Notturno Indiano
«Questo libro, oltre che un’insonnia, è un viaggio. L’insonnia appartiene a chi ha scritto il libro, il viaggio a chi lo fece».
Autore/i: Tabucchi Antonio
Editore: Sellerio Editore
collana: La memoria n. 93, in copertina: miniatura su pergamena di Behzad, XV secolo (particolare).
pp. 120, Palermo
Un’ipotesi dell’autore – una giustificazione per un modo di raccontare così allusivo – è che questo libro potrebbe servire da guida per un amante di percorsi incongrui. E vi è certo dell’incongruo in questa ricerca di un amico disperso, ombra di un passato segnato – s’indovina – da una qualche definitiva rottura; in quest’India conosciuta solo nelle camere d’albergo, negli ospedali, e che pure balugina attraverso i colloqui essenziali con profeti incontrati sui pullman, con gesuiti portoghesi, con gnostici di una società teosofica. Ma è un’incongruità che dall’esplicitarsi di suggerimenti, da concomitanze che si rivelano necessarie, si riordina a metodo. È il lato notturno e occulto delle cose il tema di Notturno indiano.
Argomenti: Libri vari,