Omicida e Artista – Le Due Facce del Serial Killer
Come sarebbe andata se Hitler fosse stato accettato nell’Accademia di Belle Arti di Vienna? Cosa sarebbe successo se fosse diventato un affermato pittore di paesaggi?
Autore/i: De Luca Ruben
Editore: Edizioni Scientifiche Ma.Gi.
con la collaborazione di Barbara Manzia e Andrea Venanzoni, prefazione Vincenzo M. Mastronardi, introduzione dell’autore, all’interno del libro, in prima mondiale assoluta, le riproduzioni dei quadri
di Adolf Hitler.
pp. 336, numerose illustrazioni a colori e bianco e nero, Roma
Accostare il genio creativo alla follia distruttiva dell’assassino seriale è un procedimento ardito, pieno di trappole e insidie. Qual è il punto di contatto tra queste due individualità così diverse? Paradossalmente è proprio la convinzione di entrambi che la loro opera sia una creazione. Il punto di vista dell’artista è facile da comprendere e da assimilare perché l’aspetto creativo della sua attività è immediatamente riconoscibile, a prescindere dalla forma artistica scelta, dalla qualità dell’opera e dal fatto che piaccia o meno. Il serial killer, invece, è per definizione un «mostro» e le sue azioni, in particolare gli omicidi, sono considerati dall’opinione pubblica totalmente irrazionali.
In realtà, le azioni di un assassino seriale hanno sempre una logica ma, per comprenderla, bisogna entrare nella sua testa. Quel che è certo è che il serial killer considera se stesso un artista del crimine e gli omicidi rappresentano il frutto della sua creatività distorta.
Omicidio, quindi, inteso come una forma d’arte perversa che soddisfa in maniera patologica il bisogno di creare qualcosa d’immortale. Quando non possono più uccidere, molti serial killer incarcerati si convertono all’arte, dedicandosi in particolare a scrittura e pittura, ed è proprio questo strano e inesplorato legame tra arte e omicidio che è necessario penetrare per comprendere che cosa si cela dentro la testa del «mostro». (Dalla prefazione Vincenzo M. Mastronardi)
Ruben De Luca, psicologo criminologo, direttore del «Gruppo Osservatorio di Ricerca, Intervento e Studio sul Crimine» (GORISC), è autore di circa 100 pubblicazioni di criminologia, con particolare riferimento all’omicidio seriale di cui è considerato uno dei massimi esperti a livello internazionale. Ha creato, nel 2001, la Banca Dati Europea degli Assassini Seriali (ESKIDAB), un archivio costantemente aggiornato che, attualmente, contiene più di 700 nominativi di serial killer che hanno commesso omicidi in Europa.