Malattia come Conflitto
Titolo originale: Krankheit als Konflikt
Autore/i: Mitscherlich Alexander
Editore: Giangiacomo Feltrinelli Editore
prima edizione, introduzione dell’autore, traduzione di Lydia Magliano, collana: Medicina e Potere n° 12 collana diretta da Giulio A. Maccacaro.
pp. 280, Milano
Polemico, duro, coerente, Mitscherlich affronta in questi suoi saggi il tema scottante di una medicina tuttora ancorate su vecchie posizioni incapaci di comprendere il “nuovo malato”, le cui sofferenze hanno origine, immediata o mediata, nel contesto sociale: dalla sua cellula prima, la famiglia, al “malessere” che tutto lo pervade. Così l’uomo, visto riduttivamente come “laboratorio biochimico”, viene affidato agli esperti degli innumerevoli compartimenti stagni nei quali è stato scomposto da una medicina rigidamente oggettivante che ne ha dimenticato la psiche, la storia e la cultura, cioè quanto lo rende unico e irripetibile, una medicina tanto più disumanizzata quanto più specializzata e tuttora orientata verso il positivismo delle scienze sperimentali, in cui l’uomo – anzichè oggetto soggetto, con i suoi bisogni, i suoi desideri, le sue aspirazioni giuste o sbagliate ma in genere indotte, appagate o deluse dall’ambiente -, è abbandonato a se stesso o coartato. Contro questa condizione l’uomo si ribella con la malattia psicosomatica, e a volte con la “pazzia”, prodotta da quella “malattia sociale” cui proprio la società non riconosce nè l’autenticità nè la rispettabilità della malattia definita organica. Questa del Mitscherlich è un’opera stimolante, aggressiva, che induce alla riflessione e alla discussione, che susciterà consensi e dissensi, ma che nessuno potrà leggere con indifferente distacco.
Alexander Mitscherlich (Monaco di Baviera, 20 settembre 1908 – Francoforte sul Meno, 26 giugno 1982) è stato uno psicologo tedesco. Insegnante dal 1952 a Heidelberg e direttore dell’Istituto Sigmund Freud di Francoforte dal 1967, fu tra i primi ad introdurre il concetto di sicurezza sociale. Mitscherlich emigrò in Svizzera per intraprendere studi di medicina lì, per poi tornare in Germania nel 1937. Ha conseguito la laurea in neurologia all’università di Heidelberg nel 1941. Dopo la seconda guerra mondiale, fu un osservatore alle prove di Norimberga contro i medici nazisti colpevoli di esperimenti medici e tortura dei detenuti nei campi di concentramento. Dagli anni ’60, insieme ai protagonisti della scuola di Francoforte, hanno svolto un ruolo importante nei dibattiti intellettuali tedeschi del dopoguerra, impiegando il pensiero psicoanalitico per spiegare le cause dietro la Germania nazista e le sue conseguenze nella società tedesca fino ai giorni nostri. Il primo libro importante che hanno scritto insieme è stato Die Unfähigkeit zu trauern. Grundlagen kollektiven Verhaltens (L’incapacità di piangere: Principi di comportamento collettivo), pubblicato per la prima volta nel 1967, spiega perché l’ Olocausto , i crimini di guerra e il sentimento di colpa da parte dell’autore del reato non sono stati adeguatamente trattati nella società tedesca del dopoguerra. Mitscherlich indicò specificamente l’incapacità dei tedeschi di piangere il loro amato leader, Adolf Hitler. Un altro libro importante che Alexander Mitscherlich scrisse fu Die Unwirtlichkeit unserer Städte: Anstiftung zum Unfrieden (L’ ospitalità delle nostre città. Una provocazione deliberata) pubblicato per la prima volta nel 1965, che tratta delle conseguenze sociali e psicologiche della pianificazione urbana e dell’architettura nella Germania del dopoguerra.
Introduzione
L’accostamento psicologico alla malattia
- Psicosomatica o influsso somatopsichico?
- Il “vissuto” una simultaneità fisico-psichica
- Le varianti costituzionali
- Intesa difficile – esperimenti semplici
- Il sintomo è autonomo
- Simultaneità inconscia
- I meccanismi difensivi dell’Io. La lotta contro il trauma
- Un’ipotesi di lavoro psicosomatica
- La lotta contro il sintomo
Un modello psicosomatico. Progressi della ricerca
Le condizioni per la cronicizzazione delle malattie psicosomatiche. Le due fasi della difesa
Primo riepilogo: annotazioni psicoanalitiche sull’insorgenza delle malattie psicosomatiche
- Il crollo dell’aspettazione
- La formula eziologica della cronicizzazione
- Problemi dell’organizzazione psichica
- Quattro condizioni preliminari per la cronicizzazione
- Le categorie dei “momenti eziologici”
- Un esempio clinico
Argomenti: Malattie, Medicina Psicosomatica, Psiche, Psico-Patologie, Psicologia,