Non un Giorno ma Adesso
Autore/i: Ripellino Angelo Maria
Editore: Grafica
unica edizione stampata in 1000 copie, copertina e disegni di Achille Perilli.
pp. 64, illustrazioni b/n, Roma
Vivere è stare svegli
Vivere è stare svegli
e concedersi agli altri,
dare di sé sempre il meglio,
e non essere scaltri.
Vivere è amare la vita
con i suoi funerali e i suoi balli,
trovare favole e miti
nelle vicende più squallide.
Vivere è attendere il sole
nei giorni di nera tempesta,
schivare le gonfie parole,
vestite con frange di festa.
Vivere è scegliere le umili
melodie senza strepiti e spari,
scendere verso l’autunno
e non stancarsi d’amare.
Angelo Maria Ripellino (Palermo, 4 dicembre 1923 – Roma, 21 aprile 1978) è stato un traduttore, poeta, slavista e accademico italiano.
Dopo aver trascorso qualche anno in Sicilia, prima a Palermo e poi a Mazara del Vallo, la famiglia si trasferisce, nel 1937, a Roma dove il padre Carmelo insegna “Italiano e latino” nel liceo Giulio Cesare e, amico di Angelo Musco, frequenta l’ambiente del teatro.
Tra il 1940 e il 1943, il giovane Ripellino, che frequenta la facoltà di lettere presso l’Ateneo romano, collabora al Meridiano di Roma diretta da Cornelio Di Marzio, a Maestrale di Adriano Grande con poesie, saggi e recensioni.
Verso la fine della tragedia bellica si manifestano nel giovane i primi sintomi della tubercolosi che richiederà, qualche anno più tardi, un intervento di pneumectomia.
Durante i primi anni universitari, Ripellino dimostra una particolare preferenza per le letterature ispaniche e soprattutto per Capdevila, Machado, Jiménez e Garcìa Lorca, che lasciano forti tracce nel suo immaginario.
In seguito, divenuto allievo di Ettore Lo Gatto, slavista, che tiene seminari in una piccola stanza dell’Ateneo solamente per gli adepti, Ripellino segue la scelta della letteratura slava e nel 1945 si laurea con una tesi sulla poesia russa del Novecento che sfocerà nella famosa antologia pubblicata da Guanda del 1954, riedita da Feltrinelli nel 1960 e che riceverà il premio “Selezione Marzotto” nel 1955.
Nel 1946, su consiglio del suo professore, si reca a Praga per prendere la specializzazione in ceco e all’Istituto di Cultura italiana, dove tiene un corso sulla letteratura italiana del Novecento. Nel 1947 si reca nuovamente a Praga dove frequenta i pittori e i poeti della Skupina 42. […]
Il 1960 sarà anche l’anno della pubblicazione del suo primo libro di poesie, Non un giorno ma adesso per le edizioni Grafica di Achille e Luciano Cattania, mentre dalla casa editrice Lerici esce la traduzione delle Poesie di Aleksander Blok con un ampio saggio di introduzione. Nel frattempo collabora con profondi e sempre vari articoli a “L’Europa letteraria” e a “Tempo presente”. […]
Nel 1976 esce la sua quinta raccolta poetica, Lo splendido violino verde alla quale seguirà nel 1977 Autunnale barocco che ottiene il premio “Prato”.
Il 21 aprile 1978, a causa di un collasso cardio-circolatorio, muore a Roma.
- Come un pupazzo di Schlemmer
- Quest’anno a febbraio
- Tutto si perde
- Teatro
- Transvaal
- Come biscotti secchi
- Una donna
- Dopo la pioggia
- Un giuoco cinese
- Cosi cosi
- La notte di Varsavia
- Dietro Grodzisk Mazowiecki
- Nasce
- Poesia 59
- Piccolo circo
- Dottor Zivàgo
- Profezia
- Gli acini della luna
- Solanum Dulcamara
- I rossi lunghi tram di Leningrado
- Come orsi verdi
- Senza di te
- Il sonatore di viola
- Lungo i campi polacchi
- Come elefanti di mogano
- La montagna come un automa
- Spettacolo infame
- Come cilindri
- Mattino
- Schwitters
- Fuga
- Inutihnente Kao-o-Wang
- Il cigno Iscanus
- A un certo punto
- Siamo tutti dispersi nello spazio
- Il principe Abchazi
- Benvenuto tra noi signor Tumlír
- Le nozze
- Domenica
- Amleto
- Su una sedia di paglia
- Anno nuovo
- La molla
- Un vecchio violino tarlato
- D’improvviso
- Il sole velloso
- Apologo
- Epistola al signor Perilli
- Vivere è stare svegli
Argomenti: Letteratura, Letteratura Italiana, Poesia,