Olimpia e i Suoi Sponsor – Sport, Denaro e Politica nell’Antichità
Titolo originale: Die Unheiligen Spiele – Das Antike Olympia Zwischen Legende und Wirklichkeit
Autore/i: Weeber Karl-Wilhelm
Editore: Garzanti Editore
prima edizione, prefazione dell’autore, traduzione dal tedesco di Gianni Pilone Colombo.
pp. 190, numerose tavole b/n f.t., Milano
Un’immagine vascolare del vi secolo a.C. ci mostra il grande Eracle che afferra il suo avversario Anteo per la barba e gli ficca un dito nell’occhio: una mossa irregolare, bandita dal regolamento delle antiche Olimpiadi, e tuttavia tanto comune da essere immortalata sulla terracotta.
Quale fu la realtà dei Giochi Olimpici? Una storiografia troppo umanistica e agiografica ha creato intorno a Olimpia un mito di nobiltà e disinteresse, purezza e sacralità, che gli studi più recenti hanno progressivamente eroso. Accanto a un aspetto cultuale, i Giochi di Olimpia rivelano infatti passioni assai più terrene: lo sport dimenticava spesso la religione per stringere alleanze con la politica e il denaro, mentre la correttezza e il disinteresse lasciavano spesso spazio alla violenza e alla frode.
Una documentazione storica passata al vaglio della più recente antichistica permette a Karl-Wilhelm Weeber di restituirci un quadro più plausibile dei Giochi Olimpici greci. Non solo la storia greca viene ripercorsa attraverso una delle sue istituzioni più importanti e caratteristiche, ma la nostra civiltà, le nostre Olimpiadi ci appaiono sotto una luce diversa: un caso come quello di Ben Johnson, suggerisce l’autore, non è esclusivamente moderno; gli interessi politici non sono un esempio di «inquinamento» riservato ai nostri tempi. Forse la «pace olimpica» non è mai esistita.
Di Karl-Wilhelm Weeber, studioso di storia e filologia classica, docente all’Università di Bochum, Garzanti ha pubblicato in questa collana Smog sull’Attica.
Argomenti: Discipline Sportive, Politica, Potere Politico, Sistema Politico, Sport, Storia dei Popoli,