My Friend Dahmer – Le Origini del Mostro di Milwaukee
Titolo originale: My Friend Dahmer
Autore/i: Backderf Derf
Editore: Gribaudo
prima edizione, prologo di Marco Segaricci, introduzione di Marco Segaricci.
pp. 228, Milano
…Ritengo che Dahmer non sarebbe dovuto per forza diventare un mostro, che tutte quelle persone non avrebbero dovuto morire in quel modo orribile, se solo gli adulti nella sua vita non fossero stati così inspiegabilmente, indimenticabilmente, incomprensibilmente inconsapevoli e/o indifferenti…(Def Backderf)
…Volevo solo vedere com’era fatto dentro, cominciai a radunare materiale. Non ero sicuro di cosa ne avrei fatto, ma capii subito che avevo tra le mani un racconto di notevole importanza e la mia amicizia con lui mi dette una prospettiva unica su quegli eventi. Per tutti Dahmer era un mostro depravato, ma per me era solo un ragazzo che mi sedeva accanto nell’aula studi o passava il tempo nella sala della band. Intervistai dozzine di ex compagni di classe e professori, spulciando attentamente i file della polizia e dell’FBI, mischiando il tutto con ogni intervista fatta a Jeff prima della sua morte. Il risultato è una graphic novel che inquadra in maniera dettagliata il declino di Jeff, in lotta senza aiuti contro gli oscuri pensieri che gorgogliavano e ribollivano nella sua testa, fino all’esatto momento in cui ne perse del tutto il controllo……Ritengo che Dahmer non sarebbe dovuto per forza diventare un mostro, che tutte quelle persone non avrebbero dovuto morire in quel modo orribile, se solo gli adulti nella sua vita non fossero stati così inspiegabilmente, indimenticabilmente, incomprensibilmente inconsapevoli e/o indifferenti…(Def Backderf)
Abbiamo tutti quell’amico a scuola… quello strano, eccentrico; il ragazzo le cui buffonate ci divertono, ci intrattengono e, qualche volta, ci fanno preoccupare. Quello che rimane nei nostri ricordi, anche con il passare degli anni. Quel compagno di classe poi viene dimenticato una volta che ci diplomiamo, sparendo nei meandri della nostra memoria, messo da parte assieme ai nostri vecchi annuari e altri momenti di quando eravamo teenager. Ma ora come allora ci domandiamo: che fine ha fatto quel tipo? Per un giovane uomo cresciuto in una piccola città dell’Ohio, questo dubbio venne chiarito da ogni media sparso nel mondo il 22 luglio 1991, quando Jeffrey Dahmer venne arrestato per l’omicidio di diciassette tra uomini e ragazzini. My friend Dahmer è l’inquietante e originale graphic novel di Derf Backderf; qui l’autore tenta di far luce sulla vita del futuro serial killer con il quale ha condiviso i banchi di scuola e passaggi in macchina. Ciò che emerge è un ritratto più che empatico di un giovane disturbato che combatteva futilmente contro quei terrificanti bisogni che sgorgavano direttamente dei recessi più profondi della sua psiche. Il Dahmer che viene qui presentato, universalmente riconosciuto come un mostro inumano da tutto il mondo, è un ragazzo eccentrico che, in realtà, è fin troppo umano. Un ragazzo timido risucchiato nell’inesorabile vortice della follia. Il tutto mentre gli adulti della sua vita mancavano all’appello. Noi tutti sappiamo cosa abbia fatto Dahmer, ma in My friend Dahmer Backderf ci dà una visione profonda, dal suo punto di vista unico, (e al tempo anche stranamente comico) sul come, ma ancora più importante, sul perché Jeffrey Dahmer si sia trasformato da un nerd delle scuole superiori a un maniaco depravato paragonabile a Jack lo squartatore.
John Backderf è un fumettista americano, noto anche come Derf o Derf Backderf. È famoso soprattutto per i suoi romanzi a fumetti, in particolare My Friend Dahmer. L’arte di Backderf è stata paragonata a Robert Crumb, con il suo uso del nero per “proiettare carattere e minaccia”.
La difficile storia di My FRiend Dahmer
Prologo
- Lo strano ragazzo
- Una vita segreta
- Il fan club di Dahmer
- Il mostro
- Discesa verso l’inferno
- Epilogo
Fonti
Note
I protagonisti
Argomenti: Fumetti e Libri Illustrati, Storie di Vita,