Le Trachinie di Sofocle
Autore/i: Pound Ezra
Editore: Nardini Editore – Centro Internazionale del Libro
premessa e traduzione di Margherita Guidacci.
pp. 96, ill. in b/n, Firenze
…Le Trachinie rappresenta la cima più alta della sensibilità greca quale la conosciamo dai drammi tramandati fino a noi; ed è, al tempo stesso, il dramma che più si avvicina alla forma originaria della Danza Rituale…
Riproponiamo alla disattenzione della critica e del pubblico l’ultima opera di Ezra Pound – frutto di una sorprendente collaborazione, a distanza di ventiquattro secoli, fra un poeta antico e uno moderno – come ha giustamente premesso Margherita Guidacci a questa sua traduzione. Riproporre, o proporre di nuovo, significa credere nel significato e nel valore della cosa proposta; Ezra Pound, nonostante l’ostile silenzio dei critici, resta uno dei massimi poeti di questo secolo e, al tempo stesso, il più inattuale e vulnerabile. È facile disprezzare il vinto. Vae victis! si è sempre detto, fin dall’età più remota. Meno facile è disprezzare un uomo che, pur appartenendo alla forza vincente, si schierò, come lui, a fianco dei perdenti, solo perché amava l’Italia come e più della sua stessa patria. Ezra Pound pagò caro il prezzo della sua scelta sentimentale e temeraria. E nel manicomio, dove fu segregato per quattordici anni, completando i Cantos e rileggendo i classici si riconobbe e si identificò in Eracle, forse perché anche a lui, come allo sventurato eroe di Sofocle, fu cara la muta dedizione di un’umile Jole, che gli dette tutto senza chiedergli nulla. Che sia in questa ancora sconosciuta vicenda, classica e romantica insieme, la chiave delle Trachinie? Noi pubblichiamo quest’opera nell’ormai lontano 1958; la ripresentiamo oggi, in nuova veste, nella ricorrenza del primo centenario della nascita del suo Autore, con la speranza di vederla finalmente rappresentata sulla scena come è già stato fatto, con successo, in altri Paesi d’Europa.
Argomenti: Libri vari,