Mussolini ha Sempre Ragione – I Decaloghi del Fascismo
Autore/i: Galeotti Carlo
Editore: Garzanti Editore
pp. 256, numerose tavole a colori f.t., Milano
Nella propaganda di un regime reazionario di massa come quello mussoliniano, i decaloghi occupano un ruolo chiave: condensano in massime brevi e chiare lo stile di vita dell’uomo nuovo fascista.
Elementare strumento di formazione e controllo delle coscienze rivolto al popolo, il decalogo è ripreso, come il catechismo, dalla tradizione religiosa, ma ha anche altri precedenti nella Rivoluzione francese.
La propaganda fascista ne abusò: oltre al celeberrimo decalogo di Leo Longanesi (per il quale «Benito Mussolini ha sempre ragione»), altri decaloghi si moltiplicano per le più varie categorie: balilla e militi, piccole italiane e donne, imprenditori, madri, coloni dell’Africa Orientale, ma anche sposi e puerpere, pedoni e ciclisti…
Raccogliendo materiale spesso trascurato, Carlo Galeotti esplora con arguzia modi e metodi dei decaloghi fascisti, che vengono inseriti nel loro contesto storico e commentati. Ne esce un catalogo curioso, che illumina la natura profonda del totalitarismo all’italiana – ma anche la velleità di certe sue ambizioni.
I. Il colore del tempo o della religione fascista
- Quasi una provocazione: un test di Turing per le società totalitarie
II. «Mussolini è Dio»
- Il Credo di Bontempelli e le preghiere al Duce
III. Una fede consapevole
- Il fascio littorio
- Il santo manganello, l’olio di ricino e…
- Padroni del tempo
- I mistici di Mussolini e il superamento della morte
IV. L’italiano nuovo
- Il pedagogo globale
- Il primo giornalista d’Italia
- Carri di Tespi e telefoni bianchi
- Radio Balilla
- I bimbi d’Italia alla scuola di Grazia Deledda
- Credere obbedire combattere
- L’italiano nuovo e lo stile fascista o dello Starace-pensiero
V. La democrazia totalitaria
VI. I decaloghi
I DECALOGHI FASCISTI
- Decalogo dell’italiano (successivo al 1913)
- Decalogo della scuola elementare prefascista (1920)
- Il decalogo del 1923
- Decalogo per le donne (1925)
- «Decalogo» dei fascisti all’estero
- IV anno dell’era fascista (1925)
- Dal decalogo di Leo Longanesi (1926) a quello del Milite Fascista del 1942
- Decalogo del Balilla e dell’Avanguardista (1927)
- Decalogo del milite fascista (1928)
- «Decalogo» dal Catechismo fascista di Berlutti-Turati (1929)
- Decalogo del Balilla II (1929)
- Decalogo per le giovani camicie nere (1930)
- Decalogo dell’avanguardista al campo (1930)
- Decalogo del giovane fascista (1931) e decalogo per i giovani fascisti (successivo al 1936) di Giovanni Giuriati
- Decalogo-consegna del Duce (1933)
- Decalogo di Guido Pallotta (1934)
- Decalogo del cittadino-soldato (1935)
- Decalogo della piccola italiana (1935)
- Decalogo del lavoratore italiano in Africa Orientale Italiana (1936)
- Decalogo del milite fascista XVI e.f. (1938)
- Decalogo razzista (1938)
- Decalogo dell’italiano nuovo di Arnaldo Mussolini (1939)
- Decalogo autarchico (fine anni Trenta)
- Decalogo di Benito Mussolini (1940)
- Decaloghi della famiglia (1941)
- Decaloghi della Decima Mas (successivo al 1941 e successivo al 25 luglio 1943)
- Decaloghi vari
APPENDICE
Un esempio di culto dei morti
Ordine del giorno del Comando federale di Viterbo PNF-GIL del luglio 1941 XIX. Guido Pallotta presente!
Argomenti: Fascismo, Storia, Storia Italiana, Storia Moderna e Contemporanea,