Meccanica Vivente
Il cranio dei vertebrati dai pesci all’uomo
Autore/i: Leroi-Gourhan André
Editore: Editoriale Jaca Book
prima edizione, traduzione di Ruth Elisabeth Lenneberg Picotti.
pp. 196, nn. tavv. b/n f.t., nn. ill. b/n, Milano
Grande studioso di preistoria, etnologo, specialista di arti tradizionali e tecniche, Leroi-Gourhan ha formato più di una generazione di ricercatori e totalmente rinnovato non solo la nostra conoscenza del paleolitico, ma anche le tecniche dell’archeologia preistorica.
Come l’etnologo della preistoria e lo storico è arrivato, in questo libro, ad occuparsi dell’evoluzione del cranio dei vertebrati? Si è trattato della logica conseguenza di una preoccupazione. Partito dallo studio degli utensili Leroi-Gourhan si è trovato a doversi interessare alla mano e al cervello dell’uomo e dei suoi antenati. Non si è domandato se approfondiva questo interesse in quanto paleontologo, etnologo o studioso di preistoria. A una domanda del genere egli risponderebbe, come ha fatto: «È l’uomo a creare l’unità dei suoi diversi lavori».
In questo saggio dunque egli mostra il ruolo del cranio nell’equilibrio dello scheletro e s’interroga sull’origine del bipedismo – questa verticalizzazione di una rivoluzionarietà senza precedenti che ha liberato le nostre mani, affinato i nostri volti, contribuito allo sviluppo del nostro cervello. Diritto su quegli strani piedi con i pollici opponibili l’uomo si è messo al lavoro. Non è ancora l’uomo che ha preso troppo sul serio il fatto di essere «sapiens sapiens» ma è l’uomo che ha il gusto di fabbricare i suoi strumenti, dal quale Leroi-Gourhan ha appreso una lezione di saggezza che ci trasmette: quanto di umano ci sarebbe oggi se quegli esseri misteriosi che ci hanno preceduto non avessero avuto il gusto di vivere e di costruire al meglio i loro utensili? L’opera di Leroi-Gourhan è molto tecnica, inventiva e di una logica schiacciante e proponendola pur nei dettagli più «aridamente» anatomici vorremmo ricordare che il grande studioso dichiara di essersi sempre compiaciuto nel pensare che la prima vera «invenzione» dell’uomo deve essere stata l’humour, «senza questo sarebbe stata una miserabile creatura».
André Georges Leroi-Gourhan è nato il 25 agosto 1911 a Parigi. Diplomato in russo (1951) e in cinese (1935), dottore in lettere (1945) e in scienze (1954) ha operato una vera rivoluzione degli studi di preistoria, che ha sottoposto alla luce dell’antropologia fisica e dell’etnologia. Tra le funzioni da lui ricoperte nella sua lunga carriera ricordiamo le seguenti.
1940-1945: incaricato, poi capo della ricerca al Centre national de la Recherche scientifique.
1945-1955: professore alla facoltà di lettere di Lione (etnologia, preistoria).
1956-1968: professore alla facoltà di lettere e scienze umane di Parigi (etnologia generale e preistoria).
1969-1982: professore al Collège de France.
Membro del Consiglio superiore della Ricerca archeologica. Membro del Consiglio scientifico del Centro nazionale di Preistoria.
Dal 1945 al 1968 ha svolto numerose missioni nelle grotte decorate paleolitiche di Francia e Spagna, oltre che molti scavi in diverse località di Francia e lavori all’estero: in Giappone, Svizzera, Spagna, Grecia. Il suo scavo più recente di abitati magdaleniani si è concluso nell’81 nella località di Pincevent (Seine-et-Marne).
Tra le sue opere ricordiamo: L’homme et la matière. I. Evolution et technigues”. II. Milieu et technique; (Paris, Albin Michel, 1945, 1945); Le gette et la parole. 1. Technique et langage. II. la memoire et les rythmes (Paris, Albin Michel, 1964, 1969).
Argomenti: Animali, Biologia, Etnologia, Fisiologia, Natura Umana, Neurofisiologia,