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L’Impronta Divina nel Cosmo

L’Impronta Divina nel Cosmo

Il versante fisico, biologico, metafisico sullo sfondo teologico

Autore/i: Pino M. Rosaria

Editore: Il Fuoco – Edizioni Studium Christi

unica edizione, avvertenza dell’editore, prefazione dell’autrice.

pp. 152, Roma

Dalla prefazione:
“Il 22 novembre 1951, dinanzi alla Pontificia Accademia delle Scienze, Pio XII «metteva a raffronto i risultati della ricerca scientifica con il racconto biblico della creazione, notando come le risposte della scienza moderna concordino, sostanzialmente, con le prime pagine della “Genesi»,
Il volume XIII dei Discorsi e Radiomessaggi, p. 391, riporta il testo. Esso costituisce un solenne autorevole avvio ad un nuovo orientamento di ricerca, sottolineando che «i moderni cultori delle scienze (dell’universo) stimano l’idea della creazione dell’universo del tutto conciliabile con la loro concezione scientifica, ed anzi vi son condotti spontaneamente dalle loro indagini».
Pio XII concludeva: «La creazione nel Tempo, quindi, e perciò un Creatore: dunque Dio. È questa la voce, benché non esplicita e compiuta, che noi chiedevamo alla scienza e che la presente generazione umana attende da essa».
Una seconda voce autorevole levava nel 1968 Paolo VI e prendeva forma nella relazione presentata al Convegno su «Autorità e libertà nella conoscenza religiosa». Il Convegno era organizzato dalla Accademia Peloritana di Messina. Relatore il Prof. Alfredo Marranzini S. J., Segretario dell’Associazione Teologica Italiana e Professore nella Pontificia Facoltà Teologica «San Luigi» di Napoli.
Egli ribadiva che «la libertà e l’autonomia del teologo e dello scienziato sono intangibili, per quanto riguarda la scelta del metodo di specializzazione propria e l’uso della dimostrazione». Aggiungeva che «nel momento della ricerca non si è obbligati a partire dall’insegnamento del Magistero ordinario… ma i risultati della ricerca saranno sottoposti, piuttosto, allo studio della Chiesa, per vedere se può riconoscervi la propria fede».
La posizione assunta da Papa Giovanni Paolo II sin dagli inizi del brillante panorama dei suoi interessi, pur sempre pastorali, è sicuramente innestata nel pensiero di Pio XII e di Paolo VI.
La settimana precedente il primo Conclave dell’agosto 1978 L’Osservatore Romano riportava una sintesi delle speranze di Paolo VI quasi ad affidarle al suo Successore nella Cattedra di Pietro. Se i «trentatré giorni» furono solo il «germe» che avrebbe maturato in una stupenda serata di metà ottobre (allorché la luna veramente solare irradiava di splendore la cupola di San Pietro innanzi a tutto il mondo in attesa della fiamma dello Spirito che avrebbe eletto il Vicario di Cristo), oggi molti scienziati già volgono con speranza l’àncora della loro vita verso l’approdo alla soglia della Mente che assimila gli ideali dell’anima umana ad ogni livello per Confrontarli con le scienze divine.[…]”

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Avvertenza
Prefazione

CAPITOLO I
LA CREAZIONE DAL NULLA – IL RITMO, MESSAGGERO DIVINO DELL’IDEA, ARTEFICE DIVINO DELLA FORMA.
1) a) Indagine fisica delle correlazioni psicosomatiche mediante l’elettroencefalogramma
2) b) L’intuizione dell’Evangelista Giovanni
3) c) La Parola come Ritmo

CAPITOLO II
L’UNITRINITARIETÀ NELLA CREAZIONE

4) a) La costante universale, cioè il «quantum d’Azione» definita,
dai fisici e dai matematici, «granulo unitrinitario»
5) b) Il granulo unitrinitario, considerato dalla scienza come «elemento ineliminabile della nostra concezione del mondo»
6) c) L’asimmetria forzosa unilaterale legge cosmica, non più solo
a livello biologico, ma anche a livello fisico

CAPITOLO III
I RAPPORTI PSICO-SOMATICI
7) a) Prodromi di una nuova mentalità scientifica che presente – nel «quantum d’Azione – il sostrato comune della psiche e del soma
8) b) Il Ritmo-Funzione, impulso morfogeno universale
9) c) I campi di forze, fisici e psicobiologici

CAPITOLO IV
LA MORFOGENIA = OPERAZIONE DEL PENSIERO?
10) a) La nuova metodologia conoscitiva, risalente specularmente il metodo creativo divino
11) b) La Relatività nei riflessi sub-microscopici fisico e biologico
12) c) La «psicologia dlle forme»

CAPITOLO V
L’EVOLUZIONE SULLO SFONDO DEL RITMO
13) a) Il soma, ramo tardivo della psiche?
14) b) Armand Gauthier (1885): «La materia è il supporto transitorio e non necessario del Ritmo»
15) c) Ernst Haeckel (1880): «Ciò che si trasmette, di generazione in generazione è unicamente la forma del movimento ondulatorio»

CAPITOLO VI
AZIONE MORFOGENA DELLE VIBRAZIONI MECCANICHE
16) a) Doniselli: Attitudine delle molecole a vibrare secondo dati periodi
17) b) Laville: Importanza dell’elicoide nell’economia dei viventi
18) c) Dognon e Biuncani: Azione morfodistruttrice degli ultrasuoni
19) d) Laville: L’organismo è un risuonatore tra due gruppi di vortici
20) e) Pirovano: «Un ritmo non può creare tuttavia la materia:la può modificare. animare di moti, intaccare, anche annichilire: creare, no!». Necessità di postulare un Ritmo esocosmico,
creativo e reggitore del cosmo

CAPITOLO VII
LA RECIPROCA DEMOLTIPLICAZIONE DELLE FREQUENZE ELETTROMAGNETICHE E VIBRATORIE IN BIOLOGIA.
21) a) Ronchi-Mzmfredi: Lo sfruttamento delle frequenze-differenza in biologia
22) b) RonchiManfrediz L’ottava vibratoria ottico-acustico-fonetica è una conquista biologica

CAPITOLO VIII
LA FUNZIONE CREA L’ORGANO, PERCHÉ ESSO RICREI LA FUNZIONE
23) a) Vasco Ronchi: Che cosa è la funzione?
24) h) Il ritmo psiche, operante come funzione, crea nel soma il suo organo…
25) c)  che permetterà alla funzione di manifestarsi

CAPITOLO IX
FILAMENTI DIVINI NELLA PSICOLOGIA UMANA
26) a) La propagazione dello stimolo vibratorio per contiguità
27) b) La percezione, fenomeno trinitario
28) c) Dalla reazione percettiva, alla reazione proiettiva: la fonetica
29) d) Doniselli: Il vertice morfo-strumentale della creazione divina
30) e) Il radio-comando negli esperimenti di Delgado a Yale
31) f) Dalle labbra dell’infante inizia la cooperazione umana all’opera divina

CAPITOLO X
LA SELEZIONE OPERATA DAL PENSIERO?
32) a) La legge delle alternanze di dominanza e recessività
33) b) Doniselli: La psicologia come scienza dello spirito e della natura
34) c) La dominanza fisica sulla recessività psichica
35) d) Evoluzione: contemporaneità di leggi contrastanti

CAPITOLO XI
I RAPPORTI COSMO-NATURA
36) a) Colomba: L’evoluzione organica considerata in parallelo al concetto cristallografico di fase
37) b) Colomba e Piccardi: Funzione ordinatrice delle energie naturali e dominanti
38) c) Piccardi: Mediante il Ritmo, i regni della Natura sono in rapporto col cosmo: LA VITA È FIGLIA DEL COSMO
39) d) L’inserimento dei ritmi: spiraglio per la comprensione dei rapporti cosmo-natura e psiche-soma?
40) e) L’ondo-corpuscolarità della luce: ritmo-seme dei rapporti psicosomatici?

CAPITOLO XII
IL FINALISMO EMERGE E AFFONDA LE RADICI NEL DETERMINISMO RIDOTTO ALLA RECESSIVITÀ
41) a) Pirovano: L’impulso morfogeno affonda le radici nel passato deterministico e si proietta nell’avvenire finalistico
42) b) La asimmetria e le conseguenze funzionali
43) c) Importanza del fattore idrodinamico nella stereofisica e nella stereochimica
44) d) Le manifestazioni cicliche delle leggi edificatrici del cosmo: rivelatrici di finalismo?
45) e) Le recessioni e dominanze che si esprimono nel versante temporale si affermano – spazialmente – come asimmetrie. Loro finalismo

CAPITOLO XIII
IL RITMO PSICO-MORFOGENO
46) a) Laville: Non soltanto la cellula vibra, ma vive e si sviluppa per l’intreccio di queste vibrazioni
47) b) Le forze in movimento espressione di finalismo: necessità di accettare il Ritmo come espressione e determinatore della funzione
48) c) Interpretazione necessariamente finalistica delle tappe del determinismo intravvedute nei sistemi ciclici
49) d) La creazione sta a Dio, come l’organo sta alla funzione che lo ha generato

CAPITOLO XIV
RAPPORTI RITMICI E INTERFERENZE PSICO-BIOLOGICHE
50) a) Ancora sugli accorgimenti biologici per ridurre le frequenze elettromagnetiche all’ottava acustica
51) b) La creazione è un concetto mosso da un fine
52) c) Il cosmo in funzione della vita fisica e psichica
53) d) La morfologia, inorganica e organica, sembra costituire la diagonale, cioè l’impronta ereditaria delle forze micro e macro-cosmiche, creatrici come causa seconda

CAPITOLO XV
LA CRISTALLIZZAZIONE DI FASE FORMA PROFETICA DELLA EVOLUZIONE BIOLOGICA
54) a)
L’unitrinitarietà determinatrice di sintesi, anziché di sommazione55) b) Il protoplasma – nella sua sigla ritmica – implica esso yobbligata evoluzione biologica sino all’uomo?
56) c) Colomba: La successione dei fenomeni evolutivi è sempre ascendente
57) d) Polimorfismo e «quanta d’Azione»

CAPITOLO XVI
INTERPRETAZIONE DETERMINISTICO-FINALISTICA DELLA EVOLUZIONE
58) a) Colomba: Cristallizzazione di fase ed evoluzione organica su sfondo entropico-sintropico
59) b) Daniele Rosa: Uno o più sistemi divergenti da unica forma primigenia
60) c) Ernesto Rignano: Esame fisiologico e filosofico delle leggi della Vita
61)d) Della Valle: Analogie strutturali cromosomiche e cristalline e valori energetici
62) e) Il sistema sembra capace di assumere due equilibri energetici: il matematico e il geometrico
63) f) D. Rosa: Ramo precoce, assestamento matematico nello spazio; ramo tardivo: assestamento geometrico nel tempo

CAPITOLO XVII
LA IMPRESCINDIBILITÀ DELLA INTRODUZIONE DI UN DATO FINALISTICO NEL COSMO.
64) a) I campi di forze sanno ciò che vogliono: precursori dei rapporti nucleo-citoplasma e glandola pineale-organismo
65) b) Il fattore finalistico è presente in ogni differenziazione
66) c) Le alternanze dei caratteri dominanti e recessivi attestano il finalismo
67) d) «Non muove foglia – che Dio non voglia»

CAPITOLO XVIII
IL RITMO = COMMUTATORE TRA PSICHE E SOMA
68) a) Il misterioso trapasso dalla versione creativa «Mozione» alla versione creativa «Chimismo»: a tale livello si crea la materia
69) b) Lo schema generale dell’assunzione di forma
70) C) La delimitazione tra Determinismo e Finalismo si fa sempre
più evanescente

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