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Metropolis

Metropolis

Autore/i: von Harbou Thea

Editore: Edizioni Studio Tesi

introduzione di Giorgio De Vincenti, traduzione e apparati biobibliografici di Riccarda Novello.

pp. XXI-258, Pordenone

Mediatore tra la «mente che crea e le mani costruiscono», Freder, unico e amato figlio del Signore di Metropolis, è il «cuore» che sente e patisce per le sofferenze inflitte dal padre agli abitanti della tecnologica Babele del futuro, asserviti alle macchine che hanno rubato loro i corpi, i pensieri e le emozioni. Rifiutando la violenza di una rivoluzione sociale, Freder, con l’aiuito di Maria, la «Vergine» e la «Madre», offre a un’umanità annichilita dal lavoro e dalla fatica la possibilità di un riscatto che, nel recupero della tradizione cristiana, ritrova l’originaria armonia perduta tra l’uomo e la Natura, tra l’individuo e la società.
Pubblicato nel 1926, Metropalis, il romanzo di Thea von Harbou, sceneggiatrice di alcuni tra i film più importanti del cinema tedesco degli anni Venti e Trenta, nasce come rielaborazione del copione che la stessa autrice aveva preparato per l’omonimo film di Fritz Lang. Pur nella sua naturale prossimità al soggetto originale e al capolavoro del regista viennese, il romanzo della von Harbou si presenta, tuttavia, come un’opera a sé stante, caratterizzata da una scrittura vibrante e visionaria, fortemente simbolica e a tratti favolistica, capace però di cogliere gli aspetti più dirompenti della moderna società industriale.

Thea von Harbou nasce il 27 dicembre 1888 in Baviera, da una famiglia dell’antica nobiltà tedesco-danese ormai decaduta. Dopo aver intrapreso a diciott’anni la carriera di attrice, si dedica alla letteratura, diventando, alla fine del primo conflitto mondiale, un’autrice molto popolare grazie a romanzi di intrattenimento che riscuotono un notevole successo di pubblico. Negli anni Venti inizia la sua intensa attività cinematografica collaborando con i più importanti registri tedeschi dell’epoca, da Murnau a Dreyer a von Gerlach. Nel 1922 sposa Fritz Lang con il quale firma, tra le altre, le sceneggiature di Metropolis (1926), di M-Il mostro di Düsseldorf (1931), del Testamento del dottor Mabuse (1933). Nel 1932 si iscrive al partito nazionalsocialista diventando una delle figure più rappresentative dell’industria cinematografica del Terzo Reich. Muore a Berlino nel 1954.

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Argomenti: Letteratura, Saggi,

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