Mito
Autore/i: Jesi Furio
Editore: Arnoldo Mondadori Editore
introduzione dell’autore.
pp. 132, Milano
Il problema centrale di questo saggio consiste nel rintracciare le costanti, le oscillazioni, le fratture di significato del termine «mito» dall’antichità greca a oggi; nel ripercorrere, attraverso le tappe fondamentali del costituirsi di una «scienza del mito», i modi della sua appropriazione storica e culturale.
La storia della «mito-logia» rimanda secondo Jesi a un’alternativa ancor oggi presente non solo nell’approccio culturale al mito, ma anche nelle conseguenze radicalmente politiche che da questo derivano: la mitologia può infatti costituirsi come reperimento di costanti rappresentative o simboliche entro un vasto ambito culturale e storico o, all’estremo opposto, come la semplice regola di un gioco linguistico che tende a riunire sotto uno stesso nome la varietà di ciò che di volta in volta si presenta come l’enigma, il limite dell’inaccessibile, per ogni civiltà e per ogni cultura.
Nell’analisi delle ricerche contemporanee – da Cassirer allo strutturalismo, da Eliade a Kerényi, da Jung a Dumézil a Propp – Jesi non abbandona mai la consapevolezza che il problema non è tanto l’accettazione ideologica e irrazionalistica della «sostanza» del mito, o il suo rifiuto, quanto l’indagine sul concreto funzionamento della «macchina mitologica».
Furio Jesi, nato a Torino, ha pubblicato ricerche su temi mitici e religiosi della civiltà egizia, greca e tracia. Si è poi dedicato ai problemi posti dalla sopravvivenza del mito nella letteratura moderna. Tra i suoi scritti: Germania segreta.
Miti della cultura tedesca del ’900 (1967); Letteratura e mito (1968); Mitologie attorno all’illuminismo (1972); monografie su Rilke, Thomas Mann, Brecht, Kierkegaard, Rousseau, Pascal (1971-73); La cultura di destra (1979); Materiali mitologici (1979).