L’Odore dell’India
Autore/i: Pasolini Pier Paolo
Editore: Ugo Guanda Editore
con un’intervista di Enzo Paci ad Alberto Moravia, in copertina: Pier Paolo Pasolini (foto Giovanni Giovannetti – Grazia Neri).
pp. 128, Parma
Sono, questi, anni in cui sempre più spesso la letteratura sembra cercare nel viaggio una nuova fonte di suggestioni e di ricchezza. Tanto più utile può essere allora rileggere il libro»che Pier Paolo Pasolini scrisse nel 1961 dopo il suo primo viaggio attraverso la realtà caotica e affascinante del sub-continente indiano. Quel viaggio fu l’inizio di un lungo innamoramento e di un progetto di film sull’India che non vide mai la luce. Ma bastano questi appunti a dipingerei volti della bellezza da cui Pasolini fu colpito: i templi di Benares, le notti di Bombay, le rive del Gange, tutto l’incanto di una terra aliena e incomprensibile e, insieme, l’orrore dell’esistenza che vi si conduce: “la vita, in India, ha i caratteri dell’insopportabilità”. Neppure immerso in una realtà così distante Pasolini rinuncia a tessere l’ordito della ricerca a un tempo antropologica ed etica che i lettori degli Scritti corsari conoscono bene: tra mille incontri, casuali e procurati, il suo sguardo indaga i gesti e le movenze della minuscola borghesia indiana e le vane dispute degli intellettuali, “povere scolte perdute in quell’enorme Buchenwald che è l’India”. Ma anche questa volontà di interpretare e spiegare, così europea, deve cedere alla prepotenza fisica delle sensazioni che si accavallano: la vista del santone che rifiuta l’omaggio di un devoto, “muto, limitandosi a scuotere follemente un piede, quasi desse piccoli vorticosi calci isterici all’intero mondo”; il volto “sublime” di un giovane in preghiera; l’odore “di poveri cibi e di cadavere che, in India, è come un continuo soffio potente che dà una specie di febbre”.
Nell’intervista concessa a Renzo Paris in appendice al volume, Alberto Moravia, che insieme a Elsa Morante accompagnò l’autore nel suo itinerario, rievoca le circostanze di quel soggiorno e traccia un inedito profilo critico di Pasolini viaggiatore.
Di Pier Paolo Pasolini nel catalogo Guanda: Pasolini su Pasolini (a cura di Jon Halliday) e Un paese di temporali e di primule (a cura di Nico Naldini).
Argomenti: Libri vari,