Le Perle di Ainyahita
Autore/i: Anonimo
Editore: A. M. D. – Accademia Magistrale DOM Edizioni
prefazione all’edizione del 1913 di Otoman Zar-Adusht Ha’nish, traduzione dal testo in francese di Jessica Agosti e Giuliana Cossettini, traduzione dal testo in inglese e cura del prof. Maurizio Zucchetti.
pp. 142, Roma
Dalla prefazione alla edizione del 1913:
«La scoperta nel deserto del Gobi di antichi e preziosi manoscritti e gli ulteriori ritrovamenti effettuati sull’Altopiano del Tibet ci hanno portato a dare seguito alla pubblicazione delle Perle sulla rivista Mazdaznan durante gli anni 1907, 1908 e 1909. Questi scritti frammentari hanno incontrato un così grande favore tra quanti amano apprendere che ci siamo sentiti incoraggiati a proseguire in vista di questo grande e ricorrente obiettivo; rivestire un pensiero retorico di un linguaggio più semplice, abbreviando lunghi discorsi e presentandoli in una forma più concisa.
Ainyahita costituisce il tema di amichevoli discussioni alla stesso livello del Rubaiyat. Per familiarizzarsi con Ainyahita si deve leggerla e studiarla. Per gli Avastici ella fu un soggetto di adorazione, per i Greci di lode.» (Otoman Zar-Adusht Ha’nish)
Un testo sacro, una fiaba, una iniziazione.
Il lungo discorrere di una bambina, “perla dei Cieli e diadema della Terra”, con la natura e le sue manifestazioni. L’avidità di conoscenza del lettore-cercatore trova, ampia soddisfazione e molteplici sfide. Un testo antico che giunge al lettore per condurlo, di stupore in meraviglia, ad aprire gli occhi sulla percezione della Vita che ad ogni alito di vento e in ogni goccia d’acqua racconta il messaggio destinato all’Uomo.
Quello che potete considerare un libro, in realtà non lo è nel senso comunemente inteso. La parola “libro” qui rispecchia veramente il grande libro della natura, l’unico libro che, a giusto titolo, noi dovremmo prima imparare a leggere, poi leggere e finalmente ritrovare in noi stessi.
Questa successione di “Perle” costituisce il rosario attraverso il quale si rispecchia, evolve e fiorisce l’anima di ognuno di noi. Non è dunque tanto da leggere in quanto ante-Bibbia primordiale quanto da riflettere, da meditare, da approfondire, per far sì che, per la prima volta, sia questo libro a parlare a noi e non il contrario.
L’immenso tesoro che costituisce quest’opera viene legato al cuore di ogni uomo di buona volontà, offrendogli per la prima volta lo specchio amoroso degli occhi di sua madre.
Tali occhi hanno visto, contemplato e ringraziato l’unico autore vero di questo libro, come per ogni uomo deve o dovrebbe essere, nel compimento di una vita non semplicemente umana ma nel ringraziamento permanente della presenza di Dio.
Argomenti: Esoterismo, Introspezione, Ricerca Interiore, Spiritualità, Trascendenza,