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L’Essenza dei Colori

L’Essenza dei Colori

3 conferenze tenute a Dornach, il 6, 7 e 8 maggio 1921, con l’aggiunta di altre 9 conferenze sull’argomento, tenute a Dornach fra il 1914 e il 1924.

Autore/i: Steiner Rudolf

Editore: Editrice Antroposofica

prefazione di Marie Steiner alla prima edizione, traduzione di Irene Cattaneo Vigevani e Dante Vigevani.

pp. 240, nn. ill. b/n, Milano

Le forze spirituali che si nascondono nell’attività dei colori offrono un valido aiuto a pittori ed educatori nella ricerca di una coscienza nuova del fenomeno “colore”, visto anche alla luce della teoria dei colori di Goethe approfondita e ampliata da Rudolf Steiner. Traduzione di: Irene Cattaneo Vigevani, Dante Vigevani

Sommario:

Prefazione di Marie Steiner alla prima edizione (1929)

Prima conferenza Dornach, 6 maggio 1921

L’esperienza del colore – I quattro colori-immagine per arrivare alla conoscenza del fenomeno coloristico è necessario penetrare nell’essenza stessa dei colori ed elevare la trattazione nel campo della vita di sentimento. L’esperienza diretta dei colori spiegata con l’esempio del rapporto tra un fondo verde e il rosso, il fior-di-pesco e il blu. Il colore nella sua reale oggettività: il verde del mondo vegetale come immagine morta della vita, il fior-di-pesco dell’incarnato umano come immagine vivente dell’anima, bianco o luce come immagine animica dello spirito, nero o tenebra come immagine spirituale della morte. Disposizione in cerchio dei colori: nero, verde, fior-di-pesco e bianco: progressione dalla morte, attraverso la vita, all’animico e allo spirituale.

Seconda conferenza Dornach, 7 maggio 1921

Carattere immagine e carattere splendore dei colori, il carattere immagine dei colori bianco, nero, verde e fior-di-pesco. La distinzione fra proiettore d’ombra e sorgente di luce. Il sorgere del verde e del fior-di-pesco. Il carattere splendore del giallo, del blu e del rosso. Nero, bianco, verde e fior-di-pesco sono, nel senso più largo, colori-ombra; giallo, blu e rosso sono modificazioni di ciò che splende. Colori-immagine e colori-splendore nello spettro. Chiusura in cerchio della serie di colori; giallo come splendore dello spirito, blu come splendore dell’animico, rosso come splendore del vivente. Paragone fra i colori-immagine e le stelle fisse dello zodiaco, e fra i colori-splendore e i pianeti in continuo movimento. Importanza di questa teoria dei colori per l’arte. Il fondo oro nell’antica pittura. Il colore eleva l’uomo dal materiale allo spirituale.

Terza conferenza Dornach, 8 maggio 1921

Colore e materia – Dipingere a partire dal colore Il grande enigma: come la materia diventa colorata? Il rapporto del verde vegetale (immagine) con la Luna e quello dei rimanenti colori delle piante (splendori) col Sole. Dipingere un minerale, una pianta, un animale, un uomo per mezzo della differenziazione fra splendore, immagine-splendore, splendore-immagine, immagine. Gli antichi pittori non conoscevano ancora gli “splendori ”, ma soltanto i “colori-immagine”: perciò non dipingevano paesaggi. Dipingere a partire dal colore. Vivere animico con i colori. Il colore forma con io e corpo astrale un’inscindibile unità. Lo studio dei colori elevato all’animico, vivente prosecuzione del goetheanismo.

II CONFERENZE VARIE RIGUARDANTI L’ARGOMENTO DEI COLORI

Il mondo creativo del colore Dornach, 26 luglio 1914

Il rapporto dell’uomo con il colore. L’elevazione dal fluente mare dei colori al puro studio dell’io. L’anima degli animali e il fluente mare dei colori. L’avvenire del fluttuante mare dei colori in relazione con la spiritualizzazione del corpo astrale. Vivente esperienza di colore: rosso e blu come venir incontro e allontanarsi; forma e colore; quiete e movimento. Il nascosto fluire di colori nell’organismo umano. Il compito futuro dell’arte: immergersi nella vita elementare. L’edificio del Goetheanum come inizio del nuovo sforzo artistico.

L’esperienza morale del mondo dei colori e dei suoni come preparazione alla creazione aristica Dornach, 1° gennaio 1915

La via verso una nuova espressione artistica. L’esperienza morale-spirituale di colori, suoni, forme. I colori rosso, arancione, giallo, verde e blu. La conoscenza dell’intima natura dei colori come preparazione alla creazione artistica. Il formarsi spontaneo delle forme a partire dal colore. L’attività creatrice degli Spiriti della forma, gli Elohim. L’approfondimento e la vivificazione della vita animica dell’uomo attraverso il mondo dei suoni. Il conseguimento di una coscienza del legame dell’uomo con le forze dirigenti divino-spirituali.

Luce e tenebra come due entità cosmiche Dornach, 5 dicembre 1920 109 Hegel e Schopenhauer.

Il pensiero come metamorfosi della volontà dell’incarnazione precedente. Il pensiero come luce in immaginazione, ispirazione e intuizione. Il morire del passato nel pensiero: bellezza risplendente. L’esperienza chiaroveggente della volontà come materia, tenebra. Il sorgere del futuro nella tenebra. La parte calorica dello spettro (rosso) è in relazione col passato, quella chimica (blu) con l’avvenire.

La vita nella luce e nella gravità Dornach, 10 dicembre 1920

122 Relazione fra mondo naturale e mondo morale-animico. Abisso fra scienza e religione. La scienza dello spirito come ponte fra la concezione fisica e quella morale del mondo. La luce come mondo morente del pensiero. La vita nella luce e nel peso. Moralizzazione del mondo fisico mediante la spiritualizzazione dei concetti.

Le due leggi fondamentali della teoria dei colori nell’aurora, nel tramonto e nel buio del cielo – Salute e malattia in relazione con la teoria dei colori Dornach, 21 febbraio 1923

142 L’azione dei colori sull’organismo umano. La reciproca azione del sangue, come organo della vita, e del nervo, come organo della coscienza, nell’occhio umano. Il nascere dei colori dell’aurora e del tramonto (luce vista attraverso oscurità: rosso) e del blu del cielo (tenebra vista attraverso luce: blu). Processi di distruzione e di rivivificazione nel sangue e nel nervo nel guardare i colori. L’estrazione dei colori per dipingere: rosso dal carbonio, blu dall’ossigeno; giallo dai fiori, blu dalle radici delle piante. La teoria dei colori di Goethe come difesa della verità contro la teoria dei colori di Newton. La comprensione della salute e della malattia in base alla teoria dei colori. Il nascere della scienza stellare presso gli antichi popoli di pastori.

Dalla prospettiva spaziale alla prospettiva di colore Dornach, 2 giugno 1923

L’essenza dell’arte. La pittura. La profonda comprensione per i colori è andata perduta nel quinto periodo postatlantico e si è trasformata in una falsa comprensione plastica (naturalismo). Il primo materiale per la pittura è la superficie. La necessaria evoluzione verso la prospettiva lineare, spaziale, deve venir superata e riportata alla prospettiva di colore. Il colore è qualcosa di spirituale. L’essenza del colore nella natura inanimata, nelle pietre preziose. Pittura bidimensionale e musica unidimensionale.

La lira di Apollo. Spirito e non-spirito nella pittura – L’Assunzione della Vergine di Tiziano Dornach, 9 giugno 1923

Il bello come ciò che splende, che si manifesta, il brutto come ciò che non appare, che nasconde la sua essenza. Metalli e colori. Colore, luce e chiaroscuro. Colori su tavolozza e colori liquidi. L’Assunzione della Vergine di Tiziano. Disegno e pittura. La trinità di Goethe: saggezza, apparenza, potenza. Impressionismo ed espressionismo. Antichi affreschi nelle chiese. Le moderne esposizioni.

Misura, numero e peso – Il colore senza peso come esigenza della nuova evoluzione della pittura Dornach, 29 luglio 1923

Misura, numero, peso. Verità, bellezza, bontà. Il bello nell’arte. I concetti equivalenti di caos e di cosmo. Il fondo oro nell’antica pittura. Icona e Madonna. Cimabue, Giotto, Raffaello e il Rinascimento. Si deve tendere al colore come elemento portante se stesso, liberato dalla gravità. Il tentativo costituito dalle pitture per i programmi delle rappresentazioni al Goetheanum.

Le Gerarchie e l’essenza dell’arcobaleno Dornach, 4 gennaio 1924

L’attività delle gerarchie spirituali nelle fasi di Saturno, Sole e Luna dell’esistenza terrestre in rapporto con il sorgere di tenebra, luce e colore. L’osservazione immaginativa dell’arcobaleno: sua formazione per opera di entità elementari. L’uomo, come quarta gerarchia, porta la vita dentro il mondo scintillante di colori.

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