L’Oro degli Etruschi
Autore/i: Autori vari
Editore: Istituto Geografico De Agostini
a cura di Mauro Cristofani e Marina Martelli, appendice tecnica di Edilberto Formigli.
pp. 344, nn. ill. a colori, Novara
L’interesse per le oreficerie antiche si è concretato, negli Anni Cinquanta, in alcune opere di sintesi pubblicate quasi contemporaneamente: quella di Giovanni Becatti (1955), quella di Etienne Coche de la Ferté (1956) e quella di Reynold Higgins (1961). Base comune di questi manuali erano i cataloghi di grandi musei usciti precedentemente, ai quali si è aggiunto da poco quello relativo all’Antikenabteilung di Berlino pubblicato da Adolf Greifenhagen (1970, 1975). In queste opere l’oreficeria etrusca costituisce un capitolo obbligato: il disegno unitario o l’approccio catalogico hanno però finora impedito una trattazione autonoma del ricco materiale, che affrontasse i problemi tenendo presenti le associazioni archeologiche o il significato che l’esibizione dell’oro ha assunto nel mondo etrusco, anche nei confronti della storia economica.
Il libro intende colmare questa lacuna. La parte iniziale è dedicata ai problemi del ’lusso’ (di quella raffinatezza e di quell’opulenza per la quale gli Etruschi erano rinomati presso gli scrittori greci) e ai problemi di stile e di attribuzione delle oreficerie conservate nei maggiori musei del mondo. Segue quindi il catalogo, diviso per epoche: poiché gran parte del materiale è privo dei contesti di rinvenimento, si è ritenuto opportuno far precedere alle diverse categorie di oggetti, ordinate per uso e per tipo, una sezione dedicata ai complessi di oreficerie di cui si conosce con certezza l’associazione.
L’opera rappresenta in questo modo il primo vero libro sull’oreficeria degli Etruschi e raccoglie circa 300 esemplari, fra gioielli e vasi preziosi, conservati nei più importanti musei d’Italia e del mondo, tutti riprodotti a colori. Dal Museo di Villa Giulia a Roma e ai Musei Archeologici di Firenze e Napoli, dal Vaticano al Louvre, dal British Museum di Londra al Metropolitan Museum di New York, dalle Antikensammlungen di Berlino e di Monaco di Baviera fino alle raccolte minori di musei italiani come Perugia, Volterra, Tarquinia, Lucca e cosi via.
Coordinata da Mauro Cristofani, direttore del Centro di studio per l’archeologia etrusco-italica del Consiglio Nazionale delle Ricerche, e da Marina Martelli, professore associato di etruscologia e archeologia italica nell’Università di Urbino, l’opera si avvale della collaborazione scientifica di Maria Antonietta Rizzo e Gabriele Cateni. Edilberto Formigli ha curato il glossario tecnologico.
Presentazione
Introduzione
L’ETA DEL FERRO
L’ORIENTALIZZANTE
L’ARCAISMO
L’ETA CLASSICA ED ELLENISTICA
L’ETA DEL FERRO
L’ORIENTALIZZANTE
I complessi tombali
La tomba Bernardini di Palestrina La tomba Barberini di Palestrina Cerveteri: la tomba Regolini-Galassi Le oreficerie di Marsiliana d’Albegna Vetulonia: la tomba del Littore Volterra: la tomba di Gesseri Bologna: la tomba Aureli Gli ornamenti personali Il vasellame prezioso
L’ARCAISMO
I complessi tombali
Veio: tomba a incinerazione Vulci: il complesso di oreficerie di Amburgo Vulci: il complesso di oreficerie del Metropolitan Museum Bientina (Lucca): tomba a incinerazione Gli ornamenti personali Rivestimenti di arredi
L’ETA CLASSICA ED ELLENISTICA
I complessi tombali
Le oreficerie dell’Etruria padana Tarquinia: tomba del British Museum Vulci: tomba del Museo Etrusco Gregoriano Todi: necropoli della Peschiera, tomba 1 Gli ornamenti personali Il vasellame prezioso
APPENDICE TECNICA
Bibliografia
Indice dei Musei
Indice delle provenienze
Argomenti: Etruschi,