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Le Parole e le Cose

Le Parole e le Cose

Un’archeologia delle scienze umane

Autore/i: Foucault Michel

Editore: Rizzoli

prefazione dell’autore, saggio critico di Georges Canguilhem, traduzione dal francese di Emilio Panaitescu, in copertina particolare «Las Meninas» Velasquez.

pp. 448, Milano

Questo lavoro di Foucault è un’«inchiesta archeologica» del sapere, non più applicata alle forme codificate della cultura e nemmeno alla speculazione e interpretazione delle stesse, ma svolta invece entro una zona « mediana » ritenuta come fondamentale, inesplorata, oscura, inclusiva di un « ordine» originario e nudo. Tale inchiesta porta alla luce due grandi fratture. La prima di esse si situa verso la metà del XVII secolo ed inaugura l’« età classica». La legge della rassomiglianza, che regolava il campo epistemologico del periodo arcaico in una continua correlazione di similitudini tra la scrittura e le cose, crolla nel XVIII secolo per lasciare il posto ad una teoria della rappresentazione. Tra le parole e le cose non esiste più alcuna somiglianza: un sistema di segni copre tutto il reale che viene in tal modo a essere rappresentato secondo uno schema prefigurato di ordini e di relazioni: il linguaggio, gli esseri, i bisogni si traducono nei sistemi rispettivi della grammatica generale, della storia naturale e dell’analisi delle ricchezze. Quest’ordine classico viene scosso e travolto all’alba del XIX secolo. L’analisi delle ricchezze e sostituita dal «lavoro», la storia naturale dalla «vita», la grammatica generale dalla «parola». Il peso della «finitudine» grava sulle nuove conoscenze e l’estraneità si disegna attorno ai campi che l’uomo aveva avuto l’illusione di circoscrivere e possedere.

Un’intensa esperienza di studi – filosofia, psicologia, storia – sovrapposta ad una vibrante partecipazione umana, sono alla base della indiscussa eccezionalità di opere di Michel Foucault (Poitiers 1926), ove la vastità dell’impegno culturale si associa appunto alla passione profonda – morale e intellettuale – che regge l’indagine e la meditazione. Tra le più significative, si segnalano: «Storia della follia nell’età classica» (1963), «Nascita della clinica» (1969), «L’archeologia del sapere» (1971), «Sorvegliare e punire» (1976).
Dal 1976 sta lavorando a «Histoire de la sexualité».

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