L’Uomo Oltre l’Uomo – Le Conseguenze della Rivoluzione Biotecnologica
Titolo originale: Our Posthuman Future
Autore/i: Fukuyama Francis
Editore: Arnoldo Mondadori Editore
prima edizione, premessa dell’autore, traduzione Guido Dalla Fontana, collana: Saggi.
pp. 348, Milano
… In un’epoca in cui i progressi della genetica e delle biotecnologie sembrano travolgere i tradizionali confini del concetto di “natura umana” un autorevole invito a riflettere sui destini dell’uomo, come specie e come individuo…
Nel 1989, sull’onda di clamorosi eventi quali la caduta del Muro di Berlino e il crollo del cosiddetto socialismo reale, Francis Fukuyama enunciò la tesi apparentemente paradossale, e destinata a diventare celebre, della “fine della storia”. In sintesi, poiché ogni tentativo di trovare un’alternativa politica alla democrazia liberale era fallito, il processo storico poteva dirsi concluso. Dieci anni più tardi, rivisitando criticamente il proprio assunto, l’economista americano, dopo aver riconosciuto al progresso scientifico il ruolo di forza trainante dello sviluppo sociale, giunse a una conclusione diversa: finché vi sarà scienza, non potrà non esserci storia. Oggi, infatti, alla luce delle più recenti scoperte della biologia e della genetica, Fukuyama si chiede quanto la capacità di modificare il comportamento umano possa influire sulla struttura e sul funzionamento del modello liberaldemocratico. In questo libro, per meglio definire i termini dell’attuale dibattito sull’argomento, l’autore ricostruisce la storia del concetto di natura umana: da Platone e Aristotele, secondo i quali l’agire dell’uomo è regolato dai principi di una morale naturale, fino agli utopisti e alle dittature contemporanee, che, per motivi ideologici, hanno tentato di rifondare l’identità dell’essere umano senza tener conto delle motivazioni e delle aspirazioni che lo caratterizzano come specie. Se la rivoluzione biotecnologica raggiungesse l’obiettivo di intervenire sulla “linea genetica” degli individui, manipolandone il DNA, accanto a indubbi benefici in termini di prevenzione di malattie o anomalie di carattere ereditario, potremmo doverci confrontare con imprevedibili e indesiderate alterazioni della personalità umana, che avrebbero fatali ricadute sul piano etico, politico e sociale. Da qui, sostiene Fukuyama, la necessità di provvedere a una regolamentazione della ricerca in questo settore, compito che non può essere svolto dagli scienziati stessi. Solo la teologia, la filosofia o la politica possono stabilire, o valutare, le finalità della scienza e della tecnologia che ne deriva. L’uomo oltre l’uomo rappresenta il riuscito tentativo, da parte di uno dei più stimati studiosi americani, di prefigurare un ventaglio di possibili scenari aperti dall’impatto che l’evoluzione della ricerca scientifica avrà sul fondamento teorico della democrazia liberale: la convinzione che tutti gli uomini sono, per natura, uguali.
Francis Fukuyama (Chicago 1952) insegna economia politica internazionale alla Johns Hopkins University. Membro del Council of Bioethics, organo della presidenza degli Stati Uniti. Tra le sue opere ricordiamo: La fine della storia e l’ultimo uomo (Rizzoli 1992); Fiducia (Rizzoli 1996); La grande distruzione. La natura umana e la ricostruzione di un nuovo ordine sociale (Baldini&Castoldi 1999).
Premessa
Parte prima: Itinerari verso il futuro
- Una storia di due distopie
- Scienza del cervello
- La neurofarmacologia e il controllo del comportamento
- Il prolungamento della vita
- Ingegneria genetica
- Perché ci dovremmo preoccupare
Parte seconda: Esseri umani
- Diritti umani
- Natura umana
- Dignità umana
Parte terza: Che fare
- Il controllo politico delle biotecnologie
- Le modalità odierne di regolamentazione delle biotecnologie
- Politiche per il futuro
Note
Bibliografia
Indice dei nomi
Argomenti: Biologia, Studio Pratica e Ricerca,