Le Passioni nella Cina Imperiale
Autore/i: Santangelo Paolo
Editore: Marsilio Editori
introduzione dell’autore.
pp. 340, Venezia
Le passioni e le emozioni rimangono per molti aspetti un mistero poiché risultano difficilmente analizzabili e quantificabili: l’esperienza soggettiva è infatti unica e irripetibile se non attraverso l’intuizione artistica e certi processi analogici. Eppure le passioni sono centrali per la comprensione del comportamento umano, sia per quanto riguarda l’individuo e la sua «vita privata», sia perla società e i suoi valori collettivi e costituiscono una sorta di energia che si riflette sulla visione del mondo, sulla solidarietà e la conflittualità, sull’organizzazione e sull’autorità.
Sono all’origine dei grandi imperi e ne determinano il crollo, sono conseguenza e reazione di moti dell’animo e causa di ulteriori sentimenti.
In questo duplice aspetto di stimolo e di pericolo anche nella cultura cinese, pur con le peculiarità che questo libro sottolinea, divengono a buon diritto uno dei temi ricorrenti di ogni scrittore e la linfa principale della sua ispirazione.
Paolo Santangelo, professore di storia della Cina presso l’Istituto Universitario Orientale di Napoli, è responsabile della rivista di storia e cultura cinese «Ming Qing yanjiu» ed è autore di numerose pubblicazioni, fra cui Confucio e le scuole confuciane. La via della saggezza (1986), Il «peccato» in Cina (1991), Emozioni e desideri in Cina (1992), Il meraviglioso discorso della fanciulla pura (1993), Gelosia nella Cina imperiale (1996). Ha pubblicato, assieme a Mario Sabattini Storia della Cina (1986) e Il pennello di lacca. La narrativa cinese dalla dinastia Ming ai giorni nostri (1997). Per Marsilio ha curato la traduzione di Dong Yue, Il sogno dello scimmiotto (1992).
Argomenti: Cina, Cultura Cinese, Emozioni, Sentimenti,