L’Esperienza Greca
Autore/i: Bowra C. M.
Editore: Il Saggiatore
prima edizione, a cura di Roberto Bosi, prefazione dell’autore, traduzione di Vittorio Cosentino.
pp. 364, nn. tavv. a colori e b/n, Milano
Ormai conosciuti nelle dimensioni della loro civiltà, della loro arte, della letteratura, delle particolari congiunture della storia, i Greci restano ancora, in parte, un mistero per quanto concerne le attività quotidiane in stretto rapporto col pensiero e con gli insegnamenti dei grandi. Si comportavano veramente con la saggezza che traspare dalle loro opere? Sono queste opere il risultato di questa saggezza? La vastità del nostro debito verso i Greci è senza dubbio incalcolabile, ma ancor maggiore sarebbe se potessimo misurare quanto nella nostra civiltà, quanto di intimo e profondo; si deve far risalire a quella partecipazione quotidiana ai problemi della vita che fece delle città greche luminosi fari di saggezza civile e politica. Scopo dell’autore di questo volume non è stato, pertanto, di scrivere una nuova storia dei Greci. Egli ha, al contrario, coraggiosamente, accettato quella che, per lo storico, è la sfida più grande, dandoci un quadro analitico dei maggiori risultati del pensiero greco. Il libro copre il periodo che va dal tempo di Omero alla caduta di Atene nel 404 a. C.: vengono analizzati le forme di governo, la politica, la poesia e il dramma, la filosofia e la scienza, la religione e la mitologia. Un’epoca che atterrisce quasi col ricordo delle infinite, durissime lotte sostenute dai popoli ellenici su uno dei suoli più acerbi e avari d’Europa; uno spazio di tempo che diede la misura del carattere e della potenza del pensiero – più che delle armi pur gloriose – dei Greci come individui e come popolo organizzato e disciplinato. Usciti all’alba del I millennio a. C. da un’età favolosa di eroi e di semidèi, incontrarono il sacro in ogni fonte, in ogni roccia, lungo ogni spiaggia; perfino gli alberi dei boschi e i recessi tranquilli delle foreste erano impregnati di leggenda e di mito. Eppure, o, forse proprio per questo, essi diedero all’umanità i più grandi interpreti del razionalismo umano, i sezionatori del pensiero, i ricercatori instancabili del vero, del bello, del buono, della virtù. Più che ogni altro popolo, più degli Egizi che fermarono la vita, essi vinsero la morte, poiché l’accettarono come elemento di perfezione nell’avventura dell’uomo e diedero esempi sublimi di coerenza nell’accoglimento e nella diffusione di questa straordinaria esperienza. L’autore, che unisce una competenza enciclopedica e una forte dote narrativa, ha goduto personalmente nel dividere coi lettori le proprie conoscenze, dandoci così anche un pregevole testo letterario.
Questa nuova Storia delle Civiltà e delle Religioni ha un programma ambizioso: coprire tutti gli avvenimenti e i fenomeni culturali in tutti i continenti alla luce delle scoperte archeologiche, degli studi storici e delle indagini filosofiche, letterarie e religiose, senza farne semplice cronaca o sintesi storica. Si darà rilievo e importanza a quei fenomeni che costituiscono esperienza ed eredità per tutti i popoli della terra in qualsiasi tempo, lasciando ampia libertà agli Autori di trattare il soggetto prescelto senza schemi prefissati, né di scuola. La grande conoscenza degli argomenti e la straordinaria vena narrativa degli Autori ha dato, in tal modo, testi che hanno, da soli, un notevole valore letterario. Tali testi sono accompagnati da un corredo fotografico di eccezionale importanza, commentatu da brani scelti da opere classiche e definitive sull’argomento. Il Libro dei Morti commenta i riti egizi e le foto che li accompagnano; l’Avesta segna il percorso compiuto dalla religione di Zarathustra; la Teogonia di Esiodo accompagna il sorgere dei miti solari nella Grecia preistorica, così come il Gozzadini e il Barocelli commentano le località preistoriche italiane; e i cronisti spagnoli del Seicento spiegano le ragioni della· caduta di Montezuma.
Una tecnica nuova, quindi, per una nuova Storia delle Civiltà, documentata come nessun’altra prima d’ora, rivissuta nei riti, nelle leggende, negli avvenimenti, nei personaggi, nella vita quotidiana del popolo, nei silenzi e negli eroismi, nei drammi, nelle viltà e nel peccato.
Sir Maurice Bowra nacque nel 1898 e studiò ad Oxford, dove si distinse ottenendo anche particolari riconoscimenti. Prese parte come combattente, sul fronte francese, alla Prima Guerra Mondiale. Per la sua attività di studioso gli vennero conferiti premi ed onori accademici, fra cui il Conington Prize nel 1930. Divenne quindi membro del Wadham College. Dopo la Seconda Guerra Mondiale, nel 1946, ottenne la cattedra di poesia ad Oxford e, cinque anni più tardi, fu nominato rettore dell’Università. Nel 1951 fu insignito del titolo di baronetto.
Argomenti: Antica Grecia, Antiche Civiltà, Antichità, Cultura, Cultura Greca, Storia, Storia dei Costumi, Storia dei Popoli,