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Nostradamus Settimo Millennio

Nostradamus Settimo Millennio

La nuovissima rivoluzionaria interpretazione delle sue profezie

Autore/i: Sampietro Luciano

Editore: Edizione Mondolibri

prefazioni e premessa dell’autore.

pp. 350, 1 tavv. b/n f.t., Milano

Luciano Sampietro ha spostato, lungo la “banda” cronologica dell storia umana, l’inizio e la fine dei sette millenni di cui scriveva il veggente. E d’un tratto, come una radio finalmente sintonizzata sulla giusta frequenza, quegli strani suoni diventano parole, frasi che ci raccontano eventi già accaduti e ci rivelano i terribili, apocalittici scenari che ci riserva il futuro.
Non tutto è perduto. L’eclissi di sole dell’agosto 1999 ha dato il via a un periodo di guerre e devastazioni, ma nel 2025 l’Anticristo sarà definitivamente sconfitto e una nuova alba di pace e di amore si leverà sull’umanità.
Luciano Sampietro propone un’interpretazione principalmente basata sul riordinanamento cronologico le quartine. Infatti egli dice che in tutti questi anni sono venute alla luce diverse interpretazioni di enorme disparità (tra l’altro diffondendo in questo modo il pensiero comune che agli scritti del Veggente si poteva far dire tutto e il contrario di tutto) e ne attribuisce la causa al fatto che nessuno sia mai stato in grado di fornire una datazione accettabile.
Da qui nacquero anche le accuse nei confronti del Veggente di Salon di essere un profeta di eventi passati.
Il lavoro di Sampietro partì da due presupposti che lo stesso Nostradamus aveva dato per mezzo delle lettere scritte al figlio Cesare e in alcuni versi: per comprendere i suoi criptici scritti era necessario individuare alcuni chiavi (spesso nascoste a tal punto da non farne neppure sospettare l’esistenza) e esisteva un metodo per delineare il tempo (periodo storico) che le sue profezie abbracciavano. Attraverso le lettere ai figli Sampietro riuscì quindi (risolvendo enigmi vari, complessi e con riferimenti biblici) a determinare con una precisione a livello di giorno quando sarebbero finite le profezie: il 2 giugno 2025.
Ottenuta questa data si trattava ora di piazzare la maggiore quantità possibile di paletti di riferimento in modo da poter poi inserire nel frammezzo le varie quartine, così da raggiungere il risultato desiderato. Per fare ciò si servì delle sestine (ritenute da molti altri interpreti di scarso valore), le quali erano piene di riferimenti al numero 6 (ad esempio 606, 607, e così via) grazie a queste poté fissare molti altri paletti.
Nello sviluppo della sua opera si servì inoltre dell’astrologia, arrivando così ad avere sufficienti riferimenti temporali per poter definire scanditamente anno per anno un’esposizione quasi storica del periodo compreso tra il 1999 e il 2 giugno 2025.
Sampietro ammette che è possibile che la collocazione di alcuni singoli avvenimenti potrebbe essere errata ma insiste però sul fatto che la cronologia è complessivamente poco contestabile.

Luciano Sampietro, avvocato, vive a Trieste. Ha scritto numerosi testi giuridici, è noto per la sua passione e la profonda conoscenza dell’opera di Nostradamus.

 

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Argomenti: Nostradamus, Profezie,

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