Lo Sviluppo è Libertà • Perchè non c’è Crescita Senza Democrazia
Titolo originale: Development as Freedim
Autore/i: Sen Amartya
Editore: Arnoldo Mondadori Editore
prefazione e introduzione dell’autore, traduzione di Gianna Rigamonti.
pp. 360, Milano
Lo sviluppo, sostiene Amartya Sen, premio Nobel 1998 per l’economia, dev’essere inteso come un processo di espansione delle libertà reali di cui godono gli esseri umani, nella sfera privata come in quella sociale e politica. Di conseguenza la sfida dello sviluppo consiste nell’eliminare i vari tipi di «illibertà», tra cui la fame e la miseria, la tirannia, l’intolleranza e la repressione, l’analfabetismo, la mancanza di assistenza sanitaria e di tutela ambientale, la libertà di espressione, che limitano o negano all’individuo, uomo o donna, l’opportunità e la capacita di agire secondo ragione e di costruire la vita che preferisce. Per provare la sua tesi, Sen non attinge solo alla filosofia politica, all’etica e alla scienza economica, ma delinea anche una ricca mappa di esempi tratti dalla storia o dall’attuale quadro geopolitico ed economico mondiale. Il risultato è un libro destinato a diventare un punto di riferimento costante nella storia del pensiero economico, che dimostra con analisi originali e rigorose come la libertà, con la democrazia, sia il fine primario e il mezzo principale sulla strada che porta allo sviluppo economico.
Amartya Sen (Santiniketan, Bengala, 1933) ha insegnato a Calcutta, Cambridge, Delhi, alla London School of Economics, a Oxford e Harvard. Premio Nobel per l’economia nel 1998, nello stesso anno è divenuto rettore del Trinity College a Cambridge. Tra le sue opere ricordiamo: Poverty and Famines (1981), Utilitarismo e oltre (con Bernard Williams, 1984), Scelta, benessere, equità (1986), Etica ed economia (1988), Risorse, valori e sviluppo (1992), Il tenore di vita (1993), La diseguaglianza (1994), La liberta individuale come impegno sociale (1998).
Argomenti: Ideologia, Pensiero, Politica, Sociologia,