L’«Io» Profondo e le Sue Maschere – psicologia Oscura degli Individui e dei Gruppi Sociali
L’«Io» allo specchio (autogiustificazioni e autocontemplazioni). – L’«Io» a più piani: il teatro e il castello dell’anima: fiori del male; «Homo in tenebris». – I personaggi dell’«Io» profondo; anche gli altruistici? – Trasformazione degli inconfessabili istinti profondi: sublimazioni, deviazioni e altri travestimenti. – Come l’«Io» inganna sè stesso (autoconsolazioni): dall’evasione e dalle varie «filosofie» al sorriso, al riso e allo scherzo.
Autore/i: Niceforo Alfredo
Editore: Fratelli Bocca Editori
pp. 462, Milano
Dal testo:
«I diversi volti dell’«Io»
Più volte si è insegnato essere composto l’Io di ogni individuo, da un lato di formazioni psichiche inferiori, vale a dire istintive, antisociali, primitive, ascose nell’ombra e quasi sepolte nel segreto, e dall’altro di formazioni psichiche medie e superiori, queste ultime lentamente foggiate dall’Imperativo sociale e dal lungo travaglio dell’evoluzione. Per riassumere in parole pochissime soltanto qualche fondamentale idea al proposito, diremo di alcuni diversi modi di struttura interna dell’Io che furono principalmente prospettati, diversi modi che si distinguono, è vero, tra loro, ma che in ultima analisi si presentano assai vicini l’uno all’altro, Ecco i tratti descrittivi per ciascuno di essi.
Alcuni medi di vedere la struttura interna dell’«Io»
Rammenteremo in primo luogo le antiche considerazioni, credenze e tradizioni, le quali raffiguravano anima umana (l’Io) come composta da tre piani di diverso ordine: il vegetativo, il sensitivo, il razionale o intellettivo. Tre anime, dunque, in un’anima.
In seguito, sarà da parlarsi della dottrina – sul proposito che ci occupa – della Scuola italiana di criminologia, dottrina la quale vede l’Io come composto di stratificazioni psichiche successive, le une sovrapposte alle altre, che vanno dalle più antiche e arcaiche, quasi animali e selvagge, alle più recenti e contemporanee.
Oppure, ecco affacciarsi l’interpretazione che, dopo avere a fondo studiato e descritto la primitiva insociabilità egoistica della psicologia[…]»
Argomenti: Antropologia, Mente, Psiche, Psicologia, Sociologia,