecniche di coltivazione biodinamiche per registrare un nuovo impulso negli studi…
Giuseppe Rama, ricordiamo alcuni titoli: 10 itinerari veronesi (1986, La Casa Verde); Gh’era ’na ’olta Verona: 122 immagini della memoria (1996, La Libreria di Demetra); Orto: le schede con le tecniche colturali, le malattie, i parassiti. Calendario lunare delle semine (1999, Demetra).
Introduzione
Luna e mito
Astronomia lunare
- L’orbita della luna
- Misurazione del mese lunare
- Le fasi lunari
- Propietà della luce lunare
- La gravitazione lunare
Il linguaggio della luna
Gli influssi lunari
- L’influsso della luna sui vegetali
- La farmacia lunare
- Il negativo della luna
Luna e zodiaco
- L’aspetto zodiacale dei ritmi lunari
- La cromatografia lunare
- Quattro consigli per chi semina con i trigoni
- Il calendario lunare-zodiacale
Luna e agricoltura
- Luna, infestanti e parassiti
- Concimazione e sovescio
- Quando seminare
- Quando trapiantare
- Quando potare
- Luna e frutta
- Quando innestare
- Quando falciare e mietere
- Fiori e luna
- La luna e l’orto
Quando imbottigliare il vino
Calendario lunare delle semine e dei lavori agricoli
Le Piaghe d’Italia – Disoccupazione, Analfabetismo, Tuguri, Miseria
Autore/i: Schiavi Alessandro
Editore: Opere Nuove Editore
unica edizione.
pp. 152, Roma
Sommario:
- Le piaghe d’Italia
DISOCCUPAZIONE
- I – Il lavoro femminile in Italia
- II – Le forze di lavoro minorili
- III – Disoccupazione degli anziani
- IV – Quanti sono i disoccupati?
Appendice
MISERIA
- I – Sul tenore di vita della popolazione
- II – Condizioni di vita delle classi misere
- III – Aspetti della miseria
- IV – Interviste in provincia di Matera
- V – Sardegna
- VI – Considerazioni conclusive e proposte
- VII – Previdenza e assistenza
- VIII – I rimedi in corso
Novelle Italiane – Il Duecento • Il Trecento
Autore/i: Autori vari
Editore: Garzanti Editore
introduzione, scelta dei testi, note e commenti di Lucia Battaglia Ricci, in copertina: particolare di una miniatura del sec. XIV, Firenze, Biblioteca Laurenziana.
pp. XLVIII-422, Milano
Dall’introduzione:
«Genere letterario ignorato dai trattatisti di retorica medievale, rappresentato fino all’inizio del sec. xiv da opere anonime e di carattere eterogeneo, spesso al confine tra produzione scritta e tradizione orale, e a quest’ultima sempre legata da un processo continuo di osmosi tanto certo quanto difficilmente valutabile e analizzabile, la novella non esibisce agli studiosi alcun attendibile e dichiarato «certificato di nascita» né uno statuto formale e tematico definito e certo.
Come tradizione orale la novella – soprattutto nella forma di aneddoto colorito ed ammiccante – è probabilmente presente da sempre in tutte le culture, così come la fiaba, cui per certi versi assomiglia e con la quale opera scambi estremamente fruttuosi. Nelle raccolte novellistiche dell’ultimo ’200 e del primo 300 è infatti già evidente sul piano tematico l’assimilazione di motivi tipici dei racconti di magia: tale, a esempio, la conoscenza del linguaggio degli uccelli che viene dimostrata dal protagonista dell’ultima novella del Libro dei sette savi e che, secondo la migliore tradizione fiabesca, apre la via alla soluzione positiva della vicenda rendendo possibile la trasformazione dei medesimi uccelli in «aiutanti magici» dell’eroe; o, ancora, molti dei motivi e tutta quanta la carena delle funzioni più importanti della «novella dell’ira» presente nell’appendice del codice Panciatichiano 32 della Nazionale di Firenze.[…]»
Scienza e Filosofia – Problemi e Scopi della Scienza
Cinque Saggi
Autore/i: Popper Karl R.
Editore: Giulio Einaudi Editore
traduzione di Mario Trinchero.
pp. 224, Torino
Karl Popper, «razionalista ed empirista», conduce da quasi quarant’anni una critica dall’interno al neoempirismo che ne rispetta il rigore, ne usa gli strumenti, ma ne supera i limiti.
Iniziato nel 1935 con Logik der Forschung, il discorso di Popper verte sulla scienza più come processo e dinamica che come struttura da fondare e giustificare univocamente, sulla scienza come attività che muove da problemi e cerca, per risolverli, di creare teorie sottoponibili a verifica: un tentativo di “spiegare il noto mediante l’ignoto”. E’ un discorso tuttora vitale, sfociato in un confronto con le tesi di Habermas e della scuola di Francoforte che, da basi diverse, affrontano gli stessi problemi.
Questi cinque saggi (1956-67) trattano appunto degli scopi e delle responsabilità della scienza, dell’accrescimento del sapere scientifico e del processo di costruzione e verifica delle teorie. Lo scritto più complesso contiene la critica all’”esistenzialismo” (cosa è la gravità “in sé”) e allo “strutturalismo” (formule che usano l’accelerazione di gravità descrivono esattamente i fenomeni) ed espone la tesi dell’autore (le teorie sono congetture sottoponibili a severi controlli critici).
Karl R. Popper, viennese (1902 – 1994), dopo l’occcupazione nazista dell’Austria si è trasferito a Londra, nella cui università ha insegnato a lungo. Il suo celebre Logik der Forschung (Logica della scoperta scientifica) è stato tradotto da Einaudi (ultima edizione 2010) cosí come Scienza e filosofia (1969 e 2000). Dopo la polemica con il Circolo di Vienna, in What is Dialectic (1940), The Poverty of Historicism (1944, trad. it. Miseria dello storicismo, Milano 1954) e The Open Society and Its Enemies (1944-45, trad. it. La società aperta e i suoi nemici, Roma 1977), Popper ha rivolto l’attenzione alla metodologia delle scienze sociali e storiche, con obiettivi polemici e ideologici (su questo tema è coautore del libro Dialettica e positivismo in sociologia, Einaudi, Torino 1972).
Cavour – Il Grande Tessitore dell’Unità d’Italia
Titolo originale: Cavour
Autore/i: Mack Smith Denis
Editore: Bompiani
prefazione dell’autore, traduzione di Giovanni Rossi, in copertina: il conte di Cavour con le insegne di Primo Ministro.
pp. 320, Milano
La vita di Camillo Benso di Cavour, il politico che riuscì a riunire l’Italia, ricostruita nei minimi dettagli da uno dei massimi conoscitori del nostro Risorgimento: Denis Mack Smith. Gli anni della giovinezza e dell’apprendistato all’estero, i primi approcci alla vita pubblica, l’attività parlamentare, il ministero dell’Agricoltura, la presidenza del Consiglio, la spedizione in Crimea e l’alleanza con la Francia, la guerra del ’59, il trattato di Villafranca e le dimissioni dal governo, il dilemma tra Stato
centralizzato o decentrato, il consolidamento della fragile unità raggiunta… Un ritratto indimenticabile di un genio della politica che non esitava, pur di raggiungere i suoi obiettivi, a trasformarsi in “un genio dell’intrigo spinto fino all’eroismo”. Un uomo con le sue grandezze e le sue miserie, le geniali intuizioni e le piccole meschinerie, le sue astuzie e la sua grandiosa, stupefacente abilità.
Denis Mack Smith è nato a Londra nel 1920 e ha compiuto i suoi studi a Cambridge. Amico di George M. Trevelyan e collaboratore di Benedetto Croce, è considerato uno dei maggiori studiosi mondiali di storia italiana. Vive e lavora a Oxford. Tra le sue opere più note ricordiamo: Storia della Sicilia medievale e moderna (1970), Le guerre del Duce (1976), Garibaldi (1977), Mussolini (1981), I Savoia re d’Italia (1990), Mazzini (1993).
Il Traditore – Mussolini e la Conquista del Potere
Autore/i: Balabanoff Angelica
Editore: Napoleone Editore
prefazione di Giuseppe Galzerano.
pp. 296, Roma
Questo libro è dedicato a coloro che cercano la ragione e la verità sulla nascita del fascismo, sulla personalità di Mussolini e sulla sua «escalation» politica.
Angelica Balabanoff non solo ha conosciuto molto da vicino le persone e i fatti che determinarono e favorirono tale «escalation», ma, all’inizio, fu addirittura una delle più efficienti protagoniste.
Questo suo scritto spiega come mai l’autrice, da collaboratrice diretta di Mussolini, arrivò ad essere la più accesa avversaria del fascismo e la critica più feroce della personalità del dittatore e delle sue idee politiche.
Istorie Fiorentine
Precede: La Vita di Castruccio Castracani da Lucca
Autore/i: Machiavelli Niccolò
Editore: Giangiacomo Feltrinelli Editore
a cura di Franco Gaeta.
pp. 618, Milano
Le Istorie fiorentine sono state considerate più in funzione del pensiero politico di Machiavelli, che nel loro autonomo valore di classico della storiografia.
Secondo questa prospettiva ora vengono riesaminate, e puntualmente commentate per la prima volta nella loro integrità.
Padre Padrone – L’Educazione di un Pastore
Autore/i: Ledda Gavino
Editore: Giangiacomo Feltrinelli Editore
pp. 228, Milano
Qualche anno fa la stampa e la televisione fecero di Gavino Ledda un caso clamoroso: un pastore sardo, analfabeta fino a vent’anni, si era laureato in glottologia! Ledda avrebbe poi preso in mano la penna per rivivere dall’interno quell’esperienza con lo scopo di spiegarla a se stesso e agli altri. Cosi è nato Padre Padrone, che è al contempo due cose: la rappresentazione di due furori contrapposti, quello del padre e quello del figlio, e l’eccezionale storia di un subalterno del lessico e del pensiero che vuole a ogni costo emanciparsi da questo stato di sottomissione. Se il contrasto tra il patriarca e il figlio offre una chiave di lettura freudiana, ingigantita dal fatto che si svolge nel contesto di una elementarità che non si cela, che non tace le esplosioni della passionalità, la disperata lotta del pastore per il suo riscatto sociale si qualifica come l’appassionante avventura della conquista di tutti i gradi di linguaggio e di espressione. La grande fortuna del libro in Italia e all’estero è stata poi seguita da quella dell’omonimo film che ne hanno tratto i fratelli Taviàni (produzione RAI), vincitore della Palma d’oro al Festival di Cannes nel 1977.
Gavino Ledda, che è nato a Siligo (Sassari) nel 1938, ha pubblicato presso Feltrinelli anche Lingua di falce.
La Matematica Moderna
Titolo originale: Comprendre la Mathématique Moderne
Autore/i: Gennart Paul E.
Editore: Sansoni Editore
prefazione dell’autore, traduzione di Giovanna Corsi.
pp. X-246, nn. ill. b/n, Firenze
Chi osserva il fermento che si manifesta di fronte al rinnovarsi dell’insegnamento della matematica non può nascondere le sue perplessità: «Cosa c’è sotto questa matematica che viene chiamata moderna? Quello che avevo imparato non è più valido? Come posso arrivare a capire quello che fanno i miei ragazzi a scuola?»
Senza voler acuire il rinnovato dissidio tra tradizionalisti e modernisti, l’autore dà a queste domande una risposta chiara e circostanziata, tenendo conto delle conoscenze e delle necessità del non specialista di formazione culturale classica.
Docente di matematica generale, di ricerca operativa, di analisi numerica e di programmazione, direttore del Centro di Calcolo Numerico della Reale Scuola Militare di Bruxelles, membro dell’Associazione Francese per la Cibernetica Economica e Tecnica, Paul E. Gennart ha tutti i titoli per guidare il lettore sulla via di un aggiornamento delicato, ma indispensabile.
Niam Niam – I Miei Viaggi nell’Africa Centrale dal 1851 al 1866
Autore/i: Piaggia Carlo
Editore: Arnoldo Mondadori Editore
prima edizione, autobiografia integrale a cura di Giovanni Alfonso Pellegrinetti, collana: I Libri Ritrovati.
pp. 346, ill. in b/n, Milano
…Carlo Piaggia? Un esploratore, un cacciatore, un mercante? Certo, tutto questo e anche qualcosa in più. È difficile inquadrare la sua personalità nell’affollata platea degli esploratori del bacino del Nilo. Sicuramente, come molti altri, Piaggia era spinto da una curiosità divorante per il nuovo, e agitato da un’irrequietezza di fondo che lo trascinava a fuggire dal quotidiano. L’Africa fu per lui la grande occasione di un’esistenza diversa…
Un giorno, scherzando con Edmondo de Amicis intorno alla propria magrezza, Carlo Piaggia osservò che nessun europeo aveva gettato sul suolo africano un’ombra sottile come la sua. Questa lieve battuta può essere applicata non solo alla realtà somatica, ma anche a quella intellettuale e morale di chi la pronunciò. Piaggia veniva dal contado lucchese, e diventò esploratore dopo aver esercitato, fra Tunisi e il Cairo, gli umili mestieri di giardiniere, cappellaio, rilegatore di libri, verniciatore. Ma più forte dell’orgoglio per la propria abilità manuale era in lui la passione dei viaggi e delle cacce. La ripugnanza per la sedentarietà, e l’indulgenza verso un’ispirazione vagabonda, lo spinsero ad addentrarsi nel cuore dell’Africa. In territori dove altri europei non erano giunti. Durante uno dei suoi viaggi visse per mesi e mesi, da solo, in una tribù di cannibali Niam Niam. Una siumile esperienza desta stupore, ma ancor più stupisce la sobria naturalezza Piaggia la racconta. È probabile che egli portasse con sè,dalle campagne in cui era nato, un’idea della vita così elementare che nessun esotismo poteva scalfirla. Del resto, i Niam Niam erano contadini e cacciatori, come Piaggia stesso e la sua gente: per questo, forse, egli riuscì a interderli così facilmente, e ne fu inteso. A cent’anni dalla morte del viaggiatore lucchese, le sue memorie appaiono per la prima volta così come furono scritte, con le loro sgrammaticature e le loro voci vernacolari. Questo libro senza grazie, ma non senza energia di scrittura, è uno dei pochi grandi testi della nostra letteratura di viaggio, dal Milione di Marco Polo a oggi. Soprattutto mirabili sono le pagine dedicate all’esperienza fra i Niam Niam. Campeggia, in esse, la figura di uno dei principi di quella nazione, il capo Tombo, la cui fama è ancora oggi tramandata dal nome della città centrafricana di Tombora: i suoi parossismi, e le sue melanconie, delineano un ritratto di “selvaggio” insolitamente persuasivo. Altrove, lo sciamare delle donne Niam Niam, incuriosite dalla nudità dell’uomo bianco, dà vita a episodi di una sensualità rustica, spontanea e senza manierismi. Nessun altro esploratore dell’Ottocento vide l’Africa così semplicemente e senza pregiudizio come Carlo Piaggia. Forse perché Piaggia non era un vero esploratore (anche se dai suoi viaggi riportò piume, tuberi, e notizie), ma soltanto un viaggiatore “dall’ombra sottile”, non gravato dai fardelli dell’uomo bianco, e che si muoveva, fra negri, negrieri e missionari, in quei modi interstiziali che rappresentano la somma eleganza del viaggiare e, forse, anche del vivere.
Al lettore
- Verso le sorgenti del Nilo
- Nella terra dei Nam Nam
- Su Carlo Piaggia
- La vita
- Testimonianze e notizie
Bibliografia
Indice dei nomi
San Marco per Sempre – Una Storia mai Raccontata
Autore/i: Zorzi Alvise
Editore: Arnoldo Mondadori Editore
prima edizione, collana: Le Scie Mondadori.
pp. 320, Milano
…Dal mondo veneto-romano ai Comuni medioevali, dalle grandi Signorie all’impresa dei Serenissimi: il romanzo storico del Nordest…
Con la sua grande storia, la sua bellezza e la sua fama, Venezia ha relegato nell’ombra le terre di San Marco, il vasto territorio su cui ha regnato per quattro secoli: il mitico Nordest dell’odierno miracolo economico, della miriade di imprese che hanno trasformato in pochi anni una terra povera, di contadini e di emigranti, in un modello di sviluppo industriale.Quel mondo pieno di qualità e contraddizioni è ogni giorno alla ribalta dei media, oggetto di appassionati dibattiti politici. Ma il suo passato remoto e prossimo, è virtualmente sconosciuto alla grandissima maggioranza degli italiani. Legato alle proprie radici da un amore profondo, Alvise Zorzi racconta, con il consueto slancio narrativo e senza mai perdere di vista la realtà di oggi, le vicende di questa terra affascinante e dei suoi abitanti attraverso i secoli: dai veneti antichi, domatori di cavalli e tradizionali alleati di Roma, ai barbari discesi dalle Alpi, ai fuggiaschi che realizzano nella laguna il primo autentico miracolo veneto, la nascita di Venezia; da litigioso particolarismo dei Comuni medioevali alle grandi Signorie, Ezzelini, Scaligeri, Carraresi, con le loro glorie, le loro efferatezze e le loro illusioni, al grande Stato friulano dei patriarchi di Aquileia. Fino alle vicende recenti e recentissime, la miseria e l’emigrazione di massa, la Grande Guerra, l’invasione e la diaspora dei profughi, il Fascismo, la Resistenza, le lacerazioni etniche e politiche, le trasformazioni del dopoguerra e, ultima, l’impresa donchisciottesca dei Serenissimi. Fatti e, soprattutto, uomini e donne, protagonisti di una storia secolare e in gran parte sconosciuta che per la prima volta viene raccontata nella sua interezza.
Alvise Zorzi, nato a Venezia da antica famiglia, Alvise Zorzi ha trovato, per così dire, in casa la passione per gli studi veneziani e ha frequentato a Padova i corsi di Roberto Cessi, Aldo Ferrabino, Ezio Franceschini, Giuseppe Fiocco e di altri maestri di fama. Il suo lavoro di responsabile dei programmi culturali della Televisione italiana dal 1953 al 1961, poi di coordinatore dei rapporti internazionali nel campo della Radio e della Televisione, non gli ha impedito di svolgere un’attività pubblicistica, nonché una serie di ricerche sistematiche su alcuni aspetti della storia e della civiltà veneziane. Oltre ad altri lavori, ha pubblicato nel 1972 l’opera in due volumi Venezia scomparsa, che è tuttora l’unico studio sistematico e documentato sulle vicende del patrimonio storico-artistico veneziano dalla caduta della Repubblica veneta ai nostri giorni. Alvise Zorzi fa parte, con Bruno Visentini, Carlos Chagas, René Huyghe, Sir John Pope-Hennessy ed altre personalità della cultura, del Comitato Internazionale per Venezia dell’Unesco.
- La notte della Serenissima
- Prima della Storia
- I padri antichi
- Regione Decima
- I martiri, i barbari
- Tra goti, bizantini e longobardi
- Arrivano i franchi
- Pace a te, Marco
- L’ordine nuovo
- L’atrio di San Marco
- Gli Ezzelini
- Verso le Signorie
- L’ora degli Scaligeri
- Le gesta di Cangrande
- Grandezza e declino degli Scaligeri
- L’avventura dei Carraresi
- La volpe carrarese
- Tra Carraresi e Visconti
- Le ali del Leone
- Il regno veneziano
- Terre di San Marco
- Guerra e pace
- Pax veneta
- Morte del Leone
- Il diluvio
- Gli artigli dell’aquila
- Vigilia di unità
- I sogni realizzati?
- La Grande Guerra
- Crisi e trasformazioni
- Epilogo
Nota dell’autore
Indice dei nomi
I Figli del Sole
Monumenti titanici • Impronte di razze sconosciute • Incisioni rupestri sbalorditive • Segni inconfondibili di una grande cultura perduta • Tracce dei superstiti della catastrofe cosmica che distrusse Atlantide
Autore/i: Homet Marcel F.
Editore: Casa Editrice Meb
unica edizione, prefazione di Peter Kolosimo, traduzione di C. Kolosimo e Dr. M. Moselli.
pp. 264, numerose tavole in bianco e nero f.t., ill. b/n, Torino
Marcel Homet penetrando in una zona amazzonica in cui nessun bianco aveva mai posto piede da che esistono le civiltà che conosciamo ha compiuto scoperte tanto senzazionali da condurre al crollo o al ridimensionamento di parecchie teorie imposte dalla scienza tradizionale.
Si può ben affermare che Homet ha portato alla luce un lembo della leggendaria Atlantide, e questo libro, già tradotto in sette lingue, ora presentato in Italia, ne è l’affascinante testimonianza.
Il grande esploratore e studioso non si accontenta di presentare le sue scoperte: con un accurato lavoro di comparazione tratteggia i legami esistenti in tempi senza data fra terre lontanissime luna dall’altra, fra genti che, stando agli inamovibili pontefici del sapere, non avrebbero dovuto avere nulla in comune.
Egli ci parla delle migrazioni dei superstiti della catastrofe cosmica che portò alla sommersione di Atlantide, suffragando le sue tesi con dati precisi circa le caratteristiche delle varie razze, gli antichi sistemi di sepoltura propri a popoli sparsi in tutto il globo, la diffusione della piramide, questo segno che si leva come un suggello imponente sui misteri d’innumerevoli civiltà perdute.
Marcel F. Homet, nato nel 1897 in Francia, a Rochefort-sur-Mer, il professor Homet, prima docente di lingue arabe classiche all’università di Algeri, poi archeologo, paleontologo, antropologo ed etnologo, trascorse 15 anni in Marocco, Tunisia, Egitto, Siria, Libano, Palestina e Turchia, effettuando ricerche importantissime sulla cultura e gli idiomi di quelle popolazioni mediterranee.
Nel Congo ex francese studiò per primo l’origine, gli usi e i costumi dei pigmei Babinga; nel Sahara rinvenne graffiti preistorici che avrebbero poi schiuso la via ad ulteriori, decisive indagini scientifiche.
Viaggiò attraverso gli Stati Uniti, Haiti e il Venezuela, fino a giungere, nel 1940 (per incarico della facoltà di antropologia dell’università di Parigi), in Brasile, penetrando in territori del gigantesco bacino del Rio delle Amazzoni in precedenza mai esplorati.
Attualmente risiede a Stoccarda e, dopo aver edito ben 17 volumi sulle sue interessanti, spesso sbalorditive esperienze, dà alle stampe «Ein Mann kämpft gegen Schatten» («Un uomo combatte contro le ombre»), un coraggioso atto d’accusa contro la sistematica, orripilante campagna di sterminio degli indios condotta in Brasile e in Venezuela.
«Opporsi e combattere», è il suo motto, attinto da Vercors, «opporsi senza compromessi sino alla fine». Ed è un motto a cui egli ha tenuto e tiene fede sia in campo scientifico che in campo umano.
L’Enigma dei Cieli
La posizione dell’uomo nell’immensità dell’universo • Il vortice • Scoperto come si formano i sistemi planetari abitati e le galassie • Fatta piena luce sui dischi volanti • Lo spazio fonte di energia • Il principio dell’unità della natura • La parola delle nuove scienze su tanti affascinanti ed esaltanti misteri • Un libro sbalorditivo e shockante
Autore/i: Zungri Giuseppe
Editore: Casa Editrice Meb
unica edizione.
pp. 188, 50 illustrazioni b/n, Torino
È un libro sbalorditivo, shockante, … irripetibile! Non è nè archeologia spaziale nè fantascienza, ma spiega secondo i fenomeni fisici già conosciuti, il funzionamento dei famosi Dischi volanti, e la formazione dei sistemi astronomici. Inoltre lo fa in modo così chiaro da costituire oltretutto un avvenimento straordinario nel campo della divulgazione scientifica.
È facile intuire che qualsiasi novità, se è provata, prima o poi diventa normale, di ordinaria amministrazione…
Chi si meraviglia più dei viaggi sulla luna?
Ma leggendo queste pagine non si può non essere presi da una profonda emozione! I Dischi volanti, anche se su di essi si è scritto e discusso molto, sono ancora una novità come non ce ne sono state forse mai nella storia dell’uomo, e questo libro ne dimostra in modo irrefutabile il funzionamento, e quindi la reale esistenza e la provenienza extra-terrestre. Non c’è bisogno di conoscere la matematica e la fisica per comprendere questo volume, perché esso è stato ideato in modo originale. Tanto che anche gli studenti troveranno grande profitto a leggere questo fantastico libro.
Giuseppe Zungri passa tutto al vaglio della logica, pur avendo una mente aperta ed una vivida immaginazione.
È nato il 16-7-1934 a Limbadi (Cz) ed ha fatto studi tecnici, lavora da molti anni a Torino. Si è appassionato fin da bambino alla scienza ed ai misteri che ci circondano. Questo libro non è nato in un momento per ispirazione, ma è il frutto di anni di riflessioni, di meditazioni e di studi. L’autore è convinto dell’Unità dell’Universo, e che quindi tutti i fenomeni, anche i più sconcertanti e complicati, si debbano spiegare razionalmente, e non con assurde fantasie. Ha inoltre una grande capacità di andare al nocciolo delle questioni e di rendere comprensibili concetti difficili.
No Logo – Economia Globale e Nuova Contestazione
Edizione Integrale
Autore/i: Klein Naomi
Editore: Baldini&Castoldi
seconda edizione, introduzione dell’autrice, traduzione dall’americano di Equa Trading, Serena Borgo, Ester Dornetti.
pp. 608, Milano
Perché Bill Gates, la perfetta icona della new economy, si è trasformato in un orfanello della globalizzazione? Perché il baffo della Nike (il più grande successo di marketing degli anni Novanta) è diventato simbolo di sfruttamento della manodopera? Perché alcuni dei più celebrati marchi del mondo vengono oltraggiati e coperti dallo spray, perché sono diventati l’obiettivo preferito degli hacker e delle campagne anti-industriali? E, soprattutto, cosa significa tutto questo per il mercato delle multinazionali e le loro relazioni planetarie, cosa ci dice del futuro delle nostre comunità e del mondo in cui viviamo? Con una buona miscela di analisi socio-culturale, cronaca giornalistica e ’lavoro sporco’, Naomi Klein, una delle più preparate e rispettate giornaliste nordamericane, espone in “No logo” il crescente malcontento nei confronti dei marchi. Senza accorgersene, le multinazionali hanno ’militarizzato’ la loro opposizione. Lo sforzo compiuto dalle grandi aziende per rendere omogenee le nostre comunità e monopolizzare il linguaggio comune ha generato una forte ondata di resistenza, testimoniata dalle azioni di guerriglia dei più giovani antagonisti. No logo racconta la ribellione contro il nostro mondo di etichette, e la colloca in una chiara prospettiva economica e (pop)storica. In questa esauriente, rivelatrice e umanissima storia, dai sacerdotali negozi della Nike, Naomi Klein ci porta all’interno delle fabbriche sfruttatrici in Indonesia e nelle Filippine. Ci accompagna nei centri commerciali del Nord America, con il loro life-style pronto da indossare. Ci presenta un grande numero di attivisti che combattono la società dei marchi: i ’sabotatori’ di cartelloni pubblicitari, i manifestanti che hanno sfidato la Shell sul delta del Niger, gli attivisti dietro al processo McLibel di Londra, gli hacker che hanno dichiarato guerra ai sistemi informatici delle multinazionali che violano i diritti umani in Asia. Naomi Klein è cresciuta nell’età aurea del marketing e ora, forte di una documentazione completa e del suo lucido, candido approccio, scopre quanto la new economy abbia già tradito il suo credo principale e traccia le ragioni della nascita del movimento antiglobalizzazione: un movimento planetario al quale è necessario prestare molta attenzione.
Naomi Klein è l’autrice di Shock Economy – L’Ascesa del Capitalismo dei Disastri. Ha una rubrica sul Guardian e su The Nation Nel 2003 ha pubblicato una raccolta di articoli, Recinti e finestre. Nel 2004 ha realizzato con il regista Avi Lewis The Take, un documentario sull’occupazione delle fabbriche in Argentina, presentato a Venezia e premiato al festival dell’American Film Institute di Los Angeles.
Auto Da Fé – Cronache in due Tempi
Autore/i: Montale Eugenio
Editore: Il Saggiatore
pp. 368, Milano
In via di paradosso si può sostenere che, mentre col poeta non si discute, l’autore di queste prose a loro modo impegnate invita alla discussione, anzi la sollecita. Già nei primi saggi e articoli, che datano dalla Liberazione, dal tempo delle grandi speranze, è visibile in Montale l’ardente e contegnoso amore per la libertà.
Tutti i successivi variano e sviluppano quel tema, cogliendo tutte le sollecitazioni, mettendosi da tutti i punti di vista che l’aspirazione a una libertà promessa e contrastata impone al suo difensore. Il Montale poeta può.apparire chiuso in una sua verità. Il Montale di queste conversazioni critiche è l’uomo storico, il contemporaneo che è responsabile e cosciente della sua posizione di cittadino.
Eugenio Montale (1896-1981), uno dei maggiori poeti contemporanei, svolse anche un’assidua attività di saggista e giornalista, a cominciare dalla collaborazione alla «Rivoluzione Liberale» di Gobetti.
Allarme UFO
Autore/i: Archdeacon E. M.
Editore: Giovanni De Vecchi Editore
traduzione di Paola Pozzi.
pp. 272, Milano
Gli UFO esistono. Contro ogni convinzione, malgrado lo scetticismo della scienza ufficiale e il silenzio delle autorità, sono una realtà documentata. È quello che, suo malgrado, dovrà ammettere il protagonista di questo racconto, un uomo come tanti che si trova improvvisamente al centro di una situazione inspiegabile e allucinante.
L’episodio, realmente vissuto e documentato negli archivi segreti di alcuni ministeri, è raccontato come se si trattasse di un’avventura, più appassionante di un romanzo di fantascienza e più avvincente di un racconto “giallo”.
Il Fiume Scomparso
Alla ricerca del fiume che duemila anni fa attraversava il Sahara. Uomini, tombe, obelischi lungo il suo corso.
Autore/i: Boccazzi Cino
Editore: SugarCo Edizioni
pp. 192, nn. tavv. b/n f.t., Milano
In questo libro l’autore, noto per le numerose esplorazioni nel deserto del Sahara e per la scoperta del Cimitero dei Dinosauri, racconta la lunga ricerca di un grande fiume quaternario, già noto a Plinio e Tolomeo, sepolto da duemila anni sotto le sabbie del Gran Teneré. Più che un libro di viaggio, è il diario personalissimo di un uomo a contatto con la solitudine, impegnato in una indagine che ad un certo punto si interiorizza e si conclude nel dubbio. Per giorni e giorni, tra alternative di certezza e di disillusione, la marcia prosegue nell’ignoto: e le colline di obelischi, le necropoli, i graffiti dei carri dei Garamanti, gli emblematici incontri, le misteriose tracce di approdi extraterrestri, danno al racconto un tono lirico e di inconsueta poesia, un’isola del sogno in cui si rifugia un moderno Odisseo, epigono di Conrad e di Melville.
Il fascino delle terrae incognita e permea tutte le pagine del libro in cui rivivono le antiche civiltà e la memoria del fiume, ora soltanto sabbia, che congiungeva, millenni or sono, la cultura mediterranea punica e romana ai grandi imperi neri del Centro-Africa.
Cino Boccazzi, nato ad Aosta nel 1916, medico, archeologo, alpinista, ufficiale paracadutista, ha guidato varie spedizioni nelle zone più remote del Sahara e ha scritto diversi libri. Tra i suoi ultimi successi: Il cimitero dei dinosauri, scritto con Virgilio Boccardi e pubblicato dalla nostra Casa editrice.
La Cena dei Potenti
Quando Jahvè, Dio e Allah si incontrarono
Autore/i: Antonioli Francesco
Editore: Edizioni Piemme
prima edizione.
pp. 128, Casale Monferrato (AL)
New York. Mister Abraham Rashi, commerciante d’arte della Grande Mela, si appresta come ogni mattina ad aprire la sua galleria sulla Quinta Strada, quando il postino giunge con una lettera alquanto misteriosa:
NON TI PUOI PIÙ NASCONDERE.
SO DOVE SEI.
15, RUE ST. YVES. A CHARTRES.
SEI ATTESO NELLA FORESTERIA. NON HAI ALTERNATIVE. D.501
Lo stesso giorno a Istanbul, il signor Muhammad el-Averroè, intermediatore finanziario, riceve un’identica missiva e senza esitazione prenota il primo volo per il Vecchio Continente.
A Parigi, alla stessa ora, il professor François Beckett rientra a casa dallo jogging mattutino e trova l’inquietante convocazione.
I tre si conoscono bene, ma custodiscono un passato irrisolto. L’uno all’insaputa dell’altro, si ritrovano a Chartres, all’ombra dell’antica cattedrale, incalzati dalla presenza enigmatica di una donna, che con modi scostanti e frasi sibilline cercherà di aiutarli a risalire all’identità del firmatario cifrato. La caccia rocambolesca durerà sette giorni e si rivelerà ricca di colpi di scena, di incontri con personaggi singolari e di momenti di convivenza intensi. Fino al settimo giorno, quando, dopo una cena etnica preparata dai tre cuochi improvvisati, si svelerà il vero motivo di quell’incontro forzato.
Il Medium Esce dal Mistero
Autore/i: Fidani Demofilo
Editore: Luigi Reverdito Editore
presentazione di Massimo Inardi.
pp. 288, nn. ill. b/n, Trento
C’era una volta…..
Un libro che incomincia proprio come una favola. Un libro atteso da molto tempo. La vera storia di un uomo che fin da giovane ha avuto una grande passione: lo Spiritualismo. L’unico che, scientificamente, ha dimostrato di avere il dono della bilocazione e della levitazione.
In casa sua le penne scrivono da sole messaggi più svariati. Poeti, trapassati, gli hanno scritto poesie. Da sei anni, inoltre, non cade più in «trance», ma parla con i suoi «Amici dell’Altra Dimensione».
È la storia di Demofilo Fidani.
Dalle prime, logiche e giuste sue interrogazioni sulla veridicità delle manifestazioni provenienti dall’Altra Dimensione. Dall’accettazione di se stesso come Spiritualista. Dai primi dubbi: «Esiste la vita oltre la vita?», «Quale tra tutte le filosofie sul Trascendente è quella depositaria della Verità?», «La reincarnazione, la metempsicosi, la sopravvivenza sono illusioni?». Da tutti questi primi turbinosi interrogativi, attraverso un’esperienza di tutta una vita scevra da qualsiasi lucro che, giorno per giorno, attimo per attimo, lo ha accompagnato e lo accompagna verso la Luce.
Demofilo Fidani, finalmente, «esce dal mistero» e fa conoscere la sua figura fisica e morale, le sue esperienze «stupende e straordinarie» come lui stesso le definisce allorché, con profonda saggezza, mette sull’avviso e incita a non credere passivamente, ma a verificare sempre le persone che operano in un campo tanto delicato quanto quello della parapsicologia.
Demofilo Fidani – Pittore, sceneggiatore cinematografico e regista – nel 1975/76 per la sua lunga ed intensa attività cinematografica, gli fu concessa la medaglia d’oro «Una Vita per il Cinema» dal Ministero dello Spettacolo -. Studioso del Trascendente, nasce su un piroscafo l’8 febbraio 1914, inizia l’attività di Spiritualista nel 1938/39, con l’aiuto di Renato Piergilli, suo grande amico e a quel tempo studente in medicina. A lui Demofilo dedica questo libro.
Cacciatori di Indios
Titolo originale: El Guanaco Blanco
Autore/i: Coloane Francisco
Editore: Ugo Guanda Editore
prima edizione, traduzione di Pino Cacucci, collana: Narratori della Fenice, in copertina: una fotografia di Bruce chatwin.
pp. 230, Parma
…Con Coloane qualcosa di nuovo è entrato nella Casa della Letteratura: il rumore del mare in tempesta e le voci di migliaia di avventurieri sperduti nelle pianure della Patagonia e nella desolata solitudine della Terra del Fuoco…(Luis Sepúlveda)
Come raccontare lo sterminio sanguinoso e scientifico degli indios nella cornice della conquista e della colonizzazione dei nuovi pionieri bianchi? Come narrare il passaggio da un’economia di pura sussistenza, per passare allo sfruttamento intensivo del territorio realizzato dai latifondisti e dagli allevatori di pecore? Coloane decide di raccontare di quella parte di terra attraverso tre figure femminili. La prima, Esther, gestisce il Pelado Riera, una locanda al crocevia del nulla. La seconda, Men Nar, unica superstite al massacro della sua tribù, arriva ferita e sconvolta alla locanda del Pelado dove viene curata e in seguito adottata da Esther e dal Pelado. E infine Georgina, la figlia di Men Nar, la strana meticcia dagli occhi verdi, come l’erba coirón, la figlia della violenza dell’uomo bianco, che cresce insieme alla madre nella locanda. E al tavolo della locanda, nelle camere da letto o nella stalla, queste tre voci narranti dipanano un’infinità di storie, registrano le leggende indigene, i miti degli dei e degli eroi ona, raccolgono le testimonianze di un’umanità di passaggio fatta di avventurieri, pitocchi, missionari, studiosi, ex galeotti, navigatori consegnandoci i ritratti ora feroci, ora fieri, ora impavidi ma sempre indimenticabili dei protagonisti di un’epopea americana spesso dimenticata dai libri di storia.
Francisco Coloane, nato a Quemchi (Cile) nel 1910, dopo aver interrotto giovanissimo gli studi ha iniziato una vita avventurosa e girovaga nelle più remote regioni meridionali del continente americano: è stato pastore e caposquadra nelle haciendas della Terra del Fuoco, ha partecipato alle ricerche petrolifere nello Stretto di Magellano, ha vissuto insieme ai cacciatori di foche e ha navigato per anni a bordo di una baleniera, prima di iniziare (nel 1940) l’attività di scrittore. Presso Guanda sono usciti Terra del Fuoco, Capo Horn, I balenieri di Quintay, La scia della balena, L’ultimo mozzo della Baquedano e l’autobiografia Una vita alla fine del mondo. Coloane è scomparso a Santiago del Cile nell’agosto 2002.