L’Eroe dai Mille Volti
Titolo originale: The Hero with a Thousand Faces
Autore/i: Campbell Joseph
Editore: Lindau
prefazione dell’autore, traduzione dall’inglese di Franca Piazza.
pp. 528, nn. illustrazioni b/n, Torino
«Freud, Jung e i loro seguaci ci hanno fornito l’irrefutabile dimostrazione che la logica, gli eroi e i fatti del mito sopravvivono nel tempo presente.
In mancanza di un’effettiva mitologia generale, ciascuno di noi possiede il proprio personale, intimo, elementare e tuttavia potente pantheon di sogni.
In questo stesso momento, l’ultima incarnazione di Edipo, i moderni protagonisti della favola della Bella e la Bestia, attendono all’angolo della Quarantaduesima Strada con la Quinta Avenue che il semaforo cambi colore.» (Joseph Campbell)
Il mito è da sempre oggetto di analisi da parte di storici, filosofi, antropologi, sociologi, che ne hanno proposte le interpretazioni più disparate, riconfermandone però sempre l’importanza nell’ambito della vita associata. Anche gli psicoanalisti si sono rivolti a esso: per loro il mito, come il sogno, rivela la struttura stessa della psiche. Secondo Jung, il mito sarebbe un sognare a occhi aperti, il sogno una continuazione del mito ed entrambi la manifestazione di motivi arcaici, che rivelano l’esistenza di elementi strutturali della psiche inconscia. Questi motivi o immagini, da lui chiamati archetipi, dimostrano che esiste un inconscio collettivo comune da sempre a tutti gli uomini.
Nello scrivere questo saggio sul mito dell’eroe, Joseph Campbell si è rifatto alle concezioni psicoanalitiche, in particolare a quelle di Jung, ma ha tenuto conto anche delle altre interpretazioni, riconoscendo in esse quanto vi è di vero soprattutto in rapporto alla funzione che la figura dell’eroe ha svolto nel corso dei tempi.
Perciò L’eroe dai mille volti, prima ancora che un’acuta indagine sul significato di un archetipo psicologico, è un fantasmagorico viaggio attraverso le culture di tutto il mondo e di tutte le epoche.
Centinaia di miti, favole e leggende, una folla di uomini, eroi, mostri, spettri, fate e geni, un pantheon di dèi clementi e terribili, maestosi e beffardi, costituiscono la materia di un libro che dalla sua prima pubblicazione, nel 1949, si è imposto come un grande classico.
Anche il più smaliziato lettore contemporaneo non potrà sottrarsi al richiamo del «gioco» abissale che Joseph Campbell ci propone per ritrovare il filo rosso che unisce le culture di ogni tempo e ricreare quella «coscienza collettiva» che la modernità ha sacrificato a vantaggio di una cultura frammentata e dominata dalla scienza e dall’economia.
«Senza “L’eroe dai mille volti” probabilmente starei ancora scrivendo ”Guerre Stellari”». (George Lucas)
Joseph Campbell (1904-1987), psicologo, è stato uno dei più grandi studiosi di mitologia comparata. Tra le sue opere, ricordiamo Le maschere di Dio (4 voll.), Miti per vivere e Mito e modernità. Le Edizioni Lindau hanno pubblicato, nel 2009, Miti di luce. Metafore dell’Eterno in Oriente.