Òy òy òy! : Umorismo e Sapienza nel Mondo Perduto dello Yìddish
Un classico dell’umorismo ebraico
Autore/i: Rosten Leo
Editore: Arnoldo Mondadori Editore
unica edizione, nota all’edizione italiana e cura di Elena Loewenthal, prefazione dell’autore, titolo originale: The Joys of Yiddish.
pp. VII-340, Milano
Goebbels, ministro della propaganda nazista, convoca un anziano rabbino e intima:
«Ebreo!,mi giunge voce che voi giudei abbiate una speciale forma di ragionamento, detta talmudica, cui va attribuita la vostra intelligenza. Insegnamela!»
«Temo siate un po’ vecchio per questo genere di cose» sospira il rabbino.
«Assurdo e perché?»
«Ecco, quando un ragazzo ebreo desidera studiare il Talmùd, noi per prima cosa lo sottoponiamo a un esame.»
«Fammi l’esame!»
«Va bane: due uomini cadono dentro un camino. Uno esce fuori sporco e coperto di cenere, l’altro pulito. Chi dei due va a lavarsi?»
«Quello sporco!»
«Sbagliato.»
«Quello pulito!»
«Sbagliato. La risposta è che questa è una domanda stupida. Come è possibile che due uomini caschino nello stesso camino e uno esca sporco e l’altro pulito? Come si può pensare di studiare il Talmùd se non si capisce che è una questione senza senso?»
Òy òy òy: non è solo una voce della lingua yìddish, ma una «miniera» di possibili esclamazioni, che vanno dall’espressione del piacere più triviale a quella del dolore più forte. Tale esplosione di gioia e sofferenza racchiude, nella sua istrionica ricchezza, lo spirito di questo libro, che è una vera e propria enciclopedia del più autentico umorismo ebraico, e insieme un’introduzione brillante ai fondamenti storici e spirituali del popolo d’Israele.
Attraverso le parole della straordinaria lingua franca delle comunità ebraiche sterminate al nazismo, attraverso la storia e le storie di questo vernacolo dalla vita secolare, dalla battuta pronta e dall’immenso patrimonio culturale, il lettore è invitato entro le mura dei ghetti e dei borghi ebraici d’Europa, nelle piazze del mercato, tra i banchi delle anguste sinagoghe, oltre la soglia delle case, fino a tavola e in camera da letto. Leo Rosten illustra le voci dello yìddish con notizie, storielle, battute, considerazioni d’ogni sorta, affidando alla pagina tutto il suo spirito e la sua sconfinata sapienza.
Questo libro è da decenni ormai un autentico oggetto di culto al di là dell’oceano, ma prima ancora rappresenta un modo unico per avvicinarsi alla lingua, alla vita e alla storia del popolo ebraico.
Leo Rosten (1908-1997) nasce a Łódź, in Polonia, che lascia da bambino per gli Stati Uniti. Ha studiato all’università di Chicago e alla London School of Economics and Political Science. È stato per anni consulente della presidenza degli Stati Uniti, in ambiti che vanno dalla Commissione di Difesa all’Ufficio per le informazioni di guerra, al Dipartimento cinematografico. Molti dei suoi libri sono dedicati all’arte di ridere e far ridere: a lui si deve la memorabile figura di Hyman Kaplan, immigrato alle prese con il Nuovo Mondo e i suoi risvolti linguistici, ritratto in un saggio umoristico e in un musical.
Argomenti: Cultura Ebraica, Ebraismo, Ebrei, Letteratura Umoristica, Tradizioni, Umorismo,