L’Immagine e il Suo Doppio – Dall’Era dell’Idolo all’Alba dell’Arte
Autore/i: Vernant Jean-Pierre
Editore: Mimesis Edizioni
introduzione di Pietro Conte, in copertina: Giulio Paolini, Mimesi, 1975.
pp. 146, Milano
Pochi temi hanno occupato Jean-Pierre Vernant lungo tutto l’arco della sua carriera quanto quello dell’immagine e del suo statuto teorico. L’apertura dell’antropologia in direzione della psicologia storica gli ha consentito di riconoscere che il concetto di «rappresentazione figurata» non è un dato semplice e immediato, acquisito una volta per tutte, univoco e permanente, ma costituisce, al contrario, una categoria mentale con una sua specifica storia, anzi con tante specifiche storie che riflettono, e al contempo incentivano, i cambiamenti delle società. Concentrandosi sul suo terreno d’indagine elettivo, quello della grecità, Vernant tratteggia una storia dell’immagine che prende le mosse dalle svariate, spesso aniconiche forme di idoli e simboli religiosi per giungere alle soglie del V secolo, quando la rappresentazione degli Dei in forma umana segna l’avvento dell’immagine in senso proprio, cioè della resa figurativa del reale. È l’alba dell’arte: il simbolo si libera dalla sua dimensione religiosa e ritualistica e si fa rappresentazione, vale a dire apparenza, imitazione, somiglianza. L’immagine si rende autonoma, ma il prezzo di questa conquista è il confinamento alla sfera della parvenza e la contrapposizione al reale, all’essere, al vero. Indagando la paradossale compresenza di visibile e invisibile, di dato materiale e stratificazione simbolica, di elemento percettivo e piega immaginativa, Vernant delinea una vera e propria fenomenologia dell’immagine, capace di interessare – e non di rado di provocare – non solo l’antropologia e la storia delle religioni, ma anche e forse soprattutto l’estetica. È in questa prospettiva che si colloca la presente antologia, che raccoglie i testi fondamentali dedicati da Vernant al problema dell’immagine e li inquadra nella cornice teorica di quella «svolta iconica» che negli ultimi anni ha caratterizzato il panorama dei visual studies e ha spinto la scienza dell’arte in direzione di una ben più ampia scienza dell’immagine.
Jean-Pierre Vernant (1914-2007), uno dei più eminenti studiosi di antichità classica del Novecento, ha contribuito in maniera decisiva allo sviluppo e all’innovazione degli studi di antropologia e psicologia storica. Tra le sue opere principali ricordiamo: Le origini del pensiero greco (1962), Mito e pensiero presso i Greci (1965), L’individuo, la morte, l’amore (1989) e Figure, idoli, maschere (1990).
INTRODUZIONE di Pietro Conte
NOTA BIO-BIBLIOGRAFICA
NOTA AL TESTO
- NASCITA DI IMMAGINI (1975)
- DALLA PRESENTIFICAZIONE DELL’INVISIBILE ALL’IMITAZIONE DELL’APPARENZA (1983)
- RAFFIGURAZIONE E IMMAGINE (1990)
- FIGURAZIONE DELL’INVISIBILE E CATEGORIA PSICOLOGICA DEL DOPPIO: IL KOLOSSOS (1965)
- IL SIMBOLO PLASTICO (1975-1976)
- LA FIGURA DEI MORTI I (1976-1977)
- LA FIGURA DEI MORTI II (1977-1978)
FONTI
Argomenti: Arte, Iconografia, Illustrazione e Arte Grafica, Storia dell'Arte,