Le Nostre Erbe e Piante Medicinali
Autore/i: De Maria Giorgio
Editore: Fratelli Melita Editori
premessa dell’autore.
pp. 272, riccamente e interamente illustrato da foto e disegni a colori, Genova
Dalla premessa dell’autore:
“Quando si affronta un discorso che ha come oggetto le «Piante medicinali» si evidenziano quasi sempre dei piccoli problemi di presentazione e di impostazione. Infatti il settore erboristico investe oggi non solo il campo scientifico, ma soprattutto quello economico-commerciale e di riflesso, in certi casi non tutti giustificabili, anche quello consumistico.
E innegabile infatti che, attualmente, sotto le sollecitazioni generiche di un «ritorno alla natura», tanto auspicabile in linea generale quanto retorico se non accompagnato da valide argomentazioni, si celino gli interessi più disparati che possono travisare il senso più genuino di questo ravvicinamento alla Natura e al mondo vegetale in particolare, rendendo più difficile il compito di chi si propone di descriverne le reali funzioni e le possibilità di sfruttamento.
La vasta ”letteratura pseudo-scientifica apparsa in questi ultimi anni, avente come tema specifico il binomio «pianta-salute», e le azioni pubblicitarie, promosse attraverso i più comuni mezzi di comunicazione, hanno indubbiamente ridato vita ad un campo, come quello erboristico-medicinale, per lungo tempo dimenticato, riproponendolo all’attenzione, in termini «nuovi», sotto «nuove» prospettive e con più ampie possibilità di impieghi terapeutici. Se, da un lato, questo discorso è valido, perché tiene conto delle più recenti acquisizioni scientifiche nel settore della ricerca chimica-farmacologica applicata alle piante così dette «medicinali», è altrettanto vero che una cospicua fonte di informazioni e di suggerimenti ci proviene, inalterati nel tempo, dalle tradizioni popolari e dalle esperienze mediche del nostro passato, troppo in fretta dimenticate, perché poco apprezzate, nel loro valore storico-scientifico reale. Non si può certo negare infatti, che fino a pochi decenni fa la scienza medica e farmaceutica basasse le proprie risorse terapeutiche sull’impiego, quasi esclusivo, di certe piante, dette «officinali», perché usate nelle «officine» farmaceutiche di un tempo, da cui si ricavavano indiscussi successi. Sulla scorta di tali acquisizioni, sì sono poste le basi di una ricerca chimica, per l’isolamento di principi,validi terapeuticamente.
E proprio ad un gruppo di piante medicinali, che tradizionalmente sono note come «piante officinali» o «piante della medicina popolare», che abbiamo rivolto la nostra attenzione, sia perché fanno parte della flora spontanea italiana, e per questo costituenti un patrimonio prezioso del nostro territorio, sia perché ampiamente rivalutabili, al tempo attuale, a scopi salutari, allorquando si richiedano terapie «blande» e prive di effetti collaterali indesiderati, nella cura di alcune affezioni del nostro organismo.
Per questi motivi, è auspicabile che una maggiore conoscenza botanica e una giusta valorizzazione di questo gruppo di piante, possa ampliare le possibilità di ricerche più specifiche sui principi in esse contenuti e sulle loro azioni, ed essere, al tempo stesso, fonte di nuovi impieghi terapeutici.
La presentazione, nel testo, di circa un centinaio di specie della flora spontanea italiana, riportate sottoforma di schede e accompagnate da immagini fotografiche, è preceduta da brevi cenni sulla storia delle piante medicinali attraverso i tempi, a cui fa seguito una parte generale, dedicata ai costituenti principali delle piante medicinali e ai loro principali e più comuni impieghi.
Completano il testo un capitoletto relativo alle «piante velenose» e una «chiave analitica pratica», per l’identificazione botanica delle specie citate, che può essere di un certo aiuto per chi voglia accostarsi al mondo delle piante e conoscerne più da vicino le caratteristiche morfologiche e le leggi che governano la loro esistenza.”
Argomenti: Medicina Naturale, Natura, Piante Officinali,