Logica e Linguaggio
Autore/i: Heidegger Martin
Editore: Christian Marinotti Edizioni
traduzione e cura di Ugo Ugazio.
pp. 256, Milano
«Logica: non “addestramento ad un migliore o peggiore procedere del pensiero”, ma il “misurare con i passi dell’interrogazione gli abissi dell’essere”, non “arida collezione di leggi eterne del pensiero”, ma la “sede della dignità accordata all’interrogazione dell’uomo” – con questo appello Heidegger svolse il corso di lezioni Logica come domanda sull’essenza del linguaggio, di due ore settimanali, tenuto nel semestre estivo del 1934. […] Questo corso costituisce una decisiva pietra miliare nel cammino che porta il pensiero heideggeriano dalla fase dell’ontologia fondamentale a quella della storia dell’essere. Ma esso è anche importante per un’adeguata comprensione della situazione di Heidegger all’Università di Friburgo, subito dopo l’abbandono della carica di Rettore. Molto di quel che è stato scritto troppo in fretta sull’impegno nazionalsocialista di Heidegger, dovrà essere rivisto e sottoposto ad una nuova interpretazione in base a queste lezioni.» (Günter Seubold)
Di Martin Heidegger, celebre pensatore tedesco morto nel 1976 all’età di 87 anni, e considerato forse il maggior filosofo di questo secolo, si parla ormai frequentemente. Generalmente con toni accesi per via della sua presunta adesione ai primissimi anni del regime hitleriano, benché se ne sia distaccato quasi subito e comunque assai prima dello sterminio razziale e della guerra mondiale. Tuttavia, al di là di ogni polemica politica, egli viene riconosciuto da più parti, sia da destra sia da sinistra, come il filosofo più interessante e problematico del ’900. Un autore ancora da scoprire fino in fondo e del quale sono stati pubblicati sino ad ora meno della metà dei suoi scritti.
Argomenti: Fenomenologia, Filosofia, Linguistica, Logica, Pensiero,