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L’Incanto Sottile del Dramma Nō – La Principessa Aoi

L’Incanto Sottile del Dramma Nō – La Principessa Aoi

Autore/i: Calza Gian Carlo

Editore: Edizioni di Vanni Scheiwiller

introduzione di Donald Keene, esemplare stampato in duemila copie numerate, questa copia è la n. 605.

pp. 152, nn. tavole a colori, Milano

Dall’introduzione:

«La Principessa Aoi è uno dei drammi più popolari dell’intero repertorio del teatro nō. Gode di questa popolarità soprattutto per le sue stimolanti qualità drammatiche. In molti altri nō, persino in quelli più apprezzati da attori e studiosi, non c’è praticamente azione. Il personaggio principale (shite) fa il suo ingresso, siede al centro del palcoscenico, quindi ascolta altri o il coro che descrivono le sue imprese e solo occasionalmente è stimolato a unirsi ai loro dialoghi o a levarsi in piedi. Queste rappresentazioni possono sembrare l’antitesi del teatro occidentale, ma costituiscono una sezione importante del repertorio dei nō e conferiscono, proprio per la loro manifesta carenza di azione, una incisività particolare agli elementi della poetica quasi che il peso del passato rievocato, e persino della morte che il protagonista principale ha subita, abbiano reso impossibile l’azione.
La Principessa Aoi, d’altro canto, è pieno d’azione. L’ultima parte dell’opera consiste soprattutto nella lotta tra un demone, lo «spirito vivente» della principessa Rokujō, e un prete di Yokawa le cui preghiere e il cui frenetico sfregamento dei grani del rosario superano alla fine l’incantamento. L’attore che svolge il ruolo dello shite nella seconda parte del dramma a stento apre bocca; il conflitto tra demone e prete è espresso visualmente piuttosto che in termini di poesia, come avviene del resto per molte altre rappresentazioni.
La presenza di eventi drammatici così preminenti suggerisce che La Principessa Aoi sia o un opera arcaica, scritta prima che il nō raggiungesse la sua perfezione classica durante la reggenza dello shogun Yoshimitsu all’inizio del XV secolo, o una tardiva, scritta dopo il crollo della società di Corte verso la fine di quel secolo quando gli attori furono costretti a rivolgersi per sostegno a un pubblico non iniziato come agli albori dell’arte del nō. La Principessa Aoi è stato genericamente attribuito a Zeami, il maestro drammaturgo del nō, ma esistono elementi per cui avrebbe revisionato un’opera assai anteriore. In Sarugaku dangi, un libro delle conversazioni di Zeami sul nō raccolto da suo figlio Motoyoshi, si fa menzione di rappresentazioni della Principessa Aoi nell’interpretazione di Doami, un attore della tradizione del nō arcaico. È probabile che Zeami abbia preso il testo alquanto rozzo usato dai suoi predecessori per migliorarlo con gli effetti poetici tipici di un’arte di Corte.[…]»

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Introduzione di Donald Keene

L’INCANTO SOTTILE DEL DRAMMA Nō

  • Il messaggio segreto del dramma nō
  • Mito e psicanalisi nell’arte del nō
  • La leggenda della principessa Aoi

LE COMPONENTI DELLA RAPPRESENTAZIONE

  • Attori, musici, coro, altri
  • Le maschere
  • I costumi
  • Struttura della scena
  • Umewaka Rokurō

IL FIORE NEL DEMONE

APPENDICI
Note
Glossario dei termini impiegati
Bibliografia

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