Memorie di Adriano
seguite dai Taccuini di Appunti
Autore/i: Yourcenar Marguerite
Editore: Edizione Mondolibri
traduzione di Lidia Storoni Mazzolani.
pp. 320, Milano
«Mi sentivo responsabile della bellezza del mondo», dice di sé Adriano, un personaggio cosí raffinatamente calato nella sua epoca, eppure cosí vicino al tormento di ogni uomo, di ogni tempo, nell’accanita ricerca di un accordo tra felicità e logica, tra intelligenza e fato.
Il capolavoro di Marguerite Yourcenar unisce al cesello perfetto della ricostruzione storica il coraggio di presentare a tutto tondo un grand’uomo, l’altezza del suo pensiero, la disponibilità intellettuale, le intuizioni profetiche, donandoci non già un saggio erudito, ma un libro dei giorni nostri, e dei giorni a venire. Perché, come ha scritto la Yourcenar, «non siamo i soli a guardare in faccia un avvenire inesorabile». I Taccuini di appunti dell’autrice (annotazioni di studio, lampi di autobiografia, ricordi, vicissitudini della scrittura) perfezionano la conoscenza di un’opera che fu pensata, composta, smarrita, corretta per quasi un trentennio. La nota della traduttrice, Lidia Storoni Mazzolani, ci regala la storia di un’amicizia nata lavorando alla versione italiana.
Marguerite Yourcenar nata a Bruxelles nel 1903 da padre francese e madre belga, Marguerite de Crayencour ha cominciato a pubblicare poesie e brevi prose nel 121, firmando con lo pseudonimo di Marguerite Yourcenar, anagramma del suo vero nome. Il suo primo romanzo, Alexis o il trattato della lotta vana, è del 1929. Seguono anni di viaggi in Europa e negli Stati Uniti, paese in cui si trasferisce nel 1939. torna negli anni ’50, pubblica Memorie di Adriano, considerato il suo capolavoro, che Einaudi traduce nel 1963. Nel 1974 pubblica il primo volume della storia della sua famiglia, Care memorie, di cui Archivi del Nord costituisce il seguito cronologico. Nel 1981 viene eletta, prima e unica donna, tra gli «Immortali» dell’«Académie Française», che peraltro non frequenta, continuando ad alternare i suoi viaggi con lunghi soggiorni a Mount Desert, sulla costa atlantica degli Stati Uniti, dove ha la sua casa, e dove si spegne il 17 dicembre 1987. Aveva appena terminato il terzo capitolo dell’autobiografia famigliare, Quoi? L’Éternité?, uscito sempre presso Einaudi, che ha anche tradotto un volume di racconti, Come l’acqua che scorre, e due raccolte di saggi, Il Tempo, grande scultore e Pellegrina e straniera. Ricordiamo inoltre una ricchissima biografia scritta da Josyane Savigneau: L’invenzionedi una vita: Marguerite Yourcenar.