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L’Interprete Briccone

L’Interprete Briccone

Ovvero lo strano destino di Wangrin

Autore/i: Amadu Hampaté Bâ

Editore: Edizioni Lavoro

introduzione di Liana Nissim, nota dell’autore, traduzione di Leonella Prato Caruso.

pp. XIX-328, Roma

Un mosaico straordinario che racchiude tutto il mondo dell’Africa tradizionale. Un romanzo insolito, ricco di riferimenti culturali, sociali e religiosi in cui si mescolano sapientemente generi narrativi diversi. Attraverso divertenti ed esilaranti avventure, Amadu Hampaté Bâ narra la storia di Wangrin, personaggio mitico, eroe leggendario che, grazie alla sua intelligenza, alla sua astuzia, al suo coraggio, ma anche alla sua sfacciataggine e al suo scarso senso morale, riesce a prendersi gioco di tutti i ricchi e i potenti, siano essi i bianchi, amministratori dell’imperante colonialismo francese o i neri, depositari del potere tradizionale. Eroe leggendario e picaro insolente, Wangrin insegna innanzitutto a sorridere e a ridere: «Riderò degli uomini e delle cose, riderò di coloro che non sanno ridere né far ridere, perché chi non ride è malato o malvagio. E io non sono né questo né quello».

Amadu Hampaté Bâ, filosofo, linguista, scrittore e poeta, è tra le personalità di maggior spicco della letteratura africana. Nato nel 1901 a Bandiagara in Mali e morto nel 1991, apparteneva a una nobile famiglia di capi tradizionali. Dopo aver studiato nelle scuole francesi e coraniche, venne assunto all’Istituto Fondamentale dell’Africa Nera dove iniziò la sua monumentale opera di ricerca etnologica, raccogliendo per anni documenti e testimonianze della cultura orale africana. Ha lasciato una vasta produzione di opere sulla cultura religiosa tradizionale e musulmana del Mali e varie raccolte di racconti. L’interprete briccone, suo unico romanzo, pubblicato nel 1973, ha vinto nel 1974 il Grand Prix litteraire de l’Afrique Noire.

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Argomenti: Africa, Letteratura, Romanzo,

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