Nessun Uomo è un Maestro
Titolo originale: Call No Man Master
Autore/i: Collin-Smith Joyce
Editore: Edizioni Spazio Interiore
introduzione di Colin Wilson, traduzione di Mariavittoria Spina.
pp. 288, Roma
Già Pitagora diceva: «Non chiamatemi Maestro. Anche io sono uno studente. Non chiamate nessun uomo Maestro. Il Maestro è in voi stessi». Eppure, ogni ricercatore spirituale parte, soprattutto all’inizio del proprio viaggio, alla speranzosa ricerca di un guru che sappia indicargli la strada e a cui obbedire silenziosamente, o di una dottrina dentro la quale chiudersi come si fa, in genere, con le religioni. Joyce Collin-Smith, astrologa e tarologa britannica nota in tutto il mondo, ha cercato per gran parte della propria vita un Maestro e una corrente esoterica che potessero rispondere alle sue domande, scoprendo ogni volta il lato oscuro o ridicolo che si cela dietro agli uomini realizzati o ai movimenti spirituali. Da questi incontri è nato Nessun uomo è un Maestro, racconto sincero e dissacrante intorno allepiù influenti dottrine esoteriche del Novecento e ai maggiori guru e maestri di Oriente e Occidente, ma soprattutto un invito a imboccare una Via propria, perché la lotta del singolo aspirante è in se stessa la Via e alla fine conduce alle proprie risposte.
«In tempi recenti ho lentamente maturato l’idea che i mezzi per svilupparsi ed evolvere risiedano da qualche parte dentro al proprio sé e che non dovremmo dimenticare questo fatto nemmeno per un momento. Difatti ci potrebbero essere dei maestri che hanno molte più conoscenze e che in qualunque tempo hanno svolto delle opere di pregio nel mondo; ma ciascuno richiede un prezzo. E ogni prezzo che include vendere una parte della propria libertà di crescere naturalmente per aprire i propri centri di consapevolezza a lungo termine si dimostrerà troppo alto».
Joyce Collin-Smith (1919-2010), tra le principali astrologhe britanniche, nonché affermata scrittrice e insegnante spirituale, ha trascorso la sua vita a contatto con celebri maestri del xx secolo. Si avvicinò alle materie esoteriche negli anni ‘30 attraverso lo studio degli scritti di Rudolf Steiner, per poi praticare la tecnica dell’ascolto di Dio con Frank Buchman, fondatore del Gruppo di Oxford e di Riarmo Morale. In seguito apprese le idee della Quarta Via, introdotta nel Lavoro dal cognato e stretto collaboratore di Ouspensky Rodney Collin, autore de Le Influenze Celesti, che seguì nella sua comunità in Messico. Trascorso un periodo con Pak Subuh, il mistico indonesiano fondatore del Subud, si dedicò per anni agli insegnamenti di Maharishi Mahesh Yogi, dal quale fu iniziata personalmente alla pratica della meditazione trascendentale. Nessun uomo è un Maestro e il romanzo The Pathless Land (2003) contengono l’essenza del suo lavoro e della sua esperienza.
Argomenti: Studio Pratica e Ricerca,