Lo Stereotipo del Criminale – Componenti Ideologiche e di Classe nella Definizione del Crimine
Titolo originale: Sociology and the Stereotype of the Criminal
Autore/i: Chapman Dennis
Editore: Giulio Einaudi Editore
seconda edizione, nota introduttiva di Vittorio Capecchi e Giovanni Jervis, traduzione di Raffaele Palminteri.
pp. XVIII-286, Torino
In questo libro sono poste in discussione alcune delle premesse fondamentali del sistema sociale. Lo stereotipo del criminale, analizzato nei suoi aspetti mistificati, cioè come un artefatto sociale e legale, si rivela funzionale alla conservazione dell’ordine costituito. Mediante una serie di esempi e di analisi tratti dalla cronaca quotidiana, dalle statistiche criminologiche, dai procedimenti giudiziari, l’autore dimostra che il delinquente è in realtà soprattutto una persona selezionata per ricoprire un ruolo di capro espiatorio.
L’immagine che non solo la legge, ma noi stessi nella nostra vita quotidiana ci siamo fatti del criminale, corrisponde non solo a una visione di comodo del problema, ma al fatto reale che gli individui da punire vengono scelti, e condizionati al loro ruolo, essenzialmente fra i proletari privi di educazione e di risorse. Gli stessi comportamenti antisociali, o comportamenti analoghi, se hanno come protagonisti degli appartenenti alla classe media o superiore, sono viceversa immuni da penalità.
Come osservano Vittorio Capecchi e Giovanni Jervis, nella loro presentazione all’edizione italiana dell’opera di Chapman, questo libro può essere considerato lo sviluppo di quella critica istituzionale che ha avuto in Asylums di Goffman il suo testo più rappresentativo.
Dennis Chapman, sociologo, dirige la Liverpool University School of Business Studies. Ha compiuto ricerche sulla povertà, la comunicazione, il sottoimpiego, la casa e i problemi sociali dell’industria, nel quadro del lavoro delle équipes per le nuove città.
Nota introduttiva di Vittorio Capecchi e Giovanni Jervis
Prefazione dell’autore
Ringraziamenti
Lo stereotipo del criminale
- I. – Introduzione
- II. – Lo stereotipo del criminale e la metodica della ricerca sociale
- III. – Classe sociale e distribuzione differenziale dell’immunità
- IV. – L’azione della polizia e delle corti e la loro influenza sulla criminalità
- V. – Il ruolo della vittima nel crimine
- VI. – Comportamento e approvazione
- VII. – La prigione e il criminale come capro espiatorio
- VIII. – Lo stereotipo del criminale e la ricerca sociologica
Bibliografia
Argomenti: Analisi, Criminologia, Mente, Psicologia, Studio Pratica e Ricerca,