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Letture Bibliche sulla Carità

Letture Bibliche sulla Carità

Autore/i: Federici Tommaso

Editore: Editrice A.V.E.

introduzione dell’autore.

pp. 384, Roma

Theología per i Padri è molto più che arida scienza teologica: è ricerca, contemplazione e vita vissuta relazione al più profondo mistero del Dio uno e trino nascosto, rivelatosi e comunicatosi però nell’Oikonomía, attraverso la storia umana che diventa così Storia della Salvezza. In tutto questo lavoro di studio e di accostamento vitale, i Padri ponevano una rigorosa e rara unità di visuali.
Oggi i cristiani riscoprono queste realtà. Certo, talvolta è necessaria l’apologetica, ma perlopiù ormai il teologo cristiano si affranca dalla polemica sterile ed adempie il suo dovere come colui che vive e convive nel pacifico possesso della fede. Attitudine, questa, particolare di Papa Giovanni e del Vaticano II.
Negli ultimi cento anni la teologia cristiana subisce impulsi nuovi, e tra essi quello decisivo de: «ritorno alle fonti», Bibbia, Liturgia, Padri, nella fedeltà o nella riscoperta della Tradizione autentica. Ma al centro d’ogni prospettiva, e quale «unica norma normante non normata», in forma sostanziale, comprensiva e coestensiva, si pone la Bibbia, «poichè la Parola di Dio è viva ed operante, ed è affilata più d’ogni spada a due tagli, e penetra fino alla divisione tra anima e spirito, tra giunture e midolla, e scruta i pensieri e le interazioni del cuore. E davanti ad essa non esiste creatura nascosta, ma tutto è nudo e svelato agli occhi di Colui al quale noi dobbiamo rendere conto» (Hebr 4, 12-13).
La teologia – dunque non soltanto la dogmatica – utilizza, salvi sempre i rispettivi doveri e diritti, le acquisizioni del pensiero filosofico e scientifico moderno, delle ricerche psicologiche ed antropologiche, dei fermenti della «cultura» moderna, degli elementi della ristrutturazione sociale (e così si parla legittimamente di teologia del lavoro, della pace, della coesistenza, della giustizia, del progresso dei popoli).
Oggi più che mai ha una sua pratica verità l’aforisma «sono uomo e niente di ciò ch’è umano mi è estraneo».
Assistiamo così ad un generale rinnovamento teologico, che non è lecito più ignorare e che di fatto anche la cultura laicista non ignora. Più che dei singoli «trattati» teologici, il rinnovamento assume per ora la veste di innumerevoli monografie, di cui alcune sono capolavori stupendi, e sempre nell’attesa delle future grandi sintesi. La mente che pervade questo rinnovarsi è il concetto unitario di teologia e la tensione a completezza di visuali. Il teologo oggi sa che «fare della teologia» valida significa strutturarla insieme come cristologica, pneumatologica, antropologica, ecclesiologica, liturgico-sacramentale, ecumenica, catechetica, spirituale, missionaria, storico-religiosa (per la decisiva questione dei «non cristiani»), Come ciò sia possibile, è questione di metodologia: che sia necessario, nessuno più dubita.
La collana «Teologia oggi» offre al pubblico – e quindi ai teologi, specialmente giovani, al cristiani desiderosi di profondità e di serietà, a quanti sono ansiosi di comprendere almeno in parte il mistero dell’uomo, se non l’ultimo mistero di Dio – una scelta di opere che trattano i temi teologici più rilevanti, secondo gli interessi vitali sopra appena accennati.

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