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Mandala

Mandala

Le figure del mondo interiore per trovare il centro di se stessi

Autore/i: Dahlke Rüdiger

Editore: Red Edizioni

traduzione dal tedesco di Danila Moro.

pp. 240, nn. ill. b/n, Como

«Mi fu sempre più chiaro che il mandala è il centro, è l’espressione di tutte le vie, è la via dell’individuazione.» C.C. Jung

Nella cultura indo-tibetana, il mandala (che letteralmente in sanscrito significa ’cerchio’) è una forma geometrica che raffigura l’ordinamento del mondo, il gioco delle forze che in esso operano e che, secondo le dottrine filosofiche di quei paesi, si ritrovano anche all’interno di ciascun individuo. Nelle pratiche religiose orientali il mandala è soprattutto uno strumento per la meditazione e la concentrazione.
Quando Jung nel 1936 visita l’India, ha il suo primo incontro con l’immensa forza spirituale che emana dai mandala. In essi individuerà poi una forma archetipica, comune a culture diverse e lontane, che simboleggia i moti dell’anima, l’universo della psiche e la sua totalità.
Anche per Giuseppe Tucci, uno dei maggiori orientalisti di questo secolo, i mandala «rivelano il gioco delle forze che operano nell’universo e in noi stessi e indicano la via della reintegrazione della coscienza».
Questo libro è un insolito viaggio nel fascinoso mondo dei mandala: ne spiega le origini, i significati, i legami con alcuni aspetti della cultura occidentale.
Ma soprattutto invita il lettore ad utilizzare il mandala per entrare in contatto con se stesso dando colore alle proprie forme psichiche. Le numerose illustrazioni sono infatti delle tracce, dei modelli interiori, da riprodurre, da colorare e su cui meditare per rilassarsi e fare esperienza di sé.

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