Napoleone
Autore/i: Tulard Jean
Editore: Rusconi
traduzione dal francese di Natalia Soffiantini.
pp. 600, nn. tavv. a colori e b/n f.t., Milano
Bonaparte ha ucciso oppure ha salvato la Rivoluzione? Il Primo Impero fu un periodo di prosperità oppure di miseria per la Francia? Le guerre napoleoniche giovarono all’immagine della Francia nel mondo o le furono nocive? Portarono alla diffusione delle idee del 1789 o alla loro morte? Tutte queste domande, dopo un secolo e tre quarti, gli storici non hanno cessato di porsele, così come se le sono poste tutti coloro che sono rimasti affascinati o irritati dal personaggio dell’imperatore.
Stendhal diceva che bisognerebbe scrivere ogni anno una storia di Napoleone. Jean Tulard rischia di smentirlo perché, dopo questo Napoleone, è difficile che gli storici possano aggiungere del nuovo sull’imperatore. Nella giovane scuola storiografica francese, Jean Tulard è l’unico specialista dell’epopea napoleonica. Questa sua monografia è il frutto di quindici anni di studi di cui egli affida al pubblico, con grande verve, l’essenziale.
Perché un nuovo Napoleone? Jean Tulard osserva che si sono contati tanti Napoleone quanti sono i giorni che ci separano dalla morte dell’imperatore.
Ma questo nuovo libro è una summa scientifica, una biografia viva e completa. Tulard chiarisce, ad esempio, che Napoleone nel 1815 avrebbe potuto senza dubbio resistere all’Europa, se avesse voluto rappresentare la rivoluzione proletaria. Fu sconfitto, per aver scelto, invece, la fazione dei notabili: scelta inevitabile, perché Napoleone fu la perfetta incarnazione della classe media che lo generò.
Jean Tulard è nato a Parigi nel 1933.
Autorevole specialista del periodo della Rivoluzione Francese e del Primo Impero, ricopre importanti incarichi scientifici: dal 1965 è titolare della sezione Primo Impero alla Scuola pratica di studi superiori della Sorbona, presso la quale dal 1971 è incaricato del corso sullo stesso periodo e su quello della Rivoluzione; dal 1973 è presidente della Società di storia di Parigi e dell’Île-de-France e dal 1974 dell’Istituto Napoleone. Nel 1971 ha ricevuto il premio Gobert dell’Accademia Francese.
Fra le sue opere: L’Anti-Napoléon (1963); Première édition critique des oeuvres littéraires et écrits militaires de Napoléon (3 voll., 1968); Nouvelle histoire de Paris: le Consulat et l’Empire (1970; Bibliographie critique des mémoires sur le Consulat et l’Empire (1971); Le Mythe de Napoleon (1971); Atlas administratif de l’Empire français (1973); Lettres inédites de Cambacérès à Napoléon (edizione critica, 1973). Per il presente volume gli è stato assegnato il Grand Prix National d’Histoire.
Argomenti: Biografie, Europa, Francia, Personalità, Rivoluzione Francese, Rivoluzioni Rivolte e Guerre Civili, Storia,