Lettere d’Amore a Giuseppina
Autore/i: Napoleone
Editore: Rusconi
prima edizione integrale a cura di Chantal de Tourtier-Bonazzi, introduzione di Jean Toulard, traduzione dal francese di Lorenzo Pellizzari.
pp. 372, Milano
La prima edizione integrale, collazionata sugli originali, di 269 lettere indirizzate da Napoleone a Giuseppina (cioè di tutte le missive che ci sono state sicuramente tramandate) costituisce un avvenimento sia storico sia editoriale. Mai era stato raccolto un corpus così completo, mai era stata raggiunta una simile precisione nello stabilire la successione e la datazione delle lettere, né soprattutto erano state superate le censure volontarie o involontarie, riguardassero situazioni scabrose e termini crudi o si riferissero a trascrizioni mutile e frettolose. Insomma, Napoleone e Giuseppina nella loro integralità; il loro rapporto amoroso, coniugale e infine soltanto amichevole, sondato in ogni piega e in ogni riflesso; la storia – e quale storia! – che trascorre tra il 20 ottobre 1795 e il 16 aprile 1814, rivissuta sul versante «privato» ma con un occhio vigile e onnipresente sul risvolto «pubblico». Il fuoco della passione amorosa, una fiamma che ben presto vacilla e di cui alfine non restano che le ceneri, non impedisce infatti al generale Bonaparte, al Primo Console, all’Imperatore, al padrone dell’intera Europa, di occuparsi – anche in queste lettere – di guerre e di battaglie, di sovrani e di soldati, di politica e di diplomazia, nonché di parlare – sovente, sempre o soltanto -di se stesso e della propria sorte. Tra qualche infingimento e qualche guasconata, tra qualche autocommiserazione e qualche autocelebrazione, Napoleone è pur sempre un attendibile cronista e racconta alla sua interlocutrice una versione di prima mano delle proprie vittorie e delle proprie fortune.
La destinataria di queste lettere è muta (nel senso che non ci sono state conservate le sue risposte) ma non inespressiva: attraverso i riferimenti indiretti, le repliche, le polemiche, le registrazioni di umori e di intendimenti, Giuseppina di Beauharnais assume dal libro quello stesso peso e valore che rappresentò nella vita del Bonaparte, come artefice dei suoi primi successi, preziosa consigliera, benevola anche dopo l’abbandono e il sostanziale esilio.
Testimonianza di un rapporto a due, con infatuazioni e meschinità, slanci e trasgressioni, glorie e miserie, e insieme documento di vent’anni di storia che sconvolsero un intero continente, queste Lettere d’amore a Giuseppina appartengono alla rara categoria dei libri che servono la cultura senza negarsi al piacere della lettura e alla liberazione della fantasia.
«7 del mattino. Mi sveglio colmo di te. Il tuo ritratto e il ricordo dell’inebriante serata di ieri non hanno concesso riposo ai miei sensi. Dolce e incomparabile Giuseppina, che strano effetto voi fate sul mio cuore!
Siete adirata? Siete triste? L’animo mi si spezza dal dolore, e non v’è tregua per il vostro amico… Ma ve n’è ancor meno per me quando, consegnandovi al sentimento profondo che mi domina, attingo dalle vostre labbra, dal vostro cuore, la fiamma che mi arde. Questa notte ho capito pienamente che voi non siete il vostro ritratto! Tu parti a mezzogiorno, ti vedrò fra tre ore. Nell’attesa, mio dolce amor, accogli un migliaio di baci; ma non restituirmeli, poiché il mio sangue ne brucerebbe.»