L’Ordalia
Romanzo
Autore/i: Chiusano Italo Alighiero
Editore: Rusconi Libri
terza edizione.
pp. 192, Milano
Romanzo storico d’avventure, romanzo picaresco e romanzo politico. Romanzo che mescola epica elegiaca e comicità plautina. Descrive l’avventuroso itinerario, negli anni a cavallo dell’Anno Mille, di un ex scrivano pontificio, che insegue, attraverso l’Italia feudale, il segno di una Chiesa senza potere temporale.
Romanzo storico d’avventure, romanzo picaresco e romanzo politico, che mette a frutto la lezione della grande tradizione del realismo romantico francese (da Stendhal a Giono) e del Bildungsroman, del “romanzo di formazione”, tedesco (da Goethe a Mann a Grass), L’ordalia si presenta come un’affascinante metafora esistenziale proiettata in una vicenda del passato a cavallo dell’Anno Mille.
Il protagonista, Runo, scrivano alla corte pontificia, scopre che la famosa “donazione di Costantino”, su cui si basa il potere temporale del Papato, è un falso. Da allora, crollate le antiche certezze, tutto intorno e dentro di lui diventa problematico, e la sua vita sarà un correre attraverso l’Italia alla ricerca della verità in se stesso, negli altri, nel mondo, nella Chiesa. Incontrerà il suo padre naturale (da cui apprende di essere lui stesso, anagraficamente, un “falso”) e il suo grande maestro e padre spirituale (Petro), la donna che lo spinge alla degradazione e al delitto (Antea) e quella che gli da la gioia dei sensi e la pace dello spirito (Necola), lo straniero che gli reca il fascino ambiguo di lontane eresie orientali (Teofilatto) e quello che gli fa intravedere un futuro laico e razionalista (Mummatiani), il potente che lo affascina col suo vitalismo selvaggio (Arduino d’Ivrea) e quello che lo conquista col suo altissimo indifeso idealismo (Ottone III). Dalla Roma corrotta, fatiscente e magnifica, attraverso una Toscana ancora agreste, ma già prossima allo sboccio della sua grande civiltà e una Romagna ancora bizantina, l’avventura di Runo corre fino alle nordiche “terre di frontiera” di Ivrea e di Vercelli, fino alle arcaiche solitudini intatte del Biellese, per chiudere, in una tragica apertura sul domani, nella città senza domani di Ravenna, inseguendo il sogno di una Chiesa libera dal potere temporale.
La fine segna un punto d’arrivo anche interiore: ma di quelli che si pagano col più alto dei prezzi. Non per nulla il titolo si richiama alle “ordalie”, cioè alla prova crudele di quei “giudizi di Dio” in cui la risposta dell’Eterno era spesso quella disperante del silenzio.
Italo Alighiero Chiusano, nato a Breslavia (la tedesca Breslau, oggi la polacca Wroclaw) nel 1926 da un diplomatico italiano, vive a Frascati, presso Roma. Apprezzato germanista, è autore di La letteratura tedesca: storia e antologia (1969), Heinrich Böll (1974), Storia del teatro tedesco moderno (1976). Attivo collaboratore della radio e della televisione (di particolare interesse la sua lunga serie di radiodrammi), ha pubblicato anche racconti, poesie, epigrammi satirici. Come romanziere ha al suo attivo due “meditazioni per immagini” sulla storia: La prova dei sentimenti (Rizzoli, 1966) e Inchiesta sul mio amore (Mursia, 1972).
Argomenti: Letteratura, Romanzo, Storia,