Logica e Società – Pensare dopo Marx
Autore/i: Cerroni Umberto
Editore: Bompiani
unica edizione.
pp. 164, Milano
La crisi della filosofia speculativa si è ormai saldata con la crisi della sociologia, che intendeva sostituirla, e del marxismo tradizionale, che intendeva combatterla? L’interrogativo, attorno a cui ruota questo libro di Umberto Cerroni, pare legittimato da gravi indizi.
Non soltanto si manifestano nella sociologia difficoltà di sistemazione teorica che, quanto meno, la rimandano alla filosofia tradizionale, ma la sociologia stessa pronuncia ormai da tempo, con le sue evidenti scelte empiriche, una autentica rinuncia all’originaria ambizione di fornire spiegazioni causali e teorie di lungo raggio.
Quanto al marxismo tradizionale, esso sconta una enfasi indebita della politica con una grave povertà assiologica e torna anch’esso alla filosofia tradizionale impigliandosi nelle antinomie speculative e rinunciando al primato della spiegazione scientifica. Riemerge dunque con urgenza la necessità di un rigoroso controllo dell’organo stesso della conoscenza moderna al fine di ribadire in termini propri l’antica distinzione fra doksa e episteme. Occorre riesaminare la possibilità di fondare una scienza della società che dia conto dei valori e riesca a mediare i propri livelli naturalistici senza cedere ai dialettismi filosofici o ai riduzionismi funzionalistici. Solo così sembra possibile recuperare una piena fiducia nella scienza e scansare le tentazioni ricorrenti del relativismo, del negativismo epistemologico e dello stesso fisicalismo che nega lo specifico della conoscenza umana pretendendo di modellarla sul metodo della fisica.
Questo libro di Cerroni ripropone così la “questione dei fondamenti” nella conoscenza sociale nell’intento di dotarla di una rigorosa logica della scoperta, respingendo sia l’illusione del primato filosofico sia l’abbaglio dello scientismo. Affronta perciò l’intero itinerario logico del nesso individuo-specie-genere cercando di coniugarlo con il nesso storico natura-società-cultura in un continuum esplicativo.
Parimenti critico della tradizione speculativa, dell’empirismo sociologico e del marxismo hegelianizzante, il libro di Cerroni pone come tema centrale della scienza sociale il problema delle istituzioni come cerniere storiche fra il continente degli oggetti e della forza e il continente dei soggetti e del pensiero.
Umberto Cerroni (Lodi, 1926) è professore di Scienza della politica all’Università di Roma. Studioso di filosofia giuridica e politica, ha pubblicato diverse opere sulle strutture istituzionali dello Stato moderno, sulla storia del pensiero liberale e socialista nonché sugli ordinamenti socialisti. Di esse ricordiamo: Marx e il diritto moderno (Roma 1962), Kant e la fondazione della categoria politica (Milano 1962), La libertà dei moderni (Bari 1968), Introduzione alla scienza sociale (Roma 1974).
Argomenti: Pensiero, Politica, Sociologia, Storia del Pensiero,